La propaganda computazionale e le interferenze hacker

È stato pubblicato dall’AICA il nuovo numero di MondoDigitale interamente dedicato alla cybersicurezza, risultato della collaborazione con l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN).

Il numero speciale si apre con un editoriale a cura di Bruno #Frattasi, direttore generale dell’ACN, e presenta diversi contributi scritti dagli esperti dell’ACN:

1.    METRICHE ED INDICATORI DELLO STATO DI ESPOSIZIONE CYBER DEL PAESE
Luca Montanari, Ph.D.

2.    LA PROPAGANDA COMPUTAZIONALE E LE INTERFERENZE HACKER
Arturo Di Corinto

3.    GOVERNO DEI SISTEMI DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE: ASPETTI DI CYBERSICUREZZA
Luca Nicoletti, Monica Scannapieco, Mara Sorella, Marco Centenaro

4.    FORMAZIONE IN CYBERSICUREZZA: SFIDE E OPPORTUNITÀ
Paolo Atzeni, Bernardo Palazzi



Complotti. Da QAnon alla Pandemia, Cronache dal mondo capovolto

Terrapiattisti, antivaccinisti, no-mask, Q-Anon, antisemiti, islamofobi hanno un tratto in comune: spiegano in maniera semplice cose complesse. E in genere sbagliano. Tuttavia, la mentalità cospirativa che sottende l’abbraccio delle teorie della Terra piatta, dei vaccini che modificano il Dna, delle mascherine “che imbavagliano”, è una mentalità riconducibile al fatto che “il Popolo” ha dei buoni motivi per diffidare dalle Autorità, che è cosciente che i governi proteggono le élite e cercano di trarre profitto dalla gente. O almeno la pensa così Erica Lagalisse, una delle maggiori studiose del cospirazionismo. Però complottisti e cospirazionisti sono nostri fratelli, e pertanto, come spiega lo psicologo Joyan Biford, vanno considerati e rispettati perché esprimono bisogni e preoccupazioni legittime. Purtroppo, sono testardi, quindi è tendenzialmente inutile cercare di fargli cambiare idea.

Di rettiliani, satanisti e pizzaioli pedofili parla, in maniera semplice e scorrevole, il libro Complotti. Da QAnon alla Pandemia, Cronache dal mondo capovolto, di Leonardo Bianchi, pubblicato nel 2021 da Minimum Fax.

Bianchi, autore di una nota newsletter in cui tratta il tema del complottismo, ricostruisce in maniera chiara alcune delle ultime cospirazioni, come quella che vide Hillary Clinton accusata di pedofilia e pratiche sessuali devianti nello scantinato di una pizzeria vicino Washington. Idea diffusa nel forum 4chan dove è nato il movimento QAnon, e che un’avvocata newyorchese ha trasformato in una storia inventata che ha raccolto 1.4 milioni di hashtag su Twitter in due mesi. Bufala pericolosa, però, visto che si è tradotta nell’assalto armato alla pizzeria Comet Ping Pong, da parte di un 28enne che, fatta irruzione nel locale, scopre che non ci sono satanisti né pedofili, e neppure il lugubre seminterrato dove sarebbero avvenuti gli abusi sui bambini. Sarà condannato a quattro anni di carcere per il ferimento degli avventori.

Ma Bianchi racconta anche la storia esemplare dei Protocolli dei Savi Anziani di Sion, l’inesistente complotto ebraico per dominare il mondo frutto dell’invenzione dell’Ochrana, la polizia zarista, pubblicato a puntate su un giornale di San Pietroburgo dal 1903. Da allora sarà la matrice per l’invenzione di molte altre cospirazioni. Umberto Eco ne farà un romanzo: Il Cimitero di Praga.

Propaganda. Come manipolare l’opinione pubblica

Se sei in grado di influenzare i leader, anche senza la loro collaborazione consapevole, puoi influenzare in automatico il gruppo che essi dirigono. Ma per essere un collettivo, e quindi soggette alla psicologia delle folle, le persone non devono per forza formare materialmente un’assemblea o una turba di insorti, perché l’uomo è gregario per natura anche quando è solo soletto nella sua stanza, con le tende tirate. La sua mente conserva gli schemi e i modelli che vi sono stati impressi dall’influenza del gruppo”.

Questo è solo uno dei passaggi più significativi del libro di Edward L. Bernays, Propaganda. Come manipolare l’opinione pubblica (ristampa Shake Edizioni, 2020, a cura di Raf Valvola Scelsi), un testo che, pubblicato nel 1928, mantiene ancora la sua attualità.

Due volte nipote di Freud, dai cui scritti fu fortemente influenzato, e di cui decretò il successo in America, scrisse “il” manuale definitivo su come orientare l’opinione pubblica con il titolo Propaganda: era il 1928. Un testo fatto per vendere idee, cose e persone e che considera la politica al pari di una merce qualsiasi, mostrando il modo di influenzare i risultati elettorali e quindi i meccanismi decisionali che stanno alla base della democrazia. Si narra che il propagandista capo di Hitler, Joseph Goebbels, tenesse questo libro sul comodino.

Per la sua straordinaria capacità di penetrare i mezzi di comunicazione modificando i comportamenti del popolo con un sapiente uso di simboli, metafore e archetipi, il giovane Edward diventerà lo spin doctor dei consumi moderni e uno stratega ricercatissimo per lanciare le mode e influenzare la politica. Lavorerà da consulente contro il New Deal di Roosevelt, per la American Tobacco Company, la General Motors, e la United Fruit, longa manus dietro il colpo di stato in Guatemala. Celebre la sua marcia delle “Torce della Libertà” per indurre le donne a fumare offrendo l’esempio due decine di giovani modelle in corteo con le sigarette in mano, azione all’epoca disdicevole da compiere in strada per una donna.

“MEDIA: TRA INFORMAZIONE, DISINFORMAZIONE E PROPAGANDA”

Il Centro Alti Studi per la Difesa, CASD organizza un seminario per i senior leaders delle FF.AA.

Chair: Prof. Arturo DI CORINTO, giornalista di Repubblica e professore presso l’Università La Sapienza di Roma

  • Dott. Francesco GIORGINO, Caporedattore centrale della redazione Interni del TG1
  • Dott. Massimo GIANNINI, Direttore del quotidiano “La Stampa”

Si è tenuto oggi al CASD, Centro Alti Studi per la Difesa, il “Seminario dei Senior Leaders delle Forze Armate” a favore dei gradi apicali della Difesa e gradi corrispondenti del settore industria difesa.

Obiettivo del seminario è offrire un momento di condivisione, aggiornamento e confronto su tematiche di elevato interesse strategico tra la leadership di livello apicale delle Forze Armate.

Il Capo di Stato Maggiore della Difesa Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone ha pronunciato l’indirizzo di apertura dei lavori del Seminario e formulato i migliori auguri di buon lavoro per la giornata odierna e per la prosecuzione delle attività.

Il Seminario, che ha visto una folta partecipazione di figure di rilievo del settore Difesa, ricerca e industria ha avuto come moderatore il Prof. Michele Colajanni, docente dell’Università di Bologna, è stato strutturato in Sessioni con relatori di primissimo piano quali l’Ambasciatore Francesco Maria Talò, Rappresentante Permanente presso la NATO e rappresentati apicali di SMD, Forze Armate e mondo accademico e della ricerca. 

Il Seminario, ha rappresentato un importante momento di confronto che ha suscitato un considerevole interesse tra i convenuti ed ha favorito l’interazione tra realtà eterogenee provenienti da diverse specialità. Articolato su 5 sessioni, con la trattazione di specifiche tematiche, introdotte da moderatori e relatori di primissimo piano a livello nazionale ed internazionale. I macro argomenti trattati dalle singole Sessioni sono di seguito elencati:

– Sessione I: “Quadro geostrategico globale”

– Sessione II: “Approccio della Difesa alle operazioni multi-dominio” 

– Sessione III: “Media: fra Informazione e Propaganda”

– Sessione IV: “L’impatto delle Emerging Disruptive Technologies sulla Difesa”

– Sessione V: “Nuovi modelli organizzativi delle organizzazioni complesse”.