Passaporti e carte di credito: il prezzario dei falsi sul dark web

Passaporti e carte di credito: il prezzario dei falsi sul dark web

I ricercatori di Trend Micro Research hanno analizzato forum e siti del web profondo per scoprire quanto costa farsi una nuova identità o bucare i siti web con una botnet

di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 3 Settembre 2020

Un passaporto italiano costa 10 euro, sul dark web. E il passaporto con la carta di identità arriva fino a 20. Lo sapevate? Un fatto già noto ai ricercatori che oggi ha nuove evidenze grazie agli studi di Trend Micro Research, società di cybersecurity. Ma partiamo dall’inizio. Di fronte all’emergenza climatica, sanitaria ed economica, o come risposta ai conflitti armati, le persone si spostano e migrano e non lo fanno sempre passando per le ambasciate che in molti casi non sono in grado di fornirgli documenti di identità. Altri, indesiderati nei paesi da cui scappano, ricercati dalla giustizia, cercano di acquistare una nuova identità. Così, sempre più spesso gli uni e gli altri vanno sul dark web e “affittano” o comprano un passaporto contraffatto che, quando è di carta, può arrivare a costare fino a 2500 euro. E i cybercriminali fanno affari d’oro. Più spesso si tratta di copie scansionate di passaporti reali, o leggermente modificati: vengono stampati e presentati alla frontiera adducendo le più diverse motivazioni, ma possono celare fenomeni criminosi come il terrorismo e la tratta di esseri umani.

Cybersecurity: No More Ransom: contro i malware l’alleanza pubblico-privato funziona

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Il progetto europeo di contrasto al crimine informatico ha sviluppato un intero repository di chiavi e strumenti per liberarsi dai virus che rapiscono i nostri dati

Arturo Di Corinto per Cybersecurity del 6 settembre 2016

L’allenza tra il pubblico e il privato nella lotta ai malware sembra funzionare. All’interno della No Ransom Initiative, un progetto della sezione nazionale anticrimine olandese, National High Tech Crime Unit, Europol, Kaspersky Lab e Intel Security sono stati sviluppati nuovi strumenti per combattere una variante particolarmente nociva di Wildfire, un malware che funziona come ransomware attaccando principalmente scuole, università ed ospedali del Nord Europa.

I tool, creati da Intel e Kaspersky sono in grado di liberare i file presi in ostaggio da Wildfire dopo che gli utenti hanno colpevolmente fatto quello che ogni creatore di virus si aspetta che la vittima faccia: cliccare su un file o su un link che non dovrebbe mai aprire. Continua a leggere Cybersecurity: No More Ransom: contro i malware l’alleanza pubblico-privato funziona