Spazio, l’ultima frontiera (della cybersicurezza)
Nel 2020 la spesa per proteggere le infrastrutture spaziali ha sfiorato i 14 milioni di dollari. Ma continuano gli attacchi informatici ai satelliti di comunicazione e alle agenzie spaziali
di ARTURO DI CORINTO per ItalianTech/LaRepubblica del 27 Settembre 2021
Nella prima settimana di settembre, un collettivo di sedicenti hacker ha compromesso la South African Space Agency (Sansa) e ha fatto trapelare circa 18 Gb dei loro dati sul Dark Web e su siti pubblici. I dati contenevano documenti di ricerca, registrazioni e alcune informazioni private e personali. È il cyberattacco più recente ai danni delle agenzie spaziali.
Ce ne saranno altri? Probabile, soprattutto adesso che il settore dei viaggi spaziali sta letteralmente decollando e il futuro si annuncia florido per i viaggi interstellari di turisti spaziali, con alberghi su satelliti terrestri, robot astronauti, miniere su Marte o chissà dove.
Ma non ci sono solo le imprese di Elon Musk e di Jeff Bezos: grandi e medie potenze statali puntano a esplorare e colonizzare lo Spazio. Veramente pensiamo che non ci sarà bisogno di proteggere le comunicazioni e i sistemi intelligenti che ci guideranno nell’impresa? Di certo non la pensa così Kaspersky, l’azienda russa di cybersecurity che sta rivolgendo, e non da ora, i suoi sforzi alla cybersicurezza nello Spazio profondo.