STATEMENT BY THE DELEGATE OF THE ITALIAN MINISTER OF PUBLIC ADMINISTRATION TO IGF MEETING IN VILNIUS

STATEMENT BY THE DELEGATE OF THE ITALIAN MINISTER OF PUBLIC ADMINISTRATION
TO IGF MEETING IN VILNIUS
Claudio Lenoci, Delegate of the Minister of Public Administration

The Italian delegation and the Italian Minister of Public Administration
attach great importance to the IGF Meeting of Vilnius.
On many questions, as for instance access to the Internet, our Government
recently took concrete actions during the 2009 G8 Meeting under Italian
presidency, and initiatives have successively been taken on by the
Minister of Innovation Minister Brunetta through the promotion of
e-government projects with many developing countries in the Mediterranean
area usefully contributing to strengthen the prospects for access in a
context of cooperation and collaboration. Continua a leggere STATEMENT BY THE DELEGATE OF THE ITALIAN MINISTER OF PUBLIC ADMINISTRATION TO IGF MEETING IN VILNIUS

= FSFE: Stop alla pubblicità ingiusta – convinci il tuo governo a promuovere lettori liberi di PDF! =

= FSFE: Stop alla pubblicità ingiusta – convinci il tuo governo a promuovere lettori liberi di PDF! =

[http://www.fsfe.org/news/2010/news-20100913-01.it.html]

La Free Software Foundation Europe invita tutti gli Europei a cercare pubblicità di lettori PDF proprietari sui siti dei propri governi e di segnalarceli [1]. FSFE ha preparato anche una petizione [2] per chiedere la fine di questa pratica pubblicitaria, ed incoraggia il pubblico a firmarla.

“Ogni volta che i siti web di Stato rimandano ad applicazioni non libere e favoriscono i visitatori ad utilizzarle, incoraggiano inutilmente i cittadini a buttar via la loro libertà”, dice Karsten Gerloff, Presidente di FSFE.

Come dimostrano siti web quali pdfreaders.org, Software Liberi per leggere PDF esistono per tutti i principali sistemi operativi. I Fellow della FSFE hanno lanciato il progetto nel 2009 come risposta all’abitudine degli enti pubblici di pubblicizzare prodotti non liberi sui propri siti.

Il coordinatore della Fellowship di FSFE, Matthias Kirschner, commenta: “Cosa pensereste se un segnale autostradale dicesse ‘Avete bisogno di una Volkswagen per percorrere questa strada. Contatta la tua concessionaria Volkswagen per una prova di guida gratuita’? Quando si tratta di lettori PDF, sembra che i governi lo ritengano accettabile.”

Queste pubblicità danno un iniquo vantaggio a qualunque prodotto proprietario suggeriscano, e sono spesso accompagnate da dichiarazioni inaccurate che fanno sembrare tali applicazioni come le uniche alternative possibili.

La ricerca inizia il 13 settembre, e continuerà fino al 17 ottobre 2010. I premi saranno assegnati alla fine di ottobre agli individui e ai gruppi che hanno segnalato il maggior numero di pubblicità a software proprietari sui siti governativi.

Buona caccia!

1. www.fsfe.org/campaigns/pdfreaders/pdfreaders.it.html
2. www.fsfe.org/campaigns/pdfreaders/petition.it.html
3. pdfreaders.org”>http://pdfreaders.org/”>pdfreaders.org

== Che cos’è la Free Software Foundation Europe ==

La Free Software Foundation Europe (FSFE) è una organizzazione non governativa e senza fini di lucro attiva in molti paesi Europei e impegnata in attività a livello globale. L’accesso al software determina chi può far parte di una società digitale. Al fine di assicurare un’equa partecipazione nell’era dell’informazione e una libera concorrenza, la Free Software Foundation Europe (FSFE) si dedica alla diffusione del Software Libero, che è definito dalle libertà di usare, studiare, modificare e copiare il software. Portare all’attenzione del pubblico questi temi, dare solide basi politiche e legali al Software Libero e assicurare libertà alle persone supportando lo sviluppo di Software Libero, sono temi centrali per la FSFE fin dalla sua fondazione nel 2001.
http://www.fsfe.org/

Wikileaks: quando trapela la notiza

logo peace reporter

Wikileaks: quando trapela la notiza
Arturo Di Corinto
per Peace Reporter di ottobre

Amnesty International ha insignito nel 2009 Wikileaks del premio “International Media Awards” riconoscendone la meritoria azione informativa nel campo dei diritti umani.
Wikileaks è un sito che pubblica informazioni che i governi tendono a mantere segrete e per questo si autorappresenta come un sito anticorruzione. Fondato da un gruppo di giornalisti e attivisti per i diritti umani europei e americani, teologi della liberazione brasiliani e dissidenti cinesi e iraniani, Wikileaks è stato spesso alla ribalta anche per le modalità di raccolta di informazioni privilegiate e top secret che possono essere inviate al suo sito in assoluta segretezza grazie all’uso della crittografia. Un team di volontari organizza e pubblica queste notizie garantendo la segretezza, l’affidabilità e la sicurezza delle fonti, mentre un gruppo di hacker distribuito ai quattro angoli del pianeta si occupa della sicurezza del sito e di chi lo contatta.

Wikileaks due mesi fa ha pubblicato gli “Afghan war diaries” che hanno messo in grande imbarazzo l’amministrazione Usa rendendo noti 76 mila documenti di intelligence circa le (pessime) modalità di gestione del conflitto afgano. Ed é subito scoppiata la polemica, ma senza che nessuno mettesse i dubbio direttamente la veridicità dei contenuti pubblicati. C’è stato chi ha accusato Wikileaks di “intelligenza col nemico”, chi di ingenuità e manipolazione, scorrettezza giornalistica e finanche attentato alla sicurezza dello stato. Mentre i suoi sostenitori e lettori aumentavano di numero, è stata avviata una vera e propria campagna di delegittimazione nei confronti dell’organizzazione no profit e del più celebre dei suoi fondatori, l’australiano Julian Assange, accusato di stupro da due donne che hanno poi ritrattato. Ma se indagare sulla fondatezza dell’accusa di stupro ci porta nel terreno delle più classiche cospirazioni, la seconda accusa necessita di essere approfondita. Continua a leggere Wikileaks: quando trapela la notiza

UN CODICE AZUNI PER FARE RETE

SOLEMI02: SPECIALE_3D-NOVA24-01 <INFOPDF -1 > ... 02/09/10UN CODICE AZUNI PER FARE RETE
Arturo Di Corinto
per Il sole 24 ore del 2 settembre 2010

Stefano Rodotà, presidente del comitato italiano per la Governance di Internet aveva detto: “per immaginare nuove regole per Internet potremmo fare come con il codice marittimo redatto da Domenico Alberto Azuni: formalizzare un corpus delle consuetudini d’uso di questa risorsa comune e condivisa che è Internet”. Mentre imperversa il dibattito sui diritti e doveri di Internet, nell’agosto 2010, ad un mese dal nuovo Internet Governance Forum di Vilnius, lo staff del ministro Brunetta rilancia l’idea di un “codice Azuni per la rete” offrendone una versione beta alla consultazione popolare sul sito azunicode.it. Non è una proposta di legge, ma una sorta di call for papers per raccogliere pareri e best practices sul mondo di Internet, un pre-codice, insomma, e raffinare le proposte fin qui fatte per una regolamentazione dal basso della rete da portare, forse, all’Onu.
Il gruppo di lavoro che ha stilato la versione beta del Codice Azuni è fatto da alcuni importanti professionisti e molti soggetti governativi, qualche professore, ma si sente la mancanza delle imprese e delle loro rappresentanze di categoria. Anche i parlamentari, fatta eccezione per Palmieri della Pdl, sono assenti. Eppure l’Italia, già protagonista di un importante accordo con il Brasile che impegnava i due paesi a investire nella tutela della libertà in rete, per garantire standard e interoperabilità dei dati, sicurezza e libera concorrenza online, era stata al centro del dibattito sull’Internet Bill of Rights discusso in seno alle dynamic coalitions dell’Igf. Ora con il codice Azuni forse si potrà dettagliare il percorso fatto fin qui dal World Summit on Information Society di Tunisi del 2005 senza disperdere il patrimonio di relazioni, competenze e conoscenze sviluppato sotto la guida di Stefano Rodotà. Un percorso a cui potrà dare grande slancio l’Igf Italia varato a Cagliari nel 2008 che per ora sembra stare un po’ in disparte, ma che si incontrerà a Roma a fine novembre. Il codice Azuni insomma è un’opportunità per rivedere l’approccio del Belpase verso la rete ed evitare le frammentarie e talvolta improvvide iniziative per regolamentarla finora fallite proprio a causa dell’assenza di un dibattito ampio e plurale. Quello che in molti chiedono è di non ricominciare sempre daccapo, ma di dare continuità istituzionale a un’iniziativa necessaria, che coinvolga veramente tutti, e senza la quale si rischia che sul web valga solo la legge del più forte.

Le regole della neutralità

SOLEMI02: SPECIALE_3D-NOVA24-01 <INFOPDF -1 > ... 02/09/10Le regole della neutralità
Arturo Di Corinto
per Il Sole 24 ore del 2 settembre 2010

Facebook ha superato la soglia di 500 milioni di utenti. Il web ha superato il trilione di indirizzi unici e per il 2015 si stima che tre miliardi e mezzo di persone saranno collegate a Internet. Aumenta il tempo che gli utenti passano online sui social network (+22%), come pure gli investimenti pubblicitari (11 miliardi di dollari nel 2009) e l’ecommerce. Anche gli stati che praticano la censura e il monitoraggio di Internet secondo Reporters Sans Frontiers sono in crescita, mentre 5 milioni di computer ogni secondo vengono compromessi da consorzi criminali.
In questa situazione si capisce l’importanza che assume il prossimo Internet Governance Forum di Vilnius (dal 14 al 17 setembre), che dovrà tracciare la strada per la rete del futuro e dimostrare l’utilità di un nuovo round quinquennale di incontri che una riunione straordinaria dell’Onu in seduta plenaria dovrebbe annunciare a breve. L’edizione 2010 dell’Igf porta delle novità. I temi sono gli stessi da cinque anni a questa parte, la gestione delle risorse critiche di Internet, la sicurezza, l’apertura, la privacy, l’accesso e la diversità, ma ce n’è uno nuovo, l’Internet governance per lo sviluppo. Il cloud computing e i suoi effetti sull’ambiente sociale e naturale sono invece il tema emergente dell’incontro.
Finite le polemiche sulla gestione dei nomi a dominio grazie alle aperture dell’Icann, il “parlamento di Internet” ha però una grossa grana da affrontare, il tema della net neutrality. Oggi infatti chi decide dove andare e cosa fare su Internet è l’utente, ma come vorrebbero alcune aziende, se viene meno il principio di neutralità – uguale trattamento per ogni bit o richiesta che circola per sue infrastrutture – saranno i proprietari dei cavi e dei server a stabilire velocità e accesso alle sue risorse. Una questione centrale per la democrazia di internet e per la democrazia in generale visto che la rete è ormai tutt’uno con il nostro ambiente sociale. La discriminazione del traffico è pericolosa proprio per la natura ambivalente della rete. Internet è infatti la più grande agorà pubblica della storia del’umanità ma è anche un incredibile strumento di sorveglianza e controllo, uno straordinario mezzo d’espressione, ma anche uno strumento di persuasione e propaganda, un luogo dove esercitare le scelte di liberi consumatori, ma anche uno strumento per indirizzarne i consumi in maniera non trasparente. In questo contesto assume rilevanza la proposta di Bernard Kouchner di dare a Internet “uno statuto legale che rifletta e tuteli la sua universalità”, la vera prorità per la governance di Internet.

La democrazia della rete alla festa nazionale di Emergency

bottoneincontronazionaleDa 7 al 12 settembre, si rinnova a Firenze l’appuntamento per il 9° Incontro Nazionale di Emergency: incontri, mostre fotografiche, spettacoli e conferenze per raccontare Emergency.

Sei giorni per stare insieme – volontari, sostenitori, personale medico, amici e simpatizzanti -, per vedere, capire e confrontarsi.
Filosofi, giornalisti, intellettuali, scrittori, artisti e musicisti sono nuovamente chiamati a raccolta per discutere del lavoro di Emergency e soprattutto dei valori e dei principi che lo ispirano.
Si parlerà di guerra, ma anche di salute, uguaglianza, democrazia, informazione; Si parlerà non solo del “cosa”, ma anche e soprattutto del “come” e del “perché“.

Giovedì 9 settembre
Incontro pubblico h. 18.00
PALAZZO DEGLI AFFARI
PeaceReporter presenta:
LA RETE È DEMOCRATICA?
intervengono

* ARTURO DI CORINTO, Giornalista
* STEFANO RODOTÀ, Giurista
* RICCARDO LUNA, Direttore di Wired
* Modera MASO NOTARIANNI

L’Internet Governance Forum e il Codice Azuni

Joint_Declaration_Brazil-ItalyL’Internet Governance Forum e il Codice Azuni
Gestione della rete: quando tecnica e politica non s’incontrano.
Arturo Di Corinto
20/08/10

La Governance di Internet – cioè la gestione tecnica mondiale della rete delle reti, non il suo governo politico – è oggetto di dibattito pubblico dal 1995, ma solo nel 2003, in preparazione del World summit on information society (WSIS) è diventato un tema istituzionale in seno alla comunità delle nazioni, cioè all’Onu. Nel 2005 il Wsis che si è tenuto a Tunisi ha affrontato il tema della governance di Internet direttamente, a causa della richiesta da parte di alcuni grandi paesi di generalizzare le competenze della governance dell’indirizzamento dei nomi a dominio di Internet per sottrarle al monopolio di fatto dell’Icann americana controllata dalla FCC.
Data la delicatezza e la rilevanza geopolitica del tema – chi fornisce gli indirizzi decide se puoi arrivare a un sito web opure no – a Tunisi si optò per una soluzione diplomatica e si decise di discuterne in un ambito specifico, creando per l’uopo l’Internet Governance Forum, una sorta di “parlamento di Internet” dove gli Stati avrebbero potuto confrontarsi fra di loro e con università, imprese, esperti e associazioni non profit (gli stakeholders), per individuare e praticare le soluzioni migliori utili a garantire crescita e stabilità dell’internet. Continua a leggere L’Internet Governance Forum e il Codice Azuni

END SUMMER CAMP 2K10

myspaced
———- Forwarded message ———-
From: *ascii* <ascii@ush.it >
Date: 2010/8/10
Subject: END SUMMER CAMP 2K10 – September 3rd-5th 2010 – FORTE BAZZERA
(VENICE)
To: admin@endsummercamp.org

END SUMMER CAMP 2K10 – September 3rd-5th 2010 – FORTE BAZZERA (VENICE)
,
ESC 2K10 __)_ I, I wish you could swim
WE (_.-‘ a`-. Like the dolphins
ARE, HERE. (/~~““(/~^^` Like dolphins can swim

Tutti indaffarati, tutti presi.. Presi da cosa? Forse non ci rendiamo
nemmeno conto, di quello che che siamo, di cosa ci circonda, del tempo
che passa, del mondo che cambia. Siamo una volta sola. Continua a leggere END SUMMER CAMP 2K10

We want bandwith

logo peace reporter

We want bandwith. Perchè la banda larga non decolla in Italia
per Peace Reporter di Settembre
Arturo Di Corinto

Internet è la più grande agorà pubblica che l’umanità abbia mai conosciuto, ma non è democratica perché non tutti sanno usarla, non a tutti è consentito accedervi e a dispetto di quello che si pensa è un bene scarso, distribuito nel mondo in maniera ineguale.
Eppure l’accesso a Internet è ormai un corollario fondamentale del diritto alla libertà individuale, perché fornisce quegli strumenti critici attraverso i quali ci si forma un’opinione, e il suo utilizzo è dientata la precondizione per potere esercitare gli altri diritti, come la libertà di opinione e di espressione. Secondo Hamadoun Toure, segretario generale dell’International Telecommunication Union (ITU), «i governi del mondo dovrebbero considerare la rete un’infrastruttura di base, come le strade, lo smaltimento dei rifiuti e l’acqua. Ma l’idea che Internet sia un diritto fondamentale dei moderni è lontana dai nostri lidi. Anche nella ricca Europa solo la Finlandia nel 2009 ha stabilito per legge che a ogni cittadino deve essere garantita ua connessione a 100 Mb, perchè la rete è uno strumento grazie al quale ciascun individuo può allargare le sue possibilità sia di crescita culturale che economica, come previsto dalla Costituzione. Continua a leggere We want bandwith

= FSFE Newsletter – August 2010 =

(Please support us to reach more people in their native language.
Join our Italian translator team http://fsfe.org/contribute/translators/.)

= FSFE Newsletter – August 2010 =

[Permanent URL: http://www.fsfe.org/news/nl/nl-201008.en.html]

The focus of this edition is Free Software in the public sector: on a national level within the United Kingdom, in the Italian region of Bozen, and in the Austrian city of Linz. We introduce a new definition and of mnemonic Open Standards, and invite you to participate in upcoming local Free Software events. Continua a leggere = FSFE Newsletter – August 2010 =

Il “caso” Wikileaks: media, democrazia, informazione

di corinto rai news 2428 july 2010 16:50

Il “caso” Wikileaks: media, democrazia, informazione
Dopo lo scoop di Wikileaks sulla guerra in Afghanistan, si riapre il dibattito su democrazia e nuovi media, anche alla luce del progetto di legge sull’editoria in discussione in Italia. Ne parliamo a Rainews24 con Roberto Reale, Alessandro Baracchini e Arturo Di Corinto.

No al Bavaglio: presidio a Montecitorio il 29 luglio

Manifesto_FNSI_web pulito
Federazione Nazionale della Stampa Italiana

Roma, 22 luglio ’10

Prot. n. 181

La Federazione nazionale della Stampa Italiana comunica:

“Attenti e vigili in piazza Montecitorio giovedì 29 luglio alle ore 16 in contemporanea con l’avvio del dibattito sul ddl intercettazioni nell’aula della Camera. Il ‘Comitato per la libertà e il diritto all’informazione e alla conoscenza’, che aveva organizzato le manifestazioni del primo luglio a piazza Navona e in altre città italiane, è tornato a riunirsi nella sede della Fnsi ed ha fissato questo presidio per indicare che rimane alta l’attenzione e la mobilitazione delle forze sindacali e sociali.

I positivi emendamenti votati dalla Commissione Giustizia della Camera per le parti riguardanti il lavoro dei giornalisti – con l’introduzione dell’udienza-filtro, che è anche il risultato della pressione esercitata per mesi da un ampio cartello di associazioni – non possono nascondere i pericoli che ancora il testo comporta per il diritto dei cittadini a comunicare (con l’immotivata sottomissione dei blog alle stesse regole dell’informazione professionale) e per la sicurezza stessa della comunità, visti gli ostacoli che il disegno di legge Alfano continua a porre al ricorso alle intercettazioni da parte di magistrati e forze di polizia.

Né tagli, né bavagli’, aveva detto l’insieme di sigle ritrovatosi a combattere contro le diverse forme di censura. E dunque non c’è motivo di smobilitare, poiché negli stessi giorni in cui viene modificato il ddl Alfano arriva a conclusione una manovra economica di devastante impatto sulle testate cooperative, non profit e di partito, che la cancellazione del cosiddetto ‘diritto soggettivo’ porta in molti casi sull’orlo della chiusura. La decurtazione drastica dei finanziamenti pubblici è il bavaglio più letale, così come i tagli alla cultura e allo spettacolo tolgono voce ai punti di vista critici e alle espressioni meno omologate.

Il presidio del 29 luglio a Montecitorio riaffermerà la forza dell’alleanza tra gli operatori dell’informazione e della cultura e i tanti cittadini che non vogliono più farsi sottrarre notizie e conoscenza”.

__________________________________________________________
Corso Vittorio Emanuele II 349 – 00186 Roma – tel. 06/68008.1 fax 06/6871444
sito: www.fnsi.it – e-mail: segreteria.fnsi@fnsi.it

Niente bavagli – liberi di informare, liberi di sapere

sel_arturoNiente bavagli – liberi di informare, liberi di sapere
DATA: 22/07/2010 – ORARIO: 19:00
22/07/2010 ore 19.00, Villa Gordiani, via Prenestina presso la Festa di Sinistra Ecologia Libertà

ne parlano:

Claudio Fava, coordinatore segreteria nazionale SEL;
Carlo Lucarelli, scrittore;
Roberto Natale, presidente Fnsi;

coordina Arturo Di Corinto, giornalista e saggista

I nemici della rete: il libro

internet_libertaTitolo: I nemici della rete
Autore: Di Corinto Arturo; Gilioli Alessandro
Prezzo: € 12,00
Dati: 300 p., br.
Editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
Collana: Futuropassato
EAN : 9788817042758
Data uscita: settembre 2010

Descrizione
Che il futuro, o buona parte di esso, passi attraverso il web dovrebbe essere ormai chiaro. Sempre più l’universo di internet sta introducendo nuovi sistemi economici, rivoluzionarie strutture organizzative, innovazioni tecnologiche e progressi scientifici. Ma anche nuove forme di relazioni sociali e di condivisione della cultura o dell’informazione. In questo panorama globale il Bel Paese è il fanalino di coda dell’Occidente. Perché da noi tarda a svilupparsi un fermento simile a quello degli altri Stati? Cosa – o chi rallenta qui lo sviluppo della comunità di utenti? Gilioli e Di Corinto, in un’inchiesta accurata che non rinuncia all’ironia e alla provocazione, esaminano gli ostacoli sul nostro cammino: una maggioranza che propone leggi al limite della censura, un’opposizione disinteressata o inconsapevole, l’astio di parte del mondo giornalistico, l’arretratezza di un’economia poco preparata. E, in mezzo a tutto questo, l’Italia digitale che comunque non si arrende, cresce e prende coscienza di sé.

Il senso dell’innovazione: il libro

net-neutralityIl senso dell’innovazione. Conversazioni con Paolo Zocchi per ricordare per continuare a fare!

Autori Vari: Di Corinto, Marzano, Infante, Lanzillotta, Subioli, Vetere, Zocchi et al.
Editore: Plus-Pisa University Press
Collana: Saggi e studi
Data uscita: 11/2010
Pagine: 192, brossura
Lingua: Italiano
EAN: 9788884927095
Prezzo: € 12,00

9 luglio: silenzio in rete contro il Ddl Alfano

Intervista di Amisnet: Arturo Di Corinto sullo sciopero del 9 luglio

A cura di AMISnet • 8 Luglio 2010

Siti internet, emittenti indipendenti, televisioni, associazioni di giornalisti indipendenti, agenzie radiofoniche come la nostra… In occasione dello sciopero di domani, il mondo delle redazioni sommerse si schiera compatto contro il disegno di legge sulle intercettazioni che il governo vorrebbe approvare entro fine mese, e ne chiede il ritiro immediato. Oltre ai pesanti effetti sulla stampa tradizionale, il ddl Alfano, se approvato, costituirebbe un attacco senza precedenti all’informazione libera fiorita in questi anni grazie a internet. Insieme alle più note disposizioni in materia di intercettazioni, l’articolo 29 del disegno di legge prevede infatti una specifica misura per tentare di controllare l’informazione che circola sulla rete: l’equiparazione, per quanto riguarda l’obbligo di rettifica, tra una testata giornalistica registrata e i siti di informazione “informali”. Se dovesse essere approvato l’art. 29 sottoporrebbe qualsiasi informazione prodotta da siti, blog, social network, alla richiesta di rettifica, esponendo gli autori al rischio di lunghi procedimenti con il coinvolgimento di avvocati ed eventualmente al pagamento di ammende pecuniarie.

A Roma la carica degli hacker E’ l’informatica ‘do it yourself’

hackmeetingHackmeeting 2010
Il tredicesimo raduno di esperti di computer e rete dal 2 al 4 luglio al centro sociale La Torre. Per discutere, confrontarsi e mettere in pratica un uso consapevole della tecnologia
Arturo Di Corinto*
per Repubblica.it del 2 luglio 2010

L’Hackmeeting è il più importante raduno delle culture hacker in Italia e da venerdì 2 luglio torna a Roma, al centro sociale La Torre. Per la tredicesima volta da quando è nato, per tre giorni, le controculture digitali del nostro paese discuteranno dei temi cari ai libertari della rete: privacy e controllo, mercato e autoproduzione, conflitto e normalizzazione, software, hardware e reti di comunicazione.

Ma attenti, questi hacker, che non sono solo virtuosi del software, ma artisti, attivisti, curiosi e smanettoni che eccellono nei rispettivi campi di interesse, non sono l’uomo nero dipinto dalla stampa e lo spauracchio delle aziende antivirus, sono degli innovatori. La pratica del do it yourself che gli hacker hanno mutuato dalla cultura punk è infatti tutt’uno con la passione per la tecnologia e il suo intimo funzionamento ed esprime l’attitudine di chi sta “coi piedi per terra e la testa nella tecnologia”. Radicati negli ambienti più disparati, provenienti spesso da aziende affermate che hanno contribuito a sviluppare, vivono nella galassia dei centri sociali, lavorano al recupero di hardware, sono appassionati di software libero, insegnano nelle scuole e hanno come orizzonte la trasformazione della società. La forte connotazione etica della loro curiosa attitudine alla condivisione e alla conoscenza si esprime allo stesso modo che si tratti di smontare e rimontare un apparato tecnologico per capirne l’intimo funzionamento, oppure di decostruire i messaggi del mercato e della politica. Continua a leggere A Roma la carica degli hacker E’ l’informatica ‘do it yourself’

Perchè il Ddl Alfano è una legge pericolosa anche per la rete

libertà intPerchè il Ddl Alfano è una legge pericolosa anche per la rete
Arturo Di Corinto
per La Stampa del 1′ Luglio 2010

La Legge di riforma delle intercettazioni, nota anche come Ddl Alfano, ha generato una vasta opposizione nel paese. Il motivo è noto. Secondo giornalisti, giuristi, magistrati, editori, se il provvedimento, passato al Senato con la fiducia, dovesse essere tramutato in legge, avrebbe l’effetto di silenziare la stampa su notizie di reato di interesse pubblico e impedirebbe agli inquirenti di perseguire efficacemente i criminali. Il risultato sarebbe un’opinione pubblica disinformata e una magistratura con le armi spuntate nel contrasto alla corruzione e alla criminalità organizzata.

E tuttavia non c’è solo questo nella legge. L’articolo 29 del provvedimento, ad esempio, introduce per la prima volta l’equiparazione, in termini di responsabilità, tra una testata giornalistica registrata e un sito informatico che produce informazione a livello amatoriale, imponendo anche a quest’ultimo l’obbligo di rettifica delle notizie come vuole la legge sulla stampa del 1948 e che prevede dure sanzioni pecuniarie nel caso non venga ottemperato.

E’ per questo che l’Internet italiana è in allarme. Oggi gran parte dell’informazione amatoriale passa per siti, blog e social network. E per capire l’importanza dell’informazione amatoriale su Internet basti ricordare che fu un blogger, Macchianera, a scoprire il nome del soldato americano Lozano che aveva fatto fuoco per primo contro Nicola Calipari, uccidendolo, mentre cercava di portare in salvo la giornalista del Manifesto Giuliana Sgrena. Ecco, il punto è che i produttori indipendenti di informazione che talvolta arrivano prima di altri a dare notizie importanti cui anche le testate tradizionali attingono, non sarebbero in grado di osservare l’obbligo di legge previsto nel Ddl Alfano e di fronte alla minaccia di sanzioni, smetterebbero di fare il loro prezioso lavoro. Continua a leggere Perchè il Ddl Alfano è una legge pericolosa anche per la rete

Arcireport n. 24

__________________________________

In questo numero di Arcireport:

Editoriale

* La ribellione delle coscienze

Pagina 1

* Sapere è libertà

* Una delegazione dell’Arci ha partecipato al congresso della Ligue de l’Enseignement

* Il saluto ai lettori di Arcireport

Pagina 2

Contro la legge-bavaglio

* Perchè il ddl Alfano è una legge pericolosa anche per la rete. Tutti in piazza il primo luglio

* Anche l’Arci sarà in piazza Navona a Roma
Continua a leggere Arcireport n. 24

NoBavaglio: Il 1° luglio 2010 a Roma, dalle ore 17, in piazza Navona

CONTRO I TAGLI E I BAVAGLI
ALLA CONOSCENZA E ALLA CULTURA
NO AL DDL INTERCETTAZIONI
NO AL SILENZIO DI STATO

Il 1° luglio 2010 a Roma, dalle ore 17, in piazza Navona

Una grande mobilitazione per dire no al disegno di legge Alfano, che ostacola il lavoro di magistrati e giornalisti e rende i cittadini meno sicuri e meno informati; per dire no ai tagli alla cultura italiana previsti dalla manovra economica.

Una manifestazione per far sentire che non può essere sottratto al Paese il racconto di vicende giudiziarie di rilievo pubblico, pur nel rispetto del diritto delle persone alla riservatezza; per respingere gli interventi punitivi ai danni della produzione culturale e salvaguardare il diritto dei cittadini alla conoscenza; per contrastare il pericolo di chiusura di testate giornalistiche colpite dall’indiscriminata riduzione dei fondi pubblici; per tenere accese le luci dei media sul mondo del lavoro e sui drammatici effetti della crisi.

Un’iniziativa a difesa della Costituzione, per dare voce ai tanti soggetti e temi che rischiano l’oscuramento.

Comitato per la libertà e il diritto all’informazione e alla conoscenza

No a tagli e bavagli

logo_footer
DDL intercettazioni: la libertà è partecipazione, informata.
Arturo Di Corinto
Per RadioArticolo1

Il Ddl intercettazioni è arrivato al capolinea: o passa alla Camera così com’è, con la fiducia, o in assenza di modifiche sostanziali provocherà una crisi di governo. Sappiamo com’è andata. Nel silenzio degli organi d’informazione e di molte associazioni di categoria, un gruppo di cittadini impegnati ha raccontato al mondo di Internet che stava per essere approvata una legge che avrebbe imbavagliato magistratura e stampa. La successiva protesta di centinaia, migliaia di cittadini, è riuscita però a scuotere il resto dell’opinione pubblica dal suo torpore.. Continua a leggere No a tagli e bavagli

Il diritto all’informazione nel terzo millennio

logo peace reporter

Il diritto all’informazione nel terzo millennio
per Peace Reporter di Luglio-Agosto
Arturo Di Corinto

“Ogni individuo ha diritto di ricevere, ricercare e impartire informazioni senza distinzione di razza e di genere, provenienza geografica o di religione”. Recita così l’articolo 27 della dichiarazione dei diritti umani, eppure ancora molta strada resta da fare per la sua piena attualizzazione. La censura di stato, gli oligopoli mediatici, l’arresto di reporter indipendenti, il digital divide, gli attacchi alle infrastrutture di comunicazione di paesi sovrani, le ripetute violazioni della privacy, i filtri tecnologici ai contenuti online prodotti dagli utenti, rendono questi diritti inesigibili nell’era della comunicazione globale in molti paesi, anche in quelli democratici.

Reporters senza frontiere e Amnesty International hanno denunciato a più riprese la violazione di questo primario diritto umano, stilando classifiche dei paesi dove minore è il rispetto per il diritto e la libertà d’informazione. A dispetto di quello che si pensa però, il problema non riguarda solo la Cina e l’Iran, responsabili a più riprese di pensati violazioni della libertà d’espressione verso cittadini, giornali, imprese, non riguarda solo il Pakistan o l’Afghanistan che restringono sempre di più l’universale diritto all’informazione, ma anche l’Egitto che usa il braccio di ferro contro i suoi blogger, o le minacce e le intimidazioni verso i giornalisti da parte del governo di Cuba. Continua a leggere Il diritto all’informazione nel terzo millennio

I Tre finalisti del Premio l’albatros città di Palestrina 2010

I Tre finalisti del Premio l’albatros città di Palestrina 2010

Sabato 12 giugno 2010 presso il Museo Archeologico di Palestrina, durante un incontro pubblico, si è riunita la Giuria Ufficiale presieduta da Paolo Mauri e composta da Michele De Mieri, Pietro Del Soldà, Arturo Di Corinto e Igiaba Scego. Nell’occasione sono state indicate le tre opere finaliste della tredicesima edizione del Premio e Festival per la letteratura di viaggio l’albatros – città di Palestrina:

C’era una volta il muro di Matteo Tacconi A. Castelvecchi Edizioni
Le balene lo sanno di Pino Cacucci Feltrinelli Edizioni
Camminare di Tomas Espedal Ponte alle Grazie Edizioni
Continua a leggere I Tre finalisti del Premio l’albatros città di Palestrina 2010