I giornalisti sbagliano. Come i medici, gli avvocati, i poliziotti, i magistrati, i manager, i bancari, i programmatori. Se non sbagliassero, i giornalisti non avrebbero di cosa scrivere.
La differenza è che l’errore dei giornalisti è visibile, quello di altri professionisti spesso non lo è, oppure è noto solo alla ristretta cerchia degli interessati.
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