Gara di solidarietà contro gli hacker malevoli
Hacker’s Dictionary. Cyberoo, Cybertech, Kaspersky e gli altri, in pista per offrire protezione informatica gratuita durante la pandemia. Bankitalia scrive: «Tuteliamo i soggetti più esposti»
di ARTURO DI CORINTO per Il Manifesto del 30 Aprile 2020
Dopo i film, i libri, le videoconferenze, le imprese adesso regalano software anti hacker. L’occasione è data dalla pandemia di Coronavirus che, obbligandoci a vivere online, porta con sé anche un aumentato rischio per virus, trojan e altri attacchi informatici. Per questo è partita la gara di solidarietà. Un’occasione per le aziende di mantenere un buon rapporto coi clienti, rafforzare il branding e farsi benvolere dall’opinione pubblica.
Si chiama Cyberoo Defence for Italy l’iniziativa di Cyberoo, da poco sbarcata in borsa, grazie alla quale vengono messi a disposizione delle aziende italiane che ne faranno richiesta, gratuitamente e per tre mesi, alcuni servizi di cyber security per lo smart working. Un’altra azienda italiana, governata da Roberto Mignemi, Cybertech, della galassia Engineering, ha messo a disposizione delle realtà ospedaliere servizi gratuiti in grado di misurare l’estensione della superficie esposta agli attacchi, pronta a fornire supporto in caso di compromissioni.
I primi progetti a partire sono quelli con l’Ospedale Lazzaro Spallanzani – attaccato poche settimane fa dagli hacker – e l’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini di Roma. «L’idea è nata da un ragazzo, un giovane tecnico della control room del nostro pronto intervento informatico (Csirt), dopo l’attacco allo Spallanzani. La sanità, come anche il settore biomedicale, è uno dei settori critici e spesso più fragili davanti agli attacchi e necessita di fondi e sostegno ad hoc per la sicurezza di reti, sistemi, e degli operatori».
Kaspersky, azienda russa di cybersecurity con 400 milioni di clienti, non è da meno e ha deciso di offrire in prova gratuita per sei mesi i gioielli di famiglia. Tra questi anche la protezione per Microsoft Office 365. «Le istituzioni sanitarie che stanno lavorando in uno stato di estrema pressione hanno un’enorme responsabilità nel salvare la vita delle persone. Medici, infermieri e tutto il personale sanitario si assumono la maggior parte dei rischi e hanno bisogno di tutto l’aiuto e il supporto possibile. Riteniamo che sia nostro preciso dovere sostenere la comunità medica», ha dichiarato Morten Lehn, General manager di Kaspersky in Italia.
Altre iniziative sono in campo.
Dalla Cyberchallenge alla Cyber HackAdemy di Accenture a Napoli. Nel primo caso continua l’attività del Laboratorio Nazionale di Cybersecurity, un consorzio universitario che opera per la selezione dei migliori talenti informatici italiani, ripescando quelli che non avevano superato le prime prove, nel secondo un’esperienza didattica hands-on in collaborazione con l’Università Federico II di Napoli, sempre gratuita, per chi vuole avviarsi a un percorso formativo che porterà i primi cinque a uno stage remunerato con un piccolo rimborso spese di 500 euro.
Il problema è serio. Negli ultimi due mesi c’è stata un’impennata di attacchi al settore sanitario e della ricerca, e le banche e il settore assicurativo continuano a essere bersagliati con phishing, ransomware e trojan. Motivo per cui Bankitalia e l’Istituto per la vigilanza delle assicurazioni hanno voluto rassicurare cittadini e imprese «che non sempre sono consapevoli delle insidie del mondo digitale», con un documento pubblico in cui rinnovano il loro impegno «a tutela degli utenti di servizi finanziari digitali, con particolare attenzione alle persone e alle imprese che prima dell’epidemia facevano ricorso alla rete in misura modesta».
Iniziative utili e benefiche tutte, ma estemporanee, che potrebbero diventare strutturali con un immediato e generoso sostegno dello Stato.