Una musica per Arpa

INTERNET
A. D. C.
IL MANIFESTO del 30 Agosto 2002

La pratica ideativa alla base dello sviluppo del software libero è
tutt’uno con la cultura hacker che si diffonde ai poli geografici
opposti del Mit di Cambridge e della Bay Area di San Francisco a cavallo
fra gli anni `50 e `60, ancora prima dell’avvento della rete Internet.
Tuttavia fu Internet il veicolo straordinario della realizzazione della
maggior parte del software libero oggi in circolazione e in particolare
di Linux.

La storia del software libero coincide in buona misura con il
clima in cui quell’avventura straordinaria prese forma. Linux insomma
non nasce affatto dal nulla ma è figlio della mentalità pratica,
antiautoritaria e non burocratica propria dei centri di ricerca,
pubblici e privati di quegli anni. Se è vero che Internet in certo senso
è figlia della guerra fredda perché le prime ricerche che portarono allo
sviluppo della «Rete di reti» furono avviate dall’ARPA, (Advanced
Research Project Agency) l’agenzia del dipartimento della difesa
statunitense voluta da Eisenhower nel 1957, essa non fu progettata per
«resistere a un attacco termonucleare globale» o per altri scopi di
ricerca militare come sostenuto in alcuni documenti della RAND
Corporation (La Rand è un think-tank dell’apparato industrial-militare
USA) www.rand.org

L’Arpa nacque invece per meglio competere con l’Unione Sovietica i cui
ricercatori erano riusciti a spedire in orbita il primo Sputnik con
l’idea di impegnare tutto il paese nella ricerca di base,
indipendentemente da obiettivi specifici, e di favorire la
collaborazione e la condivisione di risorse fra i ricercatori e le
istituzioni scientifiche attraverso l’ARPA che rimarrà solo un centro di
finanziamento e di coordinamento della ricerca universitaria fino al
progetto Arpanet, una rete di calcolatori che verrà sviluppata negli
anni successivi grazie alle intuizioni di P. Baran (ingegnere alla Rand)
sulle reti a commutazione di pacchetto ed agli studi sulla modellazione
matematica di reti complesse da parte di M. Kleinrock.

Ma bisognerà aspettare che uno dei suoi direttori, Robert Taylor,
convinca Charles Herzfeld, allora capo dell’ARPA, a finanziare il
progetto di una rete nazionale a commutazione di pacchetto e ad
affidarlo a Larry Roberts – nonostante l’opposizione dei monopolisti
delle reti a commutazione di circuito usate per i telefoni – il quale
accetterà l’idea di Wesley Clark degli elaboratori intermedi (gli IMP
oggi chiamati router) per l’instradamento dei pacchetti.
Contemporaneamente nelle università destinate a ospitare i primi quattro
nodi della rete (University of California Los Angeles, Stanford Research
Institute, University of California Santa Barbara e la Utah University),
si lavorava alla realizzazione del software dei calcolatori ospiti. Era
il 1969.

Questo impegno produrrà le prime ondate di software prodotti secondo i
principi della cooperazione e del decentramento e che ancora oggi sono
la base della comunicazione fra milioni di differenti calcolatori
interconnessi fra di loro grazie ad Internet.

Intorno al 1982 Arpanet viene divisa in due. Una parte sara’ usata dai
militari col nome di Milnet (suffisso .mil), l’altra diventerà Internet
per evolversi nell’odierna infrastruttura che conosciamo.

Proprio perché quasi tutto il software che consente la gestione degli
indirizzi e l’instradamento del traffico su Internet, la navigazione
ipertestuale e ipermediale, la posta, l’accesso remoto a qualunque
calcolatore e tanti altri servizi della Rete è software non
proprietario, possiamo dire che «Internet è il primo software libero».
Soprattutto nel senso che tutta questa produzione di software ha
esemplificato un modello di lavoro etico e cooperativo, a rete, spesso
gratuito o condotto con i pochi soldi della ricerca civile, al di fuori
di progetti specifici e in contrasto con le metodologie gerarchiche
proprie delle imprese. Una tesi questa, illustrata in maniera sintetica
ed efficace da Raffaele Meo e Mariella Berra nel saggio Informatica
Solidale(Bollati Boringhieri, 2001, euro 14,46) e che è anche la nostra,
buoni ultimi dopo Winton Cerf e Bob Kahn, Tobert Taylor ed altri.