Arturo Di Corinto con Vittorio di Trapani, Lazzaro Pappagallo, Paola Spadari, Pietro Suber e diversi altri giornalisti si sono ritrovati il 25 aprile presso la sede dell’Ordine del Lazio accanto alla lapide che ricorda i giornalisti partigiani uccisi nella difesa di Roma. Una vecchia idea di Carlo Picozza che è diventata realtà e che rappresenta un’azione dall’alto valore simbolico nel giorno della Liberazione in difesa della libertà di espressione.
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