La Repubblica: “Un dizionario hacker” per capire come il mondo è già cambiato

la-repubblica-it-logoUn dizionario hacker” per capire come il mondo è già cambiato

La Repubblica del 08 aprile 2014

E’ il titolo del libro di Arturo Di Corinto, un percorso ragionato sui termini più significativi della cultura hacker. Qui un capitolo di grande attualità: Autodifesa Digitale

PICCOLO, quindi maneggevole come molti dei dizionari moderni. Ma al tempo stesso denso di voci e quindi utile a capire termini e questioni sulle quali spesso si sorvola senza approfondire. Il volume “Un dizionario hacker”, di Arturo Di Corinto (Edizioni Manni, pagine 212, 14 euro) è tutto questo e anche molto altro. Un dizionario ragionato dei termini più significativi della cultura hacker, in cui di ogni voce si dà definizione, interpretazione e storia. Di Corinto sfata i pregiudizi e fa luce sul mondo della controcultura digitale, spesso percepito come illegale e pericoloso. Dalla A di Anonymous alla W di Wikileaks, passando per Bitcoin, Defacement, Free software, Gnu e Media activism, l’autore ci accompagna alla scoperta di uno dei movimenti più attivi nella lotta alla globalizzazione capitalista, nella tutela della democrazia partecipata, della condivisione del sapere e della libera circolazione della conoscenza. Lemma dopo lemma, emerge la prospettiva politica dei “pirati informatici” e il senso della loro battaglia fatta a suon di decrittazioni e remix. Ecco a seguire un intero capitolo di questo volume, “Autodifesa Digitale”. Continua a leggere La Repubblica: “Un dizionario hacker” per capire come il mondo è già cambiato

Articolo21: Agenda digitale, Italia ancora in forte ritardo. Appello a Renzi

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Agenda digitale, Italia ancora in forte ritardo. Appello a Renzi

di Arturo Di Corinto per Articolo 21 del 17 marzo 2014

Renzi è sempre stato attento alle politiche digitali. Da nativo digitale (o quasi) ha dimostrato grande attenzione alle scelte del governo sui temi dell’innovazione scientifica e tecnologica e già al tempo delle primarie contro Bersani aveva costruito una squadra di supporto col doppio fine di posizionarlo nel mondo delle relazioni digitali e di studiare come intervenire sulle politiche della società dell’informazione.

Oggi il premier potrebbe intervenire efficacemente sui ritardi dell’agenda digitale certificati da uno studio della Camera dei Deputati perchè la legge prevede che alcune disposizioni dell’agenda, se scadute, possono essere adottate senza neanche sentire i ministri competenti. Inoltre Renzi ha a disposizione il complesso studio sulla Banda Larga di Francesco Caio, Mr Agenda digitale, da cui emerge che l’industria ha avviato un piano di investimenti significativo “che porterà, se realizzato nei tempi e nei modi illustrati dagli operatori, ad un aumento della qualità e della banda disponibile a circa il 50% delle linee entro il 2016/17. Continua a leggere Articolo21: Agenda digitale, Italia ancora in forte ritardo. Appello a Renzi

La Repubblica: La Camera certifica le difficoltà dell’Agenda digitale italiana. I motivi dei ritardi

la-repubblica-it-logoLa Camera certifica le difficoltà dell’Agenda digitale italiana. I motivi dei ritardi

Di 55 adempimenti considerati, solo 17 sono stati adottati e per quelli non adottati di ben 21 risultano già scaduti i termini. Le valutazioni in un rapporto del Servizio Studi del Dipartimento Trasporti di ARTURO DI CORINTO per La Repubblica del 14 marzo 2014

ROMA – “Quest’agenda digitale è così vecchia che bisognerà ristamparla”. Gli addetti ai lavori ironizzano così sul forte ritardo nell’attuazione dell’agenda digitale italiana. Un ritardo che ora viene certificato da un rapporto del Servizio Studi del Dipartimento Trasporti della Camera dei Deputati che solo chi sa scandagliare attentamente il web può trovare nel sito della Camera, ma che esiste, e dimostra l’efficienza di alcuni servizi propri dell’istituzione parlamentare. Continua a leggere La Repubblica: La Camera certifica le difficoltà dell’Agenda digitale italiana. I motivi dei ritardi

Convegno: Le politiche per l’Italia digitale

logo_camera14 Marzo 2014 – Giornata di Studi
Gruppo Parlamentare Partito Democratico
Gruppo Parlamentare Sinistra Ecologia e Libertà
Forum Innovatori di SEL


Le politiche per l’Italia digitale

Start up, smart cities, PA innovative, Internet e telecomunicazioni

Camera dei deputati | Sala delle Colonne | Via Poli 19 Roma

IL PROGRAMMA: convegno_politiche_digitali_14_marzo

– Per accedere alla Sala delle Colonne è necessario per gli uomini vestire la giacca;

– I giornalisti devono accreditarsi presso l’ufficio stampa della camera;

– Per motivi di sicurezza è necessario registrarsi via email: sel.segreteria@camera.it

– Per prenotare un intervento è possibile inviare titolo e abstract qui: arturo.dicorinto@gmail.com
Continua a leggere Convegno: Le politiche per l’Italia digitale

GISWATCH: 2013 – Women’s rights, gender and ICTs

gisw2013_web_coverGISWATCH: 2013 – Women’s rights, gender and ICTs

Italy: The internet and activism for women’s rights
Lea Melandri and Giacomo Mazzone (with the support of Centro Nexa and Arturo di Corinto)

Introduction
The women’s movement in Italy started 40 years ago – in line with other movements born all over Europe at the beginning of the 1970s. Its moments of glory included the mobilisation around various civil liberties (such as the law that legalised abortion
in Italy in 1978) and the protest against violence against women that brought millions of women onto the streets to claim their rights.
The general decline of political action in the 1980s (characterised in Italy by the rise of terrorism) impacted on the women’s movement, which renounced mass street protests and preferred to concentrate on local action and on initiatives affect-
ing daily life.
The trend changed again in 2005, thanks to the use of the internet by the women’s movement. Myriad micro-initiatives have found ways of mobilising again using the internet, without the support of big organisations (such as unions and left-wing par-
ties) and even without the support of the traditional media which, in Italy, seem to have totally forgotten civil rights campaigns and gender debates since the end of the 1990s.

Nota: Anche quest’anno non abbiamo fatto mancare il nostro contributo al Global Information Society Watch: un valoroso gruppo di italiane e italiani hanno scritto il rapporto Donne e Internet. Si scarica qui: http://www.giswatch.org/2013-womens-rights-gender-and-icts

GISWatch is a collaborative community committed to building an open, inclusive and sustainable information society.

L’Internet Forum scrive a Mario Monti

L’Internet Forum scrive a Monti
“Più digitale contro la crisi”
Gli attori che si battono per lo sviluppo del web in Italia, riuniti a convegno a Trento fino a domani, scrivono al neo senatore a vita chedendogli di affrontare quello che definiscono “lo spread digitale” in un paese che si vuole moderno di ARTURO DI CORINTO
per La Repubblica del 11 novembre 2011

TRENTO – “Gentile professore Mario Monti, non abbiamo bisogno di ricordarle l’importanza di Internet, spazio di libertà globale, strumento di organizzazione politica e sociale, sostegno indispensabile dell’economia”. Comincia così la lettera/manifesto che i partecipanti all’Internet Governance Forum 1 di Trento hanno deciso di inviare al presidente del consiglio in pectore per chiedergli un deciso intervento a favore dell’economia e della società digitali. Un’idea nata all’inizio dei lavori del forum (che si conclude a domani) e che ha acquistato consensi man mano che gli incontri procedevano. E l’Internet Governance Forum di Trento era proprio il contesto ideale per una iniziativa di questa natura visto che da quattro anni raccoglie a convegno l’intellighenzia digitale del paese – quest’anno con oltre 22 panel e 100 relatori, esperti e terorici della rete, blogger e giornalisti, hacker e Internet provider. Continua a leggere L’Internet Forum scrive a Mario Monti

Convegno: Internet Governance Forum 2011 a Trento

La quarta edizione dell’Internet Governance Forum Italia si terrà a Trento dal 10 al 12 novembre 2011.
L’evento è organizzato dalla Provincia autonoma di Trento in collaborazione con Informatica Trentina Spa, la Fondazione Ahref, Trentino Network, l’Istituto di Informatica e Telematica del CNR e il Centro NEXA del Politecnico di Torino.
L’edizione 2011 parte dalla considerazione che Internet sia al centro del processo di sviluppo dell’innovazione della nostra società e che la relativa governance non riguardi più la forma della tecnologia, ma le regole stesse della convivenza sociale.
Gli incontri in programma a Trento intendono offrire la possibilità a tutti i portatori di interesse, associazioni, imprese, cittadini, ma anche amministrazioni locali e governo nazionale, di confrontarsi sui temi della governance di Internet, una risorsa fondamentale per i cambiamenti che stanno modificando i nostri modi produrre, comunicare e stabilire relazioni.
Il programma

Nell’ambito dell’Igf 2011 di Trento, giovedì 10 novembre alle ore 16,00 si terrà l’incontro:
“Lavoratori in rete, felici e sfruttati” con Banfi, Di Corinto, Formenti, Moretti

La Repubblica: Democrazia, rivolte e libertà. Il web sceglie il suo futuro

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Democrazia, rivolte e libertà. Il web sceglie il suo futuro
Fino al 30 settembre la comunità mondiale si incontra a Nairobi all’insegna dello slogan ” Internet come catalizzatore del cambiamento: accesso, sviluppo, libertà e innovazione”. Uno scenario che dopo le rivolte africane non sarà più lo stesso di ARTURO DI CORINTO
per Repubblica del 27 settembre 2011

Repubblica: Il vertice G8 voluto da Sarkozy per riscrivere le regole del web

la-repubblica-it-logoIl vertice G8 voluto da Sarkozy
per riscrivere le regole del web

Il presidente francese lo ha lanciato. L’obiettivo è quello di favorire l’economia e la democrazia digitali, ma ci sono anche tanti rischi. Eccoli
Arturo Di Corinto per Repubblica.it

Sarkozy vuole un G8 dedicato ad Internet prima del vertice dei capi di Stato e di Governo (Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito, Russia e Stati Uniti ) che si terrà in Francia, a Deauville, il 26 e il 27 maggio. (1-2)
L’obiettivo dichiarato del summit è quello di favorire l’economia e la democrazia digitali, ma l’intenzione stride con la sua idea di “civilizzare Internet” regolamentandola in senso restrittivo “per correggerne gli eccessi e gli abusi che vengono dalla totale assenza di regole”. Fatto sta che nonostante la valanga di critiche ricevute e la sconfessione della dottrina dei three strikes da parte della Corte Costituzionale francese adesso il capo dell’Eliseo ci riprova, sostenuto dalle major della proprietà intellettuale e scippando di fatto il primato finora conquistato dall’Onu nel dibattito sulla governance di Internet. Continua a leggere Repubblica: Il vertice G8 voluto da Sarkozy per riscrivere le regole del web

I nemici della rete: il libro

nemici“I nemici della rete” – di Arturo Di Corinto e Alessandro Gilioli. Prefazione Stefano Rodotà

Formato: Tascabile
Pagine: 285
Lingua: Italiano
Editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
Anno di pubblicazione 2010
Codice EAN: 9788817042758
Generi: Informatica, Internet e Web, Musica e spettacolo, radio & TV, Politica e società, Giornalismo e Editoria

La rete è la moderna frontiera della libertà e della democrazia. Luogo che apre canali di condivisione e scambio, internet è un diritto irrinunciabile, e la sua tutela l’unità di misura di un Paese civile. Nella corsa al digitale, però, l’Italia è il fanalino di coda dell’Occidente e il ritardo accumulato rischia di condannare i nostri figli a crescere in un Paese del terzo mondo.
Ma qual è il freno che ci tiene inchiodati al passato? A chi giova l’ostinazione all’arretratezza che risulta evidente nei rapporti tra potere e web?
In un’inchiesta accurata e coraggiosa Arturo Di Corinto e Alessandro Gilioli svelano il lato oscuro di una catena di ottusità e interessi: leggi che sono al limite della censura, una burocrazia che è un pachiderma mangiasoldi, un’opposizione politica maldestra che nasconde la difesa di lobby intoccabili, fondi destinati all’innovazione che restano congelati nelle casse dello Stato, l’astio di una certa casta di giornalisti che vede tremare una tradizione di privilegi.
Ma in un’Italia in affanno, gli autori raccontano anche le storie dei pochi illuminati che hanno visto nel web una risorsa, non soltanto per le proprie tasche, indicando così la strada perché il futuro non resti per noi soltanto un’ipotesi.

ALESSANDRO GILIOLI è giornalista de “L’espresso”e tiene il blog “Piovono rane”. Ha scritto, tra gli altri, Forza Italia: la storia, gli uomini, i misteri e, con Renato Gilioli, Cattivi capi, cattivi colleghi e Stress Economy. Per BUR Futuropassato ha pubblicato Premiata macelleria delle Indie (2007).

ARTURO DI CORINTO ha fatto ricerca e insegnato presso la Stanford University e la Sapienza di Roma. Consulente per la Presidenza del Consiglio dei ministri e l’Onu, scrive per “Il Sole 24 Ore”. È autore di numerosi saggi, come Hacktivism (2002). Il suo sito è www.dicorinto.it.

La recensione di Vittorio Zambardino

La recensione di ZeusNews

Segnalazione de L’Espresso

L’articolo su Il Fatto Quotidiano

L’articolo di Ilpost

Intervista a Zapping, Radio 1 Rai

Intervista Sky TG 24

Intervista a Wired

Intervista a RaiNews24

Segnalazione da il Fatto

Recensione: Il Giardino del Mago

http://www.omat360.it/

La recensione di Il Giornale

La Gazzetta del Mezzogiorno: Intervista a Arturo DI Corinto su I Nemici della Rete

Segnalazione dello European journalism observatory

L’Indro

SALVARE IL WEB DALLE REGOLE

SOLEMI02: SPECIALE_3D-NOVA24-01 <INFOPDF -1 > ... 23/09/10SALVARE IL WEB DALLE REGOLE
Arturo DI Corinto da Vilnius (Lithuania)
per Per Il Sole 24 ore del 22 settembre 2010

Perché ogni anno si riunisce l’Internet Governance Forum? «Internet modella tutte le tecnologie di comunicazione del nostro tempo». È la risposta, a Vilnius, del commissario europeo Neelie Kroes. Del resto la comunicazione è un bisogno umano fondamentale. Per questo occorre occuparsi di come sarà l’internet del futuro. Meno chiaro è chi e come debba governare il processo della sua evoluzione.
Molti sperano nell’avvento di un sistema di regole chiare, universali e condivise. La Dynamic Coalition on Internet Rights and Principles nata dall’Igf ha pubblicato un manifesto che ha suscitato vasto interesse e qualche fischio. I brasiliani hanno scritto una costituzione per internet. L’Association for Progressive Communication pubblicizza il suo decalogo per le libertà. E l’Italia ha rilanciato l’idea di una grande consultazione pubblica sul tema.
Per il ceo dell’Icann, Bob Beckstrom: «Internet funziona. Quindi che funziona una governance basata su consenso e scarsa regolamentazione». La European Broadcasting Union risponde: «Bisogna ragionare su obblighi e condizioni di servizio: i vecchi media hanno una governance, i nuovi no». Ma c’è anche la posizione di imprese come Apple, Microsoft e Google. Non vogliono una regolamentazione della rete, anche se non lo dicono, e fanno lobby. Richard Allan, di Facebook, dice: «Non è vero che internet non ha regole. Le regole ci sono e noi le rispettiamo». Continua a leggere SALVARE IL WEB DALLE REGOLE

La rete è democratica?

La democrazia e internet. Un’utopia possibile? Videointervista ad Arturo Di Corinto (di Luca Galassi)

Emergency: La rete è democratica?
Arturo di Corinto e Stefano Rotodà si sono confrontati su un tema attualissimo

di Costanza Baldini

Democrazia in Rete, l’utopia possibile. Una questione di politiche che tutelino la sua natura libertaria e di equilibri con altri diritti, come quello alla privacy

DIRITTI UMANI NODO DEL WEB

SOLEMI02: SPECIALE_3D-NOVA24-01 <INFOPDF -1 > ... 09/09/10DA VILNIUS
ARTURO DI CORINTO
Per Il Sole 24 ore del 16 settembre 2010

L’Internet governance forum (Igf), ovvero gli stati generali di Internet in corso a Vilnius per il quinto anno consecutivo, ha raggiunto i suoi primi risultati. Il primo è stato quello della paziente e delicata costruzione di una consapevolezza planetaria dell’importanza di Internet per lo sviluppo economico e sociale insieme alle misure necessarie per garantirne affidabilità, sviluppo e sicurezza. A dimostrazione di ciò, la richiesta, da parte del segretariato generale delle Nazioni Unite di prolungare gli incontri dell’Igf per altri cinque anni e approdare a un nuovo summit mondiale della società dell’informazione nel 2015 con il mandato di «creare una società dell’informazione inclusiva, centrata sulle persone e orientata allo sviluppo, ma rispettosa dei diritti umani universali e delle libertà fondamentali». Ulteriore prova di tale consapevolezza crescente è il moltiplicarsi di conferenze regionali (Africa, Latinamerica, Caraibi), dei capitoli nazionali dell’Igf in molti paesi (Danimarca, Olanda, Spagne, Italia) che hanno adottato sia le tematiche che l’approccio multistakeholder propri del forum. Continua a leggere DIRITTI UMANI NODO DEL WEB

UN CODICE AZUNI PER FARE RETE

SOLEMI02: SPECIALE_3D-NOVA24-01 <INFOPDF -1 > ... 02/09/10UN CODICE AZUNI PER FARE RETE
Arturo Di Corinto
per Il sole 24 ore del 2 settembre 2010

Stefano Rodotà, presidente del comitato italiano per la Governance di Internet aveva detto: “per immaginare nuove regole per Internet potremmo fare come con il codice marittimo redatto da Domenico Alberto Azuni: formalizzare un corpus delle consuetudini d’uso di questa risorsa comune e condivisa che è Internet”. Mentre imperversa il dibattito sui diritti e doveri di Internet, nell’agosto 2010, ad un mese dal nuovo Internet Governance Forum di Vilnius, lo staff del ministro Brunetta rilancia l’idea di un “codice Azuni per la rete” offrendone una versione beta alla consultazione popolare sul sito azunicode.it. Non è una proposta di legge, ma una sorta di call for papers per raccogliere pareri e best practices sul mondo di Internet, un pre-codice, insomma, e raffinare le proposte fin qui fatte per una regolamentazione dal basso della rete da portare, forse, all’Onu.
Il gruppo di lavoro che ha stilato la versione beta del Codice Azuni è fatto da alcuni importanti professionisti e molti soggetti governativi, qualche professore, ma si sente la mancanza delle imprese e delle loro rappresentanze di categoria. Anche i parlamentari, fatta eccezione per Palmieri della Pdl, sono assenti. Eppure l’Italia, già protagonista di un importante accordo con il Brasile che impegnava i due paesi a investire nella tutela della libertà in rete, per garantire standard e interoperabilità dei dati, sicurezza e libera concorrenza online, era stata al centro del dibattito sull’Internet Bill of Rights discusso in seno alle dynamic coalitions dell’Igf. Ora con il codice Azuni forse si potrà dettagliare il percorso fatto fin qui dal World Summit on Information Society di Tunisi del 2005 senza disperdere il patrimonio di relazioni, competenze e conoscenze sviluppato sotto la guida di Stefano Rodotà. Un percorso a cui potrà dare grande slancio l’Igf Italia varato a Cagliari nel 2008 che per ora sembra stare un po’ in disparte, ma che si incontrerà a Roma a fine novembre. Il codice Azuni insomma è un’opportunità per rivedere l’approccio del Belpase verso la rete ed evitare le frammentarie e talvolta improvvide iniziative per regolamentarla finora fallite proprio a causa dell’assenza di un dibattito ampio e plurale. Quello che in molti chiedono è di non ricominciare sempre daccapo, ma di dare continuità istituzionale a un’iniziativa necessaria, che coinvolga veramente tutti, e senza la quale si rischia che sul web valga solo la legge del più forte.

Le regole della neutralità

SOLEMI02: SPECIALE_3D-NOVA24-01 <INFOPDF -1 > ... 02/09/10Le regole della neutralità
Arturo Di Corinto
per Il Sole 24 ore del 2 settembre 2010

Facebook ha superato la soglia di 500 milioni di utenti. Il web ha superato il trilione di indirizzi unici e per il 2015 si stima che tre miliardi e mezzo di persone saranno collegate a Internet. Aumenta il tempo che gli utenti passano online sui social network (+22%), come pure gli investimenti pubblicitari (11 miliardi di dollari nel 2009) e l’ecommerce. Anche gli stati che praticano la censura e il monitoraggio di Internet secondo Reporters Sans Frontiers sono in crescita, mentre 5 milioni di computer ogni secondo vengono compromessi da consorzi criminali.
In questa situazione si capisce l’importanza che assume il prossimo Internet Governance Forum di Vilnius (dal 14 al 17 setembre), che dovrà tracciare la strada per la rete del futuro e dimostrare l’utilità di un nuovo round quinquennale di incontri che una riunione straordinaria dell’Onu in seduta plenaria dovrebbe annunciare a breve. L’edizione 2010 dell’Igf porta delle novità. I temi sono gli stessi da cinque anni a questa parte, la gestione delle risorse critiche di Internet, la sicurezza, l’apertura, la privacy, l’accesso e la diversità, ma ce n’è uno nuovo, l’Internet governance per lo sviluppo. Il cloud computing e i suoi effetti sull’ambiente sociale e naturale sono invece il tema emergente dell’incontro.
Finite le polemiche sulla gestione dei nomi a dominio grazie alle aperture dell’Icann, il “parlamento di Internet” ha però una grossa grana da affrontare, il tema della net neutrality. Oggi infatti chi decide dove andare e cosa fare su Internet è l’utente, ma come vorrebbero alcune aziende, se viene meno il principio di neutralità – uguale trattamento per ogni bit o richiesta che circola per sue infrastrutture – saranno i proprietari dei cavi e dei server a stabilire velocità e accesso alle sue risorse. Una questione centrale per la democrazia di internet e per la democrazia in generale visto che la rete è ormai tutt’uno con il nostro ambiente sociale. La discriminazione del traffico è pericolosa proprio per la natura ambivalente della rete. Internet è infatti la più grande agorà pubblica della storia del’umanità ma è anche un incredibile strumento di sorveglianza e controllo, uno straordinario mezzo d’espressione, ma anche uno strumento di persuasione e propaganda, un luogo dove esercitare le scelte di liberi consumatori, ma anche uno strumento per indirizzarne i consumi in maniera non trasparente. In questo contesto assume rilevanza la proposta di Bernard Kouchner di dare a Internet “uno statuto legale che rifletta e tuteli la sua universalità”, la vera prorità per la governance di Internet.

La democrazia della rete alla festa nazionale di Emergency

bottoneincontronazionaleDa 7 al 12 settembre, si rinnova a Firenze l’appuntamento per il 9° Incontro Nazionale di Emergency: incontri, mostre fotografiche, spettacoli e conferenze per raccontare Emergency.

Sei giorni per stare insieme – volontari, sostenitori, personale medico, amici e simpatizzanti -, per vedere, capire e confrontarsi.
Filosofi, giornalisti, intellettuali, scrittori, artisti e musicisti sono nuovamente chiamati a raccolta per discutere del lavoro di Emergency e soprattutto dei valori e dei principi che lo ispirano.
Si parlerà di guerra, ma anche di salute, uguaglianza, democrazia, informazione; Si parlerà non solo del “cosa”, ma anche e soprattutto del “come” e del “perché“.

Giovedì 9 settembre
Incontro pubblico h. 18.00
PALAZZO DEGLI AFFARI
PeaceReporter presenta:
LA RETE È DEMOCRATICA?
intervengono

* ARTURO DI CORINTO, Giornalista
* STEFANO RODOTÀ, Giurista
* RICCARDO LUNA, Direttore di Wired
* Modera MASO NOTARIANNI

L’Internet Governance Forum e il Codice Azuni

Joint_Declaration_Brazil-ItalyL’Internet Governance Forum e il Codice Azuni
Gestione della rete: quando tecnica e politica non s’incontrano.
Arturo Di Corinto
20/08/10

La Governance di Internet – cioè la gestione tecnica mondiale della rete delle reti, non il suo governo politico – è oggetto di dibattito pubblico dal 1995, ma solo nel 2003, in preparazione del World summit on information society (WSIS) è diventato un tema istituzionale in seno alla comunità delle nazioni, cioè all’Onu. Nel 2005 il Wsis che si è tenuto a Tunisi ha affrontato il tema della governance di Internet direttamente, a causa della richiesta da parte di alcuni grandi paesi di generalizzare le competenze della governance dell’indirizzamento dei nomi a dominio di Internet per sottrarle al monopolio di fatto dell’Icann americana controllata dalla FCC.
Data la delicatezza e la rilevanza geopolitica del tema – chi fornisce gli indirizzi decide se puoi arrivare a un sito web opure no – a Tunisi si optò per una soluzione diplomatica e si decise di discuterne in un ambito specifico, creando per l’uopo l’Internet Governance Forum, una sorta di “parlamento di Internet” dove gli Stati avrebbero potuto confrontarsi fra di loro e con università, imprese, esperti e associazioni non profit (gli stakeholders), per individuare e praticare le soluzioni migliori utili a garantire crescita e stabilità dell’internet. Continua a leggere L’Internet Governance Forum e il Codice Azuni

END SUMMER CAMP 2K10

myspaced
———- Forwarded message ———-
From: *ascii* <ascii@ush.it >
Date: 2010/8/10
Subject: END SUMMER CAMP 2K10 – September 3rd-5th 2010 – FORTE BAZZERA
(VENICE)
To: admin@endsummercamp.org

END SUMMER CAMP 2K10 – September 3rd-5th 2010 – FORTE BAZZERA (VENICE)
,
ESC 2K10 __)_ I, I wish you could swim
WE (_.-‘ a`-. Like the dolphins
ARE, HERE. (/~~““(/~^^` Like dolphins can swim

Tutti indaffarati, tutti presi.. Presi da cosa? Forse non ci rendiamo
nemmeno conto, di quello che che siamo, di cosa ci circonda, del tempo
che passa, del mondo che cambia. Siamo una volta sola. Continua a leggere END SUMMER CAMP 2K10

Pisa: Internet Governance Forum

logoigf09Internet Governance Forum Italia

“Costruiamo insieme il futuro della Rete!”
Pisa, 5-7 Ottobre 2009
Auditorium del Centro Congressi dell’Area della Ricerca CNR

Confronto di esperienze (in parallelo)
IGF 2009 IIT-CNR
“Costruiamo insieme il futuro della Rete!”
Mercoledi’ 7 ottobre dalle ore 8:30 alle 11:00

L’obiettivo delle sessioni parallele “Confronto di esperienze” e’ quello di condividere e riflettere sulle innovazioni piu’ rilevanti e le migliori pratiche in quei settori trasversali in cui Internet agisce come fattore di accelerazione e cambiamento. Dalle tecnologie che troveremo nel nostro prossimo futuro, alle trasformazioni indotte da Internet nell’organizzazione aziendale e nelle pubbliche amministrazioni, sino all’impatto della Rete sulla creativita’ nelle espressioni artistiche e culturali e sulla loro disseminazione. In conclusione, si cerchera’ di comprendere come e quanto Internet entra oggi nelle nostre vite, cercando di scorgere cosa potra’ accadere domani. Continua a leggere Pisa: Internet Governance Forum

Pacco, doppio pacco, contropaccotto. La UE boccia il Pacchetto Telecom

logotipo quotidiano La Stampa

La UE boccia il Pacchetto Telecom
Una vittoria ed una sconfitta, il parlamento europeo ha ceduto sulla neutralità della rete ma ha tenuto duro sui diritti civili.
Arturo Di Corinto
per LaStampa.it del 07/05/2009

Con 407 voti a favore, 57 contrari e 171 astenuti, l’Europarlamento ha respinto (per ora) la riforma delle telecomunicazioni nell’Unione Europea. Il famigerato Pacchetto Telecom ritornerà ora in sede di conciliazione, grazie a un emendamento voluto da Verdi, Sinistra, Liberaldemocratici e euroscettici, di fatto facendolo ritornare al processo di negoziato col Consiglio. ”Quando anche una sola parte viene modificata allora tutto il pacchetto deve ritornare alla conciliazione. Questa è la conseguenza di questo voto” ha detto la relatrice, la socialista francese Catherine Trautmann.
Gridano vittoria i difensori della “peeracy”, visto che viene riaffermato il principio secondo cui la cessazione di un collegamento a Internet può avvenire solo dopo una decisione da parte dell’autorità giudiziaria. E’ un colpo definitivo per la dottrina Sarkozy dei three strikes. Continua a leggere Pacco, doppio pacco, contropaccotto. La UE boccia il Pacchetto Telecom

Libertà di rete. Libertà di software

A Roma, il 16 aprile, presso palazzo Marini, un incontro per discutere il disegno di legge sulla società dell’informazione a firma del senatore Vincenzo Vita.

Scarica il disegno di legge sulla società dell’informazione
invito 16 aprile

Technology Tuesday – martedì 7 aprile 2009 ore 21

logo FHFMartedì 3 marzo 2009, dopo la runione consigliare della Free Hardware Foundation, dalle 21 in poi, presso la Galleria Love&Dissent di via Leonina 85, Roma (Metro Cavour), siete invitati a partecipare al *Technology Tuesday*.

Appuntamento FHF martedì 7 aprile 2009

Free Hardware Foundation
Sede legale in via G. Libetta 15 – 00154 Roma
Codice Fiscale e Partita Iva 09277211000
cv fhf
atto costitutivo

Come ogni primo martedì del mese il 7 aprile 2009 è indetta una nuova riunione del consiglio della Fondazione dalle 18 alle 21 presso la Galleria Love and Dissent di via Leonina 85, Roma (Metro Cavour). In questa riunione si svolgeranno i temi non affrontati in precedenza e avremo comunicazioni dei soci rispetto alle attività avviate negli ultimi mesi.
A seguire, dalle 21.00 in poi *Technology Tuesday* Continua a leggere Technology Tuesday – martedì 7 aprile 2009 ore 21

Caccia alle streghe su Internet

homepage_wired_06_03_2009Caccia alle streghe su Internet
Arturo Di Corinto – per Wired.it
Di Arturo Di Corinto |06 marzo 2009 |Categorie: Cultura

Internet non è la più grande agorà pubblica che l’umanità abbia mai conosciuto, ma il luogo elettivo di pedofili, hacker malvagi e terroristi. E di mafiosi. O almeno è così sembrano pensarla molti parlamentari italiani impegnati in una concitata caccia alle streghe che su Internet si darebbero convegno.
Secondo Gabriella Carlucci del Popolo della libertà, ad esempio, poiché è importante “assicurare la tutela della legalità nella rete Internet” bisognerebbe impedire l’anonimato in rete e per questo si è fatta promotrice di un progetto di legge, il 2195, che dovrebbe garantire che ogni testo postato online possa venire ricondotto al suo autore. Secondo Luca Barbareschi (Pdl), invece, poiché Internet “sfugge molto spesso a ogni tipo di controllo”, e poiché la pirateria multimediale “costituisce oggi un fenomeno in forte ascesa, il cui trend negativo deve essere improcrastinabilmente bloccato”, è necessario attribuire oneri e responsabilità agli intermediari, leggi gli Internet Provider, con la proposta numero 2188, presentata in Parlamento lo scorso 11 febbraio. Continua a leggere Caccia alle streghe su Internet

FSFE prende parte alla causa dell’UE sui browser

Free Software Foundation Europe annuncia oggi che supporterà l’indagine antitrust della Commissione Europea contro Microsoft e a questo fine ha
richiesto formalmente di essere ammessa come terza parte interessata.

L’indagine è partita il 16 gennaio quando il DG alla Concorrenza della Commissione Europea ha comunicato di aver rilasciato una dichiarazione
di opposizione in riferimento al mancato rispetto degli standard web da parte di Microsoft e all’unione di Internet Explorer (IE) con la
famiglia di prodotti del sistema operativo Windows. L’azione è basata su un reclamo, che FSFE ha sostenuto pubblicamente nel 2007, presentato da
Opera, un’azienda europea impegnata nello sviluppo di browser web.

FSFE ritiene inaccettabile il comportamento anti-concorrenziale, sia che si esplichi nell’ “unione” di prodotti, o nell’aggiramento degli
standard e dell’equo accesso. FSFE cercherà di sostenere tutti i processi che garantiscono la concorrenza e favoriscono l’innovazione. Continua a leggere FSFE prende parte alla causa dell’UE sui browser

Chi vuole controllare la rete?

WARNING

Al Parlamento Europeo c’è stata una conferenza sul “Pacchetto telecom” e sul rapporto Medina circa le leggi che si stanno prefigurando per controllare Internet, organizzata dal gruppo verde, “Who wants to control the internet ?: How the Medina report and the Telecom package can affect the internet”.
E’ necessario attivarsi subito. Leggete di seguito:
http://www.greens-efa.org/cms/default/dok/270/270613.who_wants_to_control_the_internet@es.htm
Continua a leggere Chi vuole controllare la rete?