I siti colabrodo che alimentano la diffidenza dei cittadini
Hacker’s Dictionary. Sono 13 mila i siti della Pubblica Amministrazione con gravi problemi di sicurezza. 4361 sono invece i CMS non aggiornati. E’ ora di assumere tecnici ed esperti veri come sta facendo la Banca d’Italia
di ARTURO DI CORINTO per Il Manifesto del 24 Dicembre 2020
Secondo l’Agenzia per l’Italia Digitale, il 67% dei portali Istituzionali della Pubblica Amministrazione ha gravi problemi di sicurezza.
Questi problemi si traducono nel rischio che l’interazione tra il cittadino e la Pa cui si rivolge, possa essere «intercettata» da un malintenzionato capace di carpirne e manipolarne i dati. L’analisi evidenzia come soltanto il 9% della PA italiana utilizzi un canale «https» (Hypertext Transfer Protocol Secure) per proteggere l’integrità e la riservatezza dei dati scambiati tra i computer e i siti.
Vi accorgete se lo state usando quando compare un simpatico lucchetto accanto al nome del sito web che state visitando (fate la prova su ilmanifesto.it, ndr).
L’incursione avvenuta ai danni del CMS dell’azienda Isweb che si occupa di trasparenza e whistleblowing ha permesso agli hacktivisti di entrare in possesso di migliaia di dati relativi ai servizi web della Pubblica Amministrazione, del Ministero dell’Ambiente e dell’Istituto poligrafico Zecca dello Stato. Anche l’Agid è stata colpita
di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 16 Giugno 2020