Razzismo online in crescita,
un atlante ci aiuta scovarlo
Aumentano i siti dell’odio e le aggressioni a sfondo razziale. Gli strumenti per contrastare il fenomeno in rete e nella vita reale ci sono. Red propone una piattaforma online per mappare le intolleranze in Europa, individuarne flussi e tendenze e le associazioni per i diritti civili in Italia studiano nuove strategie antidiscriminazione. Intanto Anonynous non resta a guardare di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 3 dicembre 2012
“IL NAZISMO ci ha messo due anni a fare il cluster delle persone a cui ha dedicato le sue attenzioni, oggi basta un click per farlo”. L’allarme non viene dalla Polizia postale ma da Franco Bernabè, presidente di Telecom Italia, durante la presentazione alla Bocconi di Milano del suo libro “Libertà vigilata. Privacy, sicurezza e mercato nella rete”. Una stoccata ai comportamenti poco virtuosi degli OTT (i cosidetti Over The Top, i grandi attori della rete mondiale) in tema di privacy che fa riflettere. L’intensa attività di profilazione resa possibile oggi dalle tecnologie elettroniche che categorizzano gli individui in base a etnia, orientamenti e abitudini – il vero tesoro dei social network – possono favorire razzismo e discriminazioni facilitando l’individuazione del “diverso”. In aggiunta, con l’aumentare delle persone connesse, la scarsa consapevolezza del valore della propria privacy, unita a fenomeni di esibizionismo e di presunta immunità per quello che in rete si fa e si dice, sono aumentati del 50% negli ultimi tre anni, secondo la Polizia postale, anche i siti razzisti, i cosiddetti “hate sites”, i siti dell’odio. Cioè i siti che diffondo, professano, incitano all’odio e all’intolleranza razzista. Continua a leggere La Repubblica: Razzismo online in crescita, un atlante ci aiuta scovarlo








