L’attacco avrebbe avuto origine dalla compromissione di un’azienda tecnologica con sede in Svizzera, un appaltatore della Croce Rossa
di ARTURO DI CORINTO Per ItalianTech/LaRepubblica del 20 Gennaio 2022
Senza pudore e senza pietà. Ignoti attaccanti hanno avuto il coraggio di bersagliare perfino i server del Comitato internazionale della Croce Rossa rubando le informazioni riservate di oltre 500mila persone in condizioni vulnerabili, tra cui migranti, vittime di calamità naturali, parenti di persone scomparse e prigionieri di tutto il mondo, con un impatto su almeno 60 divisioni dell’organizzazione internazionale.