La realizzazione e la messa in onda dei programmi di informazione e approfondimento dei più noti e apprezzati della Rai – format ormai iconici come Report, Chi l’ha visto, Agorà, Presa Diretta, Mi manda Raitre… solo per citarne alcuni – è garantita ogni giorno da centinaia di giornalisti professionisti che lavorano senza il contratto giornalistico. Inquadrati nelle redazioni in condizioni di precarietà formale o di fatto: per la gran parte con contratti da partita iva, oppure assunti come programmisti. Lavorando gomito a gomito con colleghi che svolgono le stesse identiche mansioni ma sono invece assunti con il regolare contratto giornalistico FNSI-Usigrai.
Centinaia di lavoratori della prima azienda culturale – pubblica – di questo Paese che da anni attendono il completamento di un percorso di regolarizzazione cominciato nel 2019 con la cosiddetta ‘Fase 1’: un accordo tra Rai e sindacati che portò all’assunzione di oltre 200 colleghi e che prevedeva per iscritto una – appunto – ‘Fase 2’ rimasta totalmente inapplicata.
Sono passati sei anni da quell’accordo, due anni dall’unico incontro per il ‘tavolo Fase 2’, un anno da una affollata e lunga assemblea che ha chiesto all’azienda la riapertura del tavolo e 4 mesi da un partecipatissimo presidio pubblico in viale Mazzini cui hanno preso parte anche i maggiori leader delle organizzazioni sindacali aziendali e delle confederazioni nazionali.
Per questo, assieme a Stamparomana, l’assemblea dei giornalisti della ‘Fase 2’ torna a riunirsi e invita per un confronto l’azienda, il cda, la commissione di vigilanza e i sindacati.
È ora di cambiare. È ora di riconoscere dignità e sicurezza a chi fa informazione nel servizio pubblico: per la dignità del lavoro, per una informazione libera, per combattere il precariato.
Assemblea giovedì 20 marzo – ore 16 – sede di STAMPAROMANA piazza della Torretta 36 – Roma
L’Assemblea dei giornalisti RAI “Fase 2”