Taccuini elettronici (PAAL 2008)

Arturo Di Corinto

24/04/2008Ilsole24oreNova

prima pagina nova 24 aprile 2008La Pubblica Amministrazione italiana è il maggior produttore di dati del belpaese. Dai dati geografici alle anagrafi, dalle biblioteche agli archivi digitali e ai siti web, fino a includere leggi, norme e regolamenti. Un patrimonio comune di informazioni che, pur con fatica, cominciano ad essere integrate e rese accessibili al pubblico e sulla cui disponibilità si costruiscono politiche e si sviluppano economie, anche territoriali. Non sempre però sono accessibili a tutti gli stakeholder – cittadini, imprese, istituzioni – almeno per due ordini di motivi. Il primo è che la loro disponibilità non è nota a tutti, il secondo è che il loro accesso ed eventuale utilizzo non sono né facili né immediati, nonostante il grande sforzo culturale e regolamentare fatto negli ultimi anni. Inoltre, un terzo e più importante motivo è di tipo tecnologico, e sta nell’usabilità di questi dati, non sempre confezionati secondo standard comuni e formati interoperabili, aperti e liberi.

Eppure c’è un’inversione di tendenza, manifestata con chiarezza a Cagliari, durante seconda edizione di PAAL 2008 (Pubblica Amministrazione Aperta e Libera), convegno organizzato da Sardegna Ricerche in collaborazione con l’Università di Cagliari, il CRS4 e la Regione Sardegna, il 17 e 18 aprile scorsi. Per l’occasione, decisori pubblici, amministratori e tecnici degli Enti locali, manager, ricercatori e fornitori della Pubblica Amministrazione hanno presentato e condiviso alcune delle più importanti esperienze di condivisione di dati e progetti nati all’interno della PA offrendoli alla discussione dei numerosi intervenuti. Dal progetto Norme in rete del Cnipa alla rete Lepida dell’Emilia Romagna, dalla cooperazione applicativa ligure ai portali culturali della Lombardia, del Lazio e della Sardegna, i relatori hanno dimostrato di aver compreso un elemento cruciale di questo lavoro di accumulazione di conoscenza, e cioè che quei dati provengono dalle interazioni coi cittadini oppure sono confezionati apposta per loro e oggi, con le tecnologie di rete, i cittadini non solo possono accedervi più facilmente, ma possono diventare “fornitori” diretti di dati, aggiornarli e arricchirli, controllando anche l’uso che le amministrazioni ne fanno. Continua a leggere Taccuini elettronici (PAAL 2008)

(IR)rresponabilità sociale d’impresa

logo peace reporter
Arturo Di Corinto
per Peace Reporter
di Maggio

 

Per Corporate Social Responsibility (CSR) si intende l’integrazione di preoccupazioni di natura etica all’interno della visione strategica d’impresa. Adottando cioè un comportamento socialmente responsabile le imprese cercano di rispondere alle aspettative economiche, ambientali e sociali di tutti i portatori di interesse (gli stakeholder), siano essi il general public o i legislatori, comunità indigene nel cui territorio si trivella petrolio o consumatori sedotti all’acquisto di Suv inquinanti, agricoltori convinti a utilizzare sementi sterili o allevatori indotti ad acquistare mangimi animali.

Per molti la responsabilità sociale delle imprese è solo una foglia di fico sui comportamenti irresponsabili delle aziende che condividendo una parte dei propri profitti con la società civile tentano di “ripulirsi l’immagine” quando con una mano finanziano organizzazioni no profit che realizzano pozzi d’acqua in Africa e con l’altra – tramite una controllata – gestiscono la compravendita di armi e rifiuti negli stessi luoghi.

Il mondo del non profit e della comunicazione sociale questo lo sa e considerandolo un terreno impervio cerca perlomeno di aumentare la trasparenza di tali operazioni. Ma c’è un modo immediato in rete per capire chi controlla cosa e verificare se il comportamento virtuoso di un’azienda in un campo corrisponda al comportamento irresponsabile in un altro. “Theyrule” è un’applicazione web che permette di sapere fino a che punto le multinazionali sono collegate fra di loro individuando tale legame nei manager che siedono contemporaneamente al tavolo d’amministrazione di un’azienda ecologista e di un’azienda petrolifera. E se venisse aggiornato e adottato dal non profit ci aiuterebbe a capire quanto pochi sono quelli che decidono le politiche globali, “quelli che comandano”, appunto. (http://theyrule.net)

Libera informazione in libero web

logo popolo bue tvPOPOLOBUE è una webTV politico-sociale e satirica, che utilizza un sistema di social networking che rende semplice per produttori di contenuti ed attivisti realizzare, pubblicare e diffondere i propri video. Il nostro player customizzabile permetterà l’introduzione (overlay) di una barra di azioni politiche e/o commercialei configurabile – per ogni video – dai Redattori quando un utente passerà col mouse sopra il video.

Questa funzionalità permetterà a Popolobue di veicolare ed aggiornare ad ogni momento una qualsiasi azione politica (firma la petizione …) o commerciale (compra il DVD …) ai video, anche quando questi saranno embedded su blog o siti web altrui, portando traffico, audience ed eventualmente un ritorno economico al suo produttore.

Dedica un attimo del tuo tempo a fare la conoscenza del team di popolobue.tv

Leggi il nostro Piano di Sviluppo Web e se ti piace Aiutaci a far Partire l’iniziativa. Continua a leggere Libera informazione in libero web

E’ uscita la rivista HAX n° 4: il software libero non é solo linux

numero4africa.jpg
NonSoloLinux é il titolo dello speciale del nuovo numero della rivista HAX, pubblicato a cura dell’Hacklab Cosenza in collaborazione con una redazione nazionale.

La rivista in questo numero si occupa di sistemi operativi alternativi, diritti digitali in una rete neutrale, dispositivi Openmoko, racconti cyberpunk e musica libera.

Proseguono inoltre i corsi a puntate per i neofiti delle applicazioni del software libero.

Il numero consta di ben 50 pagine: Buona lettura!!

HAX la trovate qui:

http://hax.cosenzainrete.it

 

“Un pinguino va… alla Città dell’Altra Economia”

la “c” rovesciata del copyright

L’Associazione Temporanea di Imprese “Comunicazione Aperta”, costituita dalla società cooperativa Binario Etico, dall’associazione Linux Club e dall’associazione Altre Visioni, è lieta di comunicarvi che sono aperte le iscrizioni ai corsi di informatica sul sistema operativo GNU/Linux, sul Software Libero e sulla suite per ufficio OpenOffice.

Dove

I corsi si terranno presso la Città dell’Altra Economia, in largo Dino Frisullo, zona Campo Boario (ex-mattatoio di Testaccio), nello spazio “Comunicazione Aperta”.

Quando

I corsi avranno inizio entro la fine di aprile, al raggiungimento del numero minimo di partecipanti.

Orari

Mercoledì e Venerdì dalle 19 alle 21.

Per maggiori informazioni su programmi, costi e modalità d’iscrizione:
web: www.binarioetico.org
mail: comunicazioneaperta@cittadellaltraeconomia.org
tel: 349 6112994 dal lunedì al venerdì dalle 11 alle 18

Corso di Alta Formazione su Tecnologie Libere e Open Source

logo gnu generation

Scadenza domande: 21 Aprile 2008

Il Rettore dell’Università della Calabria, visto l’avviso pubblicato nella G.U., Serie Speciale, n.115 del 3.10.2007, per la presentazione di progetti da parte di Italia Lavoro sul Programma FIxO Azione 3 “Promozione e sostegno di percorsi formativi di giovani laureati non occupati per l’acquisizione di competenze nel trasferimento di tecnologie e prodotti della ricerca verso imprese che intendono perseguire programmi di innovazione”, e in seguito al progetto presentato dall’UNICAL inerente l’avviso di cui sopra, emana il bando per l’istituzione del *Corso di Alta Formazione in Tecnologie Libere e Open Source*. Continua a leggere Corso di Alta Formazione su Tecnologie Libere e Open Source

Vota per il Software Libero

logo vota software libero
Vota per il Software Libero
oltre 80 candidati e 1700 elettori!
Ultimi giorni per la campagna “Vota per il Software Libero” che ad oggi, dopo soli 7 giorni, conta l’adesione di oltre 80 candidati, 1700 elettori in tutta Italia e più di 100000 visite.

  • http://elezioni.softwarelibero.it/visualizza/aderenti
  • http://elezioni.softwarelibero.it/visualizza/mappa_firme

Grazie al sostegno degli attivisti e delle diverse associazioni di promozione del software libero presenti nel nostro paese, continuano ad arrivare gli impegni dei candidati a sostenere, promuovere e votare leggi e politiche a favore del software libero. Restano ancora pochissimi giorni sia per aderire all’iniziativa che per firmare la petizione “Preferisco votare per il software libero”.
* http://elezioni.softwarelibero.it/firma/anchetu
Con il presente comunicato, l’associazione per il Software Libero intende ringraziare tutte le persone che stanno collaborando per dar vita a questa iniziativa di partecipazione civica, democratica e trasparente, sia aderendo all’iniziativa sia promuovendola attraverso la rete.

Continua a leggere Vota per il Software Libero

Mickey Mouse appartiene a tutto il mondo

Pubblicato in Karma@Pa

10/04/2008

Negli ultimi anni il copyright (il diritto d’autore in Italia) ha smesso di essere un argomento esoterico per avvocati ed è diventato un tema di importanza cruciale per chiunque sia coinvolto a vario titolo nella produzione e fruizione di cultura.

Il copyright fa ogni giorno capolino nei quotidiani, nei tiggì, nei convegni universitari, perfino nella posta elettronica con cui gli amici ci spediscono musica e fotografie. E nei prossimi anni avrà un ruolo fondamentale rispetto al modo stesso in cui penseremo la creatività: sia in termini di proprietà che di collaborazione. Insomma è diventato un tema la cui analisi non può più essere lasciata ai soli avvocati.
Il copyright è nato e poi si è consolidato come un dispositivo di bilanciamento per garantire agli autori un incentivo alla produzione di opere creative e allo stesso tempo favorire la loro circolazione presso il pubblico, coè nella società, affinchè chiunque potesse goderne. Non è nato certo per tutelare i profitti delle case edtrici come qualcuno sostiene. E la migliore dimostrazione del ruolo di garanzia di questo istituto sta nel fatto che da sempre le biblioteche pubbliche esistono come alternativa alla distribuzione commerciale delle creazioni culturali. Il problema è che nel tempo questo equilibrio si è progressivamente spostato a favore dei detentori dei contenuti culturali, cioè case editrici, discografici, conglomerati mediatici, e nei fatti è diventato un modo per bloccare la creatività e la voglia di sperimentare degli stessi artisti che nel copyright avevano individuato un modo per guadagnarsi da vivere. Continua a leggere Mickey Mouse appartiene a tutto il mondo

Dove si sta dirigendo il dibattito sulla proprietà intellettuale? Ce ne parla Arturo Di Corinto, docente di Comunicazione mediata dal computer presso l’Università La Sapienza di Roma

Pubblicato in Karma@Pa10/04/2008

Dove si sta dirigendo il dibattito sulla proprietà intellettuale?
Ce ne parla Arturo Di Corinto, docente di Comunicazione mediata dal computer presso l’Università La Sapienza di Roma.

La grande impalcatura a difesa del diritto d’autore non regge più. Troppe cose sono cambiate da quando in Inghilterra nel 1710 venne promulgato lo Statuto di Anna, con il quale veniva stabilita un’esclusiva per la stampa dei testi attribuita ad autori o cessionari di quel diritto, rinnovabile di 14 anni. La normativa internazionale da allora ad oggi si è evoluta, ampliando e allungando la tutela delle opere fino a cinquanta, settanta, novant’anni, e inasprendo le pene, pecuniarie e detentive, per la violazione dei diritti economici e morali dei titolari. Ma da allora ad oggi sono state tali e tante le evoluzioni della tecnologia che, per quanto il diritto cerchi di distinguere le norme dai mezzi e dagli strumenti per evaderle o farle rispettare, non è più possibile applicare quel modello alla modernità.

Per tre ordini di motivi: la rivoluzione informatica ha messo nelle mani di ciascuno potenti media digitali, i personal media, con i quali è possibile registrare, manipolare e veicolare qualsiasi aspetto della realtà e dell’esperienza; gli strumenti e le infrastrutture di comunicazione sono diventati digitali, ubiqui, spesso gratuiti; è cresciuta l’esposizione degli individui a questi strumenti e insieme l’attitudine al loro uso creativo e collettivo. Che oggi viene anche insegnato a scuola e nelle Università. Continua a leggere Dove si sta dirigendo il dibattito sulla proprietà intellettuale? Ce ne parla Arturo Di Corinto, docente di Comunicazione mediata dal computer presso l’Università La Sapienza di Roma

Sul futuro dei media digitali e della carta stampata

Pubblicato in Karma@Pa

Alcune riflessioni sul futuro dei media digitali e della carta stampata.

Arturo Di Corinto*

Quando parliamo del futuro dei media digitali i partecipandi al dibattito si schierano subito dalla parte degli apocalittici o degli integrati. Il motivo? Il digitale mette in crisi il copyright (il diritto d’autore in Italia). Eppure un atteggiamento più sereno è possibile se proviamo a riportare il discorso alla sua giusta dimensione.

Proviamo a viaggiare nel tempo con l’immaginazione, e a tornare a un anno rivoluzionario: il 1448. E’ la data della comparsa di una nuova e rivoluzionaria tecnologia, quella della stampa a caratteri mobili, destinata a cambiare radicalmente il nostro modo di comunicare nei secoli successivi. L’idea geniale fu di un fabbro di Mainz, Johannes Gutenberg, ed ebbe subito un effetto, quello di mettere in crisi il “monopolio” degli amanuensi nella riproduzione dei testi sacri. Grazie a questa invenzione si incominciò subito a stampare la bibbia e poco dopo anche le perdonanze papali, creando, all’improvviso, un mercato inesistente, quello delle indulgenze, contro cui si scagliò Martin Lutero. La stampa a caratteri mobili diede un clamoroso contributo al Rinascimento favorendo l’affermazione del vernacolo e il declino del Latino, che a sua volta preparò l’Europa agli Stati nazione.

Allora la prima riflessione da fare è: se la Bibbia fosse stata tutelata dal diritto d’autore, il celebre artigiano avrebbe potuto permettersi di stamparla? Probabilmente no, con effetti immaginabili per noi tutti che veniamo dalla forma-libro della cultura. Il punto non è che sarebbe ancora il solo clero ad amministrare la parola di Dio, ma che sarebbe stato fortemente ritardato quel grande effetto di trascinamento sull’alfabetizzazione delle masse che la possibilità di leggere ciascuno la Bibbia ha determinato. Continua a leggere Sul futuro dei media digitali e della carta stampata

La libertà del web seppellita dai giganti

di Giulietto Chiesa, Megachip – da Galatea

25-3-08

Leggo di una nuova battaglia tra giganti, e mi viene da sperare che, come accadde ai dinosauri, prima o poi anche questi finiranno per sparire. Per il momento si azzuffano con gran rumore di denti. Nella Rete. Microsoft contro Google. Io e noi siamo parte, inconsapevole, di loro: li usiamo, ci usano. Sto scrivendo su un programma del primo e, se ho bisogno di un’informazione veloce, vado sul secondo. Sono sicuramente nel database del primo e del secondo. E anche di quello della prossima vittima dell’uno o dell’altro. Infatti Microsoft e Google si stanno combattendo sulle spoglie di Yahoo, per conquistarsele. Continua a leggere La libertà del web seppellita dai giganti

Progetti ed eventi sui dati geografici Pubblici: OpenStreetMap e GFOSS.it

Due mesi caldi caldi per OpenStreetMap e GFOSS.it

…saranno proprio così i prossimi due mesi per la comunità italiana di OpenStreetMap, ormai una realtà consolidata e supportata dall’Associazione italiana per l’informazione geografica libera, GFOSS.it. Continua a leggere Progetti ed eventi sui dati geografici Pubblici: OpenStreetMap e GFOSS.it

OpenMind Seminari e Incontri su Software Libero e Informatica Consapevole

Call for paper

OpenMind Seminari e Incontri su Software Libero e Informatica Consapevole

8 9 10 Maggio 2008

Villa Bruno San Giorgio a Cremano Napoli

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Cultura, precariato e operatori della comunicazione

Cultura, precariato e operatori della comunicazione

Intervento alle Officine marconi con Fausto Bertinotti

2 aprile 2008

Arturo Di Corinto

Le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione hanno modificato profondamente il modo di produrre ricchezza da parte dell’industria a tecnologia avanzata, hanno consentito una maggiore automazione dei comparti produttivi tradizionali e la dematerializzazione di prodotti di consumo, prevalentemente ludici, scientifici e culturali, ma soprattutto hanno modificato il mondo dei media e della comunicazione e il ruolo loro attribuito nella società.

Nella società digitale si è ampliato a dismisura il ruolo dei media e della comunicazione e lì dove c’è comunicazione, produzione di sapere e di discorso, lì c’è il potere. Un potere nomadico, che non risiede in strutture stabili e definite e che non è un semplice fatto, una struttura che si conserva e che viene annientata, ma un sistema di relazioni che decide di volta in volta chi ha potere di parola e chi no, determinando l’agenda setting – ciò di cui si parla e che richiede il formarsi di un’opinione – dando un ruolo cruciale agli stregoni della notizia – gli spin doctors – e che determina nuove forme di esclusione. Oggi la mancanza di accesso al sapere e alla comunicazione equivale sempre di più all’esclusione dal lavoro e dai diritti. Continua a leggere Cultura, precariato e operatori della comunicazione

Per un welfare della conoscenza e dell’innovazione. Convegno a Lecce il 4 aprile

locandina lecce
Se una persona “possiede” qualcosa può scegliere di tenerla per sé o di cederla anche agli altri. Se si tratta di un oggetto, come di una mela, resterà senza. Ma se una persona “sa” qualcosa e la insegna, la sua conoscenza si moltiplica e si diffonde senza che nessuno si impoverisca

Per un welfare della conoscenza e dell’innovazione. Lavoro cognitivo, nuove tecnologie e diritti digitali

LECCE Venerdì 4 aprile – alle ore 17:30
Sala Pellegrino, II° piano Biblioteca provinciale “Sigismondo Castromediano”, viale Gallipoli
Partecipano:

  • On. Pietro Folena – Presidente della Commissione Cultura della Camera dei deputati e candidato della Sinistra Arcobaleno al Senato per la Puglia.
  • Carlo Formenti, docente di Teoria e Tecnica dei nuovi media presso l’Università degli studi di Lecce
  • Stefano Cristante, docente di Sociologia della Comunicazione presso l’Università degli studi di Lecce
  • Arturo Di Corinto, docente di comunicazione mediata dal computer presso La Sapienza di Roma
  • Eugenio Iorio, docente di Comunicazione politica presso l’Università degli studi di Bari

Coordina: Carmen Tarantino, giornalista Continua a leggere Per un welfare della conoscenza e dell’innovazione. Convegno a Lecce il 4 aprile

IO VOTO SOFTWARE LIBERO!

http://elezioni.softwarelibero.it/info/iniziativa
Abbiamo seguito con curiosità e interesse la campagna elettorale per le elezioni politiche del 13 e 14 Aprile 2008, ma abbiamo sentito parlare molto poco dei temi a noi cari, cioè il software libero e la difesa delle libertà digitali.

A pochi giorni dalle prossime consultazioni, abbiamo quindi deciso di avviare due iniziative parallele.

La parola agli elettori

Con la prima iniziativa chiediamo ai cittadini elettori di far sentire la loro voce, tramite una petizione on-line, indicando che preferirebbero votare persone a favore del software libero, per mostrare a chi governerà il Paese che il tema del software libero è molto importante. Continua a leggere IO VOTO SOFTWARE LIBERO!

Contro il prestito bibliotecario a pagamento, per la libertà di cultura

logo peace reporterArturo Di Corinto per Peace Reporter di Marzo
Negli ultimi anni il copyright (il diritto d’autore in Italia) ha smesso di essere un argomento per avvocati ed è diventato un tema di importanza cruciale per musicisti, designer, scrittori, accademici, consumatori e per chiunque sia coinvolto a vario titolo nella produzione e fruizione di cultura. Ma poco si dice di quanto un regime di copyright rigido danneggi la diffusione dell’istruzione nei paesi in via di sviluppo. Il copyright è nato e poi si è consolidato come un dispositivo di bilanciamento per garantire agli autori un incentivo alla produzione di opere creative e allo stesso tempo favorire la loro circolazione presso il pubblico, affinchè chiunque potesse goderne. Non è nato certo per tutelare i profitti delle case edtrici come qualcuno sostiene. E la migliore dimostrazione del ruolo di garanzia di questo istituto sta nel fatto che da sempre le biblioteche pubbliche esistono come alternativa alla distribuzione commerciale delle creazioni culturali. Nel seguito di “The Disney Trap”, fortunato video contro le storture del copyright questa volta ad essere preso di mira è l’equo compenso sul prestito bibliotecario. Anche per questo è nata la Open Access Initiative: per garantire la libera fruibilità e circolazione dei prodotti della ricerca accademica finanziata con soldi pubblici, organizzandoli in archivi aperti liberamente accessibili e gratuiti. (http://www.openarchives.org) Oggi finalmente i ricercatori possono pubblicare una nuova generazione di riviste ad accesso aperto, in cui i costi sono coperti da meccanismi diversi dagli abbonamenti. Come il caso della Public Libray of Science – PLOS. http://www.plos.org/

Trento: Seconda edizione della Conferenza Italiana sul Software Libero

Con preghiera di diffusione:

Deadline per gli abstract estesa al 27 MARZO, notifica di accettazione

2 Aprile, Early Registration 7 Aprile, Invio del Full Paper 21 Aprile.

http://www.confsl.org/index.php?option=com_content&task=view&id=26&Itemid=43


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YES, WE CAN: Copyleft, Open Source e creatività alla Sapienza

YES, WE CAN

La Facoltà di Scienze della Comunicazione della Sapienza di Roma, organizza per il giorno 18 marzo alle ore 10:00, un incontro sul tema della creatività nell’era di Internet che affronterà le tematiche del software libero e delle licenze libere per i contenuti creativi.

Durante l’incontro verrà presentato il film* “La Repubblica del Software”, Free, Open Source Software nella Pubblica Amministrazione italiana con interviste a Richard Stallman, Bruce Perens, Renzo Davoli, Salvatore Tucci, Wikimedia, Pietro Folena, Vincenzo Vita, Flavia Marzano, Hacklab Cosenza, Erica Litrenta, Vittorio Pagani.

Verranno inoltre presentate le iniziative:

Co.Pi.Da., l’osservatorio della Facoltà di Sc. della Comunicazione sul diritto d’autore e le nuove tecnologie

Liberius, lo sportello legale gratuito della Facoltà di Sc. della Comunicazione di assistenza alla creatività digitale < http://liberius.org>

L’evento, in collaborazione con la Free Hardware Foundation, il Linux User Group della Sapienza, il Comitato per la promozione dell’Open source della Provincia di Roma e Onscreen Television, sarà l’occasione per conoscere la storia e l’evoluzione del free, open source software, e delle licenze alternative al copyright tradizionale, le Creative Commons che hanno rivoluzionato la comunicazione digitale nell’era del Web 2.0.

Per l’occasione i docenti Arturo Di Corinto e Marco Scialdone terranno la lezione “Software libero, Licenze libere, Cultura Libera” che terminerà con una sessione di domande e risposte da parte del pubblico.

L’evento, gratuito e aperto al pubblico, avrà luogo il 18 marzo dalle 10:00 alle 14:00 presso il Centro congressi d’Ateneo della Sapienza a via Salaria 113, Roma.

Il luogo è raggiungibile dalla Stazione Termini con le linee 86 e 92.

Nota: Negli spazi della conferenza sarà allestito un punto di distribuzione di materiali informativi della Provincia di Roma con distribuzione di penne USB con software libero precaricato sull’esempio dell’amministrazione parigina dell’Ile de France.

Riferimenti: www.dicorinto.it

Coordinamento e informazioni: Paola Filiani p.filiani@fastwebnet.it

*Il film sarà distribuito con licenza Creative Commons 2.5, codice regionale “0” e DECSS

Lo sportello Liberius alla Sapienza

Lo sportello Liberius alla Sapienza nasce per offrire agli studenti e ai docenti della Facoltà di Scienze delle Comunicazione un servizio gratuito di assistenza e consulenza legale in materia di diritto d’autore, così da consentire una più agevole implementazione di progetti che contribuiscano all’incremento del patrimonio di conoscenza liberamente condivisa.Lo sportello Liberius mira ad eliminare gli ostacoli, di natura eminentemente legale, che rischiano di frenare la creatività e la produzione culturale. http://liberius.org

CO.PI.DA. (Centro di Osservazione sulla Produzione Immateriale e il Diritto d’Autore)

Il Gruppo di Ricerca CO.PI.DA. ha come obiettivo quello di sostenere la ricerca interdisciplinare sul diritto d’autore e la sua odierna configurazione legislativa per studiarne gli effetti sulla popolazione giovanile e studentesca in particolare attraverso il monitoraggio su gruppi e/o artisti musicali emergenti per valutare quali siano le forme di remunerazione derivanti dall’utilizzo delle licenze libere; 2) avvaire lo studio di ipotesi di soluzione volte a riservare i compensi dei diritti di copia privata derivanti dalla riproduzione su supporti vergini di opere rilasciate con licenze libere ad incentivazioni per il settore artistico di riferimento.

Proposta per la commissione Open Source 2007

[ULTIMA MODIFICA, MARTEDI’ 27-2-2008 ORE 10:00]
Proposta per la commissione Open Source 2007

Nell’ambito della Pubblica Amministrazione il Ministero della Giustizia e quello delle Finanze spiccano per la fornitura di programmi software utilizzati dai cittadini (PMI, da professionisti : avvocati notai commercialisti , Ced, Caf.. ) e dalla stessa P.A..
Questi programmi, tra cui ad esempio Entratel, Uniconline, Nota di Iscrizione a Ruolo, Consolle Avvocato, etc, sono per lo piu’ pubblicati SENZA ALCUNA LICENZA.

La mancanza di una licenza chiara non consente alle aziende di poter fare investimenti sul software non essendo chiari quali siano i diritti e i doveri relativamente all’uso dei sorgenti.
Senza licenza non e’ neanche possibile che possa crearsi una comunita’ di utilizzatori in grado di proporre e realizzare integrazioni, correzioni e migliorie al codice. La stessa pubblicazione di patch al codice potrebbe essere atto non consentito.
Continua a leggere Proposta per la commissione Open Source 2007

BENI CULTURALI. COMMISSIONE CULTURA APPROVA NUOVO CODICE, PIU’ LIBERTA’ A WIKIPEDIA

Una piccola ma significativa modifica è quella che oggi la Commissione Cultura della Camera ha introdotto nel nuovo codice sui Beni Culturali, su proposta del presidente della commissione Pietro Folena.

Il parere approvato, che recepisce in toto il nuovo codice, condiziona lo stesso alla “liberalizzazione” dell’uso non commerciale delle immagini di beni culturali, come le opere conservate nei musei. La formulazione del codice attuale, difatti, richiede una speciale concessione da parte del museo, cosa che ha costretto Wikipedia a cancellare le immagini dei quadri conservati nei musei italiani.

“Un danno di immagine per l’Italia e le sue istituzioni culturali”, ha argomentato Folena nella relazione.

La nuova formulazione, invece, consente il libero uso delle immagini dei beni culturali, prevedendo l’autorizzazione solo nel caso in cui sia richiesto un intervento diretto da parte dell’autorità che ha in affidamento il bene stesso. Pertanto la riproduzione di immagini su Internet o su carta, se non a scopo commerciale, torna ad essere libera come nel resto del mondo. Rimane invece fermo il pagamento di un canone nel caso di usi commerciali (ad esempio la realizzazione di guide turistiche).

Di seguito il testo approvato dalla commissione:

Al fine di consentire la libera utilizzazione di immagini dei beni stessi a fini non commerciali, si preveda l’esclusione, per tutti i predetti fini, di canoni e procedure autorizzative, intervenendo sul comma 3 dell’articolo 108 del Codice nell’attuale testo, modificandone la formulazione nel senso seguente:

“3. Sono libere le riproduzioni dei beni da parte di soggetti privati per uso personale, per motivi di studio o ricerca, per illustrazione, discussione o critica e per qualsiasi altro scopo non finalizzato all’uso commerciale della riproduzione, nonché da parte di soggetti pubblici per finalità di valorizzazione. Nel caso in cui l’atto della riproduzione richieda l’intervento o la sorveglianza da parte dell’autorità che ha in consegna il bene, è obbligatoria la richiesta da parte del soggetto che intende riprodurre il bene. Eventuali spese aggiuntive sono a carico dei soggetti che riproducono il bene.”

Una petizione per bloccare il copyright

 ZeusNews del 05/03/2008

La Commissione Europea sta valutando se estendere il copyright oltre i 50 anni attuali, ma i cittadini possono farsi sentire firmando una petizione.

L’attuale durata del diritto d’autore, pari a 50 anni, pare non soddisfare la major – e questo è, se non condivisibile, almeno comprensibile – ma nemmeno la Commissione Europea, che infatti sta meditando di estendere questo periodo troppo breve.

Dall’altra parte, una ricerca commissionata dal governo inglese dice che la legge va bene così com’è, e che anzi un’eventuale estensione porterebbe solo danni economici alla produzione europea, senza contare quelli – meno quantificabili in euro – che verrebbero arrecati alla cultura musicale. Continua a leggere Una petizione per bloccare il copyright

Il Diritto d’Autore nel Web 2.0

CULTURA LIBERA, SOCIETÀ LIBERA (Il Diritto d’Autore nel Web 2.0)

Il prof. Arturo Di Corinto docente di Comunicazione Mediata dal Computer della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”

presenta:

Cultura Libera, Società Libera
(Il Diritto d’Autore nel Web 2.0)
a cura di
Marco Scialdone
con la partecipazione di Deborah De Angelis, Lorenzo De Tomasi, Ermanno Pandoli e Guido Scorza

“Dobbiamo a Thomas Jefferson l’idea di biblioteca pubblica e il diritto di prendere in prestito un libro gratuitamente. Questo grande antenato però non aveva previsto la possibilità che 20 milioni di persone potessero accedere elettronicamente a una biblioteca digitale e consultarla senza alcuna spesa” (N. Negroponte, Essere Digitali, Sperling & Kupfer editori, 1995, pag. X). Non sarebbe possibile descrivere in altro e migliore modo la forza dirompente della Rete. La dematerializzazione dei supporti della conoscenza ha aperto una nuova era nella storia dell’umanità, un’era caratterizzata dal progressivo passaggio dagli atomi ai bit con il conseguente abbattimento dei costi legati al trasporto. Privata della zavorra materiale, l’anima della conoscenza è in grado di diffondersi senza confini, in un incessante confronto di contenuti. In questo scenario viene da chiedersi quale ruolo sia ancora in grado di recitare la normativa in materia di diritto d’autore nella sua tradizionale impostazione, riassumibile nell’espressione “tutti i diritti riservati”. La domanda che allora occorre porsi è: quei diritti sono ancora o, meglio, debbono ancora essere tutti riservati? Obiettivo del corso, pertanto, è consentire agli studenti di elaborare una conoscenza critica sul rapporto tra la normativa in materia di diritto d’autore e la libera fruizione del sapere, nonché di comprendere l’importanza dei beni comuni (“commons”) informazionali per lo sviluppo di una società libera. Continua a leggere Il Diritto d’Autore nel Web 2.0

CO.PI.DA. (Centro di Osservazione sulla Produzione Immateriale e il Diritto d’Autore)

CO.PI.DA. (Centro di Osservazione sulla Produzione Immateriale e il Diritto d’Autore) e lo sportello Liberius
alla Sapienza.

Vi avevamo detto del Gruppo di ricerca sul diritto d’autore che abbiamo organizzato presso la mia cattedra alla Sapienza. Quello che mi preme dirvi è che tra pochi giorni cominciano i seminari e che la facoltà ha deliberato l’attivazione dello Sportello Liberius nei locali della facoltà (stanza 102) per dare assistenza legale sul Diritto d’autore ai nostri giovani cretivi universitari.

1. Il Gruppo di Ricerca ha ufficialmente un nome: CO.PI.DA. (Centro di Osservazione sulla Produzione Immateriale e il Diritto d’Autore). Lorenzo De Tomasi è incaricato di svilupparne l’identità visiva.

2. La volontà (dead line Maggio 2008) è quella di creare un portale sulla falsariga del Center for the Study of the Public Domain e di muoverci verso quella direzione. Quello è il modello di eccellenza cui vogliamo condurre il CO.PI.DA.

3. Ciclo di seminari “Cultura Libera, Società Libera (il diritto d’autore nel web 2.0). La reazione è stata assai positiva. Al momento abbiamo 44 registrati (num max 50). Le lezioni saranno video riprese e andranno a costituire un prima base del materiale che metteremo sul portale.

4. Conclusi i seminari partiremo con l’organizzazione di un’iniziativa ambiziosa nata dall’idea di Oriana Persico e Salvatore Iaconesi. Realizzare, dopo l’estate, il “gadget lab” (maggiori info le trovate nell’area documenti del gruppo di ricerca – file mini-progetto.odt) con il coinvolgimento e il sostegno economico di grandi imprese del settore (sony, nokia etc)

5. Sportello Liberius: si è deciso di dar vita, in concomintanza con il convegno sul software libero del 18 marzo, ad un info-point, nell’area antistante il centro congressi in modo da far conoscere l’iniziativa e distribuire materiale utile. Si è deciso inoltre di realizzare un video di presentazione in cui sarà Angel_F (ovverosia un’intelligenza artificiale) a spiegare cos’è e come funziona lo sportello.

6. Avvio di una ricerca interdisciplinare in merito a questi due aspetti:

a. monitoraggio su gruppi e/o artisti musicali emergenti per valutare quali siano le forme di remunerazione derivanti dall’utilizzo delle licenze libere;

b. studio di una soluzione (legislativa) volta a riservare i compensi dei diritti di copia privata derivanti dalla riproduzione su supporti vergini di opere rilasciate con licenze libere ad incentivazioni per il settore artistico di riferimento.

VII CONFERENZA DEGLI ISTITUTI CULTURALI DEL LAZIO

REGIONE LAZIO
ASSESSORATO CULTURA, SPETTACOLO E SPORT
DIREZIONE BENI E ATTIVITA’ CULTURALI
AREA SERVIZI CULTURALI
SOPRINTENDENZA AI BENI LIBRARI

Sala Tevere
Roma, 27 febbraio 2008
Via Cristoforo Colombo, 212

Nel Lazio sono ben 48 gli istituti culturali regionali, alcuni dei quali tra i più importanti a livello nazionale, con patrimoni di inestimabile valore.
Giunta alla sua settima edizione, la conferenza degli istituti culturali del Lazio è un momento d’incontro e di confronto per elaborare le linee di indirizzo e programmatiche, per presentare le recenti modifiche della legge regionale 42/97 e il nuovo albo triennale 2008-2010. In questa sede, inoltre, sarà presentato il nuovo portale cultura del Lazio e si procederà ad eleggere il Gruppo di Coordinamento degli istituti culturali regionali. Continua a leggere VII CONFERENZA DEGLI ISTITUTI CULTURALI DEL LAZIO

Riforme in cambio di voti: un programma moderato per la politica

L’associazione di promozione sociale Partito Pirata, il Network Frontiere Digitali e le associazioni ad esso aderenti dichiarano che intendono appoggiare con indicazioni di voto i candidati alle prossime elezioni politiche che s’impegnano a sostenere nella prossima legislazione le riforme suggerite:

1)Riforma del Copyright

Estesa e radicale azione di riforma della legislazione che riguarda il Diritto d’Autore (Copyright), al fine di ripristinare l’equilibrio ora perduto tra gli interessi degli operatori economici, quelli dei consumatori, quelli degli autori e quelli della società nel suo complesso.

L’elemento fondante di questa riforma dovrà essere il concetto che i materiali protetti da copyright rappresentano la Cultura di una Nazione e come tale possono essere sottoposti a vincoli di utilizzo solo per brevi periodi di tempo e solo per determinate applicazioni di carattere commerciale. L’accesso a questi materiali deve essere garantito anche per coloro che non possono permettersi l’accesso al mercato per ragioni economiche, ad esempio grazie ad opportune sovvenzioni o attraverso l’opera di pubbliche mediateche.

In particolare, è nostra intenzione affrontare il tema del “corretto uso” dei materiali coperti da diritto d’autore (“Fair Use”), il tema della creazione e dell’uso di copie per uso personale ed il tema dell’uso di sistemi DRM per la protezione dei contenuti. Su tutti questi temi è nostra intenzione chiedere modifiche, anche estese e radicali, alla legislazione esistente.

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Open Source al servizio del giornalismo grassroots

PRESENTAZIONE DEL PORTALE DI INTEGRAZIONE NEWS -ITALY.ORG
SAPIENZA UNIVERSITA’ DI ROMA
AULA WOLF
29 FEBBRAIO 2008 ORE 15,00

Il progetto E.USIC, proposto dal Dipartimento di Sociologia e Comunicazione e finanziato dal Ministero del Lavoro nell’ambito degli interventi per la formazione degli Italiani residenti in Paesi non appartenenti all’Unione Europea, ha realizzato un innovativo portale (www.i-italy.org) basato su di una comunità virtuale bilingue, di carattere giornalistico, dedicato alla collettività italiana in America, nonchè agli americani interessati all’Italia. La rete in tal modo promuove il confronto tra i iversi sistemi giornalistici, italiano e americano, con l’obiettivo di diffondere negli USA una conoscenza più approfondita del nostro paese.
Per raggiungere tale obiettivo un team di esperti ha realizzato per il progetto un innovativo software Open Source per la costruzione e il management di portali giornalistici multimediali che partono dai blog degli utenti, applicando la filosofia del
Citizen Journalism, ed integrano scrittura, audio, video e foto in sinergia con i più noti Social Spaces esistenti: You-Tube, Flickr, Amazon, MySpace, Facebook.
Il seminario, al quale parteciperanno esperti accademici, imprenditori e giornalisti, intende presentare il portale, il software di gestione (che a fine progetto sarà liberamente disponibile su internet), e riflettere sulle profonde modifiche che il
sistema dei media italiani, in patria e all’estero, sta vivendo a seguito dell’integrazione tra news giornalistiche tradizionali e autoproduzione degli utenti.
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Open Source Open Ideas for Public Administration

Open Source Open Ideas for Public Administration


Convegno – L’Open Source nella Pubblica Amministrazione

Lunedi 3 Marzo, ore 14.00-20.00
Link Campus University of Malta, via Nomentana 335 – Roma
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