Il Manifesto

Prima di cliccare, pensaci, ottobre mese europeo della cybersecurity

Anche in Italia le imprese che partecipano all’evento lungo un mese hanno organizzato eventi online per parlare dei temi di quest’anno: cyberbullismo, cyberstalking, truffe e frodi informatiche, privacy e competenze digitali.

Ce n’è bisogno.

L’Italia negli ultimi mesi è stata terreno di incursioni informatiche di ogni tipo, dagli attacchi agli ospedali e ai centri di ricerca, ai singoli internauti fatti oggetto di campagne di«malspam» e «phishing» mirato, come ha rilevato l’italiana TgSoft che continua a monitorare alcuni dei software più pericolosi: il malware Emotet e il trojan bancario Ursnif.

Emotet è stato usato per impersonare importanti enti o società come il Comune di Bologna, il Politecnico di Torino, il Consiglio nazionale delle Ricerche e trarre in inganno i riceventi di false comunicazioni per fargli scaricare il malware, mentre Ursnif continua a nascondersi dietro finte comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate.

Se qualcuno ancora pensa che si tratti di un tema da nerd, va detto che gli attacchi informatici influenzano fortemente la vita di tutti, ogni giorno.

Il nostro sistema industriale, ad esempio, è bersagliato da mesi. Il gruppo Carraro, quello dei trattori per l’agricoltura, è rimasto vittima pochi giorni fa di un attacco informatico e ha dovuto mandare a casa 700 lavoratori per via del blocco dei sistemi causato da un software malevolo. Prima ancora era accaduto al gigante degli occhiali, Luxottica, mentre a giugno era successo al noto produttore di scarpe Geox, alla Honda e perfino all’Enel.

È un’epidemia anche questa. E i suoi effetti si sommano alle difficoltà causate dal Coronavirus e da una ripresa ancora incerta della produzione e dei consumi.

Secondo il Clusit, l’associazione italiana per la sicurezza informatica, che partecipa all’organizzazione del «mese europeo per la cybersicurezza», gli attacchi informatici stanno aumentando sia nel numero che nella gravità: un quarto degli attacchi compiuti a livello mondiale ha colpito infatti in parallelo «bersagli multipli»: nel 2019 erano cresciuti del 91,5% rispetto all’anno precedente gli attacchi a servizi online, del 17% quelli alla sanità.

Non solo. In base al «Security Report» di Akamai perfino il mondo del giochi online ha subito quasi 152 milioni di attacchi alle applicazioni web tra il 2018 e il 2020, con un picco durante il lockdown.
La buona notizia è che si stanno moltiplicando le iniziative per aumentare la consapevolezza di questi rischi.

I seminari dove esperti e utenti si incontrano sono gratuiti, in inglese e in italiano, e possono essere seguiti comodamente da casa davanti al computer.

Non parliamo solo degli eventi dei big come Kaspersky, che il 20 ottobre celebra il ritorno del suo Security Analyst Summit, ma anche di realtà più piccole e autogestite come l’incontro annuale di RomHack dell’associazione Cyber Saiyan, o HackInBo creato da Mario Anglani e che chiude proprio il mese della sicurezza il 31 ottobre a Bologna.

E non farà certo male chi seguirà l’evento sull’etica digitale organizzato da Nicola Sotira per il Global Cyber Security Center i primi due giorni di ottobre.