[FSFE] = Finnish activist, Danish hacker share Nordic Free Software Award 2012 =

= Finnish activist, Danish hacker share Nordic Free Software Award 2012
=

[Read online: http://fsfe.org/news/2012/news-20121112-01.html ]

Finnish Free Software activist Otto Kekäläinen and Danish hacker Ole
Tange are the recipients of the 2012 Nordic Free Software Award. With
the Nordic Free Software award, given out for the 6th time this year,
the Swedish Association for Free Software and Free Culture (FFKP,
Föreningen Fri Kultur och Programvara)[1]honours people and projects
who have made important contributions to software freedom.
Continua a leggere [FSFE] = Finnish activist, Danish hacker share Nordic Free Software Award 2012 =

Libri: GIS WATCH 2012 – The internet and corruption

2012 – The internet and corruption

Organization: NEXA and Eurovisioni

GISWatch 2012 explores how the internet is being used to ensure transparency and accountability, the challenges that civil society activists face in fighting corruption, and when the internet fails as an enabler of a transparent and fair society.

The nine thematic reports and over 50 country reports published ask provocative questions such as: Is a surveillance society necessarily a bad thing if it fights corruption? and how successful have e-government programmes been in fighting corruption? They explore options for activism by youth and musicians online, as well as the art of using visual evidence to expose delusions of power.

By focusing on individual cases or stories of corruption, the country reports take a practical look at the role of the internet in combating corruption at all levels.

GISWatch is published annually and is a joint initiative by the Association for Progressive Communications (APC) and the Humanist Institute for Cooperation with Developing Countries (Hivos).

DOWNLOAD full book

Download Italy section

Il Fatto quoitidiano: “Due o tre cose su Di Pietro” di Marco Travaglio

Come ciclicamente gli accade, da quando è un personaggio pubblico, cioè esattamente da vent’anni, Antonio Di Pietro viene dato per morto. Politicamente, s’intende. Gli capitò nel ’94, quando dovette dimettersi da pm per i ricatti della banda B. Poi nel ‘95, quando subì sei processi a Brescia per una trentina di capi d’imputazione (sempre prosciolto). Poi nel ‘96 quando si dimise da ministro per le calunnie sull’affaire Pacini Battaglia-D’Adamo. Poi nel 2001, quando la neonata Idv fu estromessa dal centrosinistra e per qualche decimale restò fuori dal Parlamento.
Poi ancora quando il figlio Cristiano finì nei guai nell’inchiesta Romeo a Napoli; quando i suoi De Gregorio, Scilipoti e Razzi passarono a miglior partito; quando alcuni ex dipietristi rancorosi lo denunciarono per presunti abusi sui rimborsi elettorali e sull’acquisto di immobili; quando una campagna di stampa insinuò chissà quale retroscena su un invito a cena con alti ufficiali dell’Arma alla presenza di Contrada; quando le presunte rivelazioni dell’ex ambasciatore americano, ovviamente morto, misero in dubbio la correttezza di Mani Pulite. Ogni volta che finiva nella polvere, Di Pietro trovava il modo di rialzarsi. Continua a leggere Il Fatto quoitidiano: “Due o tre cose su Di Pietro” di Marco Travaglio

La Repubblica: Agenzia digitale italiana Ragosa è il supercandidato

Agenzia digitale italiana
Ragosa è il supercandidato

Pronta la nomina del nuovo direttore, in pole position l’ex Chief information officer di Poste Italiane. Dovrebbe essere formalizzata al consiglio dei ministri di domani. Una “candidatura di sistema” di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 29 ottobre 2012

QUASI accordo sulla nomina del direttore dell’Agenzia per l’Italia Digitale. Dopo molti ritardi e polemiche. Deciderà domani il Consiglio de Ministri. Il supercandidato è Agostino Ragosa, ingegnere, ex Chief information officer di Poste Italiane. Al tecnico quindi il compito di trasformare gli enti che vi sono confluiti in una macchina efficiente in grado di rispondere a un Paese che vuole fare dell’innovazione digitale il motore della propria economia. E così, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto Crescita 2.0, contenente i provvedimenti per l’Agenda Digitale, pare in dirittura d’arrivo anche la nomina del direttore che avrà il compito di attuarla. Continua a leggere La Repubblica: Agenzia digitale italiana Ragosa è il supercandidato

L’espresso: La corruzione si combatte in Rete

La corruzione si combatte in Rete
di Arturo Di Corinto per L’Espresso del 29 ottobre 2012


Gli anglosassoni lo chiamano whistleblowing: è la denuncia di comportamenti illeciti in un’azienda o un’istituzione. In Italia non attecchisce. Ma ora sul web è nato Hermes, un centro studi che studia i modi per incentivare le segnalazioni dei cittadini. Ad esempio sull’evasione fiscale

Penati, Belsito, Lusi, Fiorito: ogni nome uno scandalo per mancanza di trasparenza e di controllo pubblico. E’ curioso che oggi che si parla tanto di lotta alla corruzione, di accountability e open data, in Italia si parli così poco di whistleblowing e cioè del modo con cui singoli cittadini possono contribuire a denunciare le trame della burocrazia e le truffe del potere. I motivi possono essere molti: una scarsa cultura della trasparenza che invece caratterizza le democrazie anglosassoni, la poca familiarità con le tecnologie di privacy oppure la paura di conseguenze indesiderate.

Whistleblowing è l’atto di suonare un fischietto. Soffiare un fischietto serve ad attirare l’attenzione. Non è un caso che il termine nasca per indicare i “bobbies”, i poliziotti inglesi disarmati che così allertavano colleghi e cittadini contro il crimine. Il termine però oggi indica colui che denuncia i suoi colleghi o superiori per un comportamento illecito all’interno di un’azienda, di un partito, di un governo, spesso col favore dell’anonimato. Ma non per forza. Il whistleblower può essere anche chi denuncia pubblicamente un’ingiustizia, una corruttela, una malversazione, contribuendo così al processo di trasparenza su cui sono fondate le nostre democrazie e favorendo il ruolo di controllo della stampa nei confronti dell’operato di imprese e governi. Come ha fatto Julian Assange. Il più famoso whistleblower al mondo è Daniel Ellsberg, che rivelò al mondo i Pentagon papers, i documenti segreti del governo americano sulla guerra del Vietnam. Continua a leggere L’espresso: La corruzione si combatte in Rete

Crowdfuture. Un mercato solidale, via Internet

Crowdfuture
Un mercato solidale, via Internet

Arturo Di Corinto

Al via a Roma crowdfuture, prima convention sul crowdfunding in Italia per parlare di problemi, sfide, soluzioni e offrirà un’introspettiva sul futuro del crowdfunding
http://www.crowdfuture.net/

Il 27 Ottobre 2012 si terrà a Roma Crowdfuture – The Future of Crowdfunding, prima convention in Italia dedicata al crowdfunding, pratica di finanziamento collettivo di opere creative e progetti artistici e industriali.
In un tempo di crisi, ma nell’era di Internet, potrebbe essere l’uovo di Colombo. Le reti sociali, le communities, gli strumenti di cooperazione e una nuova voglia di collettivo, potrebbero pure funzionare, a patto che non si trasformino nell’ennesima forma di sfruttamento di tempo e idee degli internauti da parte di aziende con pochi scrupoli. Continua a leggere Crowdfuture. Un mercato solidale, via Internet

La Repubblica: L’Italia e il futuro per Internet tra regole, economia e società

L’Italia e il futuro per Internet
tra regole, economia e società

A Torino dal 18 al 20 ottobre si terrà l’Internet Governance Forum italiano. Avrà il compito di contribuire a definire la posizione italiana sul futuro della rete affrontando i molti ritardi accumulati dal paese in vista dell’appuntamento globale di Baku in Azerbaigian. Tra i temi l’Agenda digitale, le carenze infrastrutturali e il digital divide di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 18 ottobre 2012

Dalle idee, l’autogoverno della rete. DA OGGI a sabato 20 ottobre Torino ospiterà la quinta edizione dell’Internet Governance Forum italiano. Si discuterà del ruolo di Internet nella società attuale e di come dettagliare l’agenda italiana da portare al Forum globale di Baku il 6 novembre che è specificatamente dedicato allo sviluppo umano attraverso Internet. Organizzato da soggetti associativi e istituzionali come la Regione Piemonte, il CNR, il Centro Nexa del Politecnico di Torino, Top-IX e ISOC Italia, il programma del forum prevede quattro ambiti principali di discussione: digital divide, infrastrutture, eGovernment, Agenda Digitale. Il forum sarà aperto dal ministro degli esteri, e vedrà il contributo di uno dei padri di Internet, Vinton Cerf, l'”Internet evangelist” di Google. Continua a leggere La Repubblica: L’Italia e il futuro per Internet tra regole, economia e società

La Repubblica: Ma la rete è ancora neutrale? Possiamo misurarlo con Neubot

Ma la rete è ancora neutrale?
Possiamo misurarlo con Neubot

I ricercatori del centro Nexa di Torino hanno rilasciato la nuova versione di Neubot, un software che e permette di accumulare dati e informazioni sulla qualità del nostro accesso a Internet. Tra gli obiettivi, quello di evitare che vengano create corsie preferenziali per l’accesso ad Internet eludendo il principio alla base di internet di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 15 ottobre 2012

SI CHIAMA Neubot il programma del Centro Nexa del Politecnico di Torino per misurare la neutralità della rete. Un’iniziativa tutta italiana che chiede il contributo di ogni netizen consapevole per scongiurare il pericolo di una Internet divisa in corsie di serie A e di serie B. Perché Neubot è un software che esegue dei test automatici su Internet per aiutarci a capire se gli Internet service provider ci danno la velocità di connessione che promettono, ma anche per individuare strettoie e strade chiuse verso contenuti terzi. Vi è mai capitato di non raggiungere certi siti per motivi ignoti? Avete sperimentato strani rallentamenti nel download di certi file? Ebbene, potrebbe essere proprio per questo. Alcuni Isp rallentano la connettività e le compagnie telefoniche vogliono discriminare il traffico Internet eludendo il principio di neutralità della rete per farci pagare di più in base al servizio che usiamo e giustificando questa scelta con la scusa di rendere la rete più efficiente. Continua a leggere La Repubblica: Ma la rete è ancora neutrale? Possiamo misurarlo con Neubot

LIbri: Reddito Minimo Garantito il nuovo libro del BIN Italia

Reddito Minimo Garantito il nuovo libro del BIN Italia

Una serie di associazioni, movimenti, realtà sociali, comitati sta lanciando una campagna per la proposta di una legge di iniziativa popolare sul reddito minimo garantito in Italia. Il volume, frutto di una ricerca curata dal BIN Italia e patrocinata dalla Provincia di Roma, vuole essere un contributo importante per questa campagna a partire dall’approfondimento e dalle proposte che emergono. La ricerca infatti volge lo sguardo alle esperienze di reddito minimo garantito vigenti nei vari paesi del continente europeo, racconta la stagione delle sperimentazioni nelle regioni italiane e propone, nell’ultima parte del volume, l’articolazione – fatta di suggerimenti, stimoli, analisi e proposte – di un percorso possibile per una legge nazionale per il reddito garantito nel nostro paese. Continua a leggere LIbri: Reddito Minimo Garantito il nuovo libro del BIN Italia

= FSFE Newsletter – Ottobre 2012 =

= FSFE Newsletter – Ottobre 2012 =

[Read online: http://fsfe.org/news/nl/nl-201210.it.html ]

== Software Freedom Day: Quale alternativa a Skype? ==

La comunità del Software Libero celebra globalmente il Software Freedom
Day[1], che si tiene ogni anno il terzo sabato di settembre, con vari
eventi ed incontri. Il nostro gruppo Fellowship di Manchester[2]si è
incontrato per discutere e verificare quale alternative esistano a
Skype. Hanno effettuato test estensivi, e pubblicato i risultati[3].

1. http://softwarefreedomday.org/
2. http://wiki.fsfe.org/groups/Manchester
3. http://fsfe.org/news/2012/news-20120920-01.it.html Continua a leggere = FSFE Newsletter – Ottobre 2012 =

La Repubblica: Pagheremo anche l’email? Le tlc vogliono soldi dai Big

Pagheremo anche l’email?
Le tlc vogliono soldi dai Big

La battaglia tra le telecom e i cosiddetti Over The Top (Google, Facebook, etc), si infiamma e rischia di stritolare gli utenti. Al centro c’è la regolamentazione del traffico Internet e tutto quello che ne consegue in termini di qualità del servizio, tariffazione e diritti degli utenti. E, sopratutto, la Net Neutrality, principio grazie al quale finora la rete ha innovato e permesso di innovare. A tutti. di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica dell’8 ottobre 2012

IMMAGINATE di dover pagare le email che spedite. Immaginate che un sito come Repubblica.it debba pagare l’utilizzo di Internet in base al numero dei suoi visitatori. Immaginate che la Rai debba farlo in relazione al numero di utenti connessi in streaming. E’ uno scenario tutt’altro che trascurabile se passeranno le proposte di nuovi modelli di tariffazione del traffico Internet giustificate dai promotori con la necessità di recuperare denari per rendere la rete più performante. Con costi che ricadrebbero inevitabilmente sugli utenti finali. Continua a leggere La Repubblica: Pagheremo anche l’email? Le tlc vogliono soldi dai Big

INTERNET FESTIVAL: FORME DI FUTURO

INTERNET FESTIVAL: FORME DI FUTURO
Pisa 4-7 ottobre 2012

4 ottobre 2012 ore 17,30
I saluti di Andrea Pieroni/Nicola Landucci, Provincia di Pisa
FORME DI FUTURO
Matteo Bordone – conduce

Maximiliano Ulivieri – Tempo libero del futuro?
Laura Boldrini – Democrazie del futuro
Marco De Rossi – Impresa del futuro
Derrick De Kerckhove – Saperi del futuro
Stefano Quintarelli – Istituzioni del futuro
Arturo Di Corinto – Diritti digitali del futuro

Governance in internet. Amisnet: intervista Di Corinto


Governance in internet, in vista del forum 2012
A cura di AMISnet • 4 ottobre 2012

Il settimo Internet Governance Forum si terrà dal 6 al 9 novembre a Baku, in Azerbaijan. Il forum ha l’obiettivo dichiarato di costituire uno spazio di ragionamento comune tra stati per stabilire regole e principi validi a livello globale per quanto riguarda l’utilizzo della rete.

In vista del forum di Baku il governo italiano ha lanciato una consultazione aperta per raccogliere il contributo dei diversi stake holder (portatori di interesse), alla discussione. ”Nel documento del governo italiano”, commenta Arturo Di Corinto, giornalista esperto di internet e collaboratore de La Repubblica,” i temi principali riguardano l’apertura della rete, la privacy, la condivisione e la proprietà intellettuale dei contenuti digitali, ma anche il tema della neutralità della rete e della salvaguardia dell’anonimato, tema quest’ultimo non sufficientemente sviluppato.”

Radio Colonia, social network e politica: intervista Di Corinto

Radio Colonia

Social networks e politica
24 September 2012

Se ne discuterà nel corso della Social media week di Torino. La stessa manifestazione si svolge in 14 città in tre continenti.

Cinque giornate dedicate ai social media e alla comunicazione digitale, quasi 100 eventi solo a Torino, molti dei quali si svolgeranno in contempoiranea od in collegamento con le altre 14 città sparse in tutto il mondo. Giovedì da New York, dalla sede dell’Onu, interverrà anche il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, per discutere del tema social media ed i conflitti armati, tema proposto dal blogger Luca Conti che intervenendo ai nostri microfoni spiega come i social networks stanno cambiando la nostra società e il modo di fare politica. Ai rapporti tra nuovi media e mondo politico la Social media week dedicherà un’intera giornata. Sul complesso argomento ai microfoni di Radio Colonia hanno espresso la loro opinione il giornalista e blogger, Alessandro Gilioli e l’esperto di internet e nuovi media, Arturo di Corinto.

Ascolta l’intervista nel servizio di Enzo Savignano

La Repubblica: “Internet bene comune, migliora lo Stato” I principi del web secondo il governo

“Internet bene comune, migliora lo Stato”
I principi del web secondo il governo

Il ministro Profumo lancia la consultazione pubblica sui principi di Internet da portare all’Internet Governance Forum di Baku. Un testo asciutto e essenziale che sintetizza il meglio del dibattito italiano sui diritti e i doveri dell’agire sociale in rete dimostrando che il paese é spesso migliore di come lo si rappresenta di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 20 settembre 2012

UNA CONSULTAZIONE PUBBLICA sulla rete, l’ha lanciata martedì 18 settembre il Ministero per l’università e la ricerca con lo scopo di “arricchire e migliorare il documento che riassume la posizione italiana sui principi fondamentali di Internet”. Un documento che sarà portato all’Internet Governance Forum (IGF) di Baku, in Azerbaigian, e costituirà di certo la base della discussione al forum italiano sulla governance di Internet che si terrà quest’anno a Torino dopo essere passato per Trento, Pisa, Cagliari e Roma. Come consueto in tali consultazioni tutti i “portatori di interesse” (“stakeholder”) cioè i cittadini, singoli, in gruppo o associati – possono contribuire al dibattito fino al 1 novembre
Continua a leggere La Repubblica: “Internet bene comune, migliora lo Stato” I principi del web secondo il governo

Festival: Lector in fabula, parole in festival

Da giovedì 13 a domenica 16 settembre, la città di Conversano (Bari), ospita l’ottava edizione di Lector in fabula, il festival promosso dalla fondazione Giuseppe Di Vagno.
Il festival,che nelle scorse edizioni ha ospitato oltre 200 relatori internazionali, si svolge sotto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica.
Il tema di quest’anno è intitolato: “Democrazie al bivio: parole smarrite, parola da (re)inventare”.
Il programma

Nell’ambito del festival si terrà il seguente incontro:

Auditorium San Giuseppe ore 11,30
Campus
“L’UOMO, LA CITTÀ, LA MACCHINA”
Introduce Oscar Buonamano

con: Angela Barbanente, Arturo Di Corinto, Serge Enderlin, Guido Martinotti

La Repubblica: Azioni virtuose e vecchi progetti Agenda digitale, conto alla rovescia

Azioni virtuose e vecchi progetti
Agenda digitale, conto alla rovescia

Il 14 settembre dovrebbe essere presentato in Consiglio dei Ministri il piano di riforma per la promozione e lo sviluppo dell’economia e della cultura digitali. I propositi sembrano buoni, il quadro legislativo abbastanza ben definito, le idee non nuove ma necessarie. Tuttavia i nodi da sciogliere rimangono quelli dei poteri e del ruolo del direttore dell’Agenzia per l’Italia digitale la cui nomina continua a slittare di ARTURO DI CORINTO per la Repubblica – 11 settembre 2012

ALLA STRETTA FINALE. Almeno così sembra. Come anticipato sul sito del governo, i lavori dell'”agenda digitale per l’Europa” dovrebbero concludersi con la presentazione in Consiglio dei Ministri del Decreto “Digitalia”. Dopo una lunga gestazione dentro la famosa cabina di regia, il decreto riassembla tutte le idee che negli ultimi 15 anni avrebbero dovuto garantire il decollo del nostro paese grazie all’uso intelligente e diffuso delle nuove tecnologie. E infatti, a scorrere l’ultima versione del decreto che Repubblica ha potuto leggere nella sua nuova formulazione, tutti i temi relativi alla Digital agenda for Europe sono presenti nel decreto con minore o maggiore enfasi.
Continua a leggere La Repubblica: Azioni virtuose e vecchi progetti Agenda digitale, conto alla rovescia

Basic Income Netwok: Campagna sul reddito garantito in Italia

Comunicato del BIN Italia
www.bin-italia.org

Respinta ICE su reddito di base rilanciamo la campagna sul reddito garantito in Italia

Cari amici ed amiche,

Diamo notizia del fatto che la Commissione europea ha rifiutato la registrazione della Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) in merito al reddito di base promossa da una serie di associazioni a carattere europeo. La Commissione ha valutato che l’attuale formulazione della proposta non è compatibile con le competenze che il diritto comunitario assegna all’Unione. Continua a leggere Basic Income Netwok: Campagna sul reddito garantito in Italia

[FSFE] FSFE Newsletter – September 2012

== Like in the 90s but with phones: First Free Your Android installation
parties ==

More and more people start using mobile phones with Android. But in
order to be in full control over your phone, you have to install another
Android firmware on them. To make this phone liberation easy we started
the Free Your Android campaign[2].
Continua a leggere [FSFE] FSFE Newsletter – September 2012

Treccani web tv: Quanta privacy nel web?

Sicurezza e valore sul mercato delle informazioni personali. Con Edoardo Fleischner ne parlano GERARDO COSTABILE Responsabile della Sicurezza delle informazioni — Tutela Aziendale del Gruppo Poste Italiane ARTURO DI CORINTO Psicologo cognitivo, Direttore di Logos. In video-conferenza GIOVANNI BATTISTA GALLUS Avvocato, esperto di diritto dell’informatica e delle nuove tecnologie. Piazza Enciclopedia del 01/12/2011

La Repubblica: Sorveglianza e controllo “mobile”. La mappa della censura nel mondo

Sorveglianza e controllo “mobile”
La mappa della censura nel mondo

Il confine di questi controlli si sposta da paese a paese e dipende dal clima politico e fatti sociali. Le tecniche più usate sono di carattere tecnologico, come i firewall, il reindirizzamento, gli attacchi informatici. Ma anche le minacce e le intimidazioni fanno la loro parte nel silenziare gli oppositori e la voglia di democrazia di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 31 luglio 2012

QUELLO della censura di Internet è un confine mobile. Nonostante le leggi che in molti stati consentono di controllare e limitare la libertà d’espressione sul web è difficile stabilire cosa viene censurato dei comportamenti online in un dato momento. La maggior parte delle tecniche di censura, note con il nome di “Peking consensus” sono un misto di tecnologie di filtraggio automatico e di controllori umani che individuano contenuti “pericolosi” per i regimi i quali eventualmente intervengono sia bloccando i siti, sia rallentando le connessioni che “spegnendo” la rete. Ma funziona anche attraverso intimidazioni, diffide giudiziarie e in certi casi con l’arresto e la tortura.

La decisione di censurare un sito o un comportamento online dipende dalla pericolosità percepita di certi contenuti da parte di polizie, servizi segreti e governanti, in relazione alla situazione politica. E’ chiaro che nelle situazioni di maggiore instabilità sociale, in occasione di manifestazioni pubbliche, di scontri e conflitti veri e propri, la necessità di oscurare contenuti scomodi aumenta per chi vuole preservare lo status quo. L’uso estensivo di Internet per mobilitare e organizzare le folle e per comunicare con la diaspora maghrebina fatto durante le insurrezioni arabe ha indotto diversi stati mediorientali a irriggidere le misure di prevenzione a un uso “non conforme” della rete. Continua a leggere La Repubblica: Sorveglianza e controllo “mobile”. La mappa della censura nel mondo

La Repubblica: Di cyber-censura si può morire. Colpite le voci libere nel mondo

Di cyber-censura si può morire
colpite le voci libere nel mondo

Trecento giornalisti e cyberattivisti incarcerati dall’inizio dell’anno. 56 professionisti e citizen journalist uccisi. I numeri della censura su Internet sono anche questi. Cina, Russia e Vietnam sono le tre maggiori prigioni al mondo per blogger e attivisti online. Lo denuncia Reporters sans frontieres. Ma anche l’Occidente ha le sue colpe di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 31 luglio 2012

SONO 56 i giornalisti uccisi nei primi sette mesi di quest’anno. Professionisti e citizen journalist. Quasi trecento gli imprigionati se si somma chi scrive per mestiere e i cyberattivisti. La censura chiude la bocca di chi dissente anche così e non c’è nessun Effetto Streisand, quella dinamica per cui il tentativo di nascondere un’informazione ne causa la moltiplicazione in ogni luogo della rete. Quando viene eliminata la voce dissidente, semplicemente quell’informazione scompare. E tutti diventiamo più poveri e più soli.

Lo stato della censura dell’informazione in rete viene fotografato ormai da qualche anno da diverse organizzazioni internazionali, Reporters senza frontiere, Amnesty International, Electronic Frontier Foundation, e i dati che riportano sono scoraggianti. La censura è ancora il mezzo attraverso cui i regimi controllano i propri cittadini trattandoli come sudditi o, peggio, come un fastidio di cui liberarsi al più presto. Per questo è stata istituita la giornata mondiale contro la Cyber-censura, il 12 marzo 1. Continua a leggere La Repubblica: Di cyber-censura si può morire. Colpite le voci libere nel mondo

= La FSFE vuole proteggere meglio le licenze di Software Libero dalla bancarotta =

= La FSFE vuole proteggere meglio le licenze di Software Libero dalla
bancarotta =

[Read online: http://fsfe.org/news/2012/news-20120730-01.it.html ]

Quando le aziende o gli autori che rilasciano licenze di Software Libero
fanno bancarotta, c’è un rischio che le licenze di Software Libero da
loro rilasciate affrontino delle problematiche legali in alcune
giurisdizioni. La FSFE sta cercando di impedire che ciò avvenga in
Germania. L’Istituzione esperta in materia ifrOSS, assistita dalla FSFE,
suggerisce al Ministro della Giustizia tedesco di includere una clausola
specificatamente riferita al Software Libero nel Codice Fallimentare
tedesco. Continua a leggere = La FSFE vuole proteggere meglio le licenze di Software Libero dalla bancarotta =

La Repubblica: Tante funzioni e troppi referenti. Quanti rischi per l’agenzia digitale

Tante funzioni e troppi referenti
Quanti rischi per l’agenzia digitale

L’agenda digitale arriva in Parlamento, anche se la nomina del direttore per la struttura che deve metterla in pratica è lontana. Un emendamento al Decreto Sviluppo evita profili di incostituzionalità per la nascitura struttura ma non risolve il problema del coordinamento con le altre stutture preposte alla digitalizzazione e all’innovazione del paese di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 30 luglio 2012

L’OSSATURA per l’Italia digitale è pronta. Con l’approvazione delle Disposizioni per l’agenda digitale avvenuta giovedì scorso in Commissione Trasporti alla Camera, il governo ha ottenuto una sponda parlamentare per il decreto Digitalia che dovrà recepire molte delle disposizioni dell’agenda digitale europea. Queste disposizioni dovranno essere implementate dalla nascitura Agenzia per l’Italia digitale che però ha più di un problema, a cominiciare dalla scelta del suo direttore. L’Agenzia per l’italia digitale è infatti diventata una realtà col Decreto Sviluppo che ha avuto la fiducia della Camera la scorsa settimana, ma con un emendamento a questo decreto la nomina del direttore generale dell’Agenzia è slittata da 30 a 60 giorni. Doveva essere fatta per il 27 luglio.

I motivi di questo slittamento sono due e collegati fra di loro: l’enorme quantità di funzioni che sta accentrando l’Agenzia che ingloba strutture preesistenti, e l’interessamento di ben quattro ministeri alla nomina che dovrà però essere fatta dal Presidente del consiglio sulla base di una short list fornita da una società di cacciatori di teste.
Continua a leggere La Repubblica: Tante funzioni e troppi referenti. Quanti rischi per l’agenzia digitale

La Repubblica: Mappa dell’informatica pubblica in Italia

Mappa dell’informatica pubblica in Italia
di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 30 luglio 2012

IL DECRETO sviluppo istituisce l’Agenzia per l’Italia Digitale 1, struttura alla quale è attribuita la funzione di realizzare gli obiettivi dell’agenda digitale italiana. L’agenda digitale è un progetto che, sulla base della strategia definita nel 2010 dalla Commissione europea, si propone di migliorare la trasparenza, la responsabilità e l’efficienza del settore pubblico, perseguendo gli obiettivi di incentivare l’utilizzo delle tecnologie digitali nei processi amministrativi, rendere liberamente disponibili i dati delle pubbliche amministrazioni, promuovere lo sviluppo delle infrastrutture di comunicazione per il superamento del divario digitale, nonché la diffusione delle piattaforme tecnologiche per l’evoluzione delle città verso la filosofia “smart”.

Per raggiungere gli obiettivi si dispone di un insieme di strumenti in capo a diversi enti e strutture e per questo all’Agenzia sono state assegnate, con relativo trasferimento di fondi e risorse, le funzioni in precedenza attribuite dall’ordinamento rispettivamente al “Dipartimento per la digitalizzazione della pubblica amministrazione e l’innovazione tecnologica” della Presidenza del Consiglio dei ministri (DDI), all’Agenzia per la diffusione delle tecnologie dell’innovazione e a DigitPA. Continua a leggere La Repubblica: Mappa dell’informatica pubblica in Italia

La Repubblica: Agenda digitale italiana, primo sì ma per l’agenzia rinvio a settembre

Agenda digitale italiana, primo sì
ma per l’agenzia rinvio a settembre

Ok in commissione alla Camera ma slitta la nomina della personalità che avrà il compito di implementarla. La scelta in mano ai cacciatori di teste. Intanto di delineano i provvedimenti: misure per le start up innovative, abbassamento dell’Iva sui prodotti editoriali digitali, rottmazione dei pc e semplificazione della macchina amministrativa spianano la strada al decreto Digitalia che si aspetta da mesi di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 26 luglio 2012

Ma l’agenda digitale si farà o non si farà? Certo che si farà, e con un sostegno parlamentare con pochi precedenti. Oggi la Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera ha infatti approvato il testo di legge per l’agenda digitale italiana: 120 milioni per le start-up innovative, sviluppo delle infrastrutture, rottamazione dei Pc per le famiglie svantaggiate e digitalizzazione accellerata della Pubblica Amministrazione. Il testo unificato delle proposte di legge Gentiloni-Rao (PD-UDC) e Palmieri (PDL) contenente le “Disposizioni per lo sviluppo dei servizi elettronici e digitali” offre un importante canovaccio all’azione di governo e di fatto andrà a costituire l’ossatura del decreto più volte rinviato noto con il nome Digitalia.
Continua a leggere La Repubblica: Agenda digitale italiana, primo sì ma per l’agenzia rinvio a settembre

Appello: Reddito minimo garantito: aderisci, sostieni, diffondi, firma!

Reddito minimo garantito: aderisci, sostieni, diffondi, firma!
www.redditogarantito.it

Una serie di associazioni, movimenti, realtà sociali, comitati sta lanciando una campagna per la proposta di una legge di iniziativa popolare sul reddito minimo garantito in Italia che avrà come termine dicembre 2012.

E’ arrivato il momento, non più rinviabile, affinché una proposta di legge sul reddito minimo garantito venga inserita nell’agenda politica di questo paese. I numeri che ogni giorno vengono presenti dagli enti di statistica e di ricerca racconta di un paese sull’orlo del disastro sociale, un defalut sociale che sta dimostrando con sempre maggiore chiarezza la necessità di una nuova politica redistributiva e l’importanza, cosi come definito in molti testi e risoluzioni europee, della misura del reddito minimo garantito. E’ necessario definire, prima di tutto per il riconoscimento della dignità umana, una base economica sotto la quale nessuno deve più stare! Il reddito minimo garantito non è più rinviabile! Continua a leggere Appello: Reddito minimo garantito: aderisci, sostieni, diffondi, firma!

La Repubblica: No al trattato anticontraffazione Acta affossato dal parlamento europeo

No al trattato anticontraffazione Acta
affossato dal parlamento europeo

Con una maggioranza schiacciante il Parlamento Europeo rigetta l’accordo anticontraffazione. Una vittoria della società civile e dei parlamentari di Strasburgo che può preludere a un ripensamento globale di brevetti e copyright di ARTURO DI CORINTO per Repubblica del 4 luglio 2012

ROMA – Una maggioranza schiacciante: 478 voti contrari, 156 astenuti e 39 favorevoli. Con questi numeri il Parlamento Europeo ha messo la parola fine all’accordo anticontraffazione – Acta. Una vittoria importante per la società civile che in un soprassalto di protagonismo è riuscita a vincere le resistenze delle molti lobby in campo ed ha ritrovato una linea d’azione comune con i propri rappresentanti a Strasburgo. In tempi di antipolitica non è cosa da poco.
Continua a leggere La Repubblica: No al trattato anticontraffazione Acta affossato dal parlamento europeo

La Repubblica: Acta, ultimo atto a Strasburgo l’accordo ha fatto il pieno di no


Acta, ultimo atto a Strasburgo
l’accordo ha fatto il pieno di no

Mercoledì si vota all’Ue sull’intesa anticontraffazione estesa al copyright digitale. Dopo le proteste, la società civile chiede un ultimo sforzo per rigettarne l’adozione da parte del Parlamento Europeo telefonando ai propri rappresentanti a Strasburgo con un tool realizzato ad hoc di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 2 luglio 2012

ROMA – Succederà attorno a mezzogiorno. Dopo anni di discussioni, proteste di piazza, trucchi, sgambetti e pesanti azioni di lobbying, mercoledì 4 luglio il Parlamento europeo voterà su Acta, l’accordo anticontraffazione. Stavolta é il voto decisivo. E’ assai probabile che Acta venga rigettato grazie al lavoro di convincimento fatto dalle associazioni per le libertà e i diritti digitali, gli internet provider, medici, ricercatori e Ong, sulle cinque commissioni che se ne sono occupate a livello europeo, nessuna delle quali si è espressa a favore dell’accordo. Sulla decisione finale pesa infatti la decisione della commissione per il Commercio interno (INTA) che si è dichiaratamente espressa contro Acta. Lo stesso vale per le altre commissioni e in particolare per quella sulle Libertà civili. E tutto questo nonostante – o forse proprio a causa di – molti tentativi della lobby pro-copyright di influenzare il comportamento degli onorevoli europei come denunciato da Edri 1.
Continua a leggere La Repubblica: Acta, ultimo atto a Strasburgo l’accordo ha fatto il pieno di no

= FSFE Newsletter – Luglio 2012 =

= FSFE Newsletter – Luglio 2012 =

[Leggi online]

== “Secure Boot”: Chi controllerà il tuo prossimo computer? ==

Lo scopo della FSFE è quello di assicurarsi che i proprietari dei
sistemi informatici detangano sempre il completo controllo degli stessi.
Questo principio fondamentale è stato recentemente messo in
discussione. Per mantenere una crescita sostenuta nello sviluppo e
nell’uso del software, la disponibilità estesa di macchine d’impiego
generale è fondamentale. Questo mese, la FSFE ha pubblicato un’analisi
su “Secure Boot”[1].
Continua a leggere = FSFE Newsletter – Luglio 2012 =