Per questo ProtonMail, il popolare servizio di posta elettronica cifrata ha deciso di scendere in campo per aiutare la causa della democrazia donando il 50% delle entrate di luglio e agosto a due organizzazioni per i diritti civili: 612 Humanitarian Relief Fund e Stand With Hong Kong.
Il 612 Humanitarian Relief Fund fornisce supporto finanziario, medico e psicologico alle persone arrestate durante manifestazioni pro-democrazia e annovera tra gli amministratori del fondo il vescovo emerito di Hong Kong Joseph Zen, l’avvocato per i diritti civili Margaret Ng e l’attivista per i diritti LGBT Cyd Ho.
Stand With Hong Kong è invece un’organizzazione che supporta il movimento democratico di Hong Kong con campagne di sensibilizzazione dell’opinione pubblica internazionale e pressing informativo sui governi.
ProtonMail punta a raccogliere per le due organizzazioni circa HK $ 1.000.000 (circa US $ 130.000) per favorire la libertà d’espressione visto che dall’introduzione della legge sulla Sicurezza nazionale le installazioni di ProtonVPN, l’app per navigare in sicurezza e aggirare la censura del web, sono aumentate a Hong Kong del 3000%, raggiungendo la terza posizione nell’app store di riferimento.
Per superare la Grande muraglia cinese infatti, proprio ProtonVPN potrebbe diventare essenziale per mettersi al sicuro da ogni accusa di “sovversione”, chiacchiere comprese, e sfuggire alle tattiche che il governo cinese usa col suo popolo: delazioni, censura, perquisizioni ingiustificate, processi segreti, confessioni forzate e torture.
ProtonMail, creato da Jason Stockman, Andy Yen e Wei Sun al Cern, il Centro di Ricerche Nucleari di Ginevra – dove è nato anche il Web -, grazie al contributo di una comunità internazionale di crittografi e scienziati, sta insomma dando una lezione di quella che si chiama responsabilità sociale a tutti i grandi player del settore che di fronte all’invasione della privacy degli utenti di Hong Kong fanno orecchie da mercante.
Da quando l’azienda è stata fondata da scienziati che si sono incontrati al Cern nel 2013, ProtonMail ha aiutato oltre 20 milioni di persone a proteggere facilmente le loro comunicazioni email con la crittografia end-to-end.
ProtonMail ci riesce grazie al controllo totale della sua infrastruttura che si trova in Svizzera sotto mille metri di roccia ed è gratuita e open source: con un piccolo abbonamento di pochi euro al mese è possibile attivare diverse caselle sicure di posta elettronica e, se anche il nostro interlocutore non avesse un account ProtonMail potrebbe comunque scambiarsi messaggi crittografati usando il PGP. Il protocollo creato da Zimmermann è infatti pienamente integrato dalla sua applicazione mobile e web, per iOs e Android.