CHIUSURA PER RETTIFICA. IL GOVERNO PONE LA FIDUCIA AL DDL SULLE INTERCETTAZIONI

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Comunicato Stampa
06 Luglio 2009
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CHIUSURA PER RETTIFICA. IL GOVERNO PONE LA FIDUCIA AL DDL SULLE INTERCETTAZIONI
L’autonomia del web 2.0, esaltato dalla stampa italiana come baluardo della libera informazione nei regimi autoritari, in Italia è sotto l’attacco di un mostro giuridico. E’ dell’11 Giugno la notizia che il governo ha posto la fiducia sul tanto discusso DDL sulle intercettazioni che rispolvera la vecchia disciplina sulla stampa del 1943, nello specifico il diritto di rettifica a mezzo stampa. Il disegno di legge infatti prevede che tale obbligo sia imposto anche ai gestori di siti informatici che dovranno procedere, entro 48 ore dalla richiesta, alla rettifica di post, commenti, informazioni ed ogni altra forma di contenuto pubblicato sui propri spazi digitali, pena una salatissima multa tra i 7.500 e i 12.500 euro.
Se il disegno di legge venisse approvato, a pagarne le conseguenze saranno prima di tutto la blogosfera e i bloggers che, per la prima volta nella storia della rete, verrebbero equiparati ai giornalisti della carta stampata, con tutto ciò che ne consegue. E dopo di essi sarà la volta dei maggiori social media (Youtube, Facebook e Myspace solo per citarne alcuni), dei gestori di newsgroup e forum, bacheche elettroniche e qualunque altro metodo di discussione a mezzo internet, professionale o amatoriale che sia.
Il ritiro del Ddl Levi (cosiddetto “decreto ammazza blog”) e la presentazione del disegno di legge “salvablog” dell’onorevole Cassinelli hanno acceso in passato un serrato dibattito sulla possibilità o meno di applicare alla rete gli stessi principi che regolano la carta stampata. L’approvazione del Ddl ne rappresenterebbe la triste conclusione, portando allo svilimento l’attività informativa in rete e riducendola ad un compito oneroso, sterile e privo di diritti.
La FNSI (Federazione Nazionale della Stampa Italiana) ha confermato il proprio rifiuto al disegno di legge, dimostrandosi disposta alla disobbedienza civile e professionale in difesa della democrazia e dei diritti umani. La Free Free Hardware Foundation si oppone con forza a questo provvedimento e invita tutti a partecipare allo Sciopero dell’informazione indetto per il giorno 14 luglio affinché esso venga ritirato.

Cos’è la Free Hardware Foundation
La finalità primaria della Free Hardware Foundation è la promozione, il sostegno e la diffusione di quegli strumenti materiali o immateriali che garantiscano, l’accessibilità, l’evoluzione, la condivisione e la diffusione della conoscenza, della cultura e del sapere, liberamente e in maniera paritaria per tutti gli esseri umani.

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