Da anni i media tradizionali hanno scimmiottato alcune pratiche dei social, importandone i difetti: gli algoritmi che scelgono la gerarchia delle notizie sulla base dell’emotività dell’utente, le echo-chambers, la logica dei clickbait. Ma ci sono anche segnali di cambiamento.
Anna Masera, è Public Editor a La Stampa a Torino (dove è caporedattore ed è stata già social media editor e web editor dalla fine del 1999). Dal 2016 al 2020 è stata direttrice del Master in Giornalismo all’Università di Torino. È stata per due anni capo ufficio stampa alla Camera dei deputati, nel 2014 e 2015 in aspettativa da La Stampa, con l’incarico di digitalizzarne la comunicazione. È laureata a Yale in storia, con un Master in giornalismo alla Columbia University.
Vincenzo Vita, giornalista, è Presidente dall’aprile 2015 dell’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico, nonché – più recentemente – dell’Associazione per il rinnovamento della sinistra. Eletto più volte deputato, fa parte dell’International Institute of Communication. Collabora con il quotidiano “il manifesto”, con la rivista “Critica marxista” e con il sito di “Articolo21” della cui associazione è Garante.
Roberto Reale, giornalista e scrittore, docente di Comunicazione a Padova, si occupa di media e democrazia nell’era digitale, coautore di La Passione per la Verità, Franco Angeli, 2019.
Arturo Di Corinto, psicologo cognitivo e della comunicazione, ricercatore e professore universitario è un giornalista specializzato in privacy, copright, cybersecurity, human rights. Scrive per La Repubblica. Inviato per Rai Uno “Codice. Tutta la vita è digitale”, è autore e presentatore televisivo. Ha pubblicato i libri: Hacktivism (2002), Revolution OS II (2006), I nemici della rete (2010), Un dizionario hacker (2014), Il futuro Trent’anni fa (2017), Riprendiamoci la rete! Piccolo manuale di autodifesa digitale per giovani generazioni (2019).
Laura Nota, professore ordinario presso l’Università di Padova. Delegata del Rettore per l’Inclusione e la Disabilità. Direttore del Laboratorio LaRIOS, del Master Interateneo ‘Inclusione e innovazione sociale’ e del corso di alta formazione “La passione per la verità: come informare promuovendo una società inclusiva” (Unipd, FNSI, Sindacato Giornalisti del Veneto, Associazione Articolo 21). Coordina il Tavolo ‘Inclusione e giustizia sociale’ nella Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile. Membro del Gruppo di Lavoro del Ministro dell’Università sulle pratiche di contrasto alle disuguaglianze. Presidente della Società Italiana per l’Orientamento.
Raffaele Lorusso, pugliese, 53 anni, giornalista di Repubblica, è al secondo mandato alla guida della FNSI, il sindacato unico e unitario dei giornalisti italiani. Laureato in Giurisprudenza, iscritto all’Ordine dei giornalisti della Puglia dal 1987, ha iniziato la carriera alla Gazzetta del Mezzogiorno per poi passare alla redazione di Bari del quotidiano fondato da Eugenio Scalfari. È stato componente del Comitato di redazione di Repubblica e presidente dell’Associazione della Stampa di Puglia.