Comunicato Stampa 20 maggio 2010
PER LA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE, PER LE LIBERTÀ COSTITUZIONALI
NO ALLA LEGGE BAVAGLIO
La Commissione Giustizia del Senato ha dato un primo via libera alla riforma delle intercettazioni che mette il bavaglio alla stampa e le manette alla magistratura.
Se il Ddl passerà così com’è al Senato e poi alla Camera, ci sarà un grave vulnus alla democrazia. Non sapremo più delle malversazioni e degli inganni di politici e imprenditori corrotti perchè la stampa libera non potrà più raccontarlo. I magistrati non potranno perseguire in maniera efficace questi crimini a causa delle forti limitazioni alle intercettazioni a scopo investigativo. Neppure i blogger potranno svolgere più il loro compito informativo.
All’appello contro la legge bavaglio sulle intercettazioni hanno già aderito quasi 120.000 persone, gruppi, sindacati e associazioni.
All’appello hanno dato il loro sostegno i costituzionalisti Valerio Onida, Gaetano Azzariti, Lorenza Carlassare, Mario Dogliani, i giornalisti Marco Travaglio, Peter Gomez, editori come Giuseppe Laterza, le associazioni Articolo 21, Free Hardware Foundation, Il Popolo Viola, Valigia Blu, Festival Internazionale del Giornalismo, i sindacati Usigrai, Unione degli Studenti, e poi Current Tv, Wikimedia Italia e tantissimi altri.
Adesso è indispensabile moltiplicare gli sforzi per rafforzare l’opposizione a questo attentato alle libertà costituzionali.
A chiunque abbia a cuore le sorti della democrazia, chiediamo di far sentire la propria voce:
Raccontando, con ogni mezzo, questa mobilitazione
Sottoscrivendo l’appello alla pagina http://www.nobavaglio.it
Aderendo alla mobilitazione su Facebook: Libertà è partecipazione informata
Partecipando, imbavagliati, al sit di Venerdì 21 maggio, dalle 14, davanti al Parlamento in piazza Montecitorio. Durante il sit-in sarà allestito uno speaker’s corner dal quale ciascuno potrà manifestare il proprio dissenso.
Intervenendo al dibattito organizzato presso il Teatro dell’Angelo a Roma, lunedì 24 maggio dalle ore 10:30, per dichiarare la propria contrarietà alla legge, e formulare nuove iniziative di mobilitazione affinchè non venga approvato in via definitiva, insieme ad Alessandro Pace, Gianni Ferrara, Ezio Mauro, Oliviero Beha, Concita De Gregorio, Alessandro Gamberini, Paolo Flores D’Arcais, Silvia Bartolini, Giuseppe Laterza e i promotori dell’appello.
Stefano Rodotà
Fiorello Cortiana
Juan Carlos De Martin
Arturo Di Corinto
Carlo Formenti
Guido Scorza
Alessandro Gilioli
Enzo Di Frenna