Italia, la startup nation che potremmo diventare
Hacker’s Dictionary. Aumentano truffe e rischi sul web e molti ci cascano. Creare un ecosistema della cybersecurity è cruciale, anche favorendo la nascita di imprese italiane
di ARTURO DI CORINTO per Il Manifesto del 30 Maggio 2019
Se una cosa è troppo bella per essere vera, probabilmente non è vera. Vale anche per il web, dove ormai non si contano più imbrogli e raggiri a chi pensa di essere più furbo dei cyber-truffatori.
E vale sopratutto in questi giorni prima delle vacanze, quando tutti cerchiamo l’affare per viaggiare e alloggiare con pochi soldi.
Solo questo mese i ricercatori di Kaspersky Lab hanno infatti scoperto più di 8.000 attacchi di phishing mascherati da offerte provenienti da note piattaforme di prenotazione che in realtà iscrivevano illecitamente le vittime a servizi telefonici a pagamento. Sono sopratutto le email di phishing, combinate a tecniche di ingegneria sociale a sfruttare l’innata tendenza a fidarci degli altri, portarci su siti identici a quelli ufficiali, per rubarci i dati della carta di credito o pagare un servizio che non esiste.
Ma in questo periodo vanno molto di moda le blast email. Propongono voli gratis in cambio della compilazione di un breve sondaggio online e della condivisione del link. Dopo aver risposto alle prime tre domande, agli utenti viene chiesto il numero di telefono che, una volta inserito, i truffatori utilizzano per iscrivere le vittime a servizi a pagamento per cellulare. Oppure si usano link che ci portano sui siti truffa per prenotare alloggi economici in centro città con punteggi alti nelle recensioni di siti come Airbnb e scoprire poco dopo che della prenotazione e dei soldi non c’è più traccia.
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