L’Antitrust europeo condanna Microsoft a pagare 497 milioni di euro per concorrenza sleale

L’azienda di Bill Gates III alla prova del mercato. Monti: finalmente gli utenti sono liberi di scegliere

Arturo Di Corinto
http://www.aprileonline.info/index.asp?numero=4

Fallito il tentativo di un accordo fra le parti, dopo cinque anni di indagini la Commissione europea ha comminato alla Microsoft una multa di 497 milioni di euro per abuso di posizione dominante sul mercato europeo. Insieme alla multa, la Commissione ha anche ordinato a Microsoft di rivelare ai concorrenti le specifiche necessarie affinché i loro prodotti possano essere in grado di ‘dialogare’ con l’onnipresente sistema operativo Windows”, entro 120 giorni, e di offrire ai produttori di Pc, in 90 giorni, una versione del suo sistema operativo Windows senza Media Player, il software che in virtù delle aggressive politiche commerciali di Microsoft è diventato lo standard di fatto nella riproduzione di film e musica sui computer targati Microsoft Windows. La decisione secondo Monti “permette ai concorrenti di competere sullo stesso livello”, e “rende i consumatori liberi di scegliere”. Microsoft però è pronta a ricorrere alla Corte europea di giustizia per ottenere la sospensione dei rimedi decisi dall’Antitrust, una mossa che potrebbe congelare l’esborso della multa fino al 2009.
Secondo Pietro Folena (DS): “E’ evidente che Microsoft usa questa strategia perché teme la concorrenza di altri sistemi, in particolare quelli open source come GNU/Linux”, mentre per Fiorello Cortiana (Verdi) la decisione dell’Antitrust è solo il primo passo per garantire il pluralismo informatico ma la strada maestra “non può essere altra che quella di favorire la crescita di standard aperti di comunicazione” un ruolo che dovrebbe essere proprio della Pubblica amministrazione che è fra i maggiori acquirenti di tecnologie informatiche.
Tuttavia non è l’entità della multa a preoccupare i vertici di Microsoft – essa corrisponde a meno del 2% del fatturato annuo europeo dell’azienda – quanto il danno d’immagine e l’obbligo di cambiare strategia per competere coi concorrenti su qualità e costo dei prodotti anzichè sul piano del marketing.
Soprattutto potrebbe costituire un utile precedente per le aziende, Real Networks e Sun Microsystem, che anche negli Usa si battono contro le “tattiche illegali” di Microsoft.
E infatti secondo Monti la multa, che serve a rimediare ad un abuso, “deve essere un deterrente e stabilire un chiaro principio di comportamento per il futuro”.
Il vice di Bill Gates, Steve Ballmer, però non ci sta e gli ribatte: ”pensiamo che l’azione di oggi sia improvvida – ha dichiarato – continueremo a cooperare e a collaborare con i governi europei e l’industria europea per risolvere i timori che circondano temi come ”la sicurezza, la privacy, lo spam e la sicurezza online dei nostri bambini”.
Insomma il commissario Monti ha fatto centro. Ora c’è da vedere chi sarà il prossimo. Nel campo informatico portrebbe essere la Cisco System, monopolista nella produzione dei router, le “scatole nere” che fanno dialogare il nostro computer di casa con i server della rete internet e di cui nessuno ha finora potuto studiare la tecnologia.