confronto articolo plagiato

Storie di giornalismo #2: l’accusa di plagiarismo



Era chiaramente un tentativo di diffamazione nei miei confronti. Anche perché il segnalatore che si firmava con nome, cognome, ragione e indirizzo aziendale, aveva nel frattempo inviato la comunicazione del mio presunto plagio a una serie di colleghi con l’obiettivo di delegittimarmi. E lo aveva fatto sia in una chat di gruppo che con messaggi individuali. Voleva mettermi i colleghi contro.

Non c’è riuscito. Ma io ho gli screenshot dei suoi whatsapp che mi hanno dato i miei colleghi.


Il fatto è che erano stati quelli di Tyn Media a copiarmi. Tyn media, cilena, ogni giorno si succhiava gli articoli della homepage di repubblica, li traduceva in automatico, toglieva il nome dell’autore, ci metteva il suo copyright e la sua pubblicità.

Fatta la denuncia ai carabinieri ho poi chiesto allo studio E-Lex Studio Legale di rappresentarmi. Con una lettera di takedown hanno fatto smettere I plagiatori, mentre io mi sono rivolto a Kopjra per l’acquisizione forense di tutti gli elementi della vicenda.

Per la cronaca di queste #storiedigiornalismo
Ero stato in #Israele alla # #hackeruniversity e avevo intervistato il fondatore, il re dei diamanti Pinchas Fuzailov.

L’articolo è qui. Il segnalatore si spacciava già allora per essere un esperto di copyright e proprietà intellettuale. E ancora oggi si autodefinisce “hacker”. Non ha mai chiesto scusa né a me né a La Repubblica.