La dottoressa Betty scongela gli embrioni

Arriva in rete un videogame contro la legge sulla procreazione assistita
ARTURO DI CORINTO
il manifesto 18-05-2005

«La legge 40 ha bloccato la sperimentazione sugli embrioni che potrebbe portare alla scoperta di cure per numerose malattie. I ricercatori sono ormai costretti a vivere nelle catacombe braccati da clero e burocrazia. Ma la dottoressa Betty non si dà per vinta e proverà a scongelare gli embrioni e a condurli al laboratorio per estrarre le preziose cellule staminali».

È questo il canovaccio del nuovo gioco educational targato Molleindustria e ideato per contestare, divertendosi, la famigerata legge sulla procreazione medicalmente assistita che il referendum del 12 e 13 giugno dovrebbe modificare in quattro punti cruciali. Ammesso che vincano i quattro sì e che il referendum raggiunga il quorum a dispetto del cardinale Ruini, dei comitati per l’astensione e dell’oscuramento informativo. E infatti, esplicitando questa preoccupazione, proprio sul sito di Molleindustria (www.molleindustria.it) si può leggere: «Anche se la televisione non ne parla, il 12 e il 13 giugno ci sarà un referendum per annullare alcuni punti della mostruosa legge sulla procreazione assistita». Per garantire la libertà di ricerca scientifica, per permettere realmente alle coppie sterili o infertili di avere figli con l’aiuto delle tecnologie riproduttive, per difendere il primato della scelta femminile in materia di procreazione, «dovrai votare Sì. Se invece vuoi continuare a vivere in un paese arretrato e bigotto scegli l’altra possibilità».

Se si sceglie il Sì all’interno del sito, è possibile giocare in tempo reale impersonando Betty, l’eroina del gioco – che è poi il nome collettivo del gruppo femminista del progetto sexyshock di Bologna (www.ecn.org/sexyshock) – oppure si può scaricare il videogame dal sito di Molleindustria.it e spedirlo agli amici. Ci si ritroverà a faticare – sia pure per gioco – per evitare che il burocrate di turno vanifichi il lavoro di ricerca e che il sacerdote riesca a «convertire» la dottoressa Betty, in un dedalo di gallerie e livelli in stile Supermario (il famoso videogame a livelli dell’avventuroso idraulico in tuta blu).

Quelli di Molleindustria non sono nuovi a queste iniziative. La loro creatività è stata già applicata a temi e questioni attuali e scottanti: come la «precarietà», con il gioco del lavoratore atipico, la Mayday parade, o come il gioco del revisionismo storico. Ora arriva questo videogame sul tema della procreazione medicalmente assistita. Perché, per rispedire al mittente questa orribile legge, oltre all’informazione corretta dei telegiornali, le prese di posizione individuali e collettive, i quattro sì sulla scheda referendaria, anche un videogioco, può aiutare a capire le poste in gioco. Provare per credere.