Il Manifesto: Le credenze sono più pericolose degli hacker russi

Le credenze sono più pericolose degli hacker russi

Hacker’s dictionary. Bufale e chatbots, sono diventati il perno di campagne di disinformazione per influenzare gli orientamenti degli elettori e dei decisori pubblici. La fake society è già qui

di ARTURO DI CORINTO per Il Manifesto del 23 Agosto 2018

Tre giorni fa l’allarme di Microsoft attraverso il New York Times di un nuovo Russiagate in prossimità delle elezioni di Midterm negli Usa, poi la notizia delle espulsioni di profili fasulli da Facebook e Twitter: la minaccia alle democrazie occidentali sembra passare dal web. Continua a leggere Il Manifesto: Le credenze sono più pericolose degli hacker russi

Cybersecurity: Trump ha scelto Giuliani per combattere il crimine informatico ma è solo un contentino

Trump ha scelto Giuliani per combattere il crimine informatico ma è solo un contentino

La scelta di Giuliani appare come un segnale di interesse verso il mondo delle imprese di cui Giuliani è consulente, ma il task è mal definito e Giuliani non sarebbe competente, dicono i detrattori

Arturo Di Corinto per Cybersecurity del 14 gennaio 2017

Con lo stile che lo ha sempre distinto, ha detto che il cybercrime è come il cancro e che gli hacker sono come la Mafia. Rudolph Giuliani, ex sindaco di New York, è stato scelto da Donald Trump come consulente contro lo spionaggio informatico nel settore privato. Lo ha annunciato lo staff del presidente eletto degli Stati Uniti, il quale ha dichiarato di voler definire un progetto per la sicurezza informatica nazionale entro 90 giorni dall’inizio del suo mandato. Per farlo ha deciso anche di creare una sorta di task force che parli col mondo delle imprese e a guidarla sarà appunto Giuliani, scelto, dicono, per via delle sue competenze. Continua a leggere Cybersecurity: Trump ha scelto Giuliani per combattere il crimine informatico ma è solo un contentino

La Repubblica: Chiudere internet per terrorismo? E’ impossibile. Ecco perché

la-repubblica-it-logoChiudere internet per terrorismo? E’ impossibile. Ecco perché

“Chiudere il web per maggiore sicurezza”, un invito che ha più sostenitori del previsto, ma che non sanno come funziona la rete

di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 10 Dicembre 2015

“GLI USA dovrebbero considerare l’idea di chiudere Internet e i social media per arginare la diffusione degli estremisti online”. A dirlo è stato Donald Trump, candidato repubblicano nella corsa alla Casa Bianca. La boutade del ricco magnate è diventata virale in rete per le risposte di scherno che ha suscitato. Lui ha avuto il coraggio di dirlo, ma sono diversi i politici che lo pensano, tanto che nei giorni successivi agli attentati di Parigi più di un giornale ha evocato l’oscuramento di Internet in caso di attentati. Ammesso che si possa provare che i terroristi di Parigi abbiano organizzato gli attentati via Internet, pur vivendo nelle stesse case, nello stesso quartiere, nella stessa città, e ritrovandosi ogni giorno nel bar di proprietà dei fratelli Abdeslam, chiudere Internet non sarebbe la soluzione. Per tre motivi. Continua a leggere La Repubblica: Chiudere internet per terrorismo? E’ impossibile. Ecco perché