“Il potere è bramato da chi lo conosce, e invidiato o temuto da chi lo subisce. Nessuno, però, riesce a esercitarlo con libero arbitrio, neppure chi ritiene di non dover rendere conto a nessuno.
La vera natura del potere cambia a seconda di chi lo ricerca.
L’ambizioso crede che «potere» sia la facoltà di comandare sugli altri, e dunque mira a conquistare un ruolo che gli permetta d’im-porsi, d’impartire ordini o quantomeno di veicolare la propria importanza attraverso i principali canali di comunicazione. Ama infondere nelle folle uno spirito da tifoseria, favorendo schieramenti e opposizioni forti e garantendosi sempre una parte a proprio sostegno. Il suo fine ultimo è suonare la campanella, accomodarsi sul trono e brandire lo scettro del potere. Eppure, una volta raggiunto il proprio scopo, si ritrova spesso spaesato e privo di obiettivi.
Il conformista, più modestamente, vede il potere come un rifugio sicuro dove trascorrere la vita, al riparo da problemi economici e altri fastidi. Punta al moderatismo per sopire qualunque possibile cambiamento dello status quo, mira allo scambio di favori e nomine per assicurarsi protezione in futuri momenti bui. Il suo obiettivo è procrastinare, mantenere il mondo simile a sé stesso il più a lungo possibile, scongiurare il battito d’ali di farfalla che potrebbe far svanire le sue certezze.
Poi c’è l’idealista, che interpreta il potere come un mezzo per ottenere un cambiamento che ritiene importante per la società in cui vive. Punta a dare l’esempio e a promuovere il cambiamento.
Oggi è il momento di fare i conti con un nuovo elemento che cambierà per sempre il concetto di politica e di potere: l’Intelligenza artificiale. La capacità di comprendere, comunicare e partecipare verrà ulteriormente livellata, permettendo alle comunità di autoregolarsi e vincolando le istituzioni rappresentative tradizionali alla volontà e all’indignazione collettiva”.
Dall’introduzione del libro: Gli algoritmi del potere. Come l’intelligenza artificiale riscriverà la politica e la società, Davide Casaleggio, ChiareLettere, 2024