Caro candidato – Elezioni 2011: Vota per il Software Libero

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COMUNICATO STAMPA
http://www.softwarelibero.it/Caro_Candidato_2011

29 APRILE 2011

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Elezioni 2011: Vota per il Software Libero
http://carocandidato.it
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== Autorità garante per la concorrenza: il Software Libero protegge la concorrenza ==

gnu
= FSFE Newsletter – Maggio 2011 =

[Read online: http://fsfe.org/news/nl/nl-201105.it.html ]

== Autorità garante per la concorrenza: il Software Libero protegge la concorrenza ==

882 brevetti software, probabilmente legati a GNU/Linux, in mano a
persone che potrebbero usarli per fare pressione sulle aziende di
Software Libero e sugli sviluppatori? Forse nelle mani di Microsoft, che
per anni ha usato in modo nebuloso rivendicazioni di brevetto per
estorcere costi di licenza alle compagnie che utilizzano kernel Linux
nei loro prodotti. Questo mese l’autorità garante per la concorrenza
Tedesca e USA hanno approvato la vendita di tali brevetti al CPTN, un
consorzio costituito da Microsoft, Oracle, Apple, e EMC. Ma, salvo
brutte sorprese nella decisione dettagliata che deve ancora essere
pubblicata, abbiamo neutralizzato il pericolo per il Software Libero.
Continua a leggere == Autorità garante per la concorrenza: il Software Libero protegge la concorrenza ==

Repubblica: Il vertice G8 voluto da Sarkozy per riscrivere le regole del web

la-repubblica-it-logoIl vertice G8 voluto da Sarkozy
per riscrivere le regole del web

Il presidente francese lo ha lanciato. L’obiettivo è quello di favorire l’economia e la democrazia digitali, ma ci sono anche tanti rischi. Eccoli
Arturo Di Corinto per Repubblica.it

Sarkozy vuole un G8 dedicato ad Internet prima del vertice dei capi di Stato e di Governo (Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito, Russia e Stati Uniti ) che si terrà in Francia, a Deauville, il 26 e il 27 maggio. (1-2)
L’obiettivo dichiarato del summit è quello di favorire l’economia e la democrazia digitali, ma l’intenzione stride con la sua idea di “civilizzare Internet” regolamentandola in senso restrittivo “per correggerne gli eccessi e gli abusi che vengono dalla totale assenza di regole”. Fatto sta che nonostante la valanga di critiche ricevute e la sconfessione della dottrina dei three strikes da parte della Corte Costituzionale francese adesso il capo dell’Eliseo ci riprova, sostenuto dalle major della proprietà intellettuale e scippando di fatto il primato finora conquistato dall’Onu nel dibattito sulla governance di Internet. Continua a leggere Repubblica: Il vertice G8 voluto da Sarkozy per riscrivere le regole del web

I nemici della rete a Bologna per il ciclo “Reti in Trasformazione”

Mercoledì 11 Maggio
InfoFreeFlow & Dans la Rue presentano per il ciclo “Reti in Trasformazione”:
Alle 19 – Aperitivo
Alle 21 – Iniziativa
con Arturo Di Corinto – Co-Autore del libro I Nemici della Rete

La rete italiana, sia come infrastruttura che come spazio mediale, non brilla certo nel panorama mondiale per innovazione ed efficienza: tuttavia questo stato di dissesto non è che il prodotto di una catena di ottusità ed interessi,
che dalle paludate aule parlamentari ai salotti buoni della classe dirigente si propaga per avvolgere l’intero paese: proposte di legge corporative e liberticide come i disegni Levi, Barbareschi e Carlucci, recinzioni della proprietà intellettuale inique sostenute da imposizioni vessatorie come l’equo compenso SIAE, assenza di riconoscimento dell’infrastruttura di rete come bene comune da tutelare e sviluppare al pari di altre.

Arturo Di Corinto, mediattivista e ricercatore, e Alessandro Gilioli, giornalista d’inchiesta e blogger, tracciano l’affresco di un’Italia bloccata in un presente in cui arretratezza ed analfabetismo analogici e digitali si sovrappongono, alimentati da uomini di partito che (quando capaci di accedervi) usano i social network come clave, da politiche educative e dei servizi inadeguate alla conformazione della nostra società in rete e da posizioni di rendita che si vedono minacciate dalla possibile promessa di mobilità sociale dell’economia a rete. Un presente che tante piccole e grandi collettività stanno silenziosamente lavorando per abbattere.

Interverrà Arturo Di Corinto, coautore del libro edito da BUR, direttore Logos – Laboratorio per l’Open Source e l’e-Government del Cattid- Sapienza e collaboratore di Repubblica.

Emergency – il mensile, dal 6 aprile

Milano 04-04-2011
Emergency, il mensile che nasce dall’esperienza di Peace Reporter, verrà presentato in conferenza stampa al teatro smeraldo a Milano lunedì 4 aprile (allego locandina). La nuova rivista ha come compagni di viaggio e collaboratori illustri come Tabucchi, Camilleri, Michele Serra e altri meno illustri come Arturo Di Corinto http://www.e-ilmensile.it/compagni-di-viaggio

Emergency: Il declino del copyright

logo_emergencyUn diritto d’autore per tutti?
Arturo Di Corinto
per Emergency – il mensile, aprile 2011

L’impalcatura a difesa del diritto d’autore non regge più. Il motivo è questo: le stesse tecnologie che consentono alle industrie di trovare nuovi talenti (i social network), l’ubiquità di una rete che consente di vendere file commerciali anche dove i negozi non ci sono, la digitalizzazione delle opere che permette di ridurne i costi di duplicazione e distribuzione, sono tutti fattori che consentono di scambiarsi in rete ciò che è digitale anche aggirando le leggi. C’è un’intera industria del falso che prospera su questo business e sono tanti, giovani e meno giovani, attratti da ciò che si può ottenere senza pagare, un po’ per necessità un po’ per ideologia. Per questo motivo con la delibera AgCom 668 del 2010 in Italia si è pensato di trovare una soluzione al dilemma chiudendo d’autorità i siti web segnalati per presunta violazione del copyright, disattendendo però sia la Costituzione che il diritto comunitario che lo permettono solo dietro disposizione della magistratura e con l’intervento del Ministero dell’Interno. L’iniziativa ha trovato la fiera opposizione dei consumatori e dei provider che hanno lanciato l’iniziativa sitononraggiungibile.it per denunciare la logica e l’impianto di una proposta troppo simile a una legge presentata nel settembre 2010 al Congresso americano. Forse non ci voleva Wikileaks per dimostrarci che major e governo americano brigano da tempo per influenzare il quadro regolatorio italiano ed europeo, bastava fare due più due. In attesa che l’industria individui nuovi modelli di business capaci di garantire i ritorni necessari a pagare il lavoro degli addetti del settore, le major potrebbero però valutare l’adozione di licenze flessibili come le creative commons e una ripartizione dei proventi della connettività con gli operatori di telecomunicazione. Oppure abbassare i prezzi.

Serata McLuhan all’Auditorium Parco della Musica

mcluhanLibri come. Festa del Libro e della Lettura
Sabato 2 aprile 2011
Ore 21 Officina 1

Michele Mezza, Sono le news, bellezza, Donzelli; Arturo di Corinto e Alessandro Gilioli, I nemici della rete, Rizzoli. Con Derrick De Kerckhove e Alberto Abruzzese Continua a leggere Serata McLuhan all’Auditorium Parco della Musica

Open licensing & Creative Commons: soluzione o dannazione per l’industria editoriale in crisi?

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Open licensing & Creative Commons: soluzione o dannazione per l’industria editoriale in crisi?
mercoledi 13 aprile al Festival del Giornalismo di Perugia, Sala Lippi – Unicredit

Mentre l’Italia è fra i primi cinque Paesi al mondo per numero di opere creative rilasciate sotto CC online, l’industria tradizionale pare non volersene accorgere. Oltre a creare più traffico online, consentire al pubblico di ripubblicare un articolo (obbligando comunque a citare fonte e sito di provenienza) significa dare nuova vita al contenuto originario
e innescare discussioni con ovvio ritorno di immagine. Eppure, soprattutto nell’ambito giornalistico ed editoriale, tali licenze non vengono considerate come risorse a lunga scadenza, utili per contribuire a superare l’attuale crisi economica. Trattasi di semplice pigrizia mentale, mancanza di strategie o o anacronistico attaccamento al diritto d’autore in senso iper-restrittivo? E quali gli strumenti migliori, nell’odierna era digitale, per garantire la diffusione della cultura e la tutela degli autori stessi?

– Simone Aliprandi (Copyleft-Italia)
– Giovanni Boccia Artieri Università di Urbino Carlo Bo
– Manlio Mallia (Siae)
– Vanni Santoni (Scrittura Industriale Collettiva)
Modera: Arturo di Corinto, giornalista e scrittore, autore del libro I Nemici della Rete

Dove c’è Barilla c’è…. amianto!

Dove c’è Barilla c’è…. amianto!

Sabato 11 Dicembre 2010 18:40 Helene Benedetti

E’ più facile e veloce bonificare uno stabilimento di
9,58 ettari pieno di amianto o tappare la bocca ad un giornalista scomodo corrompendo Aruba per
fargli chiudere il sito?

Per la Barilla evidentemente la seconda ipotesi è stata più conveniente. Forse pensavano che
tappando la bocca ad un giornalista non ci sarebbe mai stata una cassa di risonanza… e qui si
sbagliavano di grosso perché adesso metteremo in moto la macchina del fango.

La nota holding Barilla, produttrice di deliziose merendine, pasta, fette biscottate, snack, pani
morbidi, sfoglie e merende varie, ha uno stabilimento a San Nicola di Melfi, in Basilicata. Lo
stabilimento è pieno di amianto, ha il tetto fatto di eternit nonostante la legge 257 del 27 marzo
1992 che obbliga alla bonifica. Continua a leggere Dove c’è Barilla c’è…. amianto!

= FSFE Newsletter – Marzo 2011 =

= FSFE Newsletter – Marzo 2011 =

[Read online: http://fsfe.org/news/nl/nl-201103.it.html ]

== Rivoluzione fallita: Facebook non disponibile in Egitto ==

“Il 27 Gennaio Facebook è stato spento in Egitto. Per il momento questo questo ha fermato la protesta. I media ritengono che questo è dovuto
all’influenza della nipote di Mubarak che è la ragazza di Mark Zuckerberg.” Ovviamente questo non è vero. Ma con il software che è
controllato da una azienda, qualcosa di simile può succedere. Cosa potrebbe succedere se la proprietaria del social network fosse stata una
azienda Egiziana? Questa azienda avrebbe potuto resistere alla pressione dello stato? Continua a leggere = FSFE Newsletter – Marzo 2011 =

“Error 404: page not found” web-manuale della ribellione

la-repubblica-it-logoCENSURA
Error 404: page not found”
web-manuale della ribellione

Di Arturo DI Corinto per La Repubblica
del 23 febbraio 2011
La rete come moltiplicatore di idee e di rivendicazioni. E i regimi dittatoriali la spengono per zittire la voce delle proteste. Che strumenti hanno per farlo e come ci riescono. Ma gli oppositori sanno come aggirare i divieti di ARTURO DI CORINTO

Nessuno può negare che Internet abbia svolto un ruolo importante nelle insurrezioni che hanno portato alla fuga di Ben Alì prima e di Mubarak e (forse) Gheddafi dopo. La rete si è infatti offerta prima come piattaforma di denuncia della corruzione e della rabbia popolare e poi come strumento di organizzazione e coordinamento delle azioni di protesta, moltiplicandone la forza. Ma non è cominciato tutto da lì. Anche se le proteste erano state preparate dal sotterraneo lavorio di blogger e attivisti che hanno spesso pagato col carcere e la tortura la loro denuncia del regime, bisognava aspettare la rivolta del pane per capire fino a che punto aveva scavato il malcontento.
Le proteste in Tunisia sono scoppiate dopo che un venditore ambulante si è dato fuoco per protestare contro le continue angherie della polizia. Solo dopo è partita una mobilitazione generale in cui quello che accadeva nelle strade veniva comunicato al mondo via Internet e poi rimbalzato da radio e tv indipendenti per essere ripreso e sparato su Twitter, Facebook, Youtube, ed altri social media producendo un effetto di emulazione nei paesi vicini.
Quando i regimi si sono accorti della potenza moltiplicatrice della rete, hanno provato a bloccarla, riuscendovi, anche se solo per poco. Ma come è possibile fermare la rete delle reti se il mito delle sue origini parla di un dispositivo di comunicazione capace di resistere a una guerra nucleare?
Continua a leggere “Error 404: page not found” web-manuale della ribellione

I nemici della rete alla FNSI: parlano i giornalisti

testata
I nemici della rete alla FNSI: parlano i giornalisti
Arturo Di Corinto
per Articolo 21
16 febbraio 2011

Lo sviluppo della rete in Italia è frenato da un esplosivo mix di sottocultura e interessi. Troppo facile prendersela col Ministro Romani per non aver dato le gambe al piano di infrastrutturazione per 1 miliardo e 400 mila euro che portava il suo nome, ma di certo è difficile aspettarsi dal governo capitanato da un tycoon della televisione un grande piano digitale di rilancio del paese che passi attraverso Internet e le potenzialità della società civile che l’affolla.
Oggi si torna a parlare di legge bavaglio nonostante le smentite del premier. Una legge apertamente osteggiata dalla rete anche perchè prevedendo l’obbligo di rettifica per i siti amatoriali – pena una multa salata – avrebbe minato alle fondamenta il meccanismo di produzione dal basso di news in un ecosistema dell’informazione di cui anche i blog personali oggi fanno parte a pieno titolo. Molti vi avevano visto un interesse specifico dei potenti di silenziare un’opposizione sociale che si esprime anche attraverso Internet.
Ma da questo punto di vista ancora più grave appare la delibera con cui l’AgCom, a dispetto del decreto Romani del marzo scorso, si attribuisce la facoltà di inibire entro cinque giorni l’accesso a siti segnalati per un’ipotetica violazione del copyright. La delibera non definisce i soggetti titolati a fare la segnalazione, non introduce alcun criterio di valutazione del merito della segnalazione, salta a piè pari le prerogative assegnate dalla Costituzione a magistratura e polizia. Come non pensare che ci sia dietro un’intenzione di “deterrenza” nei confronti di chi fa libera informazione? Chi ci garantisce che il dispositivo oggi in consultazione fino a marzo non sarà usato in maniera arbitraria contro le voci critiche verso governo, imprese, lobby d’interesse?
Ma c’è di più. Dall’analisi dei cablogrammi di Wikileaks emerge che da almeno cinque anni gli Stati Uniti premono per influenzare il quadro regolatorio delle telecomunicazioni e della proprietà intellettuale in Italia e in Europa. Il pacchetto Telecom, i negoziati Acta (Accordo Anti Contraffazione), ne sono un esempio a livello europeo, mentre gli incontri fra l’ex ambasciatore Ronald Spogli e i funzionari del Ministero degli esteri dicono quanto l’Italia tenesse a fare bella figura con il potente alleato adottando pratiche draconiane di enforcement dei diritti d’autore.
In questo contesto ciò che stupisce è la straordinaria somiglianza fra la delibera AgCom (668/2010 del dicembre 2010) e la proposta americana “S.3804 – Combating Online Infringement and Counterfeits Act”. Stessa logica, stessi provvedimenti: black list dei provider, spegnimento dei DNS, blocco degli utenti, nessuna indagine di merito verso i presunti responsabili delle violazioni. Con una importante differenza: nella legge americana si presume che l’Avvocato Generale dello Stato mostri a una corte le prove di tale attività criminosa, mentre in Italia no.
Per questo nel Belpaese una coalizione di associazioni ha attivato la campagna “sitononraggiungibile.it” per chiedere una moratoria sui futuri effetti della delibera, affinchè il Parlamento possa legiferare in materia.
Da questi soli esempi, “I nemici della rete” sono tanti. E non è difficile trovarli. Sono coloro che dalla disintermediazione portata da Internet vedono terremotate le proprie rendite di posizione. Fra questi ci sono anche i giornali e i giornalisti. E’ tempo di parlarne approfonditamente per capire che la rete è un grande alleato nello sforzo della ricerca della verità e che rappresenta una grande opportunità per rinnovare una professione – nata in un’altra epoca e in un contesto sociale oggi profondamente mutato – che con essa non compete più solo in termini di velocità.

Il libro I nemici della rete di Arturo Di Corinto e Alessandro Gilioli, edito da Rizzoli, verrà presentato alla Federazione Nazionale della stampa Italiana in Corso Vittorio Emanuele II, 349, Roma lunedì 21 febbraio alle ore 16:30

Internet in Cassazione

INTERNET, LIBERTÀ E DIRITTI: A PARTIRE DAL CASO WIKILEAKS
di Arturo Di Corinto
per ARCI
15 febbraio 2011

Internet non è mai stata anarchica. Al contrario la sua origine e il suo sviluppo rappresentano un grande esempio di organizzazione e coordinamento. Fra ricercatori, imprese, hacker, università e governi. E’ vero piuttosto che ha sempre risentito dell’impostazione libertaria e comunitaria dei singoli e dei gruppi che hanno lavorato alla definizione delle sue regole di funzionamento e che esprimeva una cultura fondata sulla libera manifestazione del pensiero, coerente con le leggi e la cultura del luogo geografico dove si è inizialmente sviluppata, gli Stati Uniti. Un approccio che però non è quello di molti stati autoritari o in via di democratizzazione come dimostra la censura operante in molti paesi.
Internet non nasce come arma militare. Al contrario la sua origine e sviluppo rimandano alla felice intuizione del presidente americano Eisenhower di dotare i centri di ricerca militari e accademici, pubblici e privati, di una infrastuttura flessibile in grado di connetterli per meglio allocare le risorse finanziarie e condividere quelle scientifiche. E’ vero piuttosto che Internet è diventata luogo e strumento di conflitti, sia sociali che militari, luogo di rivendicazione di diritti negati e teatro di operazioni di guerra cibernetica, la cyberwar, come gli attacchi all’Estonia hanno dimostrato. Continua a leggere Internet in Cassazione

= Dichiara il tuo amore per il Software Libero! =

(Aiutaci a raggiungere più persone nella loro lingua madre. Unisciti al
team italiano di traduttori http://fsfe.org/contribute/translators/.)

= Dichiara il tuo amore per il Software Libero! =

[Leggi online
: http://fsfe.org/news/2011/news-20110214-01.it.html ]

Perché non rendere questo 14 Febbraio un giorno di San Valentino molto
speciale? A San Valentino, la FSFE chiede agli utenti di Software Libero
ovunque di mostrare il loro amore per il Software Libero[1] . E’
l’occasione perfetta per mostrare il nostro amore per il Software Libero e
la possibilità di usare i computer in libertà. Continua a leggere = Dichiara il tuo amore per il Software Libero! =

Alpine Ski Seminar on Information Systems

ALPIS carisolo_small
ALPIS’11″ALP_IS, le ALPI mostrano il pathos nei Sistemi Informativi”.
Il Seminario Alpine sui Sistemi Informativi promuove lo studio sociale dei sistemi informativi nella regione mediterranea e l’emergenza di una identità europea/mediterranea per la comunità scientifica degli studiosi di Sistemi Informativi.
IL TEMA DI QUEST’ANNO:
Le tematiche concernenti Internet e le nuove tecnologie digitali sono sempre meno settoriali. Si può dire che la rete consenta un punto di vista generale sulla attività umana. Socialità, economia, apprendimento, ambiente, politica sono solo alcune fra le dimensioni dell’agire umano modificate dalla rete. Come costruire una nuova agenda politica a partire dal punto di vista della rete?

= European Patent: FSFE urges European Parliament to wait for legal advice =

(Aiutaci a raggiungere più persone nella loro lingua madre. Unisciti al
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= European Patent: FSFE urges European Parliament to wait for legal advice =

[Permanent URL: http://fsfe.org/news/2011/news-20110209-01.it.html ]

Free Software Foundation Europe is asking the Members of the European
Parliament to wait for legal advice before voting on a unitary patent for
Europe. While a proposal is on the Parliament’s agenda for the coming
week, a legal opinion by the European Court of Justice is expected later
this month. Continua a leggere = European Patent: FSFE urges European Parliament to wait for legal advice =

= Libertà di leggere, libertà di scrivere: Celebrando il Document Freedom Day 2011 =

(Aiutaci a raggiungere più persone nella loro lingua madre. Unisciti al
team italiano di traduttori http://fsfe.org/contribute/translators/.)

= Libertà di leggere, libertà di scrivere: Celebrando il Document Freedom Day 2011 =

[Permanent URL: http://fsfe.org/news/2011/news-20110202-01.it.html ]
Continua a leggere = Libertà di leggere, libertà di scrivere: Celebrando il Document Freedom Day 2011 =

I nemici della rete: il libro

nemici“I nemici della rete” – di Arturo Di Corinto e Alessandro Gilioli. Prefazione Stefano Rodotà

Formato: Tascabile
Pagine: 285
Lingua: Italiano
Editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
Anno di pubblicazione 2010
Codice EAN: 9788817042758
Generi: Informatica, Internet e Web, Musica e spettacolo, radio & TV, Politica e società, Giornalismo e Editoria

La rete è la moderna frontiera della libertà e della democrazia. Luogo che apre canali di condivisione e scambio, internet è un diritto irrinunciabile, e la sua tutela l’unità di misura di un Paese civile. Nella corsa al digitale, però, l’Italia è il fanalino di coda dell’Occidente e il ritardo accumulato rischia di condannare i nostri figli a crescere in un Paese del terzo mondo.
Ma qual è il freno che ci tiene inchiodati al passato? A chi giova l’ostinazione all’arretratezza che risulta evidente nei rapporti tra potere e web?
In un’inchiesta accurata e coraggiosa Arturo Di Corinto e Alessandro Gilioli svelano il lato oscuro di una catena di ottusità e interessi: leggi che sono al limite della censura, una burocrazia che è un pachiderma mangiasoldi, un’opposizione politica maldestra che nasconde la difesa di lobby intoccabili, fondi destinati all’innovazione che restano congelati nelle casse dello Stato, l’astio di una certa casta di giornalisti che vede tremare una tradizione di privilegi.
Ma in un’Italia in affanno, gli autori raccontano anche le storie dei pochi illuminati che hanno visto nel web una risorsa, non soltanto per le proprie tasche, indicando così la strada perché il futuro non resti per noi soltanto un’ipotesi.

ALESSANDRO GILIOLI è giornalista de “L’espresso”e tiene il blog “Piovono rane”. Ha scritto, tra gli altri, Forza Italia: la storia, gli uomini, i misteri e, con Renato Gilioli, Cattivi capi, cattivi colleghi e Stress Economy. Per BUR Futuropassato ha pubblicato Premiata macelleria delle Indie (2007).

ARTURO DI CORINTO ha fatto ricerca e insegnato presso la Stanford University e la Sapienza di Roma. Consulente per la Presidenza del Consiglio dei ministri e l’Onu, scrive per “Il Sole 24 Ore”. È autore di numerosi saggi, come Hacktivism (2002). Il suo sito è www.dicorinto.it.

La recensione di Vittorio Zambardino

La recensione di ZeusNews

Segnalazione de L’Espresso

L’articolo su Il Fatto Quotidiano

L’articolo di Ilpost

Intervista a Zapping, Radio 1 Rai

Intervista Sky TG 24

Intervista a Wired

Intervista a RaiNews24

Segnalazione da il Fatto

Recensione: Il Giardino del Mago

http://www.omat360.it/

La recensione di Il Giornale

La Gazzetta del Mezzogiorno: Intervista a Arturo DI Corinto su I Nemici della Rete

Segnalazione dello European journalism observatory

L’Indro

= FSFE welcomes revised European Interoperability Framework =

= FSFE welcomes revised European Interoperability Framework =

[permanent URL: www.fsfe.org/news/2010/news-20101216-01.en.html]

The European Commission today published its long-awaited revision of
the European Interoperability Framework [1]. This document aims at
promoting interoperability in the European public sector. The document
is the result of a prolonged and hard-fought process. Free Software
Foundation Europe accompanied this process and offered input to the
European Commission at various stages [2]. Continua a leggere = FSFE welcomes revised European Interoperability Framework =

Richard Stallman a Roma domenica 19 dicembre

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Richard Stallman a Roma domenica 19 dicembre

Domenica 19 dicembre Richard Stallman, fondatore del movimento per il Software Libero, terrà un incontro dal tema “Software Libero: implicazioni etiche e sociali”. L’appuntamento è alle ore 17 al CSOA La Strada in Via Passino 24, Roma.
Il Dott. Stallman illustrerà la storia del Software Libero dalla sua nascita a oggi, con particolare riferimento alle implicazioni etiche, politiche e sociali di questo tipo di programmi informatici e all’importanza del suo utilizzo in ambito educativo e della Pubblica Amministrazione. L’evento, organizzato da vari gruppi italiani coinvolti nella diffusione del Software Libero e dello sviluppo sociale, vuole essere portatore di una concezione aperta verso il sociale e non settariamente tecnica.
Lo scopo è creare uno spazio di dibattito pubblico, anche alla luce delle controversie sollevate recentemente riguardo un Protocollo d’intesa siglato dalla regione Puglia con Microsoft. Dalle ore 15 sono in programma interventi da parte di diversi gruppi locali, studenti, docenti, ricercatori, giuristi. Sono stati invitati rappresentanti politici.
La partecipazione non richiede conoscenze di informatica e il discorso del Dott.Stallman sarà assistito da traduzione simultanea all’italiano.
L’ingresso è gratuito e aperto a tutti. Per ulteriori informazioni: info@rms.hipatia.net

Sequestro server Autistici/Inventati

« Ven 3 dicembre a Campi Bisenzio K100
Norwegian crackdown: fatti e note a margine

Il collettivo Autistici/Inventati e l’Associazione Investici che lo rappresenta per questioni legali e burocratiche sono un gruppo di persone dedite al mantenimento e allo sviluppo di servizi di comunicazione elettronica per singoli, associazioni, gruppi informali e movimenti e hanno tra i loro obiettivi principali la difesa della libertà di espressione e della privacy.
La vicenda di cui stiamo scrivendo ha inizio tra il 9 dicembre 2008 e il 30 marzo 2009 ad Avezzano. Una querela dà vita a un’indagine, nella quale si sostiene che Gianluca Jannone, leader del gruppo neofascista “Casa Pound”, e Ercole Marchionni, fondatore di “Casa Pound Avezzano”, hanno subito atti intimidatori e diffamatori. Nello specifico vengono contestate una scritta su un muro, della vernice rossa su un campanello e alcuni scritti apparsi su abruzzo.indymedia.org e orsa.noblogs.org, nei quali si chiede di non consentire l’uso di spazi pubblici a gruppi dichiaratamente neofascisti. Continua a leggere Sequestro server Autistici/Inventati

Interne è più grande di quello che credi

logo peace reporter

Internet è più grande di quello che credi
Arturo Di Corinto
per Peace Reporter Dicembre 2010

Qualcuno si illude che il mondo finisca con Facebook perchè è lì che si trovano i nostri amici. Altri pensano che con Google si trovi tutto quello che serve, per una tesina o per un viaggio. Altri ancora sono certi che youtube sia sufficiente a sfamarci di video e che su Flickr ci siano le foto più belle del mondo. Ma non è vero. A contendersi l’attenzione dei cibernauti con Facebook gareggiano Orkut, FourSquare e altri social network. Google è forte nei paesi di lingua anglosassone ma non esiste più in Cina nella versione in lingua cinese ed è stato sostituito da Baidu. In Italia Bing, il motore di ricerca di Microsoft gli fa una discreta e tenace concorrenza. Con Youtube gareggiano Tumblr e altri siti, anche più ricchi, affidabili e con meno vincoli. Mentre Flickr di certo non serve la fotografia di amanti e professionisti del genere che invece hanno tantissimi siti privati dove mostrano le proprie opere. Già ma come si fa a trovarli? Continua a leggere Interne è più grande di quello che credi

L’IGF Italia a Roma

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Una rete di tutti, nessuno escluso: L’IGF Italia a Roma
Arturo DI Corinto
per Il Sole 24 OreNòva del 25 novembre 2010
A che serve l’Internet Governance Forum? Rispondere è facile. La ripresa economica, la pace, lo sviluppo umano, hanno bisogno di Internet. E hanno bisogno di una Internet aperta, ubiqua e democratica. Internet, viceversa, ha bisogno di persone di buona volontà, competenti, e in grado di rappresentarne al meglio criticità e istanze d’uso di carattere territoriale, perchè, spesso lo dimentichiamo, Internet è una rete fatta di tante reti.
L’Onu ha affidato all’Igf il compito di discutere come armonizzare i livelli tecnico e infrastruturale, contenutistico e legale per favorire il suo sviluppo e utilizzo. Sarebbe banale dire che l’Igf italia deve fare in piccolo quello che fa l’Igf globale. Lo deve fare, certo, ma la rete non è la stessa in Italia e in Finlandia. In Italia si viaggia a una velocità media a 4,5 Mb, in Finlandia ai cittadini sono garantiti 100 Mb di connettività come diritto costituzionale. E’ vero però che le esigenze d’uso della rete in Italia sono diverse non solo a confronto con altri paesi, in Africa o Scandinavia, ma anche fra un distretto industriale e una comunità montana, una zona archeologica dove serve al monitoraggio del rischio idrogeologico, o un centro prenotazioni ospedaliero di un piccolo comune. In qualche caso basta l’Hyperlan, altrove è meglio il Wi-Max, in altri è necessario il fiber to the home (FTTH).
La via italiana al digitale, che è fatta di innovatori che hanno segnato la storia degli ultimi anni, Marchiori per l’algoritmo base di Google, Chiariglione per l’MP3, Faggin per il microprocessore, Arduino per l’hardware e Zucchetti per il software, è anche un insieme di attività economiche che vanno dalle innovazioni di processo e di prodotto dell’impresa a rete nella bassa padana alla soft economy del made in Italy venduto on line: hanno bisogni diversi. Continua a leggere L’IGF Italia a Roma

Hyaena Reading: blues legalmente masterizzabile in CC

In movimentoCover-smallFree Hardware Foundation
Comunicato Stampa
17 NOVEMBRE 2010

Hyaena Reading
In movimento” (2010, autoprodotto/Sub Terra)
Legalmente masterizzabile: licenza Creative Commons by-nc-sa 3.0 + Diffusion 1.0/2006

12 novembre 2010: esce “In movimento”, EP di esordio di Hyaena Reading, progetto musicale di non-musicisti affamati.
Hyaena Reading riporta alla mente il blues delle origini, così come le sperimentazioni rock degli anni ’70 e ’80, ricordando sempre le proprie radici nel cuore del bacino mediterraneo. Testi brevi e incisivi, chitarre essenziali e taglienti.
“In movimento”: le voci come immagini intrise di un’attesa continua scorrono come in un film in bianco e nero in questi solchi brevi e intensi come una poesia minimale. La musica è sospesa e incisiva, fatta di suoni e rumori spesso lontani, avvolta in un’aura di sogno. Quasi dimenticata.
Sedici minuti violenti, sporchi e vitali, messi nero su bianco in soli tre giorni.
Sedici minuti sufficienti per trovare vie di fuga da dove siamo finiti, senza rendercene conto. Il peggio è qui, ora.
Sedici minuti senza fronzoli, senza esercizi di stile.
Sedici minuti legalmente tutelati grazie al servizio di marcatura temporale Patamu, legalmente scaricabili e duplicabili grazie alle licenze Creative Commons.
Fatelo: non siete dei criminali.
“In movimento” è disponibile in free download sul sito di Sub Terra Label e sul portale internazionale Jamendo (e presto anche su Busker Label), e in vendita sotto forma di feticcio nel negozio on line Redshop (5 € + spedizione) e in pochi, selezionati punti vendita.
Per chi è a Roma, è già acquistabile presso Fiordiluna in via della Lungaretta, 96.

“In movimento” EP – powered by Sub Terra Label, Free Hardware Foundation Italia, FPML, Patamu.
On sale:
RedShop.it
FiorDiLuna.com

Free download:
Jamendo
Sub Terra
Info & homemade booking:
http://www.myspace.com/hyaenareading
hyaenareading (at) yahoo (dot) it
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* RIMANDATO! * LE PROPOSTE DEL PD PER UN’AGENDA DIGITALE ITALIANA

INCONTRO RIMANDATO A CAUSA DEL DIBATTITO SULLA LEGGE DI STABILITÀ
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Una traccia di discussione per il Forum Ict convocato per il 18 novembre 2010 alle ore 14.30 presso la Sala Conferenze del Partito Democratico, Via Sant’Andrea delle Fratte 16.

LE PROPOSTE DEL PD PER UN’AGENDA DIGITALE ITALIANA
(traccia per la discussione del Forum 18/11/2010)

L’accesso ai contenuti digitali e la diffusione della banda larga determinano nuove prospettive culturali e sociali per i consumatori e nuove opportunità di business e di lavoro. A livello comunitario, il mercato digitale viene definito come la “quinta libertà” e, come tale, il suo sviluppo viene considerato prioritario. L’Agenda Digitale del Commissario Kroes e del Palamento europeo indica traguardi importanti che l’Unione propone ai paesi membri e a tutti i cittadini europei.
L’Italia non può e non vuole rinunciare al futuro, ma procede troppo lentamente e rischia di finire in un vicolo cieco. A distanza di circa due anni dall’annuncio del primo Piano Caio non solo non sono stati ancora assegnati fondi pubblici necessari per un’opera di tale rilevanza, ma non si è ancora individuato un progetto di sviluppo chiaro che porti anche l’Italia al passo delle nazioni più avanzate.
Il quadro d’insieme è quello di un governo “televisivo” che nei confronti dei media diversi dalla tv alterna indifferenza, tagli e misure discriminatorie spesso segnate dal conflitto d’interessi. E che, in particolare verso Internet e la sua libertà, manifesta una certa ostilità e ricorrenti tentazioni di censura.
Di fronte alla linea di questo governo il Pd deve indicare la propria visione, promuovendo il confronto per varare finalmente un’Agenda digitale italiana.
Le nostre proposte si articolano attorno a quattro grandi obiettivi Continua a leggere * RIMANDATO! * LE PROPOSTE DEL PD PER UN’AGENDA DIGITALE ITALIANA

Contro la censura, l’importanza di essere anonimi

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Contro la censura, l’importanza di essere anonimi
Arturo Di Corinto
per Peace Reporter di Novembre 2010

Agli inizi di Internet andava di moda una battuta: “Su Internet nessuno sa che sei un cane”. Veniva usata per dire che in rete siamo tutti uguali e abbiamo lo stesso diritto di esprimerci. Ed era esattamente così che i suoi progettisti avevano immaginato la rete, un luogo di scambio paritario, grazie all’uso di tecnologie aperte e flessibili. La tecnologia adottata, il packet switching e il principio della net neutrality – secondo cui ogni bit è creato uguale e non può essere discriminato – ne garantivano la democrazia. Col tempo abbiamo appreso che questo approccio rivoluzionario non poteva andare bene per tutti e abbiamo scoperto l’insofferenza di tanti paesi nell’accettare un elementare principio di democrazia. Molti stati non tollerano la libertà che Internet promuove e rappresenta e questa intolleranza diventa molto spesso censura. Continua a leggere Contro la censura, l’importanza di essere anonimi