ETA BETA Intervista Arturo Di Corinto
01/06/2019
Nell’era della vita iperconnessa si scatena la fantasia dei criminali informatici, non più semplici nerd da cameretta, ma vere e proprie multinazionali del malaffare. Nella puntata, Eta Beta traccia un quadro delle minacce più diffuse sulla nostra presenza online e prova a indicare qualche soluzione per limitare i danni, dalle startup alle nuove tecnologie biometriche.
C’è la mail che crediamo di un collega senza accorgerci che al posto del dominio .it c’è scritto .lt (quello della Lituania). Il numero di telefono che sembra italiano ma quando lo richiamiamo ci prosciuga la ricarica. Il finto sondaggio in cambio di un volo gratis con cui ci attivano servizi a pagamento sul cellulare. Nell’era della vita iperconnessa si scatena la fantasia dei criminali informatici, non più semplici nerd da cameretta, ma vere e proprie multinazionali del malaffare. Nella puntata, Eta Beta traccia un quadro delle minacce più diffuse sulla nostra presenza online e prova a indicare qualche soluzione per limitare i danni, dalle startup alle nuove tecnologie biometriche.
Ospiti : Arturo Di Corinto, giornalista esperto di cybercrime, autore di libri sul tema, come Un dizionario Hacker;
Gian Luca Marcialis, docente di Sistemi di Elaborazione delle Informazioni all’università di Cagliari e direttore della Divisione “Biometria” del PRA Lab;
Marco Ramilli, responsabile di Yoroi e ideatore di Yomi, il sistema che permette di “detonare” in un recinto di sabbia digitale documenti dannosi, file eseguibili, installatori e script senza alcun pericolo, oltre a organizzare una competizione tra chi scopre il maggior numero di attacchi informatici.