Tornano i Trojan di stato: ma quanto sono sicuri?
Una proposta di legge non ancora presentata fa discutere sulla legittimità dei Trojan di stato per perseguire i criminali. Non si tratta solo di tutelare i diritti costituzionali, ma anche quelli delle aziende
Arturo Di Corinto 24 giugno 2016
Per garantire la sicurezza informatica di aziende, individui e infrastrutture critiche si possono usare gli stessi mezzi dei criminali? Sì, no, forse. E se questi strumenti hanno una funzione più comprensibile ai semplici cittadini, come prevenire reati di pedofilia e terrorismo?
Il dibattito è aperto. Anzi, è stato riaperto da alcuni rumors circa la possibilità di usare dei “trojan di stato” per impedire reati grandi e piccoli.
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