“Tante mani, tanti occhi”: Huawei presenta il suo centro per la Cybersecurity e la trasparenza a Roma

“Tante mani, tanti occhi”: Huawei presenta il suo centro per la Cybersecurity e la trasparenza a Roma

I responsabili del colosso cinese: “Abbiamo sempre investito in sicurezza e mettiamo la collaborazione al primo posto. Adesso potrete vivisezionarci studiando il nostro software”

di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 30 settembre 2020

Huawei oggi ha annunciato la nascita di un Cybersecurity e Transparency Center a Roma. Il centro, voluto dall’azienda cinese presente da venti anni in Italia, avrà lo scopo di consentire alle istituzioni, ai partner e ai vendor dell’azienda, di verificare la sicurezza dei prodotti e del software di Huawei, il maggior fornitore di tecnologie 5G al mondo. Per farlo Huawei ha immaginato un percorso mai tentato prima: la possibilità di ispezionare il codice sorgente dei suoi prodotti software e perfino di sperimentarne la robustezza con dei “test di penetrazione”, una procedura che gli hacker etici usano per valutare la sicurezza del software.

Mike Pompeo inaugura la Grande Muraglia Digitale contro la Cina

Mike Pompeo inaugura la Grande Muraglia Digitale contro la Cina

Guerra Fredda 2.0. Il sottosegretario di Stato americano lancia l’iniziativa Clean Network per sottrarre, dice, gli americani dall’influenza degli operatori cinesi nel campo di Internet, software, e telefonia mobile

di ARTURO DI CORINTO per Il Manifesto del 9 Agosto 2020

È guerra dichiarata ormai tra l’amministrazione Trump e il governo cinese. Dopo tutte le iniziative volte a contrastare l’avanzamento tecnologico del dragone, Mike Pompeo lancia l’iniziativa “Reti Pulite” per garantire che operatori mobili, app store, software, servizi cloud e cavi siano sottratti all’influenza di aziende cinesi come Huawei, Alibaba, WeChat e China Mobile che gestiscono nei loro server quantità enormi di dati dei cittadini statunitensi.

Le dichiarazioni di Mike Pompeo, Segretario di Stato dell’amministrazione Trump, che hanno accompagnato il lancio dell’iniziativa vanno nelle direzione della creazione di una “Grande Muraglia Americana” che, come il Great Firewall cinese dovrebbe impedire alla potenza orientale di influenzare la democrazia e il commercio del “mondo libero”. E, insieme all’ordine esecutivo del presidente circa il blocco di TikTok e WeChat, inasprisce la competizione tra le due superpotenze.