In libreria il secondo numero di aideM – rivista di critica della comunicazione, il trimestrale diretto da Giulietto Chiesa e Adalberto Minucci.
A più di due anni dalla scadenza del contratto dei giornalisti, l’informazione, una delle colonne portanti della nostra democrazia, è minacciata dagli interessi dei poteri politici ed economici. Il dossier di questo numero propone un viaggio critico all’interno di una professione in continua trasformazione:
* LE NOTIZIE? LE STIAMO PERDENDO
Giornalismo: radiografia di un mestiere in crisi.
Assetti proprietari ed editoria di Stato: chi controlla chi?
Con interventi di Furio Colombo, Gore Vidal, Giulietto Chiesa, Roberto Seghetti, Silvia Garambois, Roberto Morrione, Arturo Di Corinto
Il dossier esamina i tanti volti dell’informazione, con le testimonianze dalle redazioni delle agenzie di stampa, dei quotidiani, delle tv, delle radio e delle numerose realtà del web che stanno sperimentando uno dei momenti più difficili della storia del giornalismo. E un’attenzione particolare è dedicata anche all’editoria: Roberto Seghetti ne “La voce del padrone” ha curato un quadro esaustivo degli assetti proprietari che controllano i vari gruppi editoriali; Silvia Garambois in “Denaro pubblico, tasche private” ha invece analizzato le tante prebende e i tanti contributi che lo Stato italiano assicura a molti operatori del settore.
Altri argomenti:
* Alla ricerca della Ricerca perduta
Qual è il ruolo del sapere in un paese modellato sulle logiche della televisione commerciale? Un saggio di Margherita Hack analizza gli effetti del berlusconismo sui cittadini, sui modelli di consumo, sul senso etico di una società ormai afflitta da un degrado culturale perdurante.
In che modo i media raccontano all’opinione pubblica i primi segni della catastrofe ambientale alla quale stiamo assistendo? Giovanni Berlinguer, in un’intervista di Stefano Sylos Labini, ragiona sul ritardo del sistema Italia negli investimenti in ricerca e sviluppo, soprattutto in tempi in cui diventa strategico puntare su fonti energetiche alternative a quelle tradizionali.
* News parade: i fatti più percepiti del 2006
Sulla base di uno studio dell’Istituto Piepoli, Giampiero Gamaleri propone una lettura delle notizie che più hanno colpito l’opinione pubblica italiana nei dodici mesi del 2006.
* L’informazione tra servizi e segreti
Il caso Abu Omar, le storie di Betulla e Scaramella, l’operato del Memri, agenzia di traduzione dall’arabo. Giornalisti spiati e giornalisti spioni. Vicende, approfondite nei saggi di Sandro Provvisionato, Sherif el Sebaje e Alessio Marri, che più di altre rivelano il rapporto perverso tra il quarto potere e la politica, anche internazionale, ai tempi di uno scontro perpetuo con un nemico che se non c’è, va inventato.
E inoltre: Roberto Natale, Peter Phillips, Vauro e le rubriche fisse curate da Oliviero Beha, Diego Novelli, Lidia Ravera, Paolo Ciofi e David Riondino.
Per informazioni e interviste:
Federica Galante
Ufficio stampa aideM
tel: 06.69950232 – 393.96.46.288