“Basta con la società della sorveglianza”. In piazza Anonymous, Occupy, Wikileaks & C.
Arturo Di Corinto
per La Repubblica del 4 novembre 2013
Enough is Enough! (“adesso basta”). Accompagnata da questo slogan, Martedì 5 novembre in circa 400 località urbane di tutto il mondo si terrà una protesta globale contro la sorveglianza e le intercettazioni di massa, per la trasparenza, la libertà e la giustizia. A convocare la Million Mask March è Anonymous. Ma non solo. Una galassia di attivisti di tutto il mondo è impegnata nella riuscita dell’evento: Wikileaks, l’organizzazione di Julian Assange, The Pirate Bay, il motore di ricerca più volte oscurato per tenere un indice di file coperti da copyright, il movimento occupy in tutte le sue declinazioni, il Partito Pirata, i whistleblower e gli hacktivisti dei cinque contintenti.
La data
La data non è causale. Il 5 novembre è la ricorrenza della Congiura delle polveri. La data in cui, nel lontano 1605, un gruppo di cospiratori aveva pianificato di far esplodere la Camera dei Lord durante la cerimonia di apertura del Parlamento inglese. Una cospirazione cui partecipò il rivoluzionario cattolico Guy Fawkes la cui immagine stilizzata è diventata da tempo il volto di Anonymous. Una maschera, un simbolo di ribellione tornato alla ribalta delle cronache per il futuristico e distopico V per Vendetta, la graphic novel di Alan Moore immortalata dalla cinepresa dei fratelli Wachowsky nell’omonimo film dove V, vestendo i panni di Guy Fawkes fa tremare un regime orwelliano che controlla e indirizza in maniera autoritaria i suoi cittadini terrorizzandoli.
Le motivazionì
La manifestazione giunge in uno dei momenti più drammatici del Datagate secondo cui miliardi di transazioni commerciali, comunicazioni istituzionali e scambi privati sono stati intercettati e analizzati dalla maggiori agenzie di spionaggio del globo nella più completa ignoranza delle autorità di garanzia. Un fatto che ha mobilitato le cancellerie di tutto il mondo e ha causato inattese frizioni tra stati alleati mentre Germania e Brasile chiedono una risoluzione Onu sulla privacy. Anonymous, che nelle sue molteplici articolazioni si batte contro la corruzione e per la trasparenza dei governi, lo stop alla schedature indiscriminate e di massa, contro le politiche repressive degli stati, sarà in piazza per chiedere appunto il diritto a mantenere le proprie comunicazioni anonime e confindenziali e per chiedere ai governi di tutto il mondo di improntare le proprie politiche al welfare e ai diritti restituendo il controllo dell’economia a chi la produce, le persone, e non alla finanza drogata e al turbocapitalismo.
Le regole
Per organizzare e coordinare l’evento, gli attivisti di Anonymous hanno creato un sito: http://millionmaskmarch.org dove a chiare lettere si legge “Tutti coloro i quali sostengono che ci sia qualcuno a capo della Marcia del Milione di Maschere sanno poco di Anonymous. Non c’è un sito ufficiale e nessuno che comanda: è un movimento, non un’organizzazione”. Sempre il sito ricorda che le non-regole di Anonymous sono poche: non ci sono regole; non ci sono comandanti, possiamo fare tutto in uno spirito di pace e amore e nessuno ha bisogno di una maschera per essere “anonymous”; si può anche perdonare e dimenticare, essere d’accordo o in disaccordo, dire di no e restare pacifici. In questo modo gli attivisti hanno inteso ridicolizzare tutte i fantasiosi allarmi e le ricostruzioni del fenomeno Anonymous spacciate dai media che dall’operazione Avenge Assange, Vendetta per Assange si sono sprecati a definirne regole e e confini.
I luoghi
A Washington il corteo sarà preceduto dalla Anonomobile, un torpedone che aprirà il corteo alla maniera delle street parade musicali in stile San Precario e distribuirà volantini, gadgets e consigli ai manifestanti fino al centro della capitale, presso il National Mall, sotto all’obelisco di marmo che ricorda il padre della patria e primo presidente americano, George Washinton. Anche qui si tratta di una scelta simbolica. La marcia ricorda la Million Marijuana March e quella organizzata nel 1995 dal controverso leader della Nation of Islam, Louis Farrakhan, per i diritti dei neri denominata Million Man March e che ricalcava la gande marcia del 1963 quando Martin Luther King pronunciò il suo celebre discorso alla nazione.
A Londra, la marcia, che fa parte di una serie di iniziative cui partecipano anche i maggiori sindacati, muoverà silenziosamente verso il Parlamento e prevede un concentramento in Trafalgar Square. La parola d’ordine è di occupare le strade, bloccare la città e resistere pacificamente alle intimidazioni e alle probabili violenze della polizia.
Sono inoltre previste manifestazioni di piazza in Tanzania, Bulgaria, Brasile, Filippine, in città come Tallin, Oslo, Tokyo eccetera.
In Italia, le manifestazioni per dare corpo alla “Dichiarazione di Libertà” sono state convocate attraverso Facebook nelle principali piazze di Napoli, Bari, Firenze, in piazza della Signoria, a Bologna, a Venezia in piazza San Marco, a Milano in piazza del Duomo, a Torino e Aosta in piazza Castello, ma anche a Catania e Palermo. A Roma, dove Anonymous ha indicato Piazza del popolo per il concentramento, la celebrazione della giornata per la libertà e contro la censura si terrà dalle 18 allo S.C.u.P., il centro di Sport e Cultura Popolare di via Nola a San Giovanni. Gli anonymi italiani che hanno adottato come simbolo la Monnalisa trasformata in Guy Fawkes hanno diffuso anche un codice di condotta per evitare disordini, soprusi e per “farsi prendere sul serio”.