[ULTIMA MODIFICA, MARTEDI’ 27-2-2008 ORE 10:00]
Proposta per la commissione Open Source 2007
Nell’ambito della Pubblica Amministrazione il Ministero della Giustizia e quello delle Finanze spiccano per la fornitura di programmi software utilizzati dai cittadini (PMI, da professionisti : avvocati notai commercialisti , Ced, Caf.. ) e dalla stessa P.A..
Questi programmi, tra cui ad esempio Entratel, Uniconline, Nota di Iscrizione a Ruolo, Consolle Avvocato, etc, sono per lo piu’ pubblicati SENZA ALCUNA LICENZA.
La mancanza di una licenza chiara non consente alle aziende di poter fare investimenti sul software non essendo chiari quali siano i diritti e i doveri relativamente all’uso dei sorgenti.
Senza licenza non e’ neanche possibile che possa crearsi una comunita’ di utilizzatori in grado di proporre e realizzare integrazioni, correzioni e migliorie al codice. La stessa pubblicazione di patch al codice potrebbe essere atto non consentito.
In questo ambito il Ministero della Giustizia e’ quello che si e’ dimostrato piu’ attento alle esigenze dei suoi utenti diretti ed indiretti, tanto da pubblicare i sorgenti di alcune applicazioni (richiesta fatta non solo dal “mondo” floss, ma da molte aziende che lavorano nel settore e producono solo applicazioni in licenza proprietaria, ma che cercavano trasparenza e semplificazione attraverso la pubblicazione in licenza GNU GPL di queste applicazioni).
Alla commissione Open Source si chiede semplicemente di prendere atto di quanto fin qui successo: la pubblicazione di software di PROPRIETA’ della Pubblica Amministrazione senza alcuna ‘licenza’, e le richieste di utenti e aziende private che gli applicativi siano rilasciati sotto una precisa ‘licenza d’uso’: la licenza GNU GPL.
Preso atto di questo fatto la commissione Open Source, che non puo’ certo “ordinare” ai ministeri in questione di agire in tal senso, puo’ pero’ sottoscrivere questa richiesta affinchè divenga una richiesta nota a tutti, sostenuta istituzionalmente, acquisita ufficialmente dal CNIPA, e che permetta di fornire un indirizzo previsto in termini di scelte: il NULLA attuale, esemplificato dall’assenza di licenze, nei confronti della ‘licenza d’uso’ la cui importanza e’ riconosciuta da utenti, aziende private, nonchè dall’Unione Europea.
In termini tecnici, dato che non sempre i ministeri in questione detengono server di pubblicazione (ne talvolta i sorgenti stessi), questa attivita’ si comporrebbe di :
1) la creazione di un repository centralizzato per il codice sorgente delle applicazioni della PA. Puo’ essere realizzato sfruttando infrastrutture esistenti attraverso progetti sul sito ASC, usando quindi server e risorse di comunicazione gia’ esistenti
2) la possibilita’ per utenti e istituzioni di avere codici di accesso per la consultazione del codice sorgente
3) la pubblicazione obbligatoria del codice delle applicazioni e delle librerie. Questo obbligo tra l’altro consente una forma di trasparenza fra le istituzioni pubbliche, i fornitori e i cittadini: i risultati degli investimenti della PA per lo sviluppo di software sarebbero trasparentemente controllabili.
4) l’obbligo di uso di licenze libere (secondo lo schema pubblicato qui: http://www.fsf.org/licensing/licenses/). E’ nostra opinione che la licenza migliore sia la GNU GPL, che tutela maggiormente le aziende che realizzano il software per la pubblica amministrazione.
5) Pubblicazione di tutte le note disponibili sul software gia’ realizzato per la PA e pubblicazione di linee guida per la documentazione del software e dei formati di dati per il software realizzato in futuro.
La gestione di forum o altri servizi non e’ da considerarsi come parte di questa attivita’. Lo e’ invece la semplice pubblicazione di news al rilascio delle nuove versioni (dato che tutti gli applicativi in questione vengono costantemente aggiornati). Indirettamente tutto lo “storico” delle applicazioni della PA e relativi sorgenti si creera’ con il passare del tempo, aggiungendo i sorgenti delle nuove versioni ai progetti preesistenti.
A carico del CNIPA ( l’OSS ) sarebbe una guida alla creazione degli utenti da pubblicare con destinatari i referenti per la PA (onde evitare problemi nella creazione e gestione degli stessi): sono pochi semplici passaggi, ma sarebbe opportuno prevenire problemi.
Diego Zanga (eLawOffice.it)
Marcello De Geronimo (Ing. consulente per l’Ordine degli Avvocati di Catania)
Franco Violi (Responsabile dei sistemi informatici della Confartigianato Lapam Federimpresa di Modena)
Renzo Davoli (Professore associato di Informatica presso l’Universita’ di Bologna)
Alessandro Scapuzzi (Ragioniere Commercialista, presidente Gruppo Utenti Linux Livorno)
Michele Sciabarra (autore tecnico, imprenditore)
Andrea Trentini (Universita’ di Milano)
Marco Scialdone (Avvocato, ComputerLaw.it – Informatica e diritto)
Paolo Della Costanza (Resp. Servizio Assistenza Clienti e Servizi Internet di SedLex Informatica srl)
Roberto Olivieri (Avvocato in Genova)
[le firme al momento sono alla “rifusa” nell’ordine in cui sono arrivate]