Facebook vs. World Wide web. Il famoso sito sociale si rinnova e sfida l’open web
Arturo Di Corinto
per Emergency – il mensile, novembre 2011
Facebook, Facebok, Facebook. Un tormentone, sulla stampa e nei tiggì. D’ora in avanti sarà possibile condividere con i propri amici su FB non solo testi, video, foto, ma musica, film, giornali, programmi tivvù, dall’interno della sua piattaforma, senza navigare altrove. Uno strumento che facilita la condivisione di contenuti e le relazioni fra le persone è sicuramente utile, ma con Facebook questo avviene a patto di un un compromesso rilevante: la superficialità delle relazioni, la perdita della privacy e il sovraccarico informativo. La facilità di aggiungere persone al proprio network di relazioni con un colpo di click, ha scatenato la gara a chi aggiunge più amici al proprio carnet. Il risultato è un numero di contatti ingestibile psicologicamente, ma accettabile nella logica di Facebook, fast-food dell’informazione e piedistallo da cui parlare al “mondo”. La banalizzazione dei rapporti umani che scambia la qualità con la quantità é la spia di due fenomeni della “modernità liquida”, il precariato e la solitudine, dove esibizionismo e voyeurismo si mescolano in una logica televisiva che non lascia scampo: se non stai nel network non esisti. Ma quando non é così- ci sono molti gruppi che lo usano per campagne sociali – c’è qualcosa di ambiguo nel successo di Facebook che non ha a che fare né con gli investitori né con la (troppa) stampa a favore. E’ la presa emotiva che ha avuto su tutti noi che cerchiamo conferme, affetto, legami e cose da fare con gli altri. Il rischio di Facebook è l’omofilia, quella brutta abitudine di cercare solo i nostri simili, di parlare con chi ci somiglia, di interessarci solo a chi ci è vicino. L’omofilia minaccia di impoverire la biodiversità che ha reso Internet la più grande agorà pubblica della storia umana e per questo un grande strumento di pace e di sviluppo. Scoraggiando il web-surfing, Facebook fa di tutto per tenerti dentro e sostituirsi al world wide web, il primo, vero e persistente social network digitale della storia umana che ha compiuto vent’anni il 6 agosto del 2011. Durerà?