Sondaggi falsi e finti regali, state attenti

Sondaggi falsi e finti regali, state attenti

Hacker’s Dictionary. L’azienda di cybersecurity Group-IB mette in guardia dalla prospettiva di facili guadagni come premio per la risposta a indagini di mercato di grandi marchi di telecomunicazioni, e-commerce e vendita al dettaglio

di ARTURO DI CORINTO per Il Manifesto del 23 Dicembre 2021

I truffatori non riposano mai, e lavorano soprattutto durante le festività quando siamo tutti più rilassati e con più tempo a disposizione. Tra i loro metodi il phishing, la tattica fraudolenta per fare incetta di dati personali impera, e le romance scam, le truffe romantiche che usano account fasulli su siti di incontri, la fanno da padrone.

Però, mentre su Facebook si moltiplicano le finte offerte di lavoro con richiesta di curriculum e conto bancario, su Instagram improbabili signorine turche che vivono in America offrono guadagni stratosferici per partecipare, dicono, ai profitti di aziende legittime investendo in cryptomonete. Ma c’è un’altra truffa che fa leva sulla prospettiva di facili guadagni: le indagini di mercato con un finto premio in denaro. I truffatori utilizzano infatti la tecnica dei sondaggi falsi e degli omaggi di marchi famosi per rubare i dati personali e di pagamento degli utenti, usando link personalizzati.

Il Manifesto: Come ti frego l’azienda via email

Come ti frego l’azienda via email

Hacker’s Dictionary. Si chiamano Business email compromise (Bec) e fanno più danni delle altalene della Borsa. Al pari delle truffe romantiche sfruttano la fiducia ingenua che abbiamo per gli altri

di ARTURO DI CORINTO per Il Manifesto del 29 Agosto 2019

Avete mai ricevuto una email con richiesta di bonifico immediato per un prodotto ordinato in rete, un affare da completare o per aiutare un amico rimasto senza soldi in Tanzania? Probabilmente sì e se non gli avete dato seguito avete fatto bene.

In genere queste richieste sono fasulle e rappresentano un tipo di truffa online che gli esperti chiamano Business Email Compromise (Bec) perché usano account email rubati ai legittimi proprietari.

Mentre in molti casi le truffe romantiche cominciano sul Messenger di Facebook, nelle truffe Bec i truffatori si presentano come il datore di lavoro, un collega, un amico, e chiedono alla vittima di inviare denaro tramite bonifico bancario. In altri casi imitando l’identità del possessore della mailbox compromessa per frodare l’azienda o i suoi dipendenti, clienti e partner. In molti casi, gli «scammer», i truffatori, concentrano i loro sforzi sui contabili o gli impiegati delle risorse umane. Continua a leggere Il Manifesto: Come ti frego l’azienda via email