Cybersicurezza, la Fondazione è necessaria: l’Italia si svegli

Cybersicurezza, la Fondazione è necessaria: l’Italia si svegli

di ARTURO DI CORINTO per Il Fatto Quotidiano del 20 Novembre 2020

L’Italia è campione mondiale delle persone sbagliate nel posto sbagliato. Per una volta che c’è la persona giusta al posto giusto tutti gli danno addosso. È il caso di alcuni siti e giornali che se la prendono con il vicedirettore del Dis, Roberto Baldoni, professore universitario, informatico superesperto, per affossare senza argomenti la creazione della Fondazione per la Cybersicurezza.

Prevista in un articolo della Finanziaria e scomparsa nel giro di una notte per l’opposizione di Italia Viva e Partito democratico, non si farà più, perdendo l’ennesima occasione di usare i fondi europei per investire nelle creazione di tecnologie nazionali e liberarci dalla morsa dei giganti d’oltreoceano che al momento giusto non è detto che faranno gli interessi del nostro Paese.

Scontro nella maggioranza blocca l’Istituto italiano di cybersicurezza: tutti i retroscena

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Prevista in un articolo della Legge di Bilancio 2021 con 200 milioni inizialmente, la fondazione pensata nel 2017 dal premier Paolo Gentiloni poteva nascere grazie all’attivismo di Giuseppe Conte nella gestione del comparto Sicurezza. Ma così non è stato, per bisticci in seno alla maggioranza. Ecco perché

di ARTURO DI CORINTO per Agenda Digitale del 18 Ottobre 2020

Uno sgambetto a Conte. Per ricordare al premier il peso specifico dei partiti di minoranza del suo governo, proprio ora che è meno popolare tra gli italiani e con il Movimento5Stelle in subbuglio. È questo probabilmente il motivo per cui la proposta di un Istituto italiano di cybersicurezza è stata contrastata dagli alleati di Italia Viva e del Partito Democratico al punto da essere stralciata dalla legge di bilancio 2021 che la prevedeva all’articolo 96.

Non c’è di fatto nel testo bollinato della Legge uscito oggi.