AGI: Professione cyberdefender: la Cyberchallenge italiana è l’occasione di mettersi alla prova

Professione cyberdefender: la Cyberchallenge italiana è l’occasione di mettersi alla prova

Il Laboratorio Nazionale di Cybersecurity del CINI seleziona i migliori talenti informatici italiani fino al 20 gennaio in 18 università

di ARTURO DI CORINTO per AGI del 14 Gennaio 2018

Smontare e rimontare le cose. Metterci le mani dentro. Trasformarle secondo i propri desideri.

Questo è l’hacking, un modo irriverente e giocoso di misurarsi con la complessità delle macchine informatiche. Oggi, finalmente, maneggiare hardware e algoritmi, scoprire difetti nel codice e risolvere problemi matematici per proteggere le reti, bloccare un attacco informatico, ottimizzare un software con un hack, si può fare alla luce del sole.

Dopo molti anni in cui pessime narrazioni e troppi pregiudizi hanno portato tanti giovani hacker a coltivare il proprio talento da soli, incompresi, di nascosto, CyberchallengeIT, consente ai più giovani di uscire dal bozzolo e trasformarsi in hacker impegnati a proteggere quello che conta veramente: la pace, la democrazia, il benessere di tutti. Possibile? Forse sì, se scegliamo la strada giusta.

Questo almeno è l’obbiettivo che si prefigge il Laboratorio Nazionale di Cybersecurity del CINI con la Cyberchallenge, un progetto accademico di addestramento gratuito dei giovani talenti informatici italiani fra i 16 e i 23 anni. Le iscrizioni per partecipare, fino al 20 gennaio, serviranno a selezionare i più meritevoli in un percorso che culminerà nella gara finale e nelle premiazioni del 28 giugno 2019. Il progetto punta a sviluppare nei partecipanti le competenze necessarie ad affrontare le sfide che un cyberspace sempre più affollato impone per garantire la sicurezza di tutti. Continua a leggere AGI: Professione cyberdefender: la Cyberchallenge italiana è l’occasione di mettersi alla prova

StartupItalia: 10 appuntamenti della comunità cyber italiana

10 appuntamenti della comunità cyber italiana

NIS, Gdpr, infrastrutture critiche e supply chain: ecco l’Italia che si prepara al rischio informatico

di ARTURO DI CORINTO per StartupItalia del 4 Giugno 2018

Sta succedendo qualcosa. Le aziende e le istituzioni hanno incominciato a prendere sul serio il rischio cyber. Mentre non si contano più i rapporti aziendali sullo stato della cybersecurity in Italia aumentano esponenzialmente i momenti d’incontro fra le comunità che a vario titolo si occupano di threat intelligence, tecniche di mitigazione del rischio e sviluppo di strumenti di contrasto avanzati al cybercrime.

I motivi di questo fermento vanno con molta probabilità ricercati nel recepimento il 16 maggio della Direttiva Nis – Network and Information Security, che punta ad armonizzare la difesa cibernetica dei singoli stati europei favorendo una cultura della prevenzione del rischio; vanno ricercati nell’entrata in vigore del regolamento UE sulla protezione dei dati personali, il GDPR; e ancora prima vanno individuati nel cosiddetto decreto Gentiloni del 2017 e nel Piano nazionale cyber. Il piano, fra le altre cose, ha affidato un ruolo di rilievo al ministero dello Sviluppo economico per la certificazione nazionale dell’affidabilità della componentistica ICT destinata alle infrastrutture critiche e strategiche che sono sempre più di frequente bersaglio di attacchi di elevata sofisticazione. Continua a leggere StartupItalia: 10 appuntamenti della comunità cyber italiana

Il Manifesto: Cyberchallenge, l’addestramento gratuito per i giovani hacker

Nel 2020 avremo 3 milioni di posti di lavoro vacanti nel settore della sicurezza informatica e «abbiamo bisogno di creare da zero una nuova generazione di professionisti della sicurezza in grado di sopperire alle esigenze di questo settore sia nel pubblico che nel privato».

A dirlo non è il solito politico a caccia di voti durante la campagna elettorale ma il professore Roberto Baldoni, direttore del Centro di Cyber Intelligence dell’Università Sapienza (Cini), da poco nominato ai vertici del Dipartimento delle Informazioni per la sicurezza della Presidenza del consiglio come vicedirettore generale con delega alla cybersecurity. Continua a leggere Il Manifesto: Cyberchallenge, l’addestramento gratuito per i giovani hacker