La tecnologia è religione

L’ultimo libro della matematica Chiara Valerio, edito da Einaudi, ha un titolo evocativo, La tecnologia è religione (Einaudi, 128 pp, 2023) e affronta uno dei grandi temi dei nostri tempi, gli effetti della tecnologia sul nostro modo di pensare il mondo. Dalla quarta di copertina “Che differenza c’è tra danzare per far piovere, e schiacciare un tasto per illuminare uno schermo?
In entrambi i casi, un movimento del nostro corpo fa accadere qualcosa. Nel primo caso, la danza della pioggia si rivolge a una qualche divinità e il dispositivo che ne attiva l’intervento è il nostro corpo. Nel secondo caso il dispositivo è un prolungamento del corpo. Norbert Wiener, matematico, sottolineava, già negli anni Cinquanta del Novecento, la pericolosa e facile identità tra religione e tecnologia. È dunque ragionevole domandarsi oggi quanto politiche culturali prive di immaginazione abbiano allontanato la tecnologia dalla scienza, trasformandola in una fede che ha i propri sacerdoti, i black fridays di festa, gli eretici, gli atei e i martiri da social network”.

Tecnologie Intelligenti. Rischi e regole

Le tecnologie intelligenti sono ormai una realtà in tutti settori. Ci aiutano e diventano semore più indispensabili, ma ad esse associamo il timore che possano diventare incontrollabili e nocive. Siamo davvero in grado di capire e poi di definire bene i rischi e le soglie accettabili di rischio in una società digitale globale nella quale le decisioni automatiche avranno un peso economico e sociale sempre più consistente?

Ringraziando il mio vecchio amico Giuseppe Corasaniti per avermene fatto omaggio, vi segnalo il suo ultimo libro: Tecnologie Intelligenti. Rischi e regole (2023, Mondadori)