Appello Rodotà per salvare la Fondazione Basso

Oggetto: APPELLO RODOTA’
La Fondazione Basso rischia di dover chiudere tra pochissimi mesi. Sarà uno dei tanti, silenziosi omicidi culturali che si stanno consumando di questi tempi in Italia.

La Fondazione non è soltanto una istituzione di grande prestigio internazionale. E’ un luogo di ricerca, anche se sempre più faticosa per le ristrettezze finanziarie. E’ una presenza viva nella discussione culturale, testimoniata dal suo essere sede quasi quotidiana di convegni, incontri, lezioni. E’ un servizio agli studiosi e alla città con la sua biblioteca sempre aperta. Una biblioteca che offre risorse straordinarie, addirittura uniche, soprattutto per quanto riguarda la rivoluzione francese, la Comune, la storia del movimento operaio – passioni del suo fondatore. Guarda al mondo e all’Europa, alla quale ha dedica un Osservatorio sui diritti, un sito davvero unico, che mette a disposizioni di tutti un materiale ricchissimo e sempre aggiornato. Continua a leggere Appello Rodotà per salvare la Fondazione Basso

Articolo21: Pirateria digitale: falso allarme

Pirateria digitale: falso allarme
Creativi in cerca di nuovi modelli di tutela del diritto d’autore

Arturo Di Corinto
per Articolo 21 del 22 dicembre 2012

Il Ministero dello sviluppo economico ha lanciato l’ennesimo l’allarme sul copyright. Gli attuali strumenti non sarebbero sufficienti a contrastare la pirateria digitale. E questo è un problema nel momento in cui tutta l’industria si fa sempre più immateriale e una porzione importante del prodotto interno lordo del nostro paese dipende dalle royalties pagate sulla vendita di prodotti ad alto tasso di creatività. Fermare la pirateria e far rispettare le leggi a tutela del diritto d’autore è importante, ma bisogna mettersi d’accordo su come farlo. Non si può fare ad esempio mettendo sotto controllo tutti gli utenti di internet e violando la loro privacy. E poi, affinchè gli strumenti di contrasto siano efficaci bisogna capire caratteristiche e dimensioni del fenomeno. Quello della pirateria è infatti, per definizione, un fenomeno clandestino di cui è difficile stabilire le dimensioni. Continua a leggere Articolo21: Pirateria digitale: falso allarme

La Repubblica: il fiasco delle nuove regole di internet, comincia la “guerra fredda” digitale

Il fiasco delle nuove regole di internet,
comincia la “guerra fredda” digitale

La conferenza mondiale delle telecomunicazioni si è conclusa con un insuccesso diplomatico in cui perdono tutti tranne gli Usa. I problemi dell’efficienza delle reti tlc rimandati e sullo sfondo lo spettro di una Internet frammentata e controllata dai governi autoritari. Mentre i big player di Internet fanno affari, i paesi in via di sviluppo non riescono a dotarsi delle infrastrutturare necessarie ad abbattere il digital divide. E Cina e Iran minacciano un’internet parallela di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 19 dicembre 2012

IL NULLA di fatto è solo apparente, visto che quanto emerso alla Conferenza mondiale sulle telecomunicazioni (WCIT che) si è appena conclusa a Dubai potrebbe avere pesanti strascichi per il futuro della internet diplomacy. Il Wcit 2012 voleva riscrivere le regole globali delle telecomunicazioni – chi paga le reti, chi le gestisce, come si connettono – ma è finito con una profonda spaccatura tra i paesi convenuti e l’indebolimento dell’Itu che l’aveva organizzata.

“I Big player paghino la rete”. A sparigliare le carte di un summit con 155 paesi e 600 negoziatori accreditati sono state due proposte su cui era noto il disaccordo: far pagare l’ammodernamento delle reti agli Over The Top (Google, FB, Netflix e gli altri), e trasferire all’Onu la governance di Internet. Risultato? Solo 89 paesi hanno firmato gli accordi e gli altri potranno decidere se farlo in seguito. Nel frattempo diversi Stati minacciano in maniera più o meno esplicita di farsi le loro regole e di non sentirsi obbligati a rispettare quelle vecchie, decisi a negoziarle nuovamente a livello bilaterale con i paesi che non hanno sottoscritto il trattato.

La minaccia dei regimi. Una guerra fredda digitale che potremmo pagare tutti, visto che il compromesso fortemente voluto dagli Usa di non nominare Internet nel trattato – che comunque entrerà in vigore tra un anno – permetterà a diversi paesi, che considerano artificiosa la distinzione tra Internet e telecomunicazioni, di scrivere le proprie regole per la rete e giustificare la creazione di una Internet parallela e autarchica come da tempo minacciano Iran e Cina. Continua a leggere La Repubblica: il fiasco delle nuove regole di internet, comincia la “guerra fredda” digitale

Convegno: “Il nuovo diritto d’autore: il dibattito europeo, gli impegni per la prossima legislatura italiana”

Group of the Progressive Alliance of Socialists & Democrats in the European Parliament

“Il nuovo diritto d’autore: il dibattito europeo, gli impegni per la prossima legislatura italiana”
Giovedì 20 dicembre,

Sala delle Bandiere
Parlamento Europeo, Ufficio d’Informazione in Italia
via IV Novembre 149, Roma
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Convegno: Generazione 2.0. Vuoi conoscere lo S.T.I.L.E. dei nativi digitali italiani?

Generazione 2.0. Vuoi conoscere lo S.T.I.L.E. dei nativi digitali italiani?
Roma, 14 dicembre ore 17 Sala Colonne, Camera dei Deputati Via Poli 21 – 00187 Roma

Programma dei lavori:

Presentazione della ricerca “Generazione 2.0 Made in Italy” :
Federico Capeci, Duepuntozero Research
Stefano Vitta, Chief Digital Strategist Connexia
Erica Corti, Membro di Giunta Asseprim Confcommercio
Stefano Epifani, Università La Sapienza, direttore techeconomy.it

www.generazione20.eventbrite.it

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La Repubblica: Razzismo online in crescita, un atlante ci aiuta scovarlo

Razzismo online in crescita,
un atlante ci aiuta scovarlo

Aumentano i siti dell’odio e le aggressioni a sfondo razziale. Gli strumenti per contrastare il fenomeno in rete e nella vita reale ci sono. Red propone una piattaforma online per mappare le intolleranze in Europa, individuarne flussi e tendenze e le associazioni per i diritti civili in Italia studiano nuove strategie antidiscriminazione. Intanto Anonynous non resta a guardare di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 3 dicembre 2012

“IL NAZISMO ci ha messo due anni a fare il cluster delle persone a cui ha dedicato le sue attenzioni, oggi basta un click per farlo”. L’allarme non viene dalla Polizia postale ma da Franco Bernabè, presidente di Telecom Italia, durante la presentazione alla Bocconi di Milano del suo libro “Libertà vigilata. Privacy, sicurezza e mercato nella rete”. Una stoccata ai comportamenti poco virtuosi degli OTT (i cosidetti Over The Top, i grandi attori della rete mondiale) in tema di privacy che fa riflettere. L’intensa attività di profilazione resa possibile oggi dalle tecnologie elettroniche che categorizzano gli individui in base a etnia, orientamenti e abitudini – il vero tesoro dei social network – possono favorire razzismo e discriminazioni facilitando l’individuazione del “diverso”. In aggiunta, con l’aumentare delle persone connesse, la scarsa consapevolezza del valore della propria privacy, unita a fenomeni di esibizionismo e di presunta immunità per quello che in rete si fa e si dice, sono aumentati del 50% negli ultimi tre anni, secondo la Polizia postale, anche i siti razzisti, i cosiddetti “hate sites”, i siti dell’odio. Cioè i siti che diffondo, professano, incitano all’odio e all’intolleranza razzista. Continua a leggere La Repubblica: Razzismo online in crescita, un atlante ci aiuta scovarlo

Workshop: Razzismo e discriminazione in rete


ACMOS – Workshop sul razzismo on-line
Con la diffusione dei social network, il web è sempre di più diventato un contesto relazionale non relegabile all’ambito della virtualità. I 22 milioni di utenti italiani con un account su Facebook e i 4 milioni iscritti a Twitter (fonte: http://vincos.it, marzo 2012) dimostrano come questi spazi digitali rappresentino un vero e proprio ampliamento, seppur immateriale, delle reti sociali dei cittadini italiani, reti che presentano allo stesso tempo potenzialità e rischi. Se, infatti, internet e in particolare i social network avvicinano culture tra loro distanti (non solo geograficamente), fornendo possibilità di costruire scambi interculturali on-line, contemporaneamente questo mezzo di comunicazione permette potenzialmente a chiunque di diffondere e dare risonanza a contenuti razzisti e xenofobi, per via della natura user generated content dei materiali presenti in rete.
Continua a leggere Workshop: Razzismo e discriminazione in rete

Declaration

“In relazione ai media, in passato l’azione politica era di frequente soffocata dal mancato accesso all’informazione, a strumenti con cui comunicare o esprimere il proprio punto di vista. In verità ancora oggi governi repressivi tentano di limitare l’accesso al web, chiudono blog e pagine Facebook, attaccano giornalisti bloccando l’accesso all’informazione. Contrastare questo genere di repressione e’ certamente importante e siamo di continuo testimoni di come le reti mediatiche e la loro accessibilità abbiano inevitabilmente la meglio su ogni tentativo di chiusura o di censura.
Siamo tuttavia più preoccupati del modo in cui gli attuali soggetti mediatizzati soffrono del problema opposto, soffocati da un surplus di informazione, comunicazione ed espressione.
“Il problema non e’ più consentire alle persone di esprimersi,” spiega Gilles Deleuze, “ma fornire piccoli intervalli di solitudine e silenzio in cui possano infine trovare qualcosa da dire. Le forze repressive non impediscono alle persone di esprimersi, ma piuttosto le costringono a farlo. Che sollievo non avere niente da dire, avere il diritto di non dire niente, solo in questo modo abbiamo la possibilità di incorniciare il non comune, l’eccezionale perfino, la cosa che valga la pena di essere detta”…. E’ dunque possibile che nella comunicazione ed espressione volontaria, nei blog, nella ricerca sul web e nell’uso dei social media, le persone contribuiscano a fare crescere invece di contrastare le forze repressive? Invece che di informazione e comunicazione, dice Deleuze, quello di cui abbiamo spesso bisogno e’ il silenzio necessario a elaborarle. L’obiettivo per Deleuze non e’ il silenzio, ma avere qualcosa che vale la pena di dire. In altre parole, a essere soprattutto in gioco nella questione dell’azione e della liberazione politica non e’ la quantità di informazione, comunicazione ed espressione, quanto la sua qualità”

Tratto da “Declaration” by Michael Hardt e Antonio Negri, 2012″, trad.it. “Questo non e’ un manifesto” Feltrinelli, ottobre 2012

Convegno: EduEDA – The EDUcational Encyclopedia of Digital Arts

Il 23 e 24 novembre al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato si terrà il convegno EduEDA – The EDUcational Encyclopedia of Digital Arts. Un network per la valorizzazione e diffusione collaborativa delle arti digitali che è l’evoluzione di WikiArtPedia, il progetto ideato nel 2005 dal professor Tommaso Tozzi.

Il programma definitivo del convegno
More info

Elezioni amministrative. “Idee per Roma”


Elezioni amministrative.
Mercoledì 21 novembre ore 16.30 @ Sala delle Carte Geografiche (Via Napoli 36) “Idee per Roma”. Contributo al programma per Roma 2013.

Un’iniziativa di Sinistra Ecologia Libertà dell’area metropolitana di Roma, in cui Sel con la cittadinanza, le associazioni, i sindacati, il mondo della cultura e dell’arte, le realtà produttive della città si confronteranno sul futuro di Roma.

Un nostro contributo al programma per proseguire il percorso iniziato con gli altri partiti di centro-sinistra: definizione della carta d’intenti e primarie per scegliere il candidato sindaco, stabilizzando i confini della coalizione di centro-sinistra in modo chiaro ed inequivocabile. Il 21 novembre sarà un appuntamento di idee per una città moderna, europea e che guarda all’innovazione come strumento per uscire dalla crisi.

[FSFE] = Finnish activist, Danish hacker share Nordic Free Software Award 2012 =

= Finnish activist, Danish hacker share Nordic Free Software Award 2012
=

[Read online: http://fsfe.org/news/2012/news-20121112-01.html ]

Finnish Free Software activist Otto Kekäläinen and Danish hacker Ole
Tange are the recipients of the 2012 Nordic Free Software Award. With
the Nordic Free Software award, given out for the 6th time this year,
the Swedish Association for Free Software and Free Culture (FFKP,
Föreningen Fri Kultur och Programvara)[1]honours people and projects
who have made important contributions to software freedom.
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Libri: GIS WATCH 2012 – The internet and corruption

2012 – The internet and corruption

Organization: NEXA and Eurovisioni

GISWatch 2012 explores how the internet is being used to ensure transparency and accountability, the challenges that civil society activists face in fighting corruption, and when the internet fails as an enabler of a transparent and fair society.

The nine thematic reports and over 50 country reports published ask provocative questions such as: Is a surveillance society necessarily a bad thing if it fights corruption? and how successful have e-government programmes been in fighting corruption? They explore options for activism by youth and musicians online, as well as the art of using visual evidence to expose delusions of power.

By focusing on individual cases or stories of corruption, the country reports take a practical look at the role of the internet in combating corruption at all levels.

GISWatch is published annually and is a joint initiative by the Association for Progressive Communications (APC) and the Humanist Institute for Cooperation with Developing Countries (Hivos).

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Il Fatto quoitidiano: “Due o tre cose su Di Pietro” di Marco Travaglio

Come ciclicamente gli accade, da quando è un personaggio pubblico, cioè esattamente da vent’anni, Antonio Di Pietro viene dato per morto. Politicamente, s’intende. Gli capitò nel ’94, quando dovette dimettersi da pm per i ricatti della banda B. Poi nel ‘95, quando subì sei processi a Brescia per una trentina di capi d’imputazione (sempre prosciolto). Poi nel ‘96 quando si dimise da ministro per le calunnie sull’affaire Pacini Battaglia-D’Adamo. Poi nel 2001, quando la neonata Idv fu estromessa dal centrosinistra e per qualche decimale restò fuori dal Parlamento.
Poi ancora quando il figlio Cristiano finì nei guai nell’inchiesta Romeo a Napoli; quando i suoi De Gregorio, Scilipoti e Razzi passarono a miglior partito; quando alcuni ex dipietristi rancorosi lo denunciarono per presunti abusi sui rimborsi elettorali e sull’acquisto di immobili; quando una campagna di stampa insinuò chissà quale retroscena su un invito a cena con alti ufficiali dell’Arma alla presenza di Contrada; quando le presunte rivelazioni dell’ex ambasciatore americano, ovviamente morto, misero in dubbio la correttezza di Mani Pulite. Ogni volta che finiva nella polvere, Di Pietro trovava il modo di rialzarsi. Continua a leggere Il Fatto quoitidiano: “Due o tre cose su Di Pietro” di Marco Travaglio

La Repubblica: Agenzia digitale italiana Ragosa è il supercandidato

Agenzia digitale italiana
Ragosa è il supercandidato

Pronta la nomina del nuovo direttore, in pole position l’ex Chief information officer di Poste Italiane. Dovrebbe essere formalizzata al consiglio dei ministri di domani. Una “candidatura di sistema” di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 29 ottobre 2012

QUASI accordo sulla nomina del direttore dell’Agenzia per l’Italia Digitale. Dopo molti ritardi e polemiche. Deciderà domani il Consiglio de Ministri. Il supercandidato è Agostino Ragosa, ingegnere, ex Chief information officer di Poste Italiane. Al tecnico quindi il compito di trasformare gli enti che vi sono confluiti in una macchina efficiente in grado di rispondere a un Paese che vuole fare dell’innovazione digitale il motore della propria economia. E così, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto Crescita 2.0, contenente i provvedimenti per l’Agenda Digitale, pare in dirittura d’arrivo anche la nomina del direttore che avrà il compito di attuarla. Continua a leggere La Repubblica: Agenzia digitale italiana Ragosa è il supercandidato

L’espresso: La corruzione si combatte in Rete

La corruzione si combatte in Rete
di Arturo Di Corinto per L’Espresso del 29 ottobre 2012


Gli anglosassoni lo chiamano whistleblowing: è la denuncia di comportamenti illeciti in un’azienda o un’istituzione. In Italia non attecchisce. Ma ora sul web è nato Hermes, un centro studi che studia i modi per incentivare le segnalazioni dei cittadini. Ad esempio sull’evasione fiscale

Penati, Belsito, Lusi, Fiorito: ogni nome uno scandalo per mancanza di trasparenza e di controllo pubblico. E’ curioso che oggi che si parla tanto di lotta alla corruzione, di accountability e open data, in Italia si parli così poco di whistleblowing e cioè del modo con cui singoli cittadini possono contribuire a denunciare le trame della burocrazia e le truffe del potere. I motivi possono essere molti: una scarsa cultura della trasparenza che invece caratterizza le democrazie anglosassoni, la poca familiarità con le tecnologie di privacy oppure la paura di conseguenze indesiderate.

Whistleblowing è l’atto di suonare un fischietto. Soffiare un fischietto serve ad attirare l’attenzione. Non è un caso che il termine nasca per indicare i “bobbies”, i poliziotti inglesi disarmati che così allertavano colleghi e cittadini contro il crimine. Il termine però oggi indica colui che denuncia i suoi colleghi o superiori per un comportamento illecito all’interno di un’azienda, di un partito, di un governo, spesso col favore dell’anonimato. Ma non per forza. Il whistleblower può essere anche chi denuncia pubblicamente un’ingiustizia, una corruttela, una malversazione, contribuendo così al processo di trasparenza su cui sono fondate le nostre democrazie e favorendo il ruolo di controllo della stampa nei confronti dell’operato di imprese e governi. Come ha fatto Julian Assange. Il più famoso whistleblower al mondo è Daniel Ellsberg, che rivelò al mondo i Pentagon papers, i documenti segreti del governo americano sulla guerra del Vietnam. Continua a leggere L’espresso: La corruzione si combatte in Rete

Crowdfuture. Un mercato solidale, via Internet

Crowdfuture
Un mercato solidale, via Internet

Arturo Di Corinto

Al via a Roma crowdfuture, prima convention sul crowdfunding in Italia per parlare di problemi, sfide, soluzioni e offrirà un’introspettiva sul futuro del crowdfunding
http://www.crowdfuture.net/

Il 27 Ottobre 2012 si terrà a Roma Crowdfuture – The Future of Crowdfunding, prima convention in Italia dedicata al crowdfunding, pratica di finanziamento collettivo di opere creative e progetti artistici e industriali.
In un tempo di crisi, ma nell’era di Internet, potrebbe essere l’uovo di Colombo. Le reti sociali, le communities, gli strumenti di cooperazione e una nuova voglia di collettivo, potrebbero pure funzionare, a patto che non si trasformino nell’ennesima forma di sfruttamento di tempo e idee degli internauti da parte di aziende con pochi scrupoli. Continua a leggere Crowdfuture. Un mercato solidale, via Internet

La Repubblica: L’Italia e il futuro per Internet tra regole, economia e società

L’Italia e il futuro per Internet
tra regole, economia e società

A Torino dal 18 al 20 ottobre si terrà l’Internet Governance Forum italiano. Avrà il compito di contribuire a definire la posizione italiana sul futuro della rete affrontando i molti ritardi accumulati dal paese in vista dell’appuntamento globale di Baku in Azerbaigian. Tra i temi l’Agenda digitale, le carenze infrastrutturali e il digital divide di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 18 ottobre 2012

Dalle idee, l’autogoverno della rete. DA OGGI a sabato 20 ottobre Torino ospiterà la quinta edizione dell’Internet Governance Forum italiano. Si discuterà del ruolo di Internet nella società attuale e di come dettagliare l’agenda italiana da portare al Forum globale di Baku il 6 novembre che è specificatamente dedicato allo sviluppo umano attraverso Internet. Organizzato da soggetti associativi e istituzionali come la Regione Piemonte, il CNR, il Centro Nexa del Politecnico di Torino, Top-IX e ISOC Italia, il programma del forum prevede quattro ambiti principali di discussione: digital divide, infrastrutture, eGovernment, Agenda Digitale. Il forum sarà aperto dal ministro degli esteri, e vedrà il contributo di uno dei padri di Internet, Vinton Cerf, l'”Internet evangelist” di Google. Continua a leggere La Repubblica: L’Italia e il futuro per Internet tra regole, economia e società

La Repubblica: Ma la rete è ancora neutrale? Possiamo misurarlo con Neubot

Ma la rete è ancora neutrale?
Possiamo misurarlo con Neubot

I ricercatori del centro Nexa di Torino hanno rilasciato la nuova versione di Neubot, un software che e permette di accumulare dati e informazioni sulla qualità del nostro accesso a Internet. Tra gli obiettivi, quello di evitare che vengano create corsie preferenziali per l’accesso ad Internet eludendo il principio alla base di internet di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 15 ottobre 2012

SI CHIAMA Neubot il programma del Centro Nexa del Politecnico di Torino per misurare la neutralità della rete. Un’iniziativa tutta italiana che chiede il contributo di ogni netizen consapevole per scongiurare il pericolo di una Internet divisa in corsie di serie A e di serie B. Perché Neubot è un software che esegue dei test automatici su Internet per aiutarci a capire se gli Internet service provider ci danno la velocità di connessione che promettono, ma anche per individuare strettoie e strade chiuse verso contenuti terzi. Vi è mai capitato di non raggiungere certi siti per motivi ignoti? Avete sperimentato strani rallentamenti nel download di certi file? Ebbene, potrebbe essere proprio per questo. Alcuni Isp rallentano la connettività e le compagnie telefoniche vogliono discriminare il traffico Internet eludendo il principio di neutralità della rete per farci pagare di più in base al servizio che usiamo e giustificando questa scelta con la scusa di rendere la rete più efficiente. Continua a leggere La Repubblica: Ma la rete è ancora neutrale? Possiamo misurarlo con Neubot

LIbri: Reddito Minimo Garantito il nuovo libro del BIN Italia

Reddito Minimo Garantito il nuovo libro del BIN Italia

Una serie di associazioni, movimenti, realtà sociali, comitati sta lanciando una campagna per la proposta di una legge di iniziativa popolare sul reddito minimo garantito in Italia. Il volume, frutto di una ricerca curata dal BIN Italia e patrocinata dalla Provincia di Roma, vuole essere un contributo importante per questa campagna a partire dall’approfondimento e dalle proposte che emergono. La ricerca infatti volge lo sguardo alle esperienze di reddito minimo garantito vigenti nei vari paesi del continente europeo, racconta la stagione delle sperimentazioni nelle regioni italiane e propone, nell’ultima parte del volume, l’articolazione – fatta di suggerimenti, stimoli, analisi e proposte – di un percorso possibile per una legge nazionale per il reddito garantito nel nostro paese. Continua a leggere LIbri: Reddito Minimo Garantito il nuovo libro del BIN Italia

= FSFE Newsletter – Ottobre 2012 =

= FSFE Newsletter – Ottobre 2012 =

[Read online: http://fsfe.org/news/nl/nl-201210.it.html ]

== Software Freedom Day: Quale alternativa a Skype? ==

La comunità del Software Libero celebra globalmente il Software Freedom
Day[1], che si tiene ogni anno il terzo sabato di settembre, con vari
eventi ed incontri. Il nostro gruppo Fellowship di Manchester[2]si è
incontrato per discutere e verificare quale alternative esistano a
Skype. Hanno effettuato test estensivi, e pubblicato i risultati[3].

1. http://softwarefreedomday.org/
2. http://wiki.fsfe.org/groups/Manchester
3. http://fsfe.org/news/2012/news-20120920-01.it.html Continua a leggere = FSFE Newsletter – Ottobre 2012 =

La Repubblica: Pagheremo anche l’email? Le tlc vogliono soldi dai Big

Pagheremo anche l’email?
Le tlc vogliono soldi dai Big

La battaglia tra le telecom e i cosiddetti Over The Top (Google, Facebook, etc), si infiamma e rischia di stritolare gli utenti. Al centro c’è la regolamentazione del traffico Internet e tutto quello che ne consegue in termini di qualità del servizio, tariffazione e diritti degli utenti. E, sopratutto, la Net Neutrality, principio grazie al quale finora la rete ha innovato e permesso di innovare. A tutti. di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica dell’8 ottobre 2012

IMMAGINATE di dover pagare le email che spedite. Immaginate che un sito come Repubblica.it debba pagare l’utilizzo di Internet in base al numero dei suoi visitatori. Immaginate che la Rai debba farlo in relazione al numero di utenti connessi in streaming. E’ uno scenario tutt’altro che trascurabile se passeranno le proposte di nuovi modelli di tariffazione del traffico Internet giustificate dai promotori con la necessità di recuperare denari per rendere la rete più performante. Con costi che ricadrebbero inevitabilmente sugli utenti finali. Continua a leggere La Repubblica: Pagheremo anche l’email? Le tlc vogliono soldi dai Big

INTERNET FESTIVAL: FORME DI FUTURO

INTERNET FESTIVAL: FORME DI FUTURO
Pisa 4-7 ottobre 2012

4 ottobre 2012 ore 17,30
I saluti di Andrea Pieroni/Nicola Landucci, Provincia di Pisa
FORME DI FUTURO
Matteo Bordone – conduce

Maximiliano Ulivieri – Tempo libero del futuro?
Laura Boldrini – Democrazie del futuro
Marco De Rossi – Impresa del futuro
Derrick De Kerckhove – Saperi del futuro
Stefano Quintarelli – Istituzioni del futuro
Arturo Di Corinto – Diritti digitali del futuro

Governance in internet. Amisnet: intervista Di Corinto


Governance in internet, in vista del forum 2012
A cura di AMISnet • 4 ottobre 2012

Il settimo Internet Governance Forum si terrà dal 6 al 9 novembre a Baku, in Azerbaijan. Il forum ha l’obiettivo dichiarato di costituire uno spazio di ragionamento comune tra stati per stabilire regole e principi validi a livello globale per quanto riguarda l’utilizzo della rete.

In vista del forum di Baku il governo italiano ha lanciato una consultazione aperta per raccogliere il contributo dei diversi stake holder (portatori di interesse), alla discussione. ”Nel documento del governo italiano”, commenta Arturo Di Corinto, giornalista esperto di internet e collaboratore de La Repubblica,” i temi principali riguardano l’apertura della rete, la privacy, la condivisione e la proprietà intellettuale dei contenuti digitali, ma anche il tema della neutralità della rete e della salvaguardia dell’anonimato, tema quest’ultimo non sufficientemente sviluppato.”

Radio Colonia, social network e politica: intervista Di Corinto

Radio Colonia

Social networks e politica
24 September 2012

Se ne discuterà nel corso della Social media week di Torino. La stessa manifestazione si svolge in 14 città in tre continenti.

Cinque giornate dedicate ai social media e alla comunicazione digitale, quasi 100 eventi solo a Torino, molti dei quali si svolgeranno in contempoiranea od in collegamento con le altre 14 città sparse in tutto il mondo. Giovedì da New York, dalla sede dell’Onu, interverrà anche il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, per discutere del tema social media ed i conflitti armati, tema proposto dal blogger Luca Conti che intervenendo ai nostri microfoni spiega come i social networks stanno cambiando la nostra società e il modo di fare politica. Ai rapporti tra nuovi media e mondo politico la Social media week dedicherà un’intera giornata. Sul complesso argomento ai microfoni di Radio Colonia hanno espresso la loro opinione il giornalista e blogger, Alessandro Gilioli e l’esperto di internet e nuovi media, Arturo di Corinto.

Ascolta l’intervista nel servizio di Enzo Savignano

La Repubblica: “Internet bene comune, migliora lo Stato” I principi del web secondo il governo

“Internet bene comune, migliora lo Stato”
I principi del web secondo il governo

Il ministro Profumo lancia la consultazione pubblica sui principi di Internet da portare all’Internet Governance Forum di Baku. Un testo asciutto e essenziale che sintetizza il meglio del dibattito italiano sui diritti e i doveri dell’agire sociale in rete dimostrando che il paese é spesso migliore di come lo si rappresenta di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 20 settembre 2012

UNA CONSULTAZIONE PUBBLICA sulla rete, l’ha lanciata martedì 18 settembre il Ministero per l’università e la ricerca con lo scopo di “arricchire e migliorare il documento che riassume la posizione italiana sui principi fondamentali di Internet”. Un documento che sarà portato all’Internet Governance Forum (IGF) di Baku, in Azerbaigian, e costituirà di certo la base della discussione al forum italiano sulla governance di Internet che si terrà quest’anno a Torino dopo essere passato per Trento, Pisa, Cagliari e Roma. Come consueto in tali consultazioni tutti i “portatori di interesse” (“stakeholder”) cioè i cittadini, singoli, in gruppo o associati – possono contribuire al dibattito fino al 1 novembre
Continua a leggere La Repubblica: “Internet bene comune, migliora lo Stato” I principi del web secondo il governo

Festival: Lector in fabula, parole in festival

Da giovedì 13 a domenica 16 settembre, la città di Conversano (Bari), ospita l’ottava edizione di Lector in fabula, il festival promosso dalla fondazione Giuseppe Di Vagno.
Il festival,che nelle scorse edizioni ha ospitato oltre 200 relatori internazionali, si svolge sotto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica.
Il tema di quest’anno è intitolato: “Democrazie al bivio: parole smarrite, parola da (re)inventare”.
Il programma

Nell’ambito del festival si terrà il seguente incontro:

Auditorium San Giuseppe ore 11,30
Campus
“L’UOMO, LA CITTÀ, LA MACCHINA”
Introduce Oscar Buonamano

con: Angela Barbanente, Arturo Di Corinto, Serge Enderlin, Guido Martinotti

La Repubblica: Azioni virtuose e vecchi progetti Agenda digitale, conto alla rovescia

Azioni virtuose e vecchi progetti
Agenda digitale, conto alla rovescia

Il 14 settembre dovrebbe essere presentato in Consiglio dei Ministri il piano di riforma per la promozione e lo sviluppo dell’economia e della cultura digitali. I propositi sembrano buoni, il quadro legislativo abbastanza ben definito, le idee non nuove ma necessarie. Tuttavia i nodi da sciogliere rimangono quelli dei poteri e del ruolo del direttore dell’Agenzia per l’Italia digitale la cui nomina continua a slittare di ARTURO DI CORINTO per la Repubblica – 11 settembre 2012

ALLA STRETTA FINALE. Almeno così sembra. Come anticipato sul sito del governo, i lavori dell'”agenda digitale per l’Europa” dovrebbero concludersi con la presentazione in Consiglio dei Ministri del Decreto “Digitalia”. Dopo una lunga gestazione dentro la famosa cabina di regia, il decreto riassembla tutte le idee che negli ultimi 15 anni avrebbero dovuto garantire il decollo del nostro paese grazie all’uso intelligente e diffuso delle nuove tecnologie. E infatti, a scorrere l’ultima versione del decreto che Repubblica ha potuto leggere nella sua nuova formulazione, tutti i temi relativi alla Digital agenda for Europe sono presenti nel decreto con minore o maggiore enfasi.
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Basic Income Netwok: Campagna sul reddito garantito in Italia

Comunicato del BIN Italia
www.bin-italia.org

Respinta ICE su reddito di base rilanciamo la campagna sul reddito garantito in Italia

Cari amici ed amiche,

Diamo notizia del fatto che la Commissione europea ha rifiutato la registrazione della Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) in merito al reddito di base promossa da una serie di associazioni a carattere europeo. La Commissione ha valutato che l’attuale formulazione della proposta non è compatibile con le competenze che il diritto comunitario assegna all’Unione. Continua a leggere Basic Income Netwok: Campagna sul reddito garantito in Italia

[FSFE] FSFE Newsletter – September 2012

== Like in the 90s but with phones: First Free Your Android installation
parties ==

More and more people start using mobile phones with Android. But in
order to be in full control over your phone, you have to install another
Android firmware on them. To make this phone liberation easy we started
the Free Your Android campaign[2].
Continua a leggere [FSFE] FSFE Newsletter – September 2012