Una notte in difesa della Costituzione

dicorinto_grazioliUna notte in difesa della Costituzione
Il popolo viola manifesta a Palazzo Grazioli contro la legge bavaglio
Arturo Di Corinto
Per Repubblica.it del 11 giugno 2010

Il Senato ha approvato la legge di riforma delle intercettazioni. Nonostante la vastissima opposizione che ha ingenerato nel paese, il Governo ha deciso di tirare diritto e l’ha fatta votare dalla sua maggioranza, dopo aver posto la fiducia al maxiemendamento che la riproponeva senza le modifiche di cui tanto si era parlato. Per questo motivo ieri, dopo un primo presidio al Senato durante il voto di fiducia – mentre il PD abbandonava l’aula e i senatori IDV erano già stati espulsi per aver occupato i banchi del governo – reso noto l’esito della votazione, il Popolo viola ha deciso di darsi appuntamento alla sera per “vegliare la prematura scomparsa della democrazia ”.
Così alle 21, davanti al Parlamento si sono radunati i militanti del popolo viola, dell’Italia dei valori e di altre associazioni contrarie alla legge bavaglio. Presenti anche il senatore del PD Vincenzo Vita e quello dell’Idv, Franco Barbato, giornalisti e magistrati. Molti i giovani che, candele in mano, hanno inscenato la veglia funebre per la Costituzione ferita ripetutamente da tutte le leggi ad personam e ad castam volute negli anni da Berlusconi: la legge ex-Cirielli, il lodo Alfano, il legittimo impedimento, fino alla legge bavaglio. Ad un certo punto si sono sdraiati sul selciato davanti all’obelisco di Montecitorio e a turno hanno letto gli articoli della Costituzione nel tentativo di “resuscitarla”. Continua a leggere Una notte in difesa della Costituzione

Con queste norme il governo vuole colpire anche Internet

articolo_dicorinto_repubblicaCon queste norme il governo vuole colpire anche Internet.
Limitazioni sui blog e sul 2.0: nel ddl intercettazioni una norma che rischia di passare sotto silenzio

Arturo Di Corinto
per Repubblica.it del 13 maggio 2010

E così siamo arrivati alla museruola per blog e affini. Dopo le proposte legislative volte a impedire la denuncia del racket in maniera anonima sui blog antimafia, dopo quella di trasformare i provider in sceriffi di Internet contro il peer to peer sapendo che la crisi dei dischi non dipende da quello, dopo le proposte di cancellare il passato scottante che riemerge grazie ai motori di ricerca, invocando per politici e imprenditori il diritto all’oblio, dopo l’intervento sull’inasprimento delle sanzioni per la diffamazione a mezzo Internet, il governo vuole una nuova legge anti-Internet. Continua a leggere Con queste norme il governo vuole colpire anche Internet