Critica alla sinistra che ha perso il treno dell’innovazione

Riunificare il mondo del lavoro è possibile? Per una critica della Sinistra che ha perso il treno dell’innovazione

(intervento pubblicato nel libro “Riunificare il mondo del lavoro è possibile oggi?” a cura di Alfiero Grandi

di Arturo Di Corinto

Voi non ci avete mai capiti. E non ci avete capiti perchè non ci avete ascoltati. E non ci avete ascoltati perchè eravate troppo presi a farvi la guerra, spesso ideologica che, a dispetto della vostra matrice culturale, era una guerra che negava le condizioni materiali d’esistenza e la composizione della nuova classe che stava nascendo, la classe dei lavoratori della conoscenza.

Vi siete attardati nella difesa di quello che conoscevate e capivate, ma che era già vecchio allora, e avete combattuto per continuare a rappresentare un mondo che si stava disintegrando sotto i vostri stessi occhi, quello del lavoro operaio e dipendente. Vi siete distinti nella difesa della scuola a progressione d’anzianità e dell’impiego pubblico fatto di privilegi sindacali, concorsi truccati e spartizioni ministeriali, senza interrogarvi sulla nuova composizione sociale che veniva determinata dall’impatto dirompente delle nuove tecnologie. Continua a leggere Critica alla sinistra che ha perso il treno dell’innovazione

Radio Radicale: Le politiche per l’Italia digitale. Start up, smart cities, PA innovative, Internet e telecomunicazioni

radioradicaleGiornata di studi organizzata dal Gruppo Parlamentare del Partito Democratico, dal Gruppo Parlamentare di Sinistra Ecologia e Libertà e dal Forum Innovatori di SEL

Roma, 14 marzo 2014

Sel Made: Copyright e pirateria online: diritto all’amatriciana per l’Agcom americana

banksy1Copyright e pirateria online: diritto all’amatriciana per l’Agcom americana

Dai primi giorni del mese di Marzo entrerà in vigore il nuovo regolamento contro la pirateria online voluto dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. La sua attuazione prevede l’inibizione dell’accesso o di specifici contenuti a siti pirata senza passare per un giudice in seguito alla semplice segnalazione delle parti in causa, da attuarsi a livello di Internet Service Provider che per farlo dovranno violare la privacy dei loro utenti. Il regolamento è stato oggetto di un lungo braccio di ferro tra quanti ritengono che l’Autorità non posso recitare tre parti in commedia, regolatore, inquirente e giudicante, e quanti ritengono che la sua applicazione rappresenti un deterrente efficace contro l’emoraggia di profitti delle major e dell’industria dei contenuti.

Per capire il signficato di questo scontro però è necessario fare un passo indietro e capire se questa forzatura sia giustificata ed effettivamente utile allo scopo. Continua a leggere Sel Made: Copyright e pirateria online: diritto all’amatriciana per l’Agcom americana

GISWATCH: 2013 – Women’s rights, gender and ICTs

gisw2013_web_coverGISWATCH: 2013 – Women’s rights, gender and ICTs

Italy: The internet and activism for women’s rights
Lea Melandri and Giacomo Mazzone (with the support of Centro Nexa and Arturo di Corinto)

Introduction
The women’s movement in Italy started 40 years ago – in line with other movements born all over Europe at the beginning of the 1970s. Its moments of glory included the mobilisation around various civil liberties (such as the law that legalised abortion
in Italy in 1978) and the protest against violence against women that brought millions of women onto the streets to claim their rights.
The general decline of political action in the 1980s (characterised in Italy by the rise of terrorism) impacted on the women’s movement, which renounced mass street protests and preferred to concentrate on local action and on initiatives affect-
ing daily life.
The trend changed again in 2005, thanks to the use of the internet by the women’s movement. Myriad micro-initiatives have found ways of mobilising again using the internet, without the support of big organisations (such as unions and left-wing par-
ties) and even without the support of the traditional media which, in Italy, seem to have totally forgotten civil rights campaigns and gender debates since the end of the 1990s.

Nota: Anche quest’anno non abbiamo fatto mancare il nostro contributo al Global Information Society Watch: un valoroso gruppo di italiane e italiani hanno scritto il rapporto Donne e Internet. Si scarica qui: http://www.giswatch.org/2013-womens-rights-gender-and-icts

GISWatch is a collaborative community committed to building an open, inclusive and sustainable information society.

Guerilla Open Access Manifesto

Information is power. But like all power, there are those who want to keep it for
themselves. The world’s entire scientific and cultural heritage, published over centuries
in books and journals, is increasingly being digitized and locked up by a handful of
private corporations. Want to read the papers featuring the most famous results of the
sciences? You’ll need to send enormous amounts to publishers like Reed Elsevier.

There are those struggling to change this. The Open Access Movement has fought
valiantly to ensure that scientists do not sign their copyrights away but instead ensure
their work is published on the Internet, under terms that allow anyone to access it. But
even under the best scenarios, their work will only apply to things published in the future.
Everything up until now will have been lost. Continua a leggere Guerilla Open Access Manifesto

Marino sindaco: Roma futura, Roma intelligente

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Roma futura, Roma intelligente

Dall’open source agli open data alle smart cities:

i Pontos de cultura metropolitani per il lavoro, la trasparenza e la partecipazione

Roma, giovedì 6 giugno

ore 18 – Cappella Orsini

via di Grotta Pinta 21, (Campo dè Fiori) Roma

Intervengono:

Giulio De Petra – Ass. Il Secolo della Rete

Fabrizio Fassio – imprenditore

Carlo Infante – Urban Experience

Myriam Ines Giangiacomo – Ass. Stati Generali dell’Innovazione

Alberto Marinelli – Sapienza Università di Roma

Gianluca Peciola – candidato comunali SEL

Auronda Scalera – fotografa

Francesco Tupone – Linux Club Italia

Filiberto Zaratti – deputato SEL

Felice Zingarelli – Partito Pirata

Modera

Arturo Di Corinto

IGNAZIO MARINO SINDACO – 10 e 11 Giugno tutti a votare!

L’appello dei 101 per Stefano Rodotà presidente della Repubblica

IBRrodotà

Appello per Stefano Rodotà presidente della Repubblica

Il ruolo del Presidente della Repubblica è una fondamentale garanzia costituzionale e, proprio in quanto tale, è sempre più importante in un contesto politico incerto.

Questa fase storica è, per la nostra Repubblica, particolarmente complessa, perché il paese attraversa una trasformazione importantissima, densa di difficoltà e di opportunità. A deciderne la direzione saranno le scelte che verranno operate nei prossimi mesi e il prossimo Presidente della Repubblica avrà in questo un’importanza determinante.

Gli italiani si chiedono chi potrà svolgere con adeguata sensibilità questa importante funzione.

Tra i molti candidati citati in questi giorni, noi cittadini del mondo delle professioni, della cultura, dell’associazionismo, dei movimenti, uomini e donne di diversa fede politica, sosteniamo Stefano Rodotà.

Da sempre attento al tema dei diritti della persona e della responsabilità, conosce a fondo il senso politico e sociale delle nuove tecnologie, riflette da tempo sulle loro conseguenze nel campo dei diritti e interpreta le opportunità che offrono per un rinnovamento e uno sviluppo della democrazia. Ma non solo.

In perfetta coerenza con tutto questo, negli ultimi anni si è preoccupato di sottolineare un tema essenziale: quello della giustizia sociale e della gestione pubblica dei beni comuni. Rodotà dimostra una straordinaria consapevolezza intorno al fatto che in un momento di gravissima crisi diventano prioritari i diritti alla sopravvivenza. Per questo ha insistito sulla istituzione di un reddito di cittadinanza per tutti.

Rodotà è un laico che rispetta ogni confessione religiosa. Sempre attento alla differenza del pensiero femminile e ai contributi da esso generati,  è uomo del dialogo che rifiuta la violenza come strumento per la risoluzione delle controversie.

Noi riteniamo che Stefano Rodotà incarni fedelmente i valori della nostra carta fondamentale.

E il nostro paese ha bisogno di una persona come lui, indipendente, di grande saggezza ed esperienza e con una visione moderna dei problemi, che sia garante della Costituzione italiana ed europea.

Se come supremo garante del nostro assetto costituzionale avremo una figura adeguata ai tempi, gli italiani potranno avere maggior fiducia nel sistema, sapranno che le pulsioni autoritarie potranno essere fermate, la logica dell'”uomo solo al comando” potrà essere vinta.

Vi chiediamo quindi di sottoscrivere questo appello per  raccogliere  il più ampio consenso intorno a alla candidatura di Stefano Rodotà alla Presidenza della Repubblica e di sollecitare i membri del  Parlamento di tenere in conto la voce delle cittadine e dei cittadini italiani.

Grazie

Roma, 15 aprile 2013 – h:23

Per aderire: http://nobavaglio.it/rodotapresidente

Seguono le firme dei 101 promotori dell’appello

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Il Fatto quoitidiano: “Due o tre cose su Di Pietro” di Marco Travaglio

Come ciclicamente gli accade, da quando è un personaggio pubblico, cioè esattamente da vent’anni, Antonio Di Pietro viene dato per morto. Politicamente, s’intende. Gli capitò nel ’94, quando dovette dimettersi da pm per i ricatti della banda B. Poi nel ‘95, quando subì sei processi a Brescia per una trentina di capi d’imputazione (sempre prosciolto). Poi nel ‘96 quando si dimise da ministro per le calunnie sull’affaire Pacini Battaglia-D’Adamo. Poi nel 2001, quando la neonata Idv fu estromessa dal centrosinistra e per qualche decimale restò fuori dal Parlamento.
Poi ancora quando il figlio Cristiano finì nei guai nell’inchiesta Romeo a Napoli; quando i suoi De Gregorio, Scilipoti e Razzi passarono a miglior partito; quando alcuni ex dipietristi rancorosi lo denunciarono per presunti abusi sui rimborsi elettorali e sull’acquisto di immobili; quando una campagna di stampa insinuò chissà quale retroscena su un invito a cena con alti ufficiali dell’Arma alla presenza di Contrada; quando le presunte rivelazioni dell’ex ambasciatore americano, ovviamente morto, misero in dubbio la correttezza di Mani Pulite. Ogni volta che finiva nella polvere, Di Pietro trovava il modo di rialzarsi. Continua a leggere Il Fatto quoitidiano: “Due o tre cose su Di Pietro” di Marco Travaglio

Incontri: Internet e democrazia

Internet e democrazia, Incontro seminariale

Venerdì 20 aprile 2012, ore 15,00 – 19,00
SALA CONFERENZE
FONDAZIONE BASSO
Via Dogana Vecchia 5 Roma

Tel. 06-6879953; fax 06-68307516
basso@fondazionebasso.it – www.fondazionebasso.it

Internet è oggi al tempo stesso oggetto e strumento del conflitto politico. Oggetto, perché sul governo della rete e sulla proprietà dei contenuti che la percorrono operatori di telecomunicazioni, intermediari di contenuti e gestori di reti sociali confrontano duramente i loro diversi modelli di profitto, cercando di arruolare nelle proprie file i diversi interessi della moltitudine della rete.
Strumento, perché è tramite Internet che si organizza l’azione politica di chi si ribella contro la dittatura e la partecipazione delle comunità che provano a governare i beni comuni, ma anche si sperimentano nuove e mirate forme di controllo politico e sociale.
Con questo incontro la Fondazione Basso riapre il cantiere della ricerca sul cambiamento che Internet produce nella teoria e nella pratica della democrazia.

Aprono la discussione: Stefano Rodotà, Sara Bentivegna, Luca De Biase, Juan Carlos De Martin, Fiorella De Cindio, Giulio De Petra, Arturo Di Corinto, Carlo Formenti

Libri: Il reddito di cittadinanza. Una proposta per l’Italia e per l’Europa

Virgilio Dastoli, Luigi Ferrajoli, Fausta Guarriello, Rachele Serino
presentano e discutono il libro di Giuseppe Bronzini

Il reddito di cittadinanza. Una proposta per l’Italia e per l’Europa
(Edizioni Gruppo Abele, 2011)

Introduce e coordina Giacomo Marramao

Sarà presente l’autore

Lunedì 9 gennaio 2012, ore 17.00
Sala conferenze Fondazione Basso

Fondazione Lelio e Lisli Basso
Via della Dogana Vecchia, 5 – Roma
Tel. 06.6879953 – fax 06.68307516 – www.fondazionebasso.it – basso@fondazionebasso.it

Convegno: I soldi che fanno la felicità. Welfare e reddito per l’Italia di domani

I soldi che fanno la felicità. Welfare e reddito per l’Italia di domani

“Indignati?” Non Basta. Siamo indisponibili e indispensabili.
E non ci fermiamo, a maggior ragione dopo il 15 ottobre”

È ri-cominciato tutto in uno splendido campeggio sul mare, dove mille ragazze e ragazzi si sono incontrati e riconosciuti: per età, per desiderio, per passione politica.

Abbiamo fatto Tilt e costruito una rete di persone e di associazioni, di singoli/e e di gruppi, in movimento. Un racconto comune, un luogo di incontro e condivisione che si pone l’obiettivo di costruire la sinistra partendo dalla nostra generazione, quella costretta all’irrappresentabilità, ma che è stata protagonista del risveglio di questo paese. E intende farlo senza paura, facendo battaglia politica dentro e fuori dai partiti, senza più essere disponibili ad essere utilizzati come falso strumento politico.

Da un ricco confronto di idee è nata la voglia di ritrovarsi ancora, di approfondire, di andare avanti. Perché in mezzo alle nostre parole, le parole di una nuova sinistra, una correva sulla bocca di tutti. Inevitabile quanto vitale: reddito.

Reddito. Che dovrebbe dare la misura della qualità della vita e che noi non sappiamo cosa sia. Abbiamo redditi a termine, a progetto, redditi occasionali e redditi intermittenti; sono queste le qualità delle nostre vite, in inserimento lavorativo permanente e mai inseriti, che quando il lavoro c’è è sempre in un posto diverso da quello in cui ti sei costruito una vita, come se fosse normale che il lavoro e la vita facciano a pugni.

Sappiamo che altrove non è così: i nostri coetanei in Germania, in Francia, in molti paesi d’Europa pur economicamente più deboli del nostro, se la passano diversamente, riescono ad andare via di casa prima, a costruirsi una vita autonoma più facilmente, a trovarsi un lavoro senza domandarsi quotidianamente se non sia meglio emigrare (al Nord, in una città più grande, all’estero).

Sappiamo che sono meno ricattabili sul posto di lavoro, perché se lo perdi la prospettiva non è né quella di rientrare in famiglia né – in mancanza di una famiglia – una povertà che sembra d’altri tempi. E hanno quindi anche maggiori possibilità di cambiarlo, più tempo per cercarne uno, o per inventarselo.

Vogliamo reddito. Chiediamo reddito. Pretendiamo reddito. È la qualità del nostro lavoro e della nostra vita che è in gioco, è la possibilità di lavorare dove le nostre capacità sono giustamente remunerate e di non sottostare all’incapacità di un padroncino o all’inefficienza di un sistema finanziario. È dire che la crisi non può ricadere sulle nostre spalle, che non possiamo essere noi gli ammortizzatori umani di chi ha sperperato. Davanti a una crisi del lavoro che esige il dispiegamento di nuove garanzie sociali, l’obiettivo deve essere quello di costruire un nuovo welfare in grado di salvaguardare la qualità di vita e i diritti alla copertura sanitaria, alla previdenza, alla giusta redistribuzione delle risorse pubbliche. Perché è possibile, perché ce lo chiede l’Europa, perché vogliamo un reddito che produca crescita, che sia uno strumento antimafie, una forma di cittadinanza, un mezzo di uguaglianza lavorativa e sociale.
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Mantra del sollevarsi (15 ottobre, Roma)

Mantra del sollevarsi
Franco Berardi

Il 15 febbraio del 2003 centomilioni di persone sfilarono nelle strade del mondo per chiedere la pace, per chiedere che la guerra contro l’Iraq non devastasse definitivamente la faccia del mondo. Il giorno dopo il presidente Bush disse che nulla gli importava di tutta quella gente (I don’t need a focus group) e la guerra cominciò. Con quali esiti sappiamo.

Dopo quella data il movimento si dissolse, perché era un movimento etico, il movimento delle persone per bene che nel mondo rifiutavano la violenza della globalizzazione capitalistica e la violenza della guerra.

Il 15 Ottobre in larga parte del mondo è sceso in piazza un movimento similmente ampio. Coloro che dirigono gli organismi che stanno affamando le popolazioni (come la BCE) sorridono nervosamente e dicono che sono d’accordo con chi è arrabbiato con la crisi purché lo dica educatamente. Hanno paura, perché sanno che questo movimento non smobiliterà, per la semplice ragione che la sollevazione non ha soltanto motivazioni etiche o ideologiche, ma si fonda sulla materialità di una condizione di precarietà, di sfruttamento, di immiserimento crescente. E di rabbia.

La rabbia talvolta alimenta l’intelligenza, talaltra si manifesta in forma psicopatica. Ma non serve a nulla far la predica agli arrabbiati, perché loro si arrabbiano di più. E non stanno comunque ad ascoltare le ragioni della ragionevolezza, dato che la violenza finanziaria produce anche rabbia psicopatica. Continua a leggere Mantra del sollevarsi (15 ottobre, Roma)

I nemici della rete: il libro

nemici“I nemici della rete” – di Arturo Di Corinto e Alessandro Gilioli. Prefazione Stefano Rodotà

Formato: Tascabile
Pagine: 285
Lingua: Italiano
Editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
Anno di pubblicazione 2010
Codice EAN: 9788817042758
Generi: Informatica, Internet e Web, Musica e spettacolo, radio & TV, Politica e società, Giornalismo e Editoria

La rete è la moderna frontiera della libertà e della democrazia. Luogo che apre canali di condivisione e scambio, internet è un diritto irrinunciabile, e la sua tutela l’unità di misura di un Paese civile. Nella corsa al digitale, però, l’Italia è il fanalino di coda dell’Occidente e il ritardo accumulato rischia di condannare i nostri figli a crescere in un Paese del terzo mondo.
Ma qual è il freno che ci tiene inchiodati al passato? A chi giova l’ostinazione all’arretratezza che risulta evidente nei rapporti tra potere e web?
In un’inchiesta accurata e coraggiosa Arturo Di Corinto e Alessandro Gilioli svelano il lato oscuro di una catena di ottusità e interessi: leggi che sono al limite della censura, una burocrazia che è un pachiderma mangiasoldi, un’opposizione politica maldestra che nasconde la difesa di lobby intoccabili, fondi destinati all’innovazione che restano congelati nelle casse dello Stato, l’astio di una certa casta di giornalisti che vede tremare una tradizione di privilegi.
Ma in un’Italia in affanno, gli autori raccontano anche le storie dei pochi illuminati che hanno visto nel web una risorsa, non soltanto per le proprie tasche, indicando così la strada perché il futuro non resti per noi soltanto un’ipotesi.

ALESSANDRO GILIOLI è giornalista de “L’espresso”e tiene il blog “Piovono rane”. Ha scritto, tra gli altri, Forza Italia: la storia, gli uomini, i misteri e, con Renato Gilioli, Cattivi capi, cattivi colleghi e Stress Economy. Per BUR Futuropassato ha pubblicato Premiata macelleria delle Indie (2007).

ARTURO DI CORINTO ha fatto ricerca e insegnato presso la Stanford University e la Sapienza di Roma. Consulente per la Presidenza del Consiglio dei ministri e l’Onu, scrive per “Il Sole 24 Ore”. È autore di numerosi saggi, come Hacktivism (2002). Il suo sito è www.dicorinto.it.

La recensione di Vittorio Zambardino

La recensione di ZeusNews

Segnalazione de L’Espresso

L’articolo su Il Fatto Quotidiano

L’articolo di Ilpost

Intervista a Zapping, Radio 1 Rai

Intervista Sky TG 24

Intervista a Wired

Intervista a RaiNews24

Segnalazione da il Fatto

Recensione: Il Giardino del Mago

http://www.omat360.it/

La recensione di Il Giornale

La Gazzetta del Mezzogiorno: Intervista a Arturo DI Corinto su I Nemici della Rete

Segnalazione dello European journalism observatory

L’Indro

Niente bavagli – liberi di informare, liberi di sapere

sel_arturoNiente bavagli – liberi di informare, liberi di sapere
DATA: 22/07/2010 – ORARIO: 19:00
22/07/2010 ore 19.00, Villa Gordiani, via Prenestina presso la Festa di Sinistra Ecologia Libertà

ne parlano:

Claudio Fava, coordinatore segreteria nazionale SEL;
Carlo Lucarelli, scrittore;
Roberto Natale, presidente Fnsi;

coordina Arturo Di Corinto, giornalista e saggista

Mille ore per il lavoro

milleore
Mille ore per il lavoro
Giovedì 3 dicembre 2009
Non stop di oltre 100 testate radiofoniche per dare voce ai lavoratori colpiti dalla crisi
Diretta on air on line dalle 20 alle 22 dalla sala Alpheus di Roma

A come Alcoa, Alitalia, Agile… Il vocabolario della crisi cresce di giorno in giorno e tende all’infinito. Per dare voce ai lavoratori alle prese con il dramma della perdita del posto di lavoro, con le sue ricadute sui lavoratori, le loro famiglie, i loro redditi, RadioArticolo1 e Radio Città Futura hanno dato vita per giovedì 3 dicembre ad una non stop che coinvolgerà nell’arco della giornata oltre un centinaio di testate radiofoniche tra emittenti locali, circuiti della radio universitarie e web radio di matrice sindacale. Continua a leggere Mille ore per il lavoro

Di chi è la politica?

Arturo Di Corinto

Ma di chi è la politica? Facile rispondere che la politica è di chi ha i soldi per farla. E allora lasciamola perdere. Noi non ne abbiamo abbastanza. La politica è di chi la sa fare? E allora dobbiamo ammettere che non siamo più bravi come una volta a farla. Ma se la politica è di chi ha idee e principi solidi e li sa comunicare forse la Sinistra ancora un ruolo da giocare. Le idee ce le abbiamo, i principi pure, dobbiamo imparare a comunicarli.
E’ vero, la sinistra è stata cieca di fronte ai nodi cruciali della modernità e dobbiamo ammettere che non ha saputo fare dell’analisi e del contrasto alle grandi emergenze globali – e alla differenti forme di insicurezza che generavano – la leva di una nuova politica e di un nuovo consenso. Appare ancora incredibile che in un momento di crisi profonda del capitalismo sregolato che si è imposto negli ultimi anni, noi che avevamo da tempo denunciato gli effetti perversi della globalizzazione, la catastrofe ecologica e demografica, il fondamentalismo religioso, il fattore etnico in politica, l’immigrazione di massa, la finanziarizzazione dell’economia e la rivoluzione digitale, ci troviamo impreparati a offrire un ripensamento profondo di quel modello. Continua a leggere Di chi è la politica?

Beni comuni digitali: dati pubblici e user generated contents nella rete delle reti

Net Left presenta:
Innovazione dei media e dei contenuti: politiche, diritti, lavoro, partecipazione e reciprocità

Ciclo di seminari alla Fondazione Basso – in via della Dogana Vecchia 5, Roma

29 Marzo ore 17
Beni comuni digitali: dati pubblici e user generated contents nella rete delle reti


Continua a leggere Beni comuni digitali: dati pubblici e user generated contents nella rete delle reti

NETLEFT – DIRITTI E LIBERTA’ NEL TERZO MILLENNIO

il 10 marzo 2007 presso la sala della Biblioteca Alessandrina
Corso del Rinascimento n. 40 a Roma – (adiacente a Piazza Navona)
dalle 9,30 alle 17 circa

PRIMO INCONTRO NAZIONALE *PER COSTRUIRE LA SOCIETA’ DELLE RETI*

Hanno aderito e saranno presenti alla discussione:
Stefano Rodotà, Carlo Formenti, Silvia Garambois, Marcello Cini, Claudia Padovani, Ennio Remondino, Maria Chiara Pievatolo, Arturo Di Corinto, Valeria Noli, Sergio Bellucci

Interviene Franco GIORDANO, segretario del PRC
Continua a leggere NETLEFT – DIRITTI E LIBERTA’ NEL TERZO MILLENNIO

Dai confini della galassia della rete….Net-Left

Nella smania di costruire contenuti e contenitori per riportare a massa critica la ricchezza delle proposte associative sui temi dei diritti e delle libertà digitali abbiamo creato Net-Left, un’associazione di cultura dell’innovazione e della comunicazione che vuole aderire alla sinistra europea. http://net-left.org

In molti abbiamo aderito nella convinzione che attraverso questo contenitore riusciaremo a cordinare meglio la battaglia politica sulla free culture che significa promozione di schemi di licenze libere, del free open source software, della proprietà pubblica dei geodati, della libertà di condividere i frutti dell’ingegno umano attraverso archivi aperti e accessibili a tutti insieme all’esigenza di impedire la brevettabilità della vita e della cultura e di evitare la criminalizzazione delle pratiche di rete come il P2P o l’informazione aperta e comunitaria…
Continua a leggere Dai confini della galassia della rete….Net-Left