Software, a qualcuno piace libero

Software, a qualcuno piace libero

Hacker’s Dictionary. Gli ultimi incidenti informatici hanno riattizzato le polemiche sull’uso dell’open source, ma in maniera strumentale. Il software, oggetto largamente artigianale, non è mai perfetto, e quando è libero è più facilmente migliorabile

di ARTURO DI CORINTO per Il Manifesto del 24 Febbraio 2022

La scoperta della vulnerabilità del software open source Log4J, usato a livello mondiale, anche dalla Nasa, ha fatto temere una catastrofe informatica e sollevato molte critiche sull’uso del software libero. Ma la catastrofe non c’è stata perché la comunità degli sviluppatori ne ha rese disponibili subito le correzioni con gran sollievo di tutti. Certo i rischi ci sono ancora, come accade anche per i bachi del software commerciale e proprietario di Microsoft e di quelli degli altri vendor globali.

Il software libero è la seconda più grande invenzione del secolo scorso, dopo Internet. In realtà le due invenzioni sono legate perché Internet è largamente basata sul software libero e il software libero non esisterebbe senza la gigantesca comunità di appassionati sviluppatori che hanno cooperato su larga scala per farlo funzionare. Lo hanno fatto, proprio tramite a Internet, dal giorno della sua formalizzazione – grazie all’hacker Richard Stallman e all’avvocato Eben Moglen -, per mettere a disposizione di tutti il software che istruisce i nostri computer e che oggi, tanto per dirne una, è alla base di Android.

Richard Stallman chiede scusa e la comunità del software libero lo riabbraccia

Dopo le accuse di essere misogino e transfobico, in una lettera inviata a Repubblica il guru del software libero fa ammenda, spiega le sue posizioni, e chiede di non attaccare la Free Software Foundation per la sua incapacità di capire i sentimenti altrui

di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 13 Aprile 2021

I padri fondatori del software libero alla Sapienza

Richard Stallman e Bruce Perens, Lectio Magistralis

Presso la cattedra di Comunicazione mediata dal computer della facoltà di Scienze della Comunicazione alla Sapienza di Roma, professore Arturo Di Corinto, il giorno 7 giugno 2007 alle ore 9:30, Richard Stallman, il fondatore del movimento del Free Software e Bruce Perens, il padre dell’Open Source, terranno una lezione magistrale sull’etica e la pratica del software libero.

http://fhf.it/events/i-padri-fondatori-del-software-libero-alla-sapienza

https://garr.tv/stream/5ecf7ad6ba5b27001bc90668

Il mondo del software libero si divide sulle accuse al suo “guru” Richard Stallman

Una lettera firmata da 50 organizzazioni chiede le dimissioni da ogni incarico per il padre del free software accusato di essere “misogino, abilista e transfobico”. E questo per aver definito “gonfiate” le accuse mosse al suo amico Minsky coinvolto nella vicenda Epstein. In sua difesa, invece, è partita una petizione in 32 lingue 

di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 2 Aprile 2021

Gli eretici del web e la cancel culture

Hacker’s Dictionary. Da Artemisia Gentileschi ad Alan Turing fino a Julian Assange e Richard Stallman, l’accusa di una sessualità depravata e di un linguaggio discriminatorio è spesso strumento di normalizzazione contro gli eretici che non abbracciano l’ortodossia imperante

di ARTURO DI CORINTO per Il Manifesto del 1 Aprile 2021

REVOLUTION OPEN SOURCE: SONO PASSATI 11 ANNI DAL MIO FILM SUL SOFTWARE LIBERO

#‎FOSS‬
Oggi 3 agosto sono passati esattamente 11 anni da quando ho finito di realizzare il primo e unico film italiano sulla storia del free e open source software. Quindi 11 anni fa intervistavo Stallman, Perens e altri per raccontare come da Gnu siamo arrivati a Gnu/linux e alla Open Source Definition.