Costituzione universale

Costituzione universale
Arturo Di Corinto – da Rio de Janeiro
Il Sole 24 ore – Nova del 22/11/2007

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Guarda le foto del workshop e della firma del Bill of Rights

“Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere”. Recita così l’articolo 19 della dichiarazione dei diritti umani, eppure ancora molta strada resta da fare per la sua piena attualizzazione. Il digital divide, la censura online, l’arresto di reporter indipendenti, gli attacchi alle infrastutture di comunicazione di paesi sovrani, le ripetute violazioni della privacy dei consumatori, la colpevole disponibilità di aziende famose nell’applicare filtri tecnologici ai contenuti prodotti dagli utenti, rendono questi diritti inesigibili nell’era della comunicazione globale in molti paesi, anche in quelli democratici. E’ questo il motivo per cui nell’ambito del World Summit of Information Society di Tunisi 2005 una serie di personalità italiane del mondo della cultura vollero dare vita con la dichiarazione Tunisi Mon Amour a un dibattito a tutto campo sulle libertà attuali e future di Internet facendone un tema di discussione per l’Internet Governance Forum di Atene 2006 e poi di Rio de Janeiro 2007. Continua a leggere Costituzione universale

La democrazia del clic

La democrazia del clic
Arturo Di Corinto – da Rio de Janeiro
Il Sole 24 ore – Nova del 22/11/2007

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Internet è una risorsa scarsa. Cinque miliardi di persone non l’hanno mai usata. Molti paesi africani ed equatoriali non dispongono di telefoni e neanche dell’elettricità. Nei paesi in via di sviluppo le infrastrutture di rete sono insufficienti e obsolete perchè la loro posa non è profittevole per le compagnie di telecomunicazioni. La banda larga è un affare di pochi paesi iperconnessi, Usa e Corea in testa, e per tutti gli altri cominciano a scarseggiare i nomi di dominio, cioè gli indirizzi Internet grazie ai quali è possibile accedere a blog personali, siti accademici e commerciali. Non solo, mentre si moltiplicano gli attacchi ai suoi nodi di scambio, attraverso Internet si consumano crimini vecchi e nuovi: contraffazione di marchi e distribuzione illegale di opere creative, assalti informatici, abusi sui minori, censura dell’informazione. E tuttavia poiché “la rete” è diventata un’infrastruttura abilitante a forme di partecipazione democratica e modelli d’impresa prima impensati nessuno vorrebbe rinunciarvi. Ma allora è possibile assicurare un futuro di pace e di progresso senza garantire uno sviluppo sostenibile di Internet? La risposta è no. Continua a leggere La democrazia del clic

NEW MEDIA ART EDUCATION

CENTRO DI ARTE CONTEMPORANEA LUIGI PECCI DI PRATO AUDITORIUM
23 – 24 NOVEMBRE 2007
NEW MEDIA ART EDUCATION

a cura di
Marco Bazzini – direttore artistico Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato Tommaso Tozzi – coordinatore della Scuola di Nuove Tecnologie dell’Arte – Accademia di Belle Arti di Carrara Alessandro Ludovico – Accademia di Belle Arti di Carrara

Convegno organizzato dal Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato in collaborazione con Accademia di Belle Arti di Carrara UCAN – Centro di Ricerca e Documentazione sull’Arte e le Culture delle Reti

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Internet Governance Forum Rio de Janeiro 2007 #8: autogoverno

internet governance
Arturo Di Corinto, corrispondente per Il Sole 24 ore
(Nota: se vuoi puoi leggere l’intero reportage su Nova-Ilsole24ore.com di giovedì 22 novembre)

Internet è una risorsa scarsa. Cinque miliardi di persone non l’hanno mai usata. Molti paesi africani ed equatoriali non dispongono di telefoni e neanche dell’elettricità. Nei paesi in via di sviluppo le infrastrutture di rete sono insufficienti e obsolete perchè la loro posa non è profittevole per le compagnie di telecomunicazioni. La banda larga è un affare di pochi paesi iperconnessi, Usa e Islanda in testa, e per tutti gli altri cominciano a scarseggiare i nomi di dominio, cioè gli indirizzi Internet grazie ai quali è possibile accedere a blog e siti governativi e commerciali. Non solo, mentre si moltiplicano gli attacchi ai suoi nodi di scambio, attraverso Internet si consumano crimini vecchi e nuovi: contraffazione e distribuzione abusiva di opere creative, assalti informatici, abusi sui minori, censura dell’informazione. D’altra parte la rete è diventata un’infrastruttura abilitante a forme di partecipazione democratica e modelli d’impresa prima impensati e nessuno vorrebbe rinunciarvi. Ma allora è possibile assicurare un futuro di pace e di progresso senza garantire uno sviluppo sostenibile di Internet? No.
Perciò, su mandato delle Nazioni Unite si sono dati convegno all’Internet Governance di Rio de Janeiro 1300 rappresentanti di 109 paesi per ripensarne regole e funzionamento. Con l’obiettivo di ampliarne l’utilizzo, la sicurezza e la stabilità. Discutere dello sviluppo futuro della rete significa discutere sia le questioni relative alla sua funzionalità ed efficienza – le regole tecniche, i software, i protocolli, gli standard, la gestione dei root server – che i suoi effetti sociali. Infatti senza una infrastruttura di base funzionante non è neppure possibile parlare di accesso, sicurezza, apertura e diversità nell’utilizzo della rete, le caratteristiche che ne hanno fatto un mezzo di comunicazione globale.
Essendo uno strumento globale, potenzialmente utilizzabile da chiunque e da ogni dove, che funziona grazie al concorso di diverse realtà che condividono pratiche ed azioni per mantenerla efficiente, anche le regole della sua evoluzione devono essere condivise e aggiornate per i nuovi usi e i nuovi attori che sulla rete si affacciano per fare impresa e società, cultura e governo.
Ed è proprio questo lo spirito con cui se ne è discusso a Rio: il multistakeholderism. Un neologismo che indica la partecipazione multilaterale e paritaria di coloro che condividono uno stesso interesse. Continua a leggere Internet Governance Forum Rio de Janeiro 2007 #8: autogoverno

Open Spaces, Open Sources: The World Social Forum and International Communication Rights in a Digital World

Open Spaces, Open Sources: The World Social Forum and International Communication Rights in a Digital World
connecting people

Paper presented at the conference on changing politics through digital networks: the role of ICTs in the formation of new social and political actors and actions. October 2007
University of Florence, Florence, Italy
scarica il paper

Peter J. Smith
Athabasca University
jays@athabascau.ca

Elizabeth Smythe
Concordia University College of Alberta
elizabeth.smythe@concordia.ab.ca

ICANN Commends Successful IGF Meeting

15 November 2007

RIO DE JANEIRO: The Internet Corporation for Assigned Names and Numbers today commended the second meeting of the Internet Governance Forum (IGF) in Rio de Janeiro.

“Just as was envisioned, the IGF has brought together the Internet community — including ICANN — to meet and discuss the most pressing Internet issues we face together,” said Dr Paul Twomey, ICANN’s President and CEO. “ICANN has had a large number of discussions with a wide range of people at the IGF, and have built new bridges and strengthened existing relationships.”
Continua a leggere ICANN Commends Successful IGF Meeting

Playing to learn safety on the Internet – Council of Europe launches game for children

Strasbourg/Rio de Janeiro, 14.11.2007 – The Council of Europe today launches a game aimed at teaching children how to stay safe on the Internet.

The Wild Web Woods game has been developed to help children learn the rules of Internet safety in a fun format, using familiar fairy tales to guide children through a maze of potential danger to the fabulous “E-city”.

The game, mainly for children between 7 and 10, will be hosted on the Council of Europe Internet site, initially in English, and with 12 other European language versions to follow. Continua a leggere Playing to learn safety on the Internet – Council of Europe launches game for children

Partnership to Grow Internet Information in African Nations

ICANN, African Telecommunications Union sign agreement to work together
14 November 2007

RIO DE JANEIRO: Increasing awareness about Internet Governance issues and working together on the development and growth of the Internet in Africa are part of the Memorandum of Understanding (MoU) signed by the Internet Corporation for Assigned Names and Numbers and the African Telecommunications Union (ATU). Continua a leggere Partnership to Grow Internet Information in African Nations

Internet Society highlights importance of greater IPv6 deployment

More operational experience is the key to a smooth transition from IPv4

RIO DE JANEIRO, BRAZIL, 14 November 2007 – The Internet Society (ISOC) today urged network operators and other Internet stakeholders to share their operational experience of IPv6 deployment, as the Internet community prepares for the depletion of the IPv4 address pool. Continua a leggere Internet Society highlights importance of greater IPv6 deployment

Internet Governance Forum Rio de Janeiro 2007 #6: Internet Bill of Rights

Brasile e Italia firmano il protocollo comune per la Carta dei diritti di Internet.
Aturo Di Corinto
14 novembre h. 11:00 local time, Rio de Janeiro

gil e rodotà durante il workshop IBR Nella foto Stefano Rodotà e Gilberto Gil al workshop sul Bill of Rights all’IGF di Rio De Janeiro
Mentre il confronto sul futuro della rete prosegue con qualche scaramuccia all’Internet Governance Forum di Rio (IGF), gli italiani infilano un importante risultato diplomatico. Martedì sera è stato infatti firmato un accordo bilaterale fra l’Italia e il Brasile che li impegna reciprocamente a promuovere l’Internet Bill of Rights, una sorta di magna charta per Internet, e a trasformarla in uno dei temi centrali di discussione del prossimo IGF di Nuova Dehli in India nel 2008. L’idea di una costituzione per Internet era nata in occasione del WSIS di Tunisi e poi era stata sviuppata dalla delegazione italiana al’IGF di Atene ma aveva preso forma solo col Dialogue Forum on Internet Rights di settembre scorso a Roma. L’esigenza di una carta per l’autoregolamentazione di Internet era matura da tempo: di fronte alle continue violazioni dei diritti umani in Internet da parte di governi e corporation è tempo di riaffermare il loro valore attraverso un processo di confronto e discussione sulle regole stesse di Internet onde reclamare il suo carattere storicamente universale, aperto e pubblico.
Così dopo aver lanciato l’appello per individuare i contenuti di questa proposta, una folta coalizione dinamica si è aggregata alla proposta e molti dei rappresentanti dei cinquanta gruppi che finora la compongono ieri si sono assiepati per discutere lo stato dell’arte di questa proposta nel workshop ad essa dedicato. Continua a leggere Internet Governance Forum Rio de Janeiro 2007 #6: Internet Bill of Rights

Internet Governance Forum Rio de Janeiro 2007 #5: Copyright

Arturo Di Corinto – Rio de Janeiro 13 novembre 2007 – 19:00 local time

partecipanti igf Mentre si discute di ICANN e nomi di dominio e i partecipanti si accalorano sui gradi di libertà possibili con l’adozione di protocolli d’intesa e regole tecniche condivise per lo sviluppo futuro di Internet, altri due temi emergono prepontemente in tutti i discorsi: la censura online e il copyright. Infatti se c’è un generale accordo sul fatto che la rete è un agente di progresso e che il suo motore è il libero scambio di informazioni, diverse sono le ricette proposte per potenziare le sue caratteristiche di apertura, libertà e indipendenza. I paesi che vogliono mantenere uno controllo politico, anche indiretto, della rete, da sempre dichiarano di volerlo fare per proteggere l’infanzia, gli adolescenti, le infrastrutture critiche e, soprattutto, la proprietà intellettuale. Ma non incantano più nessuno. Almeno al forum per l’Internet Governance di Rio Anzi. Un’associazione indiana, IT for Change, è arrivata a Rio con una proposta radicale: creare un indirizzo apposito per i contenuti di pubblico dominio. Gli indiani di It for Change argomentano che poichè è opinione generale che l’attuale sistema di governo di Internet favorisce in maniera sproporzionata gli interessi privati e la proprietà intellettuale, è tempo di ritrovare il giusto equilibrio tra la tutela della proprietà intellettuale e l’interesse pubblico generale in Internet. Come esempio di questo dato di fatto affermano, dati alla mano, che la distribuzione dei nomi di dominio è interamente basata su principi mercantili regolati da policy focalizzate quasi esclusivamente sulla protezione della proprietà intellettuale, come i marchi. E che nonostante i nomi di dominio siano una risorsa scarsa è più facile che essi vengano acquisiti da privati per motivi commerciali che dalla società civile e dai governi. E’ come se nella vita fatta di atomi e fisicità qualsiasi territorio potesse essere lottizzato e affidato preferenzialmente ai privati senza riservare alcuno spazio a piazze, caffè, parchi pubblici e librerie. La loro idea pertanto è semplice: l’Icann deve riservare un Top Level Domain (TLDs) esclusivamente per i contenuti di pubblico dominio dove indviduare le informazioni pubbliche derivanti dall’amministrazione degli stati, i contenuti prodotti con finanziamenti governativi, il patrimonio culturale e intellettuale e tutte le informazioni scientifiche e tecnologiche (come il database del genoma umano) incluse le conoscenze tradizionali e i contenuti generati dagli utenti per i quali i creatori non rivendicano diritti economici. E’ solo una provocazione?

ACCESS FOR THE NEXT FIVE BILLION GOAL OF INTERNET GOVERNANCE FORUM

13 November 2007 – Participants at the Internet Governance Forum, which is meeting in Rio de Janeiro from 12 to 15 November, called today for access for the next billion people.
“ For many countries, especially developing countries, access is the single most important issue ” , said Markus Kummer, the Forum’s Executive Coordinator.
“ The task is now to bring the next billion to the Net ” , Mr. Kummer said. Much progress had been made in the last year in expanding Internet broadband. But the next billion would be a poorer billion, and the development aspects of the Internet would become more prominent. Continua a leggere ACCESS FOR THE NEXT FIVE BILLION GOAL OF INTERNET GOVERNANCE FORUM

Internet Governance Forum Rio de Janeiro 2007 #4: Internet Bill of Rights

Arturo Di Corinto – Rio de Janeiro 13 novembre 2007 – 12:00 local time

rodotà a rio Nella foto Stefano Rodotà alla presentazione del bill of Rights di Rio De Janeiro

Una “Costituzione per Internet” è la proposta che gli italiani hanno fatto al mondo in occasione del vertice di Atene sulla governance di Internet e che oggi, ripropongono a Rio de Janerio per il secondo round dell’Interent Governance Forum. E’ una personalità di prestigio come il professor Stefano Rodotà, già presidente dei garanti europei per la privacy e professore di diritto costituzionale alla Sapienza di Roma, a cui è affidato il compito di convincere molti paesi riottosi a confrontarsi sulla necessità da molte parti avvertita di stabilire una carta dei diritti e dei doveri di Internet che possa includere principi universali come il diritto alla privacy, alla sicurezza, ala libertà d’espressione. Il compito è arduo. Nonostante la delegazione italiana che è portatrice della proposta si presenti piuttosto agguerrita (della delegazione fanno parte anche Stefano Trumpy dell’ISOC e l’ex senatore verde Fiorello Cortiana), non basta a capeggiarla il sottosegretario alle comunicazione Luigi Vimercati perchè abbia successo. I soliti bene informati sosengono infatti che le diplomazie europee non sono favorevoli a una costituzione per internet in ambito IGF per due motivi: per essere accolta dovrebbe ricevere un consenso tanto largo che per ottenerlo qualsiasi proposta dovrebbe essere tanto “annacquata” da risultare inservibile; secondo perchè ritengono che il governo italiano non sia in grado di impegnarsi in maniera costante per garantire la necessaria copertura diplomatica a una proposta che ancorchè metodologica necessita del consenso innanzitutto dei grandi paesi europei.

Internet Society supports Internet growth in the developing world

Presence of the global Internet community in Brazil symbolizes role of developing online populations in the Internet’s future

RIO DE JANEIRO, BRAZIL, 13 November 2007 – The Internet Society (ISOC) today welcomed the presence of a global Internet event in Brazil as recognition of the energy and creativity that people in emerging Internet markets can bring to the Internet community. Continua a leggere Internet Society supports Internet growth in the developing world

Public service broadcasters top the Online charts

Rio de Janeiro, 13 November 2007- Can there be quality on the internet? Where would you ‘surf’ to find independent information that voices pluralism and respects cultural diversity?

According to a study released today by the European Broadcasting Union (EBU), audiences tend to get this information from public service broadcasters’ (PSBs) web-sites which are among the most popular sources of online information. On average, a fifth of all internet users in Europe visit an EBU Member web-site at least once a month. Continua a leggere Public service broadcasters top the Online charts

Steps taken for multilingual Internet

ITU, UNESCO and ICANN collaborate at Internet Governance Forum
13 November 2007

RIO DE JANEIRO: The Internet Corporation for Assigned Names and Numbers, the International Telecommunication Union, and UNESCO will collaborate on global efforts to forge universal standards towards building a multilingual cyberspace. The three agencies organized a workshop on this subject today during the second Internet Governance Forum (IGF) taking place in Rio de Janeiro, Brazil from 12 to 15 November 2007. Continua a leggere Steps taken for multilingual Internet

Internet Governance Forum Rio de Janeiro 2007 #3

Arturo Di Corinto – Rio de Janeiro 12 novembre 2007 – 14:30 local time

mangabeiraLe due anime dell’IGF di Rio si scontrano subito nella sessione di apertura. Dopo il tentativo dell’inviato cinese all’Onu di circoscrivere la discussione a un simposio intellettuale, il ministro brasiliano Mungabeira chiarisce la posizione del suo governo sul metodo e gli obiettivi della governance di Internet: affermare il principio di una governance antiegemonica basata sulla collaborazione e sulla partecipazione democratica in cui l’autorganizzazione della società civile sia la precondizione di un nuovo modello di governance. Il riferimento alla gestione verticale e solitaria dell’Icann dei nomi a dominio è chiara. Al ministro brasiliano, determinatissimo, però non basta un riferimento implicito e, a chiare lettere sostiene che non è più tollerabile una gestione univoca della governance di Internet e che è tempo di cambiare senza balcanizzare la sua funzionalità ed efficienza. A fargli il verso nella sessione plenaria del mattino il ministro Rezende prefigura una rete dove il software libero dispieghi pienamente le sue potenzialità e la tragedia del digital divide diventi un ricordo. A corroborare la tesi di un governo pubblico della rete Internet, intesa come bene pubblico da gestire come tale, la rappresentante di una grande Ong finanziata dai governi svizzero e britannico, l’APC (Association for Progressive Communication), Esterhuysen. Così la rappresentante della società civile introduce un tema decisivo, il rapporto fra privacy, sicurezza e libertà d’espressione che dice, “sono temi che vanno distinti una volta per tutte”, in quanto l’insistenza della contrapposizione fra sicurezza e libertà creerà le condizioni per un mondo meno sicuro. La rappresentante dell’APC però continua e chiarisce che l’inclusione digitale è la chiave di volta di fronte alle numerose barriere che impediscono ai popoli, alle persone in carne ed ossa, di accedere ai benefici della società digitale. Con un’ultima stoccata: l’iperprotezione della proprietà intellettuale impedisce ogni giorno di più il pieno dispiegrsi delle potenzialità della comunicazione in rete e per questo invita tutti a non lasciare che la questione ICANN monopolizzi il dibattito: troppe sono le cose di cui il meeting è chiamato a occuparsi.

Internet Governance Forum Rio de Janeiro 2007 #2

Arturo Di Corinto – Rio de Janeiro 12 novembre 2007 – 14:00 local time
Vimercati parla alla platea IGFL’internet governance forum è appena iniziato e i più smaliziati già prevedono che si concluderà con un nulla di fatto. Non c’è infatti nessun accordo sulla gestione multilaterale dei nomi di dominio, uno dei motivi che insieme al grande tema del divario digitale, hanno portato alla convocazione dello stesso IGF. Ma facciamo un passo indietro. L’internet Governance Forum è un incontro annuale fra tutti gli stakeholder della rete – governi, imprese e società civile – nato a Tunisi sotto gli auspici e la supervisione delle Nazioni Unite, proprio per affrontare, in un’ottica di awareness e capacity building (crescita di consapevolezza e di capacità), il tema dello sviluppo della rete Internet, riconosciuta ormai da tutti come agente dia cambiamento. Un agente di cambiamento cui alcuni affidano sogni e speranze, come quello di usarla per sradicare la povertà e favorire il pacifico progredire dell’umanità, mentre altri vi proiettano anse e preoccupazioni considerandola un ricettacolo di pedofili e pirateri musicali. Tutti temi che qua e là emergono nella sessione iniziale dell’IGF presieduta da Sha Zukang già ambasciatore cinese all’Onu che dimentico degli arresti dei blogger nel suo paese prova a inquadrare il discorso dello sviluppo di Internet sulla protezione dell’infanzia online e sull’importanza dei contenuti creati dagli utenti, per andare a questioni di merito circa la sorte stessa dell’IGF: i suoi meccanismi di finanziamento e l’assenza di stress da negoziazione grazie al fatto che a Rio non si può decidere niente.

Le prime foto

Internet Governance Forum Rio de Janeiro 2007 #1

Arturo Di Corinto – Rio de Janeiro 11 – novembre – 2007

stefano rodotà Per molti di noi, pensare di vivere senza Youtube, e-mail e blog personali, è un’assurdità. Siamo così abituati a leggere online le notizie che ci interessano che abbiamo smesso di comprare i giornali di carta che accompagnavano la nostra colazione, e la nostra dipendenza da Internet è tale che che non siamo neppure più credibili quando proviamo a negare ai nostri figli la connessione a banda larga nelle loro camere. Eppure 5 miliardi e mezzo di persone non accedono ancora alla rete Internet e diversi milioni non ci proveranno neppure perchè senza luce e senza telefono. Una riflessione che può apparire banale o farci sentire in colpa solo perchè rappresentiamo un’elite colta e tecnologica, ma forse non lo è se per affrontare questo tema si sono dati appuntamento in Brasile pù di cento paesi e al Windsor Barra Hotel di Rio de Janeiro sono convenuti circa 1000 partecipanti da ogni angolo del pianeta per porre rimedio a questa desolante situazione di disparità nota come digital divide. L’esclusione digitale è infatti un problema multifattoriale che dipende non solo dalle carenze infrastrutturali di intere aree geografiche e dal ritardo tecnologico e culturale di interi paesi, ma molto spesso da strategie commerciali e restrizioni politiche che non hanno altro motivo che quello di non turbare lo status quo di una decina di paesi autoritari (ma con popolazioni numerosissime) che non permettono ai propri cittadini di accedere liberamente a Internet ed alle sue risorse. Data questa situazione è comprensibile quindi quante attese sono proiettate sull’Internet Governance Forum 2007 che dovrà decidere dello sviluppo futuro della rete di comunicazione più vasta del mondo.

Internet Society supports “The Internet Model” for sustainable development

Existing Internet model is best equipped for challenges of a growing Internet

RIO DE JANEIRO, BRAZIL, 12 November 2007 – The Internet Society (ISOC) today reinforced its longstanding position that the Internet model of open, collaborative processes and stewardship is necessary to ensure sustainable development of a truly global and inclusive Internet.

As the world’s Internet community gathers in Rio de Janeiro for the second Internet Governance Forum (IGF), the Internet stands at an important time in its history. Its own success and popularity have brought it to a level where is it now a necessary part of life for individuals, governments, local communities, civil society, and global commerce.
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I diritti digitali e il welfare della creatività

All’attenzione dell’on. Pino Galeota, presidente della Commissione Cultura e Comunicazione del Comune di Roma

Gent Presidente,

Siamo un gruppo di cittadini che per questioni professionali, interessi personali e partecipazione in associazioni di settore, condividono ormai quotidianamente i luoghi e le condizioni della società della conoscenza e dei saperi.

Per essere in questa situazione non occorre uno status particolare. Basta lavorare in una qualsiasi professione dei servizi o, come cittadini, utilizzare i molti strumenti del governo elettronico.
Dalla fruizione dei servizi dell’Auditorium alla biblioteca nazionale, dalla dichiarazione dei redditi al pagamento online di Ici e rifiuti, ormai siamo tutti cittadini di una second life multimediale, dove decide non tanto chi può accedere alla rete, quanto chi la rete può orientare e alimentare.
Ci sentiamo sul ciglio di una nuova fase dell’economia dei saperi e alla vigilia di una nuova esplosione informazionale che sappiamo cambierà la faccia stessa della democrazia, sia di quella politica che di quella economica.

In questa prospettiva, ed è il motivo di questa nostra lettera, siamo costretti a constatare che gli strumenti con i quali un cittadino italiano può intervenire nella nuova fase in maniera attiva sono sempre di meno.
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GFOSS: Eventi e aggiornamenti per il mese di novembre

Vi segnaliamo alcuni eventi in cui si tratterà di software e
informazione geografica libera per il mese di novembre.
Al termine del comunicato trovate link per approfondimenti e ulteriori
informazioni.

Prima di entrare nel dettaglio: vi ricordiamo che è stata pubblicata
da pochi giorni la seconda circolare per il convegno degli
utilizzatori di software GRASS e GFOSS, a Perugia dal 20 al 22
febbraio 2008 (http://www.grassmeeting2008.unipg.it/).
Questo evento rappresenta il punto di riferimento annuale per la
comunità di utilizzatori e tecnici legati a software e dati liberi per
l’informazione geografica: vi invitiamo sin da ora a prendere nota di
questo appuntamento e avremo modo di aggiornarvi sui preparativi.

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Mediacow.tv: la Tv open source dal basso che garantisce la privacy degli utenti

Arturo Di Corinto per Peace Reporter di Novembre
logo peace reporter
Peace Reporter, il mensile

“You can fight the gods, and still have fun”: MediaCow.tv, la Tv del PopoloBue

Il blog di Beppe Grillo è diventato un caso mediatico e politico per il sapiente intreccio fra la satira irriverente del comico e una tecnologia che permette di rivolgersi a un pubblico gobale, denunciando ogni tipo di casta. Chi però ha fatto dello slogan “combattere gli Dei divertendosi” è il gruppo americano di MediaCow.tv , una web TV statunitense appena lanciata da alcuni guru della frontiera digitale: Lawrence Lessig di Creative Commons, Eben Moglen della Free Software Foundation, insieme ad alcuni partner d’eccellenza come l’American Civil Liberties Union (550,000 iscritti) e il supporto di Civicactions. Mediacow si specializza esclusivamente in filmati di humour politico, satira politica, cartoon politico, scandalistico politico e documentari su temi centrali per la società ma ignorati o distorti dai media tradizionali per motivi sistemici, come le guerre. Ma non è il solito webchannel. Infatti il suo modello di sviluppo prevede la compartecipazione agli utili generati, in maniera diretta od indiretta, dalla visione di video forniti dai partners, e ogni video sponsorizzato permette di utilizzare quei fondi per produrre nuovi video, nuova satira, nuove denunce. A differenza di Youtube, Mediacow non è proprietà di una multinazionale, usa software libero e garantisce la privacy degli utenti.

Convegno: Il Giornalismo nell’era nelle Rete, saperi liberi e privacy

Saperi Liberi al Festival della Creatività di Firenze

QuiFree.it, due giornate (Programma del 26 e 27 ottobre) alla Fortezza da Basso dedicate ai saperi liberi che la Regione Toscana ha ideato e promosso, nell’ambito del Festival della Creatività di Firenze. Un’agenda ricca di appuntamenti che vanno oltre le due giornate centrali di QuiFree.it (Programma Altri appuntamenti) e che mette a confronto realtà italiane ed esperienze internazionali, esponenti politici, molte donne, giovani, giovanissimi e master dedicati al software libero.

Programma del 27 ottobre 2007

La giornata prevede Workshop su copyright, copyleft e etica hacker, tavola rotonda con i giornalisti e un incontro con le Imprese.

Ore 14:00 –16:00 Tavola rotonda: Il Giornalismo nell’era nelle Rete, saperi liberi e privacy

chair Anna Masera (Caporedattore www.lastampa.it)

Intervengono:
Francesca Bria (Video giornalista e filmaker)
Arturo Di Corinto (Università di Roma “La Sapienza”)
Paolo Subioli (Guida agli Enti Locali Il Sole 24 Ore) – presentazione in formato pdf
Francesca Beatrice Cice (Giornalista e Webmaster di it.openoffice.org)
Antonella Napolitano (Consulente in comunicazione e nuovi media)
Marco Trotta (Carta)
Claudio Forghieri (Direttore di eGov)
Walter Molino (Giornalista, direttore di Libera Mente)

Conclusioni: Carlo Mochi Sismondi (Direttore generale Istituto Mides)

Convegno: I Master italiani sui saperi liberi,

Saperi Liberi al Festival della Creatività di Firenze

QuiFree.it, due giornate (Programma del 26 e 27 ottobre) alla Fortezza da Basso dedicate ai saperi liberi che la Regione Toscana ha ideato e promosso, nell’ambito del Festival della Creatività di Firenze. Un’agenda ricca di appuntamenti che vanno oltre le due giornate centrali di QuiFree.it (Programma Altri appuntamenti) e che mette a confronto realtà italiane ed esperienze internazionali, esponenti politici, molte donne, giovani, giovanissimi e master dedicati al software libero.

Programma del 26 ottobre 2007

Padiglione Spadolini
Sala D

Ore 18:00 – 20:00 I Master italiani sui saperi liberi

chair Roberto Barbuti (Università di Pisa)

Intervengono:

Luciano Baresi (Politecnico di Milano)
Marco Caresia (Centro di Formazione Professionale per il Commercio Turismo e Servizi CTS “Luigi Einaudi” di Bolzano) – presentazione in formato pdf
Renzo Davoli (Università di Bologna) – presentazione in formato pdf
Giuseppe Lo Re (Università di Palermo)
Arturo Di Corinto (Università di Roma “La Sapienza”)

Conclusioni: Nicoletta De Francesco (Prorettore per la Didattica dell’Università di Pisa)

Interviste: Radiomegachip

Radiomegachip del 22 ottobre

Podcast Name: Radio Megachip – Democrazia nella comunicazione
Podcast Description: I mass media abituano al consenso e al consumo. L’unico modo per salvaguardare la nostra attenzione e la nostra capacità critica è smontarli, analizzarli, decodificare i loro messaggi. Informazione, intrattenimento e pubblicità studiati in ogni loro espressione, per interpretare l’inganno del mainstream e ribellarsi alla passività. Ogni lunedì dalle 11.00 sugli 88,9 di Radio Città Aperta

Contro la precarietà della vita del lavoro, dei diritti

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Appello/Comunicato di Net Left
INNOVAZIONE, RETI, SAPERI: ECCO LE PRIORITA’ PER IL 20 OTTOBRE

Alla manifestazione per l’attuazione del programma di governo del 20 ottobre 2007, a Roma, parteciperemo in tanti, per porre con forza le questioni centrali dei diritti, della pace, della democrazia, in una prospettiva né economicista né sviluppista, ma improntata alla solidarietà e alla condivisione.
Lo faremo mettendo al centro dell’agenda politica una nuova idea di welfare, un reddito d’esistenza per chi continua a formarsi lungo tutto l’arco della vita, la centralità dei saperi come elemento di emancipazione soggettiva e collettiva, l’importanza della cultura e della creatività sottratte alle leggi di mercato, le libertà digitali e il pluralismo dell’informazione come precondizione di ogni società democratica e la valorizzazione di scuola, università e ricerca pubbliche come elementi prioritari di un ripensamento complessivo dell’economia e della società.

Comunicazione, condivisione e cooperazione da sempre caratterizzano le nostre battaglie, da quella per l’accesso ai saperi e all’istruzione pubblica a quella per l’informazione come bene comune, dalla proprietà diffusa degli strumenti di comunicazione, come le reti e il software, alla difesa della privacy e dei diritti digitali. Chiediamo, soprattutto, nuovi diritti per chi lavora, opera e “produce” nella costruzione dei segni, per un nuovo welfare della comunicazione. È un tema centrale, per noi, un tema che riunisce e assomma, concretizzandole, quelle istanze di libertà alle quali vogliamo continuare a guardare. Perché produrre e mercificare segni è il lavoro di milioni di persone, un lavoro che definisce nuovi scenari e relazioni, nuovi modi di produrre, svilupparsi e socializzare.
Parliamo di un’economia di segni e simboli che, nonostante sia prevalente nelle società avanzate, non è riconosciuta nella sua importanza economica e sociale ed anzi si caratterizza per la precarizzazione spinta dei suoi produttori, i lavoratori della conoscenza, che sono mal retribuiti, frammentati e dispersi, privi di rappresentanza e tutele.
Questo accade oggi, mentre scienza, tecnologia, informazione e comunicazione stanno diventando contemporaneamente prodotti e agenti produttivi sempre più potenti e conflittuali. Asserviti alla logica dell’impresa e del mercato, possono essere utilizzati come strumenti di controllo ed esclusione sociale, di sfruttamento intensivo degli individui e dell’ecosistema.
Invece noi, che vogliamo usare le tecnologie e i saperi come opportunità di crescita e partecipazione, di intervento nella vita pubblica e di nuova socialità, crediamo che scienza, tecnologia e ricerca sono strumenti per la produzione di beni comuni. Rivendichiamo per questi lo status sociale e collettivo e per la società, la necessaria riappropriazione di questa ricchezza comune che, grazie allo sviluppo tecnologico, può essere messa a disposizione di tutti grazie all’economia di rete.
Crediamo che la promozione e valorizzazione di un’economia di rete diffusa e solidale nei modi comunitari di produzione e di cooperazione, possa diventare un’opportunità per tutti solo se ci libera dai ricatti del mercato. Perciò, un dibattito generale su questi temi e una manifestazione che ponga al governo obiettivi tangibili, capaci di cambiare le condizioni delle persone, ci vedranno in prima fila. Vogliamo contribuire ad un piano generale di mobilitazione che coinvolga la società civile, il mondo del precariato, i soggetti in formazione, il popolo della pace, di Genova, di Vicenza, il movimento che a più riprese ha coinvolto il mondo della scuola, dell’università e della ricerca.
Per cambiare, qui ed ora, il futuro del nostro Paese.
Net Left

Gambino, decreto per il comitato diritto d’autore

Alberto Maria Gambino
Si insedieranno il 25 ottobre le due Commissioni speciali che si occuperanno del riassetto normativo del Diritto d’autore con particolare riferimento all’impatto dell’Information Technology. Il presidente del Comitato Consultivo Permante per il Diritto d’autore, Alberto Maria Gambino, ha firmato oggi il decreto di nomina dei componenti. Ne fanno parte, tra gli altri, i più importanti giuristi italiani della materia, quali i professori Paolo Auteri, Gustavo Ghidini, Luigi Carlo Ubertazzi, Luca Nivarra e Cesare Galli e cattedratici come Mario Calderini del Politecnico di Torino e la prof.ssa Giusella Finocchiaro dell’Università di Bologna. Inoltre, come riporta un comunicato stampa del comitato, accanto agli esperti dell’industria culturale, per la prima volta sono presenti i fruitori dei contenuti multimediali, attraverso una delegazione di Frontiere digitali, network di associazioni e utenti Internet.
Fonte: SIAE

Le proposte di Fontiere Digitali
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Free, Open Source e innovazione tecnologica al Festival della Creatività di Firenze

logo_qui_free.itQuiFree.it: saperi liberi al Festival della Creatività 2007

La Regione Toscana ha ideato e promosso, nell’ambito del Festival della Creatività (25- 28 ottobre 2007 http://www.festivaldellacreativita.it), due giornate dedicate ai saperi liberi: QuiFree.it.

QuiFree.it (www.quifree.it) propone un’agenda ricca di appuntamenti che mette a confronto realtà italiane ed esperienze internazionali, esponenti politici, molte donne, giovani e giovanissimi, master dedicati al software libero.

Ai convegni di QuiFree.it parteciperanno, tra gli altri, il Sottosegretario per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione Beatrice Magnolfi, il Consigliere del Ministro per gli Affari Regionali Paolo Zocchi, l’On. Pietro Folena, Barbara Held della Commissione Europea, Bruce Perens, Derrick De Kerckhove, le massime autorità e i responsabili ICT della Regione Toscana e di altre Regioni, numerosi esperti accademici ed Enti di ricerca italiani ed europei oltre che i rappresentanti delle maggiori imprese ICT italiane.

Nella giornata del 26 ottobre saranno affrontati i temi dei Liberi Saperi, delle Norme e Leggi regionali sul software libero, dei Diritti della Rete.

Un’intera sessione sarà dedicata alle esperienze dei giovani con il software libero e una ai Master italiani sui saperi liberi. Sono previste in parallelo altre occasioni di incontro: workshop sulla release Linux Ubuntu 7.04, sul riuso di PC obsoleti con software libero, su sistemi open source di scrittura collaborativa on line, su condivisione di musica libera e molto altro.

La giornata del 27 prevede: workshop su copyright, copyleft e etica hacker, tavola rotonda con i giornalisti e incontro con le Imprese, sessioni speciale di certificazione Linux, DAAP party 2007 con condivisione di musica libera.

Inoltre il 25 ottobre QuiFree.it ospiterà la III Conferenza Italiana OpenOffice.org
– Organizzata dall’Associazione PLIO, il 27 ottobre il Linux Day di Firenze e il 28 le lezioni di informatica di Oilproject.org.

Molti incontri saranno strutturati in tavole rotonde, e tutte le iniziative coinvolgeranno un pubblico eterogeneo, fatto non solo da addetti ai lavori.

Tutte le attività e i convegni saranno infatti all’insegna della partecipazione e dell’interazione.

L’iscrizione a tutti gli eventi è gratuita e obbligatoria ed è effettuabile on line sul sito www.quifree.it.

Per maggiori informazioni si prega di consultare i programmi su www.quifree.it o inviare una e-mail a info@quifree.it

Altri appuntamenti

programma

Innovazione, reti, diritti, linguaggi: “Parole di una nuova politica”, il nuovo libro di XL

Parole di una nuova politicaParole di una nuova politica
A cura di Transform! Italia

Di Corinto A (2007). Parole di una nuova politica: Open Source. In: AA VV. (a cura di): Transform! Italia, Parole di una nuova politica. ROMA:XLEDIZIONI, ISBN: 8860830125

Gli autori: Bruno Amoroso, Fausto Bertinotti, Stefania Bonura, Paolo Cacciari, Alberto Castagnola, Donatella della Porta, Arturo Di Corinto, Ugo Esposito, Stefano Fabri, Carlo Formenti, Alex Foti, Andrea Fumagalli, Mayo Fuster i Morrell, Massimo Ilardi, Peter Mair, Giulio Marcon, Lea Melandri, Sandro Mezzadra, Joan Subirats, Hilary Wainwright, Peter Waterman, Chico Whitaker Ferreira.

Vi sono molti modi per affrontare e conoscere la fase di transizione politica che stiamo vivendo. Una transizione lunga e spesso caratterizzata da un andamento carsico. In questa raccolta di saggi viene affrontato il problema della discontinuità e della transizione con una ricerca su parole e concetti. Un’analisi critica del lessico politico emergente necessaria per identificare punti di reale innovazione della politica e per approfondire la comprensione delle novità che le pratiche e i linguaggi sociali stanno tentando di scalare. Il linguaggio, forse l’istituzione sociale umana più importante, è sempre anche un campo di lotta. O meglio i linguaggi: perché, al di là di egemonie e colonizzazioni, essi sono sempre molti, per generi, usi, origini, regole, ambiti di applicazione, universi di riferimento, fonti di autorità, gerarchie.
I lemmi che qui vengono proposti cercano di contribuire, senza nessuna pretesa di organicità, a quel processo di produzione, comunicazione, traduzione, contaminazione che è in corso nell’esperienza pratica e che può facilitare forme di cooperazione linguistica (e politica) e di conricerca.