FHF: I prossimi appuntamenti

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19 settembre
La FHF partecipa all’assemblea nazionale di Wikimedia a Roma presso il CATTID-Sapienza Università di Roma

5-7 ottobre
La FHF partecipa all’Internet Governance Forum Italia di Pisa presso l’IIT-CNR

15 novembre
La FHF promuove Creatività, Cooperazione, Condivisione II a Roma presso la Città dell’Altreconomia

Quella beffa di Italia.it

logo espressoLa beffa di Italia.it
Arturo Di Corinto
Per L’Espresso del 20 agosto 2009

Se gli albergatori abruzzesi si aspettavano un rilancio della stagione turistica grazie a un portale capace di attrarre visitatori nel nostro paese, dovranno ricredersi. Il mastodontico progetto di Italia.it continua a slittare nonostante la promessa celerità del ministro al Turismo Michela Vittoria Brambilla. Il nuovo progetto, che dovrebbe far dimenticare lo spreco di denaro pubblico operato finora (58 milioni di euro a tre anni dalla nascita), presentato di recente dalla Rossa padana, non fa che raccogliere lamentele.
Il sito, copiato pari pari dal portale Spain.info, ma senza i filmati, le foto, i documenti, e i servizi interattivi dell’omologo spagnolo, è ancora in fase “beta”. Al Ministero promettono che la versione definitiva dovrà aspettare ottobre – per inciso, appena passata l’alta stagione turistica – e solo entro la fine dell’anno sarà riempito di contenuti “promocommerciali”, quando, grazie all’implementazione di social network e servizi B2B e B2C, diventerà la porta virtuale del Belpaese.
Però anche volendo credere alle promesse, il progetto già parte male. Ad esempio, il sito non rispetta le norme sull’accessibilità dei siti web volute dal precedente governo Berlusconi; scoraggia chiunque dal diffondere i (pochi) materiali presenti sul sito, ignorando una elementare regola del marketing al tempo di Internet; rimanda a siti e servizi esterni rigorosamente in lingua italiana per pianificare il proprio viaggio dalla Germania o dal Giappone. Se è inutile chiedersi come questo governo non rispetti le sue stesse leggi, alle dieci domande sul futuro del portale che Altroconsumo ha rivolto al ministro (che si fa negare) se ne potrebbe aggiungere un’altra: può un popolo di artisti, inventori e trasmigratori, accontentarsi di Italia.it?

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presentazione italia.it

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Quasi un manifesto

Tutte queste cose che vi gonfiano d’orgoglio e vi innalzano al di sopra dell’umanità, vi fanno dimenticare la vostra fragilità, queste cose che custodite armati dietro sbarre di ferro, queste cose che avete rubato spargendo sangue altrui e che difendete versando il vostro, queste cose a causa delle quali mettete in acqua delle flotte che insanguineranno i mari, queste cose per le quali devastate le città, senza sapere con quanti colpi la fortuna vi assalirà alle spalle, queste cose per le quali, spezzati tante volte i legami di parentela di amicizia, di società, tutto il globo fu diviso fra due contendenti, non sono vostre.

Le avete in deposito e aspettano da un momento all’altro un nuovo padrone: o un nemico o un erede con un animo da nemico se ne impossesserà.Chiedi come rendere tue queste cose? Donandole.

Provvedi perciò alle tue cose e garantisciti un possesso sicuro e inalienabile, e non solo le metterai più al sicuro, ma te ne deriverà anche maggior onore.

Queste cose che ammiri, grazie alle quali pensi di essere ricco e potente, finché le possiedi hanno nomi volgari: casa, schiavo, soldi; quando le hai donate sono un beneficio.

Seneca, De Beneficiis


Fonte: http://www.condividilaconoscenza.org/

APPELLO: cultura, spettacolo, lavoro

APPELLO: cultura, spettacolo, lavoro+
Fonte:http://www.giuliarodano.eu/

Se l’italia è famosa nel mondo per il suo cinema, il suo teatro,la sua danza, la sua musica lo si deve anche a noi.
Siamo tanti, più di 200.000, in larga parte precari, intermittenti, non tutelati in materia di diritti e garanzie sociali. Siamo i lavoratori dello spettacolo. Da oggi una categoria in via di estinzione. Perché lo stato italiano investe per il nostro settore quindici volte meno di quello che fanno gli altri Stati Europei. Perché il governo Berlusconi, dopo aver colpito tutti i settori della cultura, della scuola e della ricerca, sta azzerando, in un processo avviato da tempo, il finanziamento previsto per il Fondo Unico dello Spettacolo del 2009 e dimostra così di continuare a considerare l’arte e lo spettacolo come una spesa invece che un investimento. Perché il ministro Bondi davanti al Presidente della Repubblica ha solennemente promesso il suo reintegro e invece il decreto che sta per essere approvato in Parlamento in questi giorni dimostra che ha solennemente mentito.
Dai prossimi mesi si vedranno meno film, meno spettacoli teatrali, meno concerti, meno serie televisive, meno artisti, si avranno meno lavoro e meno idee – in un panorama di pretesi risparmi che finiranno per rendere il paese più povero di emozioni, di pensieri, di capacità critica, di profondità, di energia creativa, di identità nazionale.
Noi siamo qui per chiedere ai parlamentari di tutti i partiti di impedire quello che si configura come un pressoché totale annientamento della produzione artistica italiana. E per difendere il diritto del Paese ad avere una cultura e una comunicazione degna di questo nome.

Gli autori di cinema, di teatro e di televisione,
gli attori, i musicisti, i ballerini, gli scrittori, gli agenti e
tutti i lavoratori dello spettacolo, dell’arte visiva, della cultura,
della ricerca e dell’informazione.

Culturalazio.it: an open platform for user generated contents

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“Culture, a common heritage”
Culturalazio.it: an open platform for user generated contents
Arturo Di Corinto – CATTID, Sapienza University of Rome
(a dicorinto at uniroma1 it)

Preface
Culturalazio.it, is the portal of the Department of Culture, Entertainment and Sports of the Lazio Region and was created with the aim of spreading the concept that culture is accessible to all. Inside the portal, citizens are not only seen as users of its contents but as its first producers.
The main idea of the Culturalazio.it portal is indeed that culture is a collective resource, in both economic and social terms. It is a “common heritage” and a regional portal on culture can be useful to promote knowledge on a territory’s cultural heritage, history, customs and traditions. Continua a leggere Culturalazio.it: an open platform for user generated contents

FHF: IL GOVERNO LIMITI L’ENFASI LEGISLATIVA SU INTERNET. LO DIREMO ALL’IGF ITALIA DI PISA

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Comunicato Stampa
22 luglio 2009
For Immediate Release

Scarica il Comunicato IGF Italia Pisa in .pdf

“FHF: IL GOVERNO LIMITI L’ENFASI LEGISLATIVA SU INTERNET. LO DIREMO ALL’INTERNET GOVERNANCE FORUM ITALIA DI PISA”
Dal 5 al 7 ottobre, si terrà a Pisa l’Internet Governance Forum Italia 2009 (IGF Italia 2009). Ospitato dall’Istituto di Informatica e Telematica (IIT) presso la sede dell’Area della Ricerca del CNR, il Forum, che fa seguito al precedente tenutosi a Cagliari nel 2008, rappresenta una delle più importanti occasioni d’incontro dell’intera comunità Internet italiana.
I risultati dei lavori saranno presentati alla prossima riunione dell’IGF delle Nazioni Unite che si terrà a Sharm El Sheikh, nel Novembre 2009, ospitata dal governo egiziano.

La Free Hardware Foundation, parteciperà con i suoi esperti al forum per contribuire al dibattito sul futuro di Internet, e riaffermare il valore sociale della libertà di espressione e dell’accesso ai beni comuni informazionali, che la rete consente.
“La partecipazione della Free Hardware Foundation è volta a sostenere l’idea di una Carta dei diritti della rete (Internet Bill of Rights) e per chiedere al Governo italiano un ruolo più attivo e di maggiore garanzia nei confronti della libertà di Internet oggi messa in pericolo da leggi e proposte di legge parlamentari inutilmente repressive e autoritarie.” Ha dichiarato il presidente della Free Hardware Foundation, Arturo Di Corinto.

Free Hardware Foundation
La finalità primaria della Free Hardware Foundation è la promozione, il sostegno e la diffusione di quegli strumenti materiali o
immateriali che garantiscano l’accessibilità, l’evoluzione, la condivisione e la diffusione della conoscenza, della cultura e del
sapere, liberamente e in maniera paritaria per tutti gli esseri umani.

Per contatti e informazioni
info a fhf.it – http://fhf.it

Stefano Cavaliere
Tel: 347/1300647
E-mail: stefano.cavaliere a fhf.it

Steal this Film II-The dissolving Fortress

Il filmaker, scrittore e “hacktivist” britannico Jamie King affronta in questo film la questione dei limiti alla libertà del Web. In Steal this Film II-The dissolving Fortress, Jamie King, animatore della “League of Noble Peers”, ripercorre la storia della “pirateria” culturale come modello di libera circolazione delle idee, ed entra nell’era dei campionamenti e del mash-up, del “riciclo” creativo di materiali musicali o visivi coperti da copyright fino ad originare qualcosa di completamente nuovo.

Barack Obama: un successo costruito in rete (a suon di dollari)

Arturo Di Corinto e Ania Maslova
per Cometa, Rivista di comunicazione, etica, ambiente

Storicamente, il dibattito sulla competizione online dei partiti si è concentrato sul presupposto che Internet possa contribuire a «livellare il campo di gioco» della comunicazione politica, permettendo alle formazioni minori di competere ad armi pari con i partiti «incumbent”, favorendo un maggiore pluralismo democratico. Questa tesi si basa su quattro elementi: a) la natura di Internet, un medium globale e immediato che offre l’opportunità di creare una propria piattaforma mediale; b) l’abbassamento dei costi professionali delle campagne condotte via Internet che consente di produrre comunicazione politica a costi bassissimi grazie a pochi mezzi e un know-how specifico; c) l’ethos di Internet che si è sviluppata a partire da avanguardie libertarie e anarchiche ideologicamente vicine alle formazioni radicali e minoritarie; d) l’effetto moltiplicatore per cui la compresenza sulla stessa piattaforma o canale, Internet, annullerebbe gli squilibri prodotti nei media mainstream, facendo acquisire legittimità e credibilità anche alle piccole formazioni.

Questo approccio è stato successivamente contestato dai cosiddetti teorici della normalizzazione. Continua a leggere Barack Obama: un successo costruito in rete (a suon di dollari)

Riot Village. Desideri in Movimento

Riot Village. Desideri in Movimento

FRASSANITO (OTRANTO)
25 LUGLIO

ORE 17 – 19 WORKSHOP “Praticare la partecipazione e il mutualismo: metropoli e periferie”
con Paolo Beni (Presidente nazionale Arci)
ORE 21 TALK SHOW “Saperi, conoscenza e innovazione: strumenti del mercato o dei popoli?”
con Domenico Pantaleo (Segretario FLC-CGIL),
Arturo Di Corinto (CATTID-SAPIENZA UNIVERSITA’ DI ROMA), Scarica la presentazione
Giovanni Ricco (Segretario Nazionale ADI)
ORE 23.30 DUB ROOTS

Cos’è Riot Village
Riot Village è un progetto degli studenti per gli studenti; un momento come quello estivo deve necessariamente essere formativo, elaborativo e costruttivo. Riot Village, così com’è stata, sarà la “città dei ribelli” , che giorno dopo giorno si impegnano per costruire un altro mondo possibile partendo dalle proprie scuole ed università. Riflessioni, Idee, Opposizioni e Trasformazioni sono gli assunti da cui partiamo per strutturare una proposta complessiva di società che sia alternativo alla società delle guerre e delle ingiustizie. Continua a leggere Riot Village. Desideri in Movimento

LA FREE HARDWARE FOUNDATION SOSTIENE LO SCIOPERO DEI BLOGGER

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Comunicato Stampa
13 Luglio 2009
Scarica il comunicato

BLOG-STRIKE 14 LUGLIO 2009
LA FREE HARDWARE FOUNDATION SOSTIENE LO SCIOPERO DEI BLOGGER

Il discusso DDL sulle intercettazioni proposto dal ministro Alfano impedisce la formazione di una libera opinione pubblica e crea un clima intimidatorio per quanti esercitano il diritto, il dovere e il piacere di produrre informazione in rete. Il decreto infatti obbliga i gestori di siti informatici, entro 48 ore dalla richiesta, alla rettifica di post, commenti, informazioni e contenuti pubblicati sui propri siti, pena una salatissima multa tra i 7.500 e i 12.500 euro.
Contro il disegno di legge si sono espressi intellettuali, politici, giornalisti, blogger. Anche il capo dello stato Giorgio Napolitano ha espresso perplessità sulla costituzionalità del provvedimento.
Affinché il decreto venga ritirato, la Free Free Hardware Foundation aderisce, sostiene e promuove lo Sciopero dei blog invitando tutti a partecipare alla manifestazione del 14 luglio in piazza Navona a Roma dalle 19 in poi. La Free Hardware Foundation invita gli artisti a partecipare con proprie performance poetiche, teatrali e musicali; invita i giornalisti e i blogger a documentare la manifestazione a diffonderne le immagini e a raccontarla attraverso il social network della mobilitazione: http://www.dirittoallarete.ning.com.

Cos’è la Free Hardware Foundation
La finalità primaria della Free Hardware Foundation è la promozione, il sostegno e la diffusione di quegli strumenti materiali o immateriali che garantiscono l’accessibilità, l’evoluzione, la condivisione e la diffusione della conoscenza, della cultura e del sapere, liberamente e in maniera paritaria per tutti gli esseri umani.

Per contatti e informazioni
info@fhf.it
 – http://fhf.it
http://www.fhf.it/stampa

14 luglio: Per la difesa della libertà di espressione e contro ogni bavaglio legislativo

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Per la difesa della libertà di espressione e contro ogni bavaglio legislativo. Manifestazione online e offline
Il 14 luglio alle 19 tutti a piazza Navona a Roma

14 LUGLIO HOW – TO contro il DDL Alfano e il comma ammazzablog

ECCO COSA FARE

1. da mezzanotte in poi pubblicate sui vostri blog il logo col megafono (scaricatelo quello nuovo dal Network, con la scritta in giallo sotto http://dirittoallarete.ning.com).

2. titolo del post: “Oggi sciopero contro il DDL Alfano”

3. sotto alla foto del logo, linkate Diritto alla Rete.

PER CHI VIENE IN PIAZZA NAVONA A ROMA

• appuntamento ore 19
• presentazione dell’evento
• adesioni
• momento di silenzio e bavaglio
• brindisi simbolico alla libertà in Rete

Diffondete, portate amici, inviate sms: è una occasione unica!
Domani esce un articolo sul quotidiano spagnolo El Mundo.

Fra pochi minuti troverete il COMUNICATO STAMPA ufficiale su Diritto alla Rete.

Un caro saluto a tutti e grazie!!
Enzo Di Frenna

p.s. se il vostro blog o associazione non è ancora presente su Diritto alla Rete, abbiate pazienza: ne arrivano in cointinuazione e non riusciamo a completare il caricamento (allo stesso tempo lavoriamo anche all’aspetto organizzativo della maniofestazione). Comunque la lotta prosegue e a breve riusciremo a pubblicare tutte le adesioni!

Visita Diritto alla Rete al: http://dirittoallarete.ning.com

Martedì 14 giugno: flashmob davanti alla statua del Pasquino a Roma

logo ddl alfano
Per protestare contro il DDL Alfano sulle intercettazioni, anche i blogger alzano la voce e si ritrovano qui: http://dirittoallarete.ning.com/

Il 14 luglio tutti imbavagliati, su You Tube e in piazza. Una protesta fortemente mediatica contro il bavaglio che il DDL Alfano vuole mettere all’informazione e alla Rete. Un gesto forte. Concreto. L’idea funziona così: inviate a Diritto alla Rete una vostro foto imbavagliati (attenzione: bavaglio di stoffa, pezzo di lenzuola, ecc, per essere tutti sincronici!). Noi prepareremo un video con sottotitoli in inglese, che metteremo su You Tube il 14 luglio. Tutti imbavagliati in Italia, una notizia che rischia di fare il giro del mondo.
Allo stesso tempo, stiamo organizzando un gruppo almeno di 100 persone, andremo in piazza a Roma ( Piazza PAsquino – da confermare…) tutti imbavagliati e anche in quel caso lo ducumenteremo con un video.

FSFE Newsletter – Giugno 2009

Giugno è certamente stato un mese entusiasmante. Oltre alle nostre attività con gli incontri della Fellowship, le partecipazioni ad eventi come il LinuxTag a Berlino, gran parte dei nostri sforzi e della nostra attenzione sono stati diretti all’Assemblea Generale (GA) che si è tenuta a Miraflores de la Sierra.

Questo è stato un evento importante per la nostra organizzazione dato che, per la prima volta, ha incluso un rappresentante della Fellowship, ha visto la presentazione del nostro nuovo team spagnolo, ha dato l’opportunità per creare senso di comunità durante un evento sociale, ma soprattutto, ha visto la creazione del nostro nuovo Team Esecutivo!

Continua a leggere per conoscerlo!

Giacomo Poderi

1. FSFE partecipa al “LinuxTag 2009”, Berlino, 24-27 Giugno
2. Evento sociale e presentazione del team spagnolo, Miraflores de la Sierra, Spagna, 20 Giugno
3. Il resoconto del primo rappresentante della Fellowship alla GA
4. Resoconto Esecutivo di due anni(2007-2009)
5. Incontro della Fellowship a Berlino, 11 Giugno
6. E’ ora che la comunità riprenda in mano il proprio marchio

SOTTO I RIFLETTORI

7. Il nuovo Team Esecutivo nominato durante l’Assemblea Generale 2009 di FSFE

ACCADDE IN PASSATO

8. Introdotto il team di traduttori

PROSSIMI EVENTI

9. Stand di FSFE presso il RMLL a Nantes, Francia, 07-11 Luglio
10. Incontro della Fellowship a Berlino, 09 Luglio
Continua a leggere FSFE Newsletter – Giugno 2009

CHIUSURA PER RETTIFICA. IL GOVERNO PONE LA FIDUCIA AL DDL SULLE INTERCETTAZIONI

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Comunicato Stampa
06 Luglio 2009
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CHIUSURA PER RETTIFICA. IL GOVERNO PONE LA FIDUCIA AL DDL SULLE INTERCETTAZIONI
L’autonomia del web 2.0, esaltato dalla stampa italiana come baluardo della libera informazione nei regimi autoritari, in Italia è sotto l’attacco di un mostro giuridico. E’ dell’11 Giugno la notizia che il governo ha posto la fiducia sul tanto discusso DDL sulle intercettazioni che rispolvera la vecchia disciplina sulla stampa del 1943, nello specifico il diritto di rettifica a mezzo stampa. Il disegno di legge infatti prevede che tale obbligo sia imposto anche ai gestori di siti informatici che dovranno procedere, entro 48 ore dalla richiesta, alla rettifica di post, commenti, informazioni ed ogni altra forma di contenuto pubblicato sui propri spazi digitali, pena una salatissima multa tra i 7.500 e i 12.500 euro. Continua a leggere CHIUSURA PER RETTIFICA. IL GOVERNO PONE LA FIDUCIA AL DDL SULLE INTERCETTAZIONI

Sciopero dell’informazione il 14 luglio contro il DDL AlfaNO

Invito tutti ad aderire allo sciopero del 14 luglio contro il DDl Alfano. Per una volta Blogger e giornalisti patentati protestano insieme per mantenere libero l’ecosistema dell’informazione.

Vi allego l’MP3della trasmissione di Radio Articolo 1 di stamattina a cui ho partecipato con Franco Siddi (FNSI) e Federico Orlando (Articolo 21, Europa).

Di chi è la politica?

Arturo Di Corinto

Ma di chi è la politica? Facile rispondere che la politica è di chi ha i soldi per farla. E allora lasciamola perdere. Noi non ne abbiamo abbastanza. La politica è di chi la sa fare? E allora dobbiamo ammettere che non siamo più bravi come una volta a farla. Ma se la politica è di chi ha idee e principi solidi e li sa comunicare forse la Sinistra ancora un ruolo da giocare. Le idee ce le abbiamo, i principi pure, dobbiamo imparare a comunicarli.
E’ vero, la sinistra è stata cieca di fronte ai nodi cruciali della modernità e dobbiamo ammettere che non ha saputo fare dell’analisi e del contrasto alle grandi emergenze globali – e alla differenti forme di insicurezza che generavano – la leva di una nuova politica e di un nuovo consenso. Appare ancora incredibile che in un momento di crisi profonda del capitalismo sregolato che si è imposto negli ultimi anni, noi che avevamo da tempo denunciato gli effetti perversi della globalizzazione, la catastrofe ecologica e demografica, il fondamentalismo religioso, il fattore etnico in politica, l’immigrazione di massa, la finanziarizzazione dell’economia e la rivoluzione digitale, ci troviamo impreparati a offrire un ripensamento profondo di quel modello. Continua a leggere Di chi è la politica?

articoli “wired”

1. Roma ha ospitato la prima festa dei pirati
Di Arturo Di Corinto |30 marzo 2009 |Categorie: Cultura | Galleria fotografica

2. Internet: vecchi conflitti, nuove crociate
Di Arturo Di Corinto |17 marzo 2009 |Categorie: Politica

3. Tutto cambia. Cambiamo tutto?
Di Arturo Di Corinto |11 marzo 2009 |Categorie: Cultura

4. Caccia alle streghe su Internet
Di Arturo Di Corinto |06 marzo 2009 |Categorie: Cultura

5. Creatività, politica e diritto d’autore
Di Arturo Di Corinto |18 febbraio 2009 |Categorie: Politica

6. La PA a prova di click? Ci prova Brunetta con il Piano e-Government 2012
Di Arturo Di Corinto |19 febbraio 2009 |Categorie: Politica

Culture digitali: intervista a RaiNews24

Ciò che definiamo innovazione riguarda certamente l’avanzamento tecnologico ma non solo; è di nuovi linguaggi che si tratta, di comportamenti creativi , di particolari relazioni sociali, di visioni del mondo. E’ per questo che è opportuno parlare di culture digitali, usando anche il plurale, per abbracciare una molteplicità di approcci al rapporto che intercorre tra creatività e innovazione: dall’open source inteso come condivisione della conoscenza e della competenza nell’ambito dello sviluppo partecipativo dei software liberi alle pratiche del mash up e del remix che sottendono una nuova sensibilità di produzione culturale capace di utilizzare, reinventandolo, tutto ciò che è a disposizione. Un attitudine che rilancia un suggerimento del matematico francese Jules-Henri Poincaré per cui creatività è unire elementi esistenti con connessioni nuove, che siano utili.
In questo senso le culture digitali attraversano tutti gli ambiti dell’esperienza umana, visto che il web si rivela sempre più come nuovo spazio pubblico, esprimendo un’intersezione tra le poetiche e le politiche delle reti, ambiente di nuova socialità in cui fenomeni come l’etica hacker rappresentano segni precisi di una mutazione antropologica e culturale in corso.
Ne parliamo con Arturo di Corinto http://www.dicorinto.it/info/ del Cattid-Sapienza Università di Roma

IRAN: NO ALLA CENSURA DELLA RETE INTERNET. NO ALLE COMPLICITA’ EUROPEE

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Comunicato Stampa
25 giugno 2009
For Immediate Release
Comunicato censura Iran della FHF in .pdf

IRAN: NO ALLA CENSURA DELLA RETE INTERNET. NO ALLE COMPLICITA’ EUROPEE
La rete Internet è l’unico strumento che ha il popolo iraniano per esprimere il proprio dissenso nei confronti del regime di Teheran. Nei giorni scorsi la protesta del movimento verde ha fatto il giro del mondo grazie ai social network come Twitter e Facebook, e ora il regime tenta di imbrigliarli.
Come ha denunciato Unimondo, riprendendo Il Wall Street Journal, anche il web viene censurato da tecnologie europee. Sotto accusa due multinazionali: la tedesca Siemens e la finlandese Nokia. Le due multinazionali hanno fornito al regime iraniano le tecnologie per permettere al regime iraniano di “controllare e censurare internet ed esaminare il contenuto delle comunicazioni online su ampia scala”. Si tratta della Deep Packet Inspection. E’ la stessa tecnologia di controllo e spionaggio che gli europei vorrebbero utilizzare per punire il peer to peer musicale. La Free Hardware Foundation si unisce al coro di proteste di quanti come PeaceLink, denunciano l’immoralità di ogni censura su internet e sostiene i diritti del cyberattivisti iraniani. “Dovrebbe fare riflettere il fatto che tra i maggiori fornitori di tecnologie per il controllo ci sia anche l’Italia. Noi siamo indignati”, ha dichiarato il presidente della Free Hardware Foundation.

Cos’è la Free Hardware Foundation
La finalità primaria della Free Hardware Foundation è la promozione, il sostegno e la diffusione di quegli strumenti materiali o immateriali che garantiscano, l’accessibilità, l’evoluzione, la condivisione e la diffusione della conoscenza, della cultura e del sapere, liberamente e in maniera paritaria per tutti gli esseri umani.

Per contatti e informazioni
info@fhf.ithttp://fhf.it

Stefano Cavaliere
Tel: 347/1300647
E-mail: stefano.cavaliere@email.it

Di chi è la politica?

scarica il volantinoL’Associazione per la Sinistra

presenta un incontro pubblico dal titolo

Di chi è la politica

Mezzi e fini, forma e sostanza, contenuti e contenitore vanno di pari passo, se c’è separazione non ci sarà mai ” buona politica “. Aprire la fase costituente per dare vita ad un soggetto politico nuovo della sinistra significa quindi mettere al centro le forme e i contenuti, il radicamento e la relazione con le diverse forme dell’agire politico presenti nella società.
Uno spazio pubblico aperto in cui mettere a confronto idee e proposte, esperienze e pratiche, procedure e regole capaci di ridare un corpo e un’anima alla politica e alla sinistra. Per questo abbiamo promosso un incontro pubblico:

MARTEDì 30 GIUGNO ORE 17,30-20,30
LA CITTA’ DELL’ALTRA ECONOMIA
L.go Dino Frisullo (ex mattatoio testaccio)
Continua a leggere Di chi è la politica?

INTERNET: NO ALLA MURAGLIA CINESE

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Comunicato Stampa
25 giugno 2009
For Immediate Release
Comunicato FHF sulla censura in Cina in .pdf

INTERNET: NO ALLA MURAGLIA CINESE

La Free Hardware Foundation esprime la propria viva preoccupazione per i numerosi fenomeni di censura della rete verificatisi negli ultimi giorni. Ieri sera in Cina per oltre due ore non sono stati accessibili i servizi di Google: l’accesso a Gmail, Google.com e Google.cn è stato impossibile. “Il fatto è probabilmente da mettere in relazione al lungo braccio di ferro tra l’azienda californiana e il governo di Pechino che da lunghi mesi tenta di imbrigliare l’unico strumento globale di libera informazione in Cina”, ha dichiarato il presidente della Free Hardware Foundation, Arturo Di Corinto. “Come risulta da fonti giornalistiche, l’organo ufficiale del partito comunista cinese e l’agenzia di stampa statale Xinhua, hanno continuato fino a ieri ad attaccare il popolare motore di ricerca accusandolo di consentire l’accesso a siti volgari e pornografici. Sappiamo che non è così. Il punto è che Google dà fastidio al potere”, ha concluso il presidente della Free Hardware Foundation.

Cos’è la Free Hardware Foundation
La finalità primaria della Free Hardware Foundation è la promozione, il sostegno e la diffusione di quegli strumenti materiali o immateriali che garantiscano, l’accessibilità, l’evoluzione, la condivisione e la diffusione della conoscenza, della cultura e del sapere, liberamente e in maniera paritaria per tutti gli esseri umani.

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Equo compenso: la proposta di FHF e Frontiere Digitali

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Scarica il Documento della Free Hardware Foundation sull’Equo compenso

L’articolo 5 della direttiva 2001/29/CE ha previsto la possibilità per gli Stati Membri di disporre eccezioni o limitazioni al diritto esclusivo di riproduzione per quanto concerne le copie su qualsiasi supporto effettuate da una persona fisica per uso privato e per fini né direttamente, né indirettamente commerciali a condizione che i titolari dei diritti ricevano un equo compenso che tenga conto dell’applicazione o meno, all’opera o agli altri materiali interessati, di misure tecnologiche di protezione.

Le ragioni che la Comunità pone alla base dell’equo compenso sono esplicitate nel considerando 35 della direttiva, allorquando si afferma che esso è necessario affinchè i titolari dei diritti “siano adeguatamente indennizzati per l’uso delle loro opere o dei materiali protetti”. “Nel determinare la forma, le modalità e l’eventuale entità di detto equo compenso”, prosegue il considerando in commento, “si dovrebbe tener conto delle peculiarità di ciascun caso… un valido criterio sarebbe quello dell’eventuale pregiudizio subito dai titolari dei diritti e derivante dall’atto in questione. Se i titolari dei diritti hanno già ricevuto un pagamento in altra forma,
per esempio nell’ambito di un diritto di licenza, ciò non può comportare un pagamento specifico o a parte. Il livello dell’equo compenso deve tener pienamente conto della misura in cui ci si avvale delle misure tecnologiche di protezione contemplate dalla presente direttiva.

Lettera aperta al Presidente della RAI, Paolo Garimberti

di Giulietto Chiesa, 22 giugno 2009

Egregio Presidente,
lo scandalo di un Presidente del Consiglio “utilizzatore finale” di prostitute è già mondiale. Ad esso si aggiunge lo scandalo del telegiornale di RAI Uno e del suo direttore Minzolini, che è riuscito a oscurare completamente, per giorni e giorni, ogni notizia al riguardo.

Siamo di fronte a palese incompetenza professionale, a palese violazione del codice deontologico del giornalismo, a palese disprezzo dell’impegno preso all’assunzione dell’incarico di una informazione completa e imparziale.

Ce n’è quanto basta per un licenziamento in tronco per giuste e concomitanti cause.

Lo mandi a casa, Presidente. Non resterà comunque disoccupato.

Giulietto Chiesa

Vi sollecito a sottoscrivere la lettera aperta e inviare la vostra opinione sui silenzi di Minzolini direttamente alla Rai, al seguente indirizzo: contattalarai

Sono graditi commenti e adesione anche ai nostri indirizzi e-mail:
Megachip: redazione@megachip.info
Pandora Tv: info@pandoratv.it

Libertà digitale non è avere un profilo nel libro delle facce

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Culture digitali
per Peace Reporter di Luglio-Agosto
Arturo Di Corinto

Nel caos indistinto della comunicazione globale si sente parlare di “culture digitali”, per indicare temi, pratiche, comportamenti, ormai trasversali: lo scambio di file musicali attraverso i circuiti del peer to peer, la disseminazione dei propri dati personali, gusti, tendenze, attraverso la moltiplicazione della propria identità nei social network, o la tendenza di gruppi consistenti a videogiocare in rete o a scambiarsi applicazioni per l’iPhone.
Ma se non fosse paradossale dovremmo più propriamente parlare di “cultura materiale”, quella “cultura” che caratterizza i modi di essere quotidiani in certi ambienti.
Sarebbe invece più appropriato parlare di cultura digitale quando tali comportamenti sono consapevoli e si ritrovano all’interno di gruppi sociali, quando sono legittimati da pratiche collettive, coerenti, ricorrenti. Ad esempio, quando lo scambio di file viene vissuto in maniera ludica ma consapevole con un pizzico di antagonismo e di ideologia antimonopolistica, quando insomma si rifiuta moralmente la tutela del diritto d’autore almeno per com’è intesa oggi, tutta sbilanciata a favore delle major; quando la creazione di un profilo dentro facebook serve a irradiare un messaggio politico, ecologista, femminista, a un pubblico fatto di amici di amici che sono i legami deboli attraverso cui arrivare al mondo; quando la scelta dell’iMac, dell’iPhone, dell’iPod è una scelta consapevole, contro Microsoft Windows, e altri sistemi operativi. Continua a leggere Libertà digitale non è avere un profilo nel libro delle facce

Iran: Internet diventa verde

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The Internet greenification
di Arturo Di Corinto e Ania Maslova

“Youtube è il tuo alleato”, “I blog sono più veloci dei telegiornali”, “Le immagini di Flickr ti dicono la verità”, “Cerca le parole chiave delle elezioni iraniane su Twitter”: quattro modi per resistere alla censura dell’informazione prodotta dal braccio di ferro tra Ahmadinejad e Moussavi. Li elenca Ben Parr, tech guru di San Francisco su Mashable.com. 150.000 cinguettii all’ora parlano di Iran e di Moussavi, il Dipartimento di Stato americano chiede a Twitter di rimandare l’upgrade dei propri sistemi per mantenere attivo il servizio. In rete c’è tutto un florilegio di vignette, appelli video, richieste di mobilitazione a favore dei giovani iraniani scesi in piazza. La chiamano “Internet greenification” un modo per dire che le proteste contro il presidente iraniano all’indomani delle elezioni stanno colorando di verde anche la Rete. Continua a leggere Iran: Internet diventa verde

Io Leggo! La piccola e media editoria in scena a Roma

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IO LEGGO! quarta edizione

Incontri & Contaminazioni
mostra mercato della piccola e media editoria
26 giugno – 5 luglio 2009
ROMA, Villa dei Gordiani (Via Prenestina/angolo Largo Irpinia)

::::: www.ioleggo.info ::: info@ioleggo.info ::: 06 27 800 534 :::::

“Io Leggo!” torna a Villa Gordiani per la sua IV edizione, dal 26 Giugno al 5 Luglio, nell’ambito dell’Estate Romana.
L’iniziativa vuole favorire l’incontro tra il pubblico e il mondo della piccola e media editoria. Continua a leggere Io Leggo! La piccola e media editoria in scena a Roma

Magnific…Art

logo fhfVenerdì 19 Giugno alle ore 11.15
Sala Placido Martini di Palazzo Valentini
Via IV Novembre, 119/A

Magnific…Art

Interverranno alla presentazione:

Cecilia D’Elia – Assessore alle Politiche Culturali della Provincia di Roma

Pino Battaglia – Presidente Commissione Cultura della Provincia di Roma

Giuseppe Puopolo – Presidente dell’Associazione Panharmonikon

Majid Abder-Rahman – Wikimedia

INVITO CONFERENZA STAMPA

Il Magnificat di Antonio Vivaldi per un coro composto anche da detenuti, detenuti e pazienti psichiatrici. Continua a leggere Magnific…Art

Il Parlamento italiano va online

Martedi 16 giugno openpolis presenta il nuovo sito interamente dedicato al monitoraggio parlamentare: www.openparlamento.it.

Per i cittadini, possibilità di informarsi, di controllare l’attività del parlamento e di partecipare, intervenendo direttamente sugli atti presentati e discussi alla Camera e al Senato.
Per professionisti, imprese, organi di informazione ed associazioni di categoria, soluzioni personalizzate per essere quotidianamente aggiornati su cosa si decide in parlamento.

L’associazione openpolis, già autrice dei progetti voisietequi.it e openpolis.it, è impegnata nella promozione dell’uso della rete e del software open source per favorire la partecipazione collettiva al controllo delle informazioni e delle scelte politiche secondo i modelli dell’e-partecipation, in cui la cooperazione e la collaborazione degli utenti permette un reale controllo dell’ attività istituzionale dei singoli politici e dei partiti, favorisce la comunicazione orizzontale tra rappresentanti e rappresentati, e contribuisce a ridurre la distanza tra i bisogni percepiti dai governanti e le reali richieste dei cittadini. Continua a leggere Il Parlamento italiano va online