Un documento visuale sulla realtà del software libero con interventi di Richard Stallman e Vincenzo Vita
Altri video sullo stesso argomento si trovano qui
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Caro Di Corinto,
ho guardato il tuo video e ne condivido i contenuti. A parte il fatto che c’è sempre quel diavoletto che ti fa desiderare ciò che è limitato ijn una cupidigia senza fine (è la finanza che impera e io mi chiedo se siamo già alla profezia di Alfred Jarry: «Lorsque j’aurai pris toute la phynance, je tuerai tout le monde et je m’en irai». Ossia: «Quando avrò preso tutta la fynanza, ammazzerò tutti e me ne andrò». Non dice «finanza» ma «fynanza», è qui il sarcasmo di Jarry, inventore di parole e di personaggi fantastici più veri del reale. Inventò il dottor Faustroll, scopritore della patafisica, la neo-scienza più inutile mai esistita.) quello che invece è libero, l’aria ad esempio sino a quando è illimitata pur essendo VITALE è TOTALMENTE IGNORATA!
Caro Di Corinto sino a quando non ci sarà una trasformazione delle coscienze che avranno nella condivisione la ragione dell’esistenza Richard Stallman e la realtà del software libero rimarrà patrimonio di pochissimi e non avrà il successo che ognuno di noi si aspetta.
Un suggerimento: non basta dirlo, c’è bisogno di “annunciarlo”. Voglio dire che la realtà del software libero deve essere dimostrata usando e facendo usare “per contagio” questo software, facendo gustare l’assoluta IDENTITA’ DELLE PRESTAZIONI SE CONFRONTATO CON QUELLO A PAGAMENTO.
Chi paga questi apostoli del software libero?
Noi!
Basta che ci sia l’obbligo per i proprietari di software con il pagamento di licenza di destinare parte dei proventi a un ISTITUTO PER LA DIVULGAZONE DEL SOFTWARE LIBERO presieduto dal Prof. Arturo Di Corinto. Tu selezioneresti i divulgatori e li spediresti negli 8.000 (ottomila) comuni d’Italia per fare workshop a tutti i cittadini.
Ti piace l’idea?
Cordialità
antonio bruno di san cesario di lecce (quello di cybersoviet)