FSF: = AVM viola la licenza del kernel Linux =

= AVM viola la licenza del kernel Linux =

[Read online: http://fsfe.org/news/2011/news-20110620-01.it.html ]

== Il kernel Linux al centro della battaglia per il controllo dei
dispositivi embedded ==

Berlino, 20 Giugno – Domani 21 Giugno presso la Corte Distrettuale di
Berlino si svolgerà la prima udienza di una causa legale che potrebbe
avere enormi conseguenze globali sul modo in cui il software viene
sviluppato e distribuito. Gli avversari nella causa sono AVM
Computersysteme Vertriebs GmbH (AVM), produttore e distributore di
router DSL, e Cybits AG (Cybits), produttore di software di filtraggio
per bambini. Entrambe le aziende usano il kernel Linux, che è
distribuito con licenza GNU GPL versione 2, una licenza di Software
Libero che permette a chiunque di usare, studiare, condividere e
migliorare il software. Continua a leggere FSF: = AVM viola la licenza del kernel Linux =

L’Espresso: Attenti, il Web non è un alibi

logo_espressoAttenti, il Web non è un alibi
di Arturo Di Corinto
per L’Espresso del 17 giugno 2011

Dopo i referendum è un luogo comune dire che ‘ha vinto la rete’. Ma gli spettatori del Tg1 sono dieci volte tanto rispetto a quelli si informano sui social network. E il rischio è che Internet diventi una scusa per non affrontare il conflitto di interessi

Siamo in molti a voler credere che il web abbia vinto sulla tv offrendosi come medium privilegiato per l’informazione legata alle amministrative e ai referendum, ma non ne abbiamo le prove.

E cercarle non è irrilevante per due motivi opposti eppure complementari. Il primo è che il conflitto d’interessi che coinvolge il Presidente del consiglio e il suo entourage non è acqua passata, e quindi dobbiamo continuare a occuparci della qualità e del pluralismo dell’informazione radiotelevisiva. Il secondo motivo è che se crediamo nel potenziale democratico della rete è ora di smettere di farci il tiro al bersaglio con leggi e leggine che puntano a imbrigliarla e a consegnarla al mercato.

Il rapporto fra Internet e informazione è un rapporto complesso. Nell’ultima indagine sull’evoluzione dell’informazione online in Italia realizzata da Human Highway e commissionata da Liquida, emerge che la fonte d’informazione primaria per gli italiani rimangono i media tradizionali.

Per il 58 per cento dei 25 milioni di italiani che usano Internet almeno una volta alla settimana, la tv, le radio e i quotidiani restano la prima fonte d’informazione. Motori di ricerca e siti di attualità soddisfano questa esigenza per il 26 per cento dei fruitori d’informazione onl ine, mentre l’8 per cento si affida al passaparola e solo il 5 per cento usa i social network come Facebook e Twitter. Ripetiamolo: il cinque per cento di metà della popolazione italiana, quindi circa mezzo milione di persone, pari a un decimo degli spettatori medi che fanno ogni sera il Tg1 o del Tg5. Continua a leggere L’Espresso: Attenti, il Web non è un alibi

Articolo 21 – Osservatorio TG: Archiviati i referendum i Tg riprendono a raccontare “storie”, cominciando dal fisco

Archiviati i referendum i Tg riprendono a raccontare “storie”, cominciando dal fisco

Il Commento di Arturo Di Corinto, esperto di web e autore de “I nemici della rete”
(Intervista di Alberto Baldazzi per Articolo 21Osservatorio TG)

Arturo Di Corinto, come esperto teorico del web, di internet e di tutte le sue diverse manifestazioni, qual è la sua opinione su questa querelle sul rapporto tra informazione Tv e rete, relazionata ai risultati dei ballottaggi e, soprattutto, quelli dei referendum? Chi ha ragione? Continua a leggere Articolo 21 – Osservatorio TG: Archiviati i referendum i Tg riprendono a raccontare “storie”, cominciando dal fisco

Felici e sfrutatti. Capitalismo digitale ed eclissi del lavoro Di Carlo Formenti

felici_sfruttati
Mercoledì 22 giugno alle ore 21.30 un incontro conviviale per fare quattro chiacchiere sull’ultimo libro di Carlo Formenti: “Felici e sfruttati. Capitalismo digitale ed eclissi del lavoro”, (EGEA editore, 2011), presso il caffè libreria Flexi di Roma, in via Clementina 9.
Partecipano Arturo Di Corinto, Gennaro Migliore, Benedetto Vecchi, Vincenzo Vita e tutti quelli che vorranno aggregarsi. Si discuterà, ci si confronterà, se necessario si litigherà e soprattutto si proverà a ragionare di progetti comuni per cambiare le cose. Il tutto senza trascurare la possibilità di bere assieme un buon bicchiere di vino per schiarirci le idee. Chi ha avesse già letto il libro sa di cosa tratta, per gli altri ricordo che parleremo: 1) dei modi in cui il capitalismo digitale riesce ad appropriarsi del lavoro gratuito di milioni di prosumer e a spacciare queste inedite forme di sfruttamento per il migliore dei mondi possibili; 2) di come organizzarci per lottare contro questo disegno.

Il sole 24 ore Nòva. Anche Luca De Biase cede il posto

Dopo Riccardo Luna, il bravo direttore di Wired Italia sostituito da Carlo Antonelli di GQ, anche Luca De Biase del bellissimo Nòva 24 Ore, lascia. Luca lascia il posto a Fernanda Roggero che dovrà interpretare il nuovo assetto editoriale di cui il neodirettore del Sole Roberto Napoletano sarà garante.
Ne avevo parlato con Luca sabato mattina proprio perchè un importante amico di Telecom Italia mi aveva spaventato dicendomi “chiudono Nòva”. In un’ora di conversazione però Luca mi aveva rincuorato sul futuro dell’inserto tecnologico del giornale e mi ero messo il cuore in pace. Adesso però che le decisioni sono state prese, confesso che un po’ preoccupato lo sono. Più dispiaciuto che preoccupato perchè anche se un giornale si fa in tanti, è indubbio che Luca fosse la “guida spirituale” di Nòva. E so che l’inserto non sarà più lo stesso.
Non voglio fare il cospirazionista e come giornalista so che gli avvicendamenti sono “cosa normale” ma visto che scrivo di Internet e tecnologie da 15 anni (ho incominciato col mitico Franco Carlini al Manifesto prima di farlo per Repubblica e L’Unità) una cosa la voglio dire, Luca è stato il migliore direttore che ho avuto.

Qui c’è la lettera con cui Luca prende congedo da Nòva ma non dal suo importante lavoro.

Convegno: Il Copyright nell’era digitale

berlinguer
“La cultura corre. Sul Web – Garantire i diritti degli autori e lavorare per un più largo accesso ai contenuti della rete. Il dibattito e le proposte dall’Europa”

L’inziativa, curata dall’Europarlamentare del PD Luigi Berlinguer, si terrà il prossimo 30 giugno – dalle 14 alle 18.30 presso la Sala delle Bandiere, via IV Novembre 149 Roma – , e sarà articolata in due tavole rotonde con i rispettivi titoli “Il copyright nell’era digitale” e “Come allargare la torta. Un più largo accesso alla cultura e ai contenuti della rete”.

Alla prima interverranno Stefano Rodotà (Prof. Emerito Università La sapienza), Vincenzo Vita (Senatore PD), Margot Froehlinger (Commissione Europea, direttore DG Marcato Interno), Gaetano Blandini (Direttore Generale SIAE), Nicola D’Angelo (commissario AGCOM), Ben White (British Library), Arturo Di Corinto (giornalista e saggista), Eugenio Prosperetti (avvocato, docente Università La Sapienza), Raffaele Barberio (Direttore Key4Biz).

Alla seconda tavola rotonda parteciperanno Paolo Gentiloni, (Deputato PD) Enzo Mazza (presidente FIMI e SCF), Silvia Costa (europarlamentare PD), Diego Bianchi (blogger, alias “Zoro”), Marco Pievani (Altroconsumo), Marco Pancini (Google Belgium), Innocenzo Genna (consulente ICT, Euroispa, Council Officer), Rosa Macello (Associazione Italiana Biblioteche), Rodolfo Cattani (Unione Italiana Ciechi), Luca De Biase (Direttore Nova/Il Sole 24 Ore).

= FSFE Newsletter – Giugno 2011 =

= FSFE Newsletter – Giugno 2011 =

[Read online: http://fsfe.org/news/nl/nl-201106.it.html ]

== La domanda da 899 milioni: Microsoft, La Commissione Europea, e il
Software Libero ==

Cosa faresti con un monopolista, che usa la sua posizione dominante in
una area specifica per creare monopoli anche nelle altre aree? La
Commissione Europea ha deciso nel 2004 che Microsoft deve fornire ai
concorrenti le informazioni necessarie per connettere un server
workgroup con computer su cui gira Microsoft Windows. Dal momento che il
maggiore competitore del server workgroup di Microsoft è il progetto di
Software Libero Samba, la Commissione ha messo in chiaro che Microsoft
deve rilasciare le informazioni di interoperabilità in una maniera che
sia compatibile con le licenze di Software Libero come la GNU GPL. La
decisione presa dalla Commissione nel 2004 non ha richiesto a Microsoft
di pubblicare informazioni innovative, ma ha chiesto semplici
informazioni di come i computer Microsoft comunicano l’un l’altro.
Continua a leggere = FSFE Newsletter – Giugno 2011 =

Accademia Reale Olandese: New Media and italian politics

journalistiekArturo Di Corinto speech
Italië als voorland? Media en politiek anno 2011

Masterclass journalistiek, 31 mei-8 juni 2011
Inhoud
Een masterclass op het Koninklijk Nederlands Instituut te Rome voor MA studenten aan Nederlandse universiteiten over de verhouding tussen media en politiek in hedendaags Italië.

• Historische en thematische inleidende colleges
• Nederlandse correspondenten in Italië vertellen over hun ervaringen
• Excursies op locatie
• Rondetafel debat met Italiaanse en buitenlandse experts

Ingangseis
De masterclass staat open voor MA studenten van relevante opleidingen (journalistiek, communicatiewetenschappen, politicologie) aan de UvA, VU, UL, UU, RU en RUG.

Aanmelding en kosten
Gegadigden kunnen zich voor 1 april 2011 aanmelden middels een motivatiebrief, op grond waarvan ze worden geselecteerd. Er zijn geen kosten verbonden aan de masterclass, en het KNIR verzorgt onderdak voor de studenten.
Info en aanmeldingen: a.weststeijn@knir.it

= FSFE in Samba case: Microsoft’s defiance backfired =

= FSFE in Samba case: Microsoft’s defiance backfired =

[Read online: http://fsfe.org/news/2011/news-20110525-01.it.html ]

Luxembourg, May 25 – FSFE played a key role at a Microsoft hearing
before the European Union’s General Court on Tuesday, helping explain
the intricacies of Free Software servers.

The hearing was called to consider Microsoft’s challenge to a EUR 899
million fine imposed by the European Commission in 2008. Microsoft had
failed to carry out remedies imposed for its violation of EU antitrust
law. A ruling is expected for later in the year.

Microsoft was required to provide interoperability information that
would enable others to hook up to its products so they could compete
with its workgroup servers. Key among those was the Samba team, which is
the only surviving competitor in the workgroup server market. Only after
a European Union court acted in 2007 to uphold nearly all of the
Commission’s 2004 decision did Microsoft finally meet the Commission’s
requirement to comply. Continua a leggere = FSFE in Samba case: Microsoft’s defiance backfired =

Corriere delle comunicazioni: Il ritmo dell’innovazione

logo_corriere_comunicazioni
Il ritmo dell’innovazione
Arturo Di Corinto
per il Corriere delle comunicazioni

Il 24 e 25 maggio si terrà a Parigi il “G8 di Internet”, iniziativa voluta dal presidente francese Sarkozy “per promuovere l’economia digitale”. Anche l’Italia partecipa con una sua delegazione e gli sherpa digitali sono a lavoro da circa un mese per portare in quella sede la posizione dell’Italia. Allora forse è utile fare una riflessione sulle questioni che lì verranno affrontate.
Cominciamo col delimitare il campo di ragionamento. Il ritmo accellerato dell’ innovazione tecnologica sta ridisegnando i mercati intervenendo potentemente sia sul versante della domanda che su quello dell’offerta di beni, merci e servizi. La smaterializzazione e la dislocazione geografica e atemporale di molte attività e prodotti ha favorito processi di disintermediazione obbligando i produttori tradizionali a modificare i propri modelli di business. In aggiunta, i consumatori non sono più tali e ad inverare le precognizioni di Alvin Toffler e Marshall McLuan sono diventati prosumer. E allora? Non lo sapevamo? Certo. Ma questo scenario ha delle implicazioni profonde per l’economia – che nel frattempo si è globalizzata e finanziarizzata all’estremo proprio grazie alle tecnologie di comunicazione – e per l’industria, obbligata a investire nei processi mediati dalla tecnologia ed a creare nuovi asset basati sulla gestione oculata dei diritti di proprietà intellettuale piuttosto che sulla produzione di oggetti fisici. Continua a leggere Corriere delle comunicazioni: Il ritmo dell’innovazione

Radio città del Capo: Libertà e sfruttamento in Rete

logo_rcdcLibertà e sfruttamento in Rete
puntata di pigreco party andata in onda il 24.05.2011 su Radio città del capo – radio metropolitana
In studio: marco boscolo giulia rocco

24.05.2011 by marco boscolo

Due recenti libri si occupano della Rete in modo diverso, ma complementare. Il primo è stato scritto da Arturo Di Corinto, giornalista e studioso della materia, e Alessandro Giglioli. Il titolo dice già molto: “I nemici della Rete” (BUR). Chi ostacola lo sviluppo del web in Italia? Per quali motivi? Il rischio è che il nostro paese si ritrovi a dover rincorrere ancora una volta. Il secondo libro si intitola “Felici e sfruttati. Capitalismo digitale ed eclissi del lavoro” (Egea editore) e il suo autore, Carlo Formenti, si concentra sulle utopie che hanno percorso il mondo del web fin dalla sua nascita. Idee come la fine del lavoro o l’etica del dono che hanno permesso ad alcuni di trarre profitto dal valore creato (gratuitamente) da altri.

CRITICAL MASS INTERPLANETARIA 2011

:::::COMUNICATO STAMPA

CRITICAL MASS INTERPLANETARIA 2011. Ottava edizione
“Unisciti allo sciame di ciclisti in-festanti”!

Torna anche quest’anno la Ciemmona, la grande Critical Mass, che vedrà pedalare sulle strade di Roma migliaia di ciclisti provenienti da tutto il mondo.
Tre gli appuntamenti: venerdì 27 maggio, ore 18, al Colosseo per la Critical Mass; sabato 28 maggio, ore 16 a Parco Schuster (San Paolo), da dove partirà la Ciemmona, e domenica 29 maggio ore 12 al Parco di Traiano per la scampagnata finale. Continua a leggere CRITICAL MASS INTERPLANETARIA 2011

Loop: Rete, rivolta e democrazia

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Democrazia e rete
Il ruolo del web nelle rivoluzioni maghrebine, tra dinamiche locali e influenze esterne
Arturo Di Corinto per Loop n.13 di maggio 2011

Da Pericle in poi le forme della comunicazione si sono intrecciate costantemente con le forme della democrazia ed è forse per questo che con l’avvento della comunicazione di massa abbiamo creduto che ogni nuovo mezzo di comunicazione potesse prefigurare una nuova alba della democrazia. Basta ricordare come sono stati salutati la comparsa della radio prima, del cinema e della televisione dopo. Ma sappiamo come è andata a finire: prima l’uso propagandistico e goebbelsiano di questi mezzi, poi le concentrazioni e le fusioni editoriali che hanno creato conglomerati mediatici a guardia di ciò era utile comunicare alle masse e come, infine l’occupazione dello spazio mediatico da parte di tycoon candidati a ricoprire le più alte cariche dello stato dalla Thailandia all’Italia passando per il Messico. Continua a leggere Loop: Rete, rivolta e democrazia

Punto-Informatico: LPM, l’Internazionale delle Visioni

logo PILPM, l’Internazionale delle Visioni
di A. Di Corinto – per Punto Informatico
Arte e tecnologia, in tutte le sfaccettature del connubio. Quattro giorni di sinestesie nel corso del Live Performers Meeting, a Roma

Roma – E’ stato detto e ripetuto: la rivoluzione digitale ha cambiato per sempre i concetti di autore, opera e creatività. Software potenti e nuovi linguaggi visuali nelle mani di tanti virtuosi del computer (e della consolle), consentono di mettere in forma idee e talenti come mai era successo prima. Nonostante le accuse di pirateria l’attitudine al remix delle giovani generazioni sta producendo una nuova cultura del do it yourself che usa codici software, immagini e megaschermi per comunicare visioni, sensazioni e immaginari. Un assaggio appetitoso di questa cultura visuale transnazionale ci viene dall’evento annuale del Live Performers Meeting, incontro decennale dei patiti del campionamento visivo che non si limitano però a mostrare il proprio virtuosismo, ma lo condividono sia a livello tecnico che teorico.

Quest’anno i quattro giorni tradizionali del meeting, fatti di performance audiovideo, vjing, workshop, seminari e product showcase si terrà al Cinema Aquila di Roma, uno spazio culturale dedicato al cinema e alle arti visive. La call for partecipation ha registrato uno score di 484 presenze ed è già un risultato. Continua a leggere Punto-Informatico: LPM, l’Internazionale delle Visioni

Punto-Informatico: Voi siete qui, la rivoluzione della trasparenza

logo PIVoi siete qui, la rivoluzione della trasparenza
di A. Di Corinto per Punto Informatico
– Sul web il sogno di ogni elettore: sapere chi lo rappresenta meglio. Strumenti aperti, liberi e gratuiti per aprire la politica alla partecipazione

Le elezioni amministrative sono alle porte e come al solito abbondano le risse in tv, le bugie da comizio elettorale, le promesse che non saranno mai mantenute. Però adesso il web e la trasparenza che si porta appresso potrebbero fare la differenza tra un politico imbroglione e un serio rappresentante dei cittadini. In fondo se Internet è la più grande agorà pubblica della storia perché non usare internet per confrontare sul web i programmi dei politici? E perchè non usarla per monitorare l’attuazione del programma di governo dei candidati? Non è un’idea nuova ma l’associazione Openpolis ha escogitato un sistema per farlo bene, velocemente e con l’ausilio di una grafica a prova di incapace: si chiama Voi siete qui Continua a leggere Punto-Informatico: Voi siete qui, la rivoluzione della trasparenza

L’Espresso: Il web per Ai Weiwei libero

logo_espressoIl web per Ai Weiwei libero
di Arturo Di Corinto
per L’Espresso del (12 maggio 2011)

Dal 3 aprile il grande artista dissidente cinese è stato arrestato e non si più nulla di lui. In tutto il mondo si moltiplicano le iniziative in suo favore. E anche l’Italia sta facendo la sua parte, grazie a Internet. Ecco come far sentire la propria voce

Ai Wei Wei è un artista cinese. Uno che crede nell’arte come comunicazione. Ai Wei Wei é l’artista che ha portato alla Tate Modern di Londra gli zainetti degli scolari uccisi dal terremoto del Sichuan nel 2008. E’ anche l’artista che ha disegnato il famoso stadio a nido di rondine per le Olimpiadi del suo paese, la Cina. Ai Wei Wei è scomparso.
Arrestato il 3 aprile dalle autorità, da allora di lui non si ha più traccia. Per questo le istituzioni museali di mezzo mondo hanno lanciato un appello e una petizione per conoscere dove si trovi ora e quale sia il suo stato di salute. L’appello è stato ripreso e rilanciato dall’associazione Pulitzer, un’associazione italiana che si occupa di libertà d’espressione, quella libertà che il governo cinese non concede né a uno dei suoi figli più noti né a quanti, sconosciuti, si battono da anni nel paese dei mandarini per i diritti dei lavoratori, delle donne, dei contadini. Il governo cinese, forte del suo gigantismo economico ha finora ignorato gli appelli da tutto il mondo a una società più aperta, ma forse non potrà controllare ancora a lungo le voci dissidenti che nel paese si levano da ogni dove e che viaggiano sempre di più sul web.
La Cina di Hu Jintao è uno dei maggiori nemici di Internet secondo tutte le classifiche internazionali, da quella di Reporters sans frontiers ad Amnesty International fino a quella della Freedom House. Il suo pugno di ferro contro ogni cybercritica ha raggiunto l’apice con gli attacchi informatici a Google – che hanno indotto la compagnia americana a ritirarsi progressivamente dal suo lucroso mercato – ma ha dei brutti precedenti nelle delazioni di Yahoo! – che alle autorità ha consegnato il nome di un giornalista colpevole di aver parlato della rivolta di Tien An Men in una email privata – , e con la chiusura di migliaia di blog non allineati. Negli ultimi mesi l’apparato poliziesco cinese ha represso duramente ogni tentativo di libera manifestazione del pensiero sia nel cyberspazio che nelle strade, soprattutto dopo le insurrezioni africane guidate dal web e di cui temono un remake a casa propria. Per questo hanno irrigidito le misure di controllo sulla rete, secondo la dottrina del Peking consensus, una miscela di azioni repressive e filtri tecnologici che puntano a una sola cosa: silenziare ogni voce critica nel terreno “libero” di Internet. Ma il “Peking consensus” stavolta potrebbe non bastare. Ai Wei Wei è troppo noto e troppo amato per bloccare il buzzword che in rete e fuori lo circonda.
Il suo nome in questo momento sta facendo il giro della rete italiana grazie all’associazione Pulitzer che ha indirizzato l’appello per la sua liberazione, primo firmatario Umberto Eco, al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il presidente italiano è molto sensibile al tema della libertà d’informazione ma siamo certi che l’incorraggiamento di migliaia di firme inviate sul sito dell’associazione Pulitzer, gli offrirà un argomento in più per sollevare il velo di omertà che anche in Italia circonda la vicenda.

www.associazionepulitzer.it
www.freeaiweiwei.org
www.change.org

Giornalismo e Nuovi Media, la Notizia in rete

Giornalismo e Nuovi Media, la Notizia in rete
Il Giornalismo si adatta alla trasformazione del “fare informazione”attraverso i nuovi spazi d’espressione offerti dai network digitali


Giovedì 12 Maggio dalle 17:00 alle 20:00
Biblioteca Flaiano, via Monte Ruggero, 39, Roma
La partecipazione è gratuita.
Per info e prenotazioni:
Spazio Incontragiovani Flaiano 06 45460434 spazioflaiano@incontragiovani.it
Continua a leggere Giornalismo e Nuovi Media, la Notizia in rete

Caro candidato – Elezioni 2011: Vota per il Software Libero

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COMUNICATO STAMPA
http://www.softwarelibero.it/Caro_Candidato_2011

29 APRILE 2011

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Elezioni 2011: Vota per il Software Libero
http://carocandidato.it
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Continua a leggere Caro candidato – Elezioni 2011: Vota per il Software Libero

== Autorità garante per la concorrenza: il Software Libero protegge la concorrenza ==

gnu
= FSFE Newsletter – Maggio 2011 =

[Read online: http://fsfe.org/news/nl/nl-201105.it.html ]

== Autorità garante per la concorrenza: il Software Libero protegge la concorrenza ==

882 brevetti software, probabilmente legati a GNU/Linux, in mano a
persone che potrebbero usarli per fare pressione sulle aziende di
Software Libero e sugli sviluppatori? Forse nelle mani di Microsoft, che
per anni ha usato in modo nebuloso rivendicazioni di brevetto per
estorcere costi di licenza alle compagnie che utilizzano kernel Linux
nei loro prodotti. Questo mese l’autorità garante per la concorrenza
Tedesca e USA hanno approvato la vendita di tali brevetti al CPTN, un
consorzio costituito da Microsoft, Oracle, Apple, e EMC. Ma, salvo
brutte sorprese nella decisione dettagliata che deve ancora essere
pubblicata, abbiamo neutralizzato il pericolo per il Software Libero.
Continua a leggere == Autorità garante per la concorrenza: il Software Libero protegge la concorrenza ==

Repubblica: Il vertice G8 voluto da Sarkozy per riscrivere le regole del web

la-repubblica-it-logoIl vertice G8 voluto da Sarkozy
per riscrivere le regole del web

Il presidente francese lo ha lanciato. L’obiettivo è quello di favorire l’economia e la democrazia digitali, ma ci sono anche tanti rischi. Eccoli
Arturo Di Corinto per Repubblica.it

Sarkozy vuole un G8 dedicato ad Internet prima del vertice dei capi di Stato e di Governo (Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito, Russia e Stati Uniti ) che si terrà in Francia, a Deauville, il 26 e il 27 maggio. (1-2)
L’obiettivo dichiarato del summit è quello di favorire l’economia e la democrazia digitali, ma l’intenzione stride con la sua idea di “civilizzare Internet” regolamentandola in senso restrittivo “per correggerne gli eccessi e gli abusi che vengono dalla totale assenza di regole”. Fatto sta che nonostante la valanga di critiche ricevute e la sconfessione della dottrina dei three strikes da parte della Corte Costituzionale francese adesso il capo dell’Eliseo ci riprova, sostenuto dalle major della proprietà intellettuale e scippando di fatto il primato finora conquistato dall’Onu nel dibattito sulla governance di Internet. Continua a leggere Repubblica: Il vertice G8 voluto da Sarkozy per riscrivere le regole del web

I nemici della rete a Bologna per il ciclo “Reti in Trasformazione”

Mercoledì 11 Maggio
InfoFreeFlow & Dans la Rue presentano per il ciclo “Reti in Trasformazione”:
Alle 19 – Aperitivo
Alle 21 – Iniziativa
con Arturo Di Corinto – Co-Autore del libro I Nemici della Rete

La rete italiana, sia come infrastruttura che come spazio mediale, non brilla certo nel panorama mondiale per innovazione ed efficienza: tuttavia questo stato di dissesto non è che il prodotto di una catena di ottusità ed interessi,
che dalle paludate aule parlamentari ai salotti buoni della classe dirigente si propaga per avvolgere l’intero paese: proposte di legge corporative e liberticide come i disegni Levi, Barbareschi e Carlucci, recinzioni della proprietà intellettuale inique sostenute da imposizioni vessatorie come l’equo compenso SIAE, assenza di riconoscimento dell’infrastruttura di rete come bene comune da tutelare e sviluppare al pari di altre.

Arturo Di Corinto, mediattivista e ricercatore, e Alessandro Gilioli, giornalista d’inchiesta e blogger, tracciano l’affresco di un’Italia bloccata in un presente in cui arretratezza ed analfabetismo analogici e digitali si sovrappongono, alimentati da uomini di partito che (quando capaci di accedervi) usano i social network come clave, da politiche educative e dei servizi inadeguate alla conformazione della nostra società in rete e da posizioni di rendita che si vedono minacciate dalla possibile promessa di mobilità sociale dell’economia a rete. Un presente che tante piccole e grandi collettività stanno silenziosamente lavorando per abbattere.

Interverrà Arturo Di Corinto, coautore del libro edito da BUR, direttore Logos – Laboratorio per l’Open Source e l’e-Government del Cattid- Sapienza e collaboratore di Repubblica.

Emergency: Cittadino digitale

logo_emergencyLa diaspora africana e Internet
Arturo Di Corinto
per Emergency – il mensile, Maggio 2011

Le rivolte africane hanno portato alla ribalta il protagonismo delle giovani generazioni che grazie al web hanno individuato nuove modalità di azione politica. Discutere dell’operato del governo, criticarlo, fare proposte e chiedere sostegno a specifiche iniziative di protesta su Internet è però qualcosa che esisteva da tempo. Come appare da un bel documentario di Carolina Popolani è il caso dei blogger egiziani, che da diversi anni sono impegnati a raccontare e raccontarsi desideri, bisogni e voglia di futuro. Perseguitati a casa hanno creato reti transanazionali con altri blogger e attivisti in diversi paesi con gli africani della “diaspora” stimolando nuove forme di partecipazione e mobilitazione nello spazio pubblico online e offline. A dimostrazione di questo una ricerca del Forum Europeo sull’Immigrazione (fieri.it) trova che i giovani italiani di origine immigrata (e i nativi digitali) assumono sempre più un ruolo di netizens, ossia cittadini digitali che, esclusi dai canali tradizionali di partecipazione trovano nel web uno spazio pubblico, un luogo di cittadinanza e di partecipazione politica non convenzionale, da esercitare singolarmente o in forme associative. Se dalla sponda sud del Mediterraneo emerge la voglia di superare gli spazi angusti del proprio paese di residenza, dall’altra cova la voglia di riscatto di chi è coinvolto suo malgrado in un difficile processo di cittadinizzazione. Una simile contaminazione non poteva non produrre idee e rivendicazioni di libertà e dignità da un lato, di diritti e opportunità dall’altro. I network sociali hanno offerto un’occasione di “riscatto” anche agli immigrati di seconda generazione. Facebook e Youtube da soli non fanno la democrazia ma di certo hanno stimolato una consapevolezza politica i cui esiti futuri non sono per niente scontati.

Modena: Elogio del disordine digitale

monet-logoSabato 30 aprile 2011, alle ore 11, alla Biblioteca Delfini di Modena conversazione con Arturo Di Corinto su Elogio del disordine digitale

Arturo Di Corinto, saggista e giornalista, affronta il tema della società dell’informazione evidenziandone le opportunità e i limiti, nonchè le crescenti limitazioni che i centri di potere -anche in Italia- tentano di imporre alla libera circolazione delle informazioni sulla rete web
Sabato 30 aprile 2011, alle ore 11, alla Biblioteca Delfini di Modena conversazione con Arturo Di Corinto su Elogio del disordine digitale

Le informazioni pubblicate sulla rete web su qualsiasi argomento sono sempre più numerose e si presentano apparentemente in forma caotica, ben lontana dalla struttura organizzata tipica dei saperi scientifici e tecnici tradizionali. Tuttavia, questa situazione non rappresenta un limite ma un vantaggio per i navigatori, offrendo loro inedite opportunità di ricerca e di analisi capaci di generare nuovi punti di vista e nuove interpretazioni della realtà, inimmaginabili solo pochi anni fa. Ma l’enorme potenziale di libertà offerto dalla rete web spaventa i poteri politici e tende a sovvertire le regole dei mercati, suscitando tentazioni di controllo e di limitazione della libera circolazione delle informazioni sul web. Ad esse si contrappone un movimento diffuso di opposizione teso a conservare piena libertà all’informazione in rete, fino ad auspicare il riconoscimento della libertà di accesso alla rete stessa come un diritto fondamentale dell’individuo, da preservare attraverso uno specifico titolo da inserire nelle costituzioni nazionali.

Arturo Di Corinto
Giornalista, saggista, documentarista, esperto di innovazione tecnologica e comunicazione pubblica, dirige la Free Hardware Foundation ed è responsabile dei progetti open source del Centro per le Applicazioni della Televisione e delle Tecnologie per l’Innovazione Digitale dell’Università di Roma-La Sapienza. Ha pubblicato con Alessandro Gilioli I nemici della rete (BUR 2010).

Sabato 30 aprile 2011, ore 11.00
Biblioteca Delfini, sala conferenze
Corso Canalgrande 103, Modena
Info 059 2032940 – www.comune.modena.it/biblioteche

Se la musica è indipendente le netlabel vivono senza Siae

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Se la musica è indipendente le netlabel vivono senza Siae

Si autoproducono, sono slegate dai vincoli che regolano il mercato delle major e delle indies, distribuiscono le opere degli artisti sul web con Creative Commons o con chiavette usb. Viaggio nell’universo della musica online che vive e si sviluppa grazie ai circuiti alternativi

di ARTURO DI CORINTO per Repubblica.it del 6 aprile 2011

L’avevano detto in molti, l’ha confermato la Corte dei Conti degli Stati Uniti: “le stime sui danni della pirateria sono false”. Nuovi studi hanno dimostrato che gli artisti fanno soldi col file sharing e nel mondo si moltiplicano le iniziative di open music libraries. In Brasile, in seguito alla consultazione pubblica per la riforma della legge sul copyright si è fatta la proposta di rendere legale il filesharing non commerciale pagando un canone fisso come incentivo alla banda larga. E in Italia si prova a fare a meno degli intermediari tradizionali per produrre musica indipendente da scaricare e ascoltare online senza pagare.

Tutta la musica online dell’italianissima BuskerLabel (buskerlabel.it), è gratuita e legale perché pubblicata con licenze Creative Commons . Lo stesso vale per Sub Terra – netlabel nata nei boschi della Tuscia – che fa del copyleft la sua missione. Che vuol dire che un’etichetta è copyleft è facile immaginarlo: tutti i dischi prodotti e distribuiti sono rilasciati sotto licenze Creative Commons o similari che ne permettono il download gratuito e legale e ne incoraggiano la copia e la condivisione. A Subterra sono convinti che “la libera versione digitale disponibile in rete non toglie nulla al fascino del supporto fisico, che è possibile acquistare on-line e ricevere tramite spedizione.” Queste etichette si affidano spesso a una distribuzione dei propri lavori attraverso i circuiti alternativi come i centri sociali o i banchetti degli eventi e dei concerti dal vivo in cui distribuiscono musica e cataloghi usando le pen-drive (le “chiavette” usb). Ma fanno anche di più insieme ai loro autori. Con il progetto “Oscena. Musica altrove”, Hyaena Reading, ImagoSound e il Fronte popolare per la musica libera hanno creato un circuito di piccoli luoghi inusuali, osceni (cioè fuori scena), e altrove rispetto al consueto, nei quali è possibile suonare dal vivo. I luoghi possono essere case di città, ville private, casolari, librerie, gallerie d’arte, piccoli e grandi locali sensibili al concetto di open e copyleft, per aggiungere alle performance il valore della condivisione umana e culturale, offrendo una reale alternativa al tradizionale circuito musicale. Luoghi osceni insomma per concerti intesi come eventi molto intimi e informali. Continua a leggere Se la musica è indipendente le netlabel vivono senza Siae

== Un decennio di Libertà: FSFE compie 10 anni ==

= FSFE Newsletter – Aprile 2011 =

[Read online: http://fsfe.org/news/nl/nl-201104.it.html ]

== Un decennio di Libertà: FSFE compie 10 anni ==

Una stanza con un letto, una scrivania e un divano. Questa era la
situazione quando il sottoscritto (Matthias Kirschner) cominciò a
lavorare nel 2004 come stagista per la FSFE nel monolocale di Georg
Greve in Amburgo. La FSFE ha cominciato ad operare nel marzo del 2001[1]
come prima organizzazione associata alla FSF degli Stati Uniti. Da
allora abbiamo percorso una lunga strada[2] . Innanzitutto, i nostri
stagisti non sono più obbligati a seguire le lezioni di cucina di
Georg; ora, invece, hanno le proprie scrivanie e non devono più
lavorare sul divano… In secondo luogo, abbiamo la Fellowship che
favorisce la crescita di volontari e attività: Continua a leggere == Un decennio di Libertà: FSFE compie 10 anni ==

Matera: Forum degli studenti europei di giornalismo

fejsIl primo aprile si è aperto a a Matera l’incontro sulla libertà di stampa del del Forum degli studenti europei di giornalismo. Qui il Programma

Internet Democracy?
The role of the Internet in the revolts in the Maghreb region, and the dynamics at play between local and external influences?
Arturo Di Corinto ??
@ Fejs AC 2011

Since the times of Pericles, the forms of communication are constantly intertwined with the forms of democracy. It is perhaps for this reason that we have come to believe that any new medium, particularly with the penetration of modern mass communication, could herald a new dawn for our democracy. That was the case with the launch of telephone, radio, cinematography and finally television. But we know how that turned out: initially used by a bunch of pioneers, in some cases these media become a tool for Government propaganda and eventually large companies stepped in giving way to a typical merger and acquisition trend. The resulting conglomerates learned quickly how to control content and to communicate it to the masses to suit their own interests, while more and more the media space was being occupied by political figures just interested in gaining power, from Thailand to Italy to Mexico.
In recent years we witnessed the emergence of a novel and powerful communication tool – actually, broad a set of tools which we simply call the Internet. Once again, this new medium has deceived us in envisioning “a new era of Athenian democracy,” according to former USA vice-president Al Gore. Among its early theorists, the founders of the monthly Wired Magazine called up for “a democracy without professional intermediaries” based on a widespread use of distance technologies enabling an open and multidirectional communication. And in 1996 the Declaration of Independence of Cyberspace, drafted by John Perry Barlow (co-founder of the Electronic Frontier Foundation), sanctioned the vision of a totally “self-governing Internet” and the rebuttal to government of the Internet by any outside force, specifically the United States.

However, even in this case we could predict the outcome of this story. With the current professionalization of political communication, who has deep pockets is the winner on the Internet, can develop the best sites and pay viral agents to trigger the message chain that leads to the general consensus. Despite our initial hope that on the Internet every individual could communicate on equal terms, today this approach is far from the truth. Continua a leggere Matera: Forum degli studenti europei di giornalismo