Acta, ultimo atto a Strasburgo
l’accordo ha fatto il pieno di no
Mercoledì si vota all’Ue sull’intesa anticontraffazione estesa al copyright digitale. Dopo le proteste, la società civile chiede un ultimo sforzo per rigettarne l’adozione da parte del Parlamento Europeo telefonando ai propri rappresentanti a Strasburgo con un tool realizzato ad hoc di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 2 luglio 2012
ROMA – Succederà attorno a mezzogiorno. Dopo anni di discussioni, proteste di piazza, trucchi, sgambetti e pesanti azioni di lobbying, mercoledì 4 luglio il Parlamento europeo voterà su Acta, l’accordo anticontraffazione. Stavolta é il voto decisivo. E’ assai probabile che Acta venga rigettato grazie al lavoro di convincimento fatto dalle associazioni per le libertà e i diritti digitali, gli internet provider, medici, ricercatori e Ong, sulle cinque commissioni che se ne sono occupate a livello europeo, nessuna delle quali si è espressa a favore dell’accordo. Sulla decisione finale pesa infatti la decisione della commissione per il Commercio interno (INTA) che si è dichiaratamente espressa contro Acta. Lo stesso vale per le altre commissioni e in particolare per quella sulle Libertà civili. E tutto questo nonostante – o forse proprio a causa di – molti tentativi della lobby pro-copyright di influenzare il comportamento degli onorevoli europei come denunciato da Edri 1.
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