L’attentato a Sigfrido Ranucci è un atto di una gravità inaudita, un attacco diretto al giornalismo d’inchiesta, all’informazione, cardine della dialettica democratica.
Si colpisce e si cerca di intimidire non solo Ranucci e la redazione di Report, che con il loro lavoro incarnano la ragione e la missione della Rai servizio pubblico, ma l’intera comunità dei giornalisti, il diritto di informare e quello dei cittadini a essere informati.
Contro questa violenza indecente è necessaria la mobilitazione unitaria di tutte le forze democratiche a difesa di una libertà di stampa sempre di più a rischio dopo anni di leggi bavaglio, cronisti minacciati e intimiditi, esposti alle pressioni, con un potere politico molto spesso indifferente alla tutela del diritto di cronaca, solerte invece nell’immaginare e concretizzare nuovi limiti al diritto di manifestare, di dissentire, persino di esprimere il proprio pensiero.
Un clima di odio e di attacco all’informazione in cui si sono distinti persino esponenti altissimi di Governo e Parlamento, che hanno usato parole gravemente offensive proprio nei confronti di Ranucci e di Report, parole su cui oggi dovrebbero riflettere.
L’Associazione Stampa Romana esprime piena solidarietà al collega vittima dell’attentato, alla sua famiglia e a tutta la redazione di Report.
L’informazione libera e indipendente non si tocca.
La Segreteria dell”ASR