The Hacker’s Dictionary: Whistleblowing
Arturo Di Corinto
per Emergency – il blog – 3 maggio 2012
Whistleblowing è l’atto di suonare un fischietto. Soffiare dentro un fischietto serve ad attirare l’attenzione. Chi è che fischia e perchè? Un arbitro fischia per un fallo subito, un poliziotto per chiedere rinforzi o per avvertire di un pericolo. Ai nostri giorni colui che fischia nel fischietto, il whistleblower, è diventato chi denuncia ai suoi superiori un comportamento illecito, all’interno di un’azienda, di un’organizzazione, di un governo, spesso col favore dell’anonimato.
Il whistleblower può essere anche uno che denuncia pubblicamente un torto, una corruttela, una malversazione, contribuendo così al processo di trasparenza su cui sono fondate le democrazie occidentali e favorendo il ruolo di controllo (watchdog) della stampa nei confronti dell’operato di governi e imprese. Daniel Ellsberg, l’uomo che ha rivelato al mondo i Pentagon papers, i documenti segreti del governo americano sulla guerra in Vietnam, è stato forse il più famoso whistleblower al mondo.
Con Bradley Manning abbiamo imparato che un whistleblower può essere la “talpa” che, passando documenti riservati a Wikileaks, può contribuire a denunciare gli errori e i crimini di un esercito, quello americano, il suo esercito. Avendo “suonato il fischietto”, il soldato Manning dal 2010 è detenuto in condizioni di totale isolamento e sottoposto a torture fisiche e psicologiche con l’accusa di aver minacciato la sicurezza nazionale e aiutato dei gruppi terroristici.
Il giudice militare Denise Lind del tribunale di Fort Meade lo ha accusato di avere indirettamente aiutato Al Qaeda nella penisola arabica (Aqap) per aver procurato migliaia di documenti segreti che sono stati diffusi da WikiLeaks, il più grande sito di whistleblowing al mondo, Wikileaks. E’ il 22 capo d’imputazione. Continua a leggere Emergency, The Hacker’s Dictionary: Whistleblowing