The Hacker’s Dictionary: Crowdsourcing
Arturo Di Corinto
per Emergency – il blog – 13 marzo 2012
Crowdsourcing è un termine coniato nel 2006 da Jeff Howe. Con questa parola si indica l’esternalizzazione dell’attività di un ente o di un’azienda a una moltitudine di persone attraverso una open call. Crowdcreation è un neologismo che dovrebbe descrivere abbastanza bene quello che fanno i redattori di Wikipedia. Crowdfunding è invece il termine che indica il finanziamento distribuito di un’opera per consentire al suo autore di realizzarla. Tutti e tre fanno perno sul concetto di crowd, folla, e risentono del framework concettuale elaborato da James Surowiecki nel suo “The wisdom of the crowds”, la saggezza della folla, in una rielaborazione ottimistica della “Pazzia delle folle. Ovvero le grandi illusioni collettive” di Charles Mackhay.
In effetti, in barba ai facili ottimismi, secondo cui grazie alle piattaforme del web 2.0 tutti possono offrire le proprie competenze sul mercato globale senza essere legati né a un posto di lavoro fisso né a una particolare azienda e collaborare a processi collettivi di produzione (il progetto di un’automobile, una nuova linea di abbigliamento, giocattoli tecnologici), spesso il crowdsourcing si rovescia nel suo contrario.
Le aziende si appropriano dei risultati dell’intelligenza connettiva mettendoci sopra un marchio e chiudendoli col copyright, senza pagare nessuno. La crowdcreation dei volontari di un progetto non-profit e che rimane tale, senza pubblicità e finanziamenti pubblici come Wikipedia, ha ovviamente un senso diverso, mentre il crowdfunding per inchieste giornalistiche ha il merito di finanziare la produzione di notizie che non arriverebbero forse mai sul desk della redazione.
La Wikinomics, l’”economia del wiki” descritta da Dan Tapscott è tutto questo.
A dispetto di quello che si può pensare, tuttavia a volte funziona. Cineama è un progetto collaborativo su web tutto italiano che riunisce le tre dimensioni distinte del crowdsourcing, crowdfunding e crowdcreation per realizzare cinema di qualità, mettendo insieme artisti, pubblico e distribuzione. Magari funziona, basta crederci. www.cineama.it