programma

#OPENLAZIO – Programma elettorale di Arturo Di Corinto

“Io credo in una Internet aperta e libera. Credo che la rete sia uno strumento senza precedenti per favorire l’innovazione, la libertà d’espressione, la partecipazione dei cittadini e la trasparenza amministrativa.”

REDDITO, LAVORO, FORMAZIONE

CREATIVITÀ, COOPERAZIONE, CONDIVISIONE

INNOVAZIONE, TRASPARENZA, BENI COMUNI

RETE, SAPERI, INNOVAZIONE, DIRITTI

LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – DIRITTO ALL’INNOVAZIONE

Assumere il tema dell’innovazione tecnologica nel governo di una regione come il Lazio implica una forte decisionalità politica per gli effetti pervasivi che le tecnologie hanno nella vita di tutti i giorni.

Ma significa anche essere consapevoli degli effetti: innanzitutto una politica per le tecnologie consente di offrire ai cittadini nuovi diritti digitali, diritti sociali e politici, capaci di ribaltare la piramide della partecipazione.

Inoltre le politiche di investimento pubbliche nelle tecnologie sono un motore incredibile per lo sviluppo sostenibile: come dighe e strade furono al centro del new deal, oggi autostrade digitali, informatizzazione dei servizi pubblici e dei servizi formativi, energie sostenibili ed efficienti e nuove infrastrutture tecnologiche possono essere il nuovo fulcro di una politica economica tanto nazionale quanto locale.

Ma bisogna sapere che l’innovazione è un approccio, prima ancora che una politica settoriale. Essa richiede una riorganizzazione della macchina amministrativa e una coerenza nel disegno del complesso delle attività dell’amministrazione.

REDDITO, LAVORO, FORMAZIONE

La crisi economica ha aggravato la condizione sociale di milioni di persone. I furti dei generi di prima necessità nei supermercati sono aumentati, i giovani privi di occupazione ed espulsi anche dal ciclo della formazione sono oltre 2,5 milioni, tra i disoccupati solo 1 su 4 riesce a trovare un lavoro, sempre più spesso precario, entro un anno. IL precariato impedisce di progettare il futuro, di rendersi indipendenti e di essere felici. Prima di parlare di crescita e innovazione bisogna parlare di casa, reddito e lavoro. Si può creare occupazione attraverso la riconversione delle manifatture industriali inquinanti, investendo nella creazione di trasporti pubblici efficienti, nella manutenzione del territorio, nella raccolta differenziata, nel rifacimento delle reti viarie e piste ciclabili: Si favorisce l’occupazione, si tutelano salute e territorio. Le proposte di Arturo Di Corinto

Reddito Garantito

  1. Reddito di cittadinanza come strumento immediato di contrasto alla crisi (erogazione monetaria per tutti e servizi gratuiti per i disoccupati)
  2. Agevolazioni fiscali per le imprese che utilizzano il telelavoro
  3. Garanzia di accesso al credito per le imprese innovative

Diritto allo Studio

La scuola e le Università pubbliche sono stata in questi anni mortificate e impoverite da riforme che non hanno valorizzato nè il loro ruolo sociale nè chi, con dedizione ci lavora. L’istruzione e la formazione superiore sono delle priorità centrali per un paese che non non può competere sul costo del lavoro ma sui talenti che genera. Le proposte di Arturo Di Corinto

  1. Ripristino immediato delle borse di studio regionali
  2. Aumento dei posti letto negli studentati universitari
  3. Riduzione del costo dell’abbonamento al trasporto pubblico per gli studenti
  4. Corsi universitari online via Internet
  5. Incremento degli investimenti nella ricerca universitaria
  6. Diffusione obbligatoria di Internet nelle scuole con accesso libero agli studenti, ai docenti, al personale amminstrativo

CREATIVITÀ, COOPERAZIONE, CONDIVISIONE

L’innovazione tecnologica come opportunità per difendere, promuovere e sviluppare i beni comuni si giova della creatività diffusa e della collaborazione a tutti i livelli tra le persone. La collaborazione crea dialogo, rete e tessuto sociale, favorisce progettualità comuni e forme innovative di imprenditoria giovanile. Le proposte di Arturo Di Corinto

  1. Realizzare in ogni Comune del Lazio dei Punti di Cultura, laboratori di formazione e condivisione dei saperi e delle competenze digitali dove giovani e meno giovani possano formarsi e realizzare progetti innovativi e autoproduzioni.
  2. Realizzazione di prodotti editoriali con licenze flessibili finanziati dalla Regione Lazio per la diffusione di sapere e conoscenza
  3. Creazione di un distretto della cultura libera nel Lazio per favorire la creatività digitale con opportunità di coworking e formazione, attività ICT assistite e iniziative sociali di alfabetizzazione
  4. Leggi specifiche per il co-working, il co-housing e il crowdfunding nella regione Lazio

TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE

E’ possibile gestire i territori attraverso sistemi aperti e partecipati dai cittadini. Attraverso questi sistemi è possibile offrire un contributo competente e gratuito da parte dei cittadini per le decisioni pubbliche in base a un un percorso partecipato – attraverso wiki, forum e social network – che possa aiutare la definizione delle delibere, sia in fase consultiva che decisionale. La “logica wiki” parte dal presupposto che l’intelligenza collettiva è più efficace dell’intelligenza individuale: dal senso di marcia di una strada alla definizione degli orari di apertura di un parco, fino alle allocazioni di bilancio: il coinvolgimento dei cittadini e il loro diritto di proposta rafforza il governo partecipato e migliora la qualità dei servizi, agevolando forme di accountability della qualità dell’amministrazione. Le proposte di Arturo Di Corinto

  1. Web cam nei consigli regionali per consentire ai cittadini di seguire i dibattiti in aula e monitorare il comportamento dei propri rappresentanti;
  2. Wiki e Ideascale, sistemi per la partecipazione diffusa dei cittadini ai processi consultivi e decisionali dell’amministrazione
  3. Lazioleaks, un sistema anonimo e sicuro per denunciare truffe, corruttele e malversazioni sull’esempio di Wikileaks.

TRASPORTI, ENERGIA, AMBIENTE, MOBILITÀ

Innovazione per la mobilità

Il terreno della mobilità è quello dove le soluzioni tecnologiche stanno avendo l’impatto più significativo nelle smart cities. Dal monitoraggio dei flussi di traffico siamo ormai in grado di avere modelli previsionali sui comportamenti, e quindi anche sulle emissioni. Attraverso reti di sensori si possono orientare i tempi di attivazione dei semafori e indicare percorsi non congestionati. La gestione dei parcheggi a pagamento tramite tecnologie NFC può diventare più efficiente e tramite apps per smartphone è possibile indicare spazi liberi, e controllare efficacemente corsie protette aumentando l’efficienza del servizio pubblico. Se sul fronte delle politiche passive e di monitoraggio e gestione del traffico molte buone pratiche possono essere immediatamente implementate, molto si può sperimentare sul terreno delle politiche attive: dall’implementazione di un sistema di car sharing a gestione intelligente, fino a sistemi integrati strada-auto per aumentare la sicurezza stradale fino a sistemi oggi in uso sperimentale di trasporto on demand su mezzi automatici.

  1. Potenziamento del trasporto pubblico a bassa emissione di inquinanti
  2. Creazione di circuiti d’interscambio auto-ferrovia-bicicletta
  3. Sviluppo di percorsi ciclabili protetti e aree urbane a km 30
  4. Realizzazione di circuiti di piste ciclabili monumentali: percorsi protetti dedicati ai tour turistici per la visite ai monumenti e siti artistici e archeologici del vastissimo patrimonio artistico-culturale-paesaggistico della nostra Regione (per collegare tra loro i principali monumenti delle più importanti Citta’ del Lazio)
  5. Istituzione dei parcheggi per le biciclette nelle aree urbane e all’interno dei condomini
  6. Trasporto della bicicletta sul mezzo pubblico e vagoni dedicati sulla metropolitana
  7. Realizzazione a ROMA dell’isola pedonale più grande d’Europa
  8. Introduzione di una forte tassazione per l’ingresso nei centri storici di automobili private con un solo occupante a bordo

Innovazione per l’energia

il 40% del consumo di energia è legato al settore immobiliare. Una regione intelligente è una regione le cui città siano “sostenibili”, dove sia i consumi che la produzione di energia siano commisurati alle reali necessità, e gli sprechi sono vissuti come una riduzione dei diritti di tutti. Da questo punto di vista l’integrazione del ciclo energetico, termico ed elettrico, nelle strutture pubbliche è un punto qualificante che significa produzione di energia rinnovabile fotovoltaica, produzione di energia termica da biomasse organiche e a bassa entalpia, e integrazione con i luoghi di consumo, anche attraverso forme di teleriscaldamento e un investimento qualificato per l’efficienza energetica degli edifici pubblici. E’ necessario sostenere lo sforzo di riconversione di un settore, l’edilizia, che per sostenere la crescita ha distrutto porzioni sempre più ampie di territorio, passare da edifici che consumano a edifici che producono energia pulita.

  1. Efficientamento della rete energetica,
  2. Sostegno finanziario al fotovoltaico,
  3. Agevolazione nella produzione di propria energia

RETE, SAPERI, DIRITTI, INNOVAZIONE

INNOVAZIONE DIGITALE

  1. Digitalizzazione di tutti i contenuti, servizi e prodotti dell’Amministrazione
  2. Totale accessibilità dei dati grezzi delle amministrazioni attraverso la logica degli open data
  3. Migrazione dei sistemi informatici a tecnologie open source per il complesso della macchina amministrativa
  4. Pieno sviluppo di un sistema di relazione digitale certificata con i cittadini, sicuro, imparziale, semplice ed efficiente

RETE

Investire nella infrastrutturazione digitale del territorio secondo il modello di riferimento proposto nella Broadband commission dell’Onu: attraverso il finanziamento pubblico e in project financing delle reti di nuova generazione per consentire a tutti l’accesso alla banda larga.

  1. Semplificazione delle procedure per l’infrastrutturazione del territorio
  2. Utilizzo di tecnologie a basso impatto economico, ambientale e paesaggistico
  3. Creazione di mesh networks per la condivisione anche commerciale della banda

INTERNET BENE COMUNE

Tra i nuovi diritti digitali si è da tempo imposto il diritto alla connettività, diritto abilitante di tutti gli altri e già parzialmente sperimentato tramite l’iniziativa Provincia wifi di Roma, iniziativa riconosciuta come buona pratica a livello nazionale ed europeo. Per abbattere il digital divide soprattutto nelle periferie urbane e nelle zone montuose e annullare il divario economico, sociale, cognitivo e di genere è necessario riconoscere il principio di Internet come bene comune. Le proposte di Arturo Di Corinto

  1. Accesso al wifi gratuito su tutto il territorio regionale
  2. Alfabetizzazione informatica gratuita come diritto di cittadinanza
  3. Copertura completa dell’ADSL a livello di territorio regionale
  4. Avvio della infrastrutturazione digitale del territorio con tecnologie innovative (WiMax, Lte, FTTH)
  5. Rispetto pieno del principio di neutralità della rete e di Internet come “servizio universale”

 

LIBERTÀ D’INFORMAZIONE

riconoscimento dell’attività editoriale online per quanto riguarda le opportunità e i benefici concessi dalle PA/enti ai media mainstream. È necessaria un’equiparazione nel trattamento o nell’accesso ai servizi e alle possibilità messe a disposizione dagli enti pubblici (un esempio sono i budget che gli enti delle PA hanno per la loro comunicazione istituzionale quando formulano i loro piani di comunicazione).

BENI COMUNI

Aria, acqua, paesaggio, salute, cultura, informazione sono beni comuni. Abbiamo vinto i referendum sui beni comuni e la natura pubblica della loro gestione e tutela non può più essere messa in discussione. Ma non basta. Occorre creare le condizioni affinchè tali diritti non solo siano effettivamente esigibili ma diventino patrimonio comune di tutti, tutte.

  1. Realizzazione di Presidi Sanitari Territoriali distribuiti in tutta la regione;
  2. Valorizzazione del patrimonio pubblico, con assegnazioni di spazi e servizi gratuiti alle associazioni culturali, alle cooperative di lavoratori ed alle organizzazioni no profit
  3. Interventi di manutenzione del Territorio e Decementificazione della Regione Lazio, per la tutela del paesaggio.
  4. Realizzazione di Case dei Territori, centri di promozione della cultura e dell’economia territoriale in tutte le principali città del Lazio.
  5. Istituzione di centri di aggregazione equipaggiati dove i giovani possano imparare ad utilizzare al meglio le tecnologie digitali per progettare, realizzare e diffondere i propri contenuti e opere culturali: video, musica e immagini (in analogia con i “Pontos de Cultura” brasiliani)
DIRITTO ALL’ABITARE
  1. Rilancio della politica regionale sul diritto all’abitare e sulla difesa del patrimonio immobiliare pubblico
  2. Sostegno alle politiche abitative delle famiglie più disagiate a canone sociale modificando e rilanciando il ruolo delle ATER (ex IACP)
  3. Istituzione di un’Agenzia Unica Regionale, per il reperimento di nuovi appartamenti ricorrendo alla “densificazione” e non più all’edificazione ed al consumo di suolo, contrastando le conseguenti speculazioni edilizie
  4. Sostegno al diritto all’abitare anche per le fasce meno disagiate, recuperando il ruolo una volta assunto dagli Istituti di Previdenza, Enasarco, Gescal ecc.
  5. Controllo più stretto sugli appalti per lavori di manutenzione, verifica approfondita dello stato anagrafico e reddituali delle famiglie che fruiscono delle case popolari, interventi più incisivi di contrasto alla piaga dell’abusivismo, tutelando al contempo legalità e giustizia sociale
  6. Semplificazione delle norme per l’accesso e la permanenza nelle case popolari
  7. Modifica delle modalità di calcolo dei canoni dell’edilizia residenziale, basandoli sugli indicatori reddituali ISE/ISEE
  8. Penalizzazione fiscale degli alloggi sfitti e/o affittati a nero, tramite l’applicazione di una aliquota IMU maggiorata, incoraggiando la locazione regolare
  9. Sostegno a progetti e programmi di autorecupero e autocostruzione
  10. Lotta alla cementificazione e disincentivi alla rendita fondiaria e immobiliare

DECEMENTIFICAZIONE

Il territorio è cultura, lavoro e bellezza. Basta al consumo di suolo, basta all’inquinamento, sì al lavoro e alla salute.

  1. Salvaguardia e manutenzione dei Centri Storici dei Piccoli Comuni ( sotto i 5.000 abitanti ).
  2. Aumento delle aree verdi pubbliche e delle aree pedonali nelle grandi città.
  3. Creazione e ampliamento dei percorsi ciclabili nelle grandi città.
  4. Favorire l’utilizzo di mezzi di trasporto sia individuali che collettivi a basso impatto ambientale.
  5. Favorire la nascita di imprese NO PROFIT nel campo della produzione, promozione e commercializzazione di prodotti enogastronomiche dei “TERRITORI”.
  6. Favorire la nascita di imprese NO PROFIT nel campo della difesa, promozione e valorizzazione delle are verdi pubbliche con attività ecosostenibili.
  7. Raccolta differenziata e ciclo dei rifiuti a impatto 0 sul territorio.
  8. Progettazione e realizzazione di MINI impianti di produzione energetica che utilizzino le risorse presenti sul territorio.

* Approfondimenti

INTERCULTURA

La città di Roma come PONTE tra i popoli del mondo e le varie culture popolari italiane. Roma come luogo di incontro, confronto e valorizzazione delle diverse culture popolari italiane (promozione della musica popolare, tutela delle tradizioni popolari e della diversità dialettale, promozione delle economie territoriali legate alla produzione eno-gastro-tipica, sviluppo del turismo diffuso)

TO BE CONTINUED…

PARTECIPA

Per contribuire alla stesura del programma e/o al wiki http://frontieredigitali.net scrivi una mail all’indirizzo frontieredigitali at gmail.com

oppure scrivi direttamente su:

www.openlazio.it

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